Massimo Giannini: "Agenti da me in hotel alle 4 di mattina per notificarmi una querela per diffamazione"

Lo studio legale afferma:
"La forma base della notifica in materia penale (ovvero quando si ha l’esigenza che la notizia venga effettivamente appresa dall’interessato) è la materiale consegna dell’atto medesimo al destinatario da parte di un ufficiale giudiziario (e, a volte, a mani delle Forze dell’Ordine i cui compiti in tema di notifica, anche a seguito dell’intervento del Legislatore che con il pacchetto sicurezza del 2001, si sono ridotti nel tempo)." [...]
__________________


Quindi la notifica da parte delle Forze dell’Ordine sembra discrezionale.
Nel caso di Giannini, l'intervento di quattro gendarmi (con i pennacchi e con le armi :asd:) alle 4 del mattino
per la notificazione sembra eccessivo, un chiaro avvertimento alla stampa 'sovversiva'.;)
Dare del sovversivo a Giannini è come dare del terrorista a Paperoga.
 
Ma si è poi saputo di chi e per cosa sarebbe quella "querela" ?
 
Ma si è poi saputo di chi e per cosa sarebbe quella "querela" ?

Abbi pazienza.

Massimo Giannini racconta che Piantedosi lo ha chiamato “per scusarsi”. Il governo: il ministro ha riconosciuto la grave anomalia e aprirà un’indagine interna. Al Viminale ammettono che un pasticcio è stato fatto e che la procedura presenta criticità

Massimo Giannini:
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi mi ha chiamato per scusarsi. Ha riconosciuto la grave anomalia e aprirà un’indagine interna per capire cosa è successo. Ho apprezzato molto la telefonata. Un gesto doveroso, ma per niente scontato. Non mi era mai successo in tanti anni di carriera, né ho notizia di altri colleghi a cui sia mai capitato qualcosa di simile. Resta insomma una grande anomalia, come d’altra parte ha riconosciuto lo stesso ministro”.

Le ha anche spiegato come mai la notifica è avvenuta a Milano?
“No, sanno tutti che risiedo a Roma. Di solito queste notifiche arrivano direttamente al giornale. Anche questo è singolare”.

Crede che qualcuno volesse intimidirla?
“Non lo so, non voglio credere che l’ordine sia arrivato dal ministero o ancora peggio da Palazzo Chigi. Ma qualcuno li ha mandati quei poliziotti”, prosegue l’ex direttore. Registro un certo clima in cui troppo spesso il dissenso viene represso nelle piazze o comunque sconsigliato, per usare un eufemismo. Ecco, questo clima lo respirano anche gli agenti e alla fine possono agire in un certo modo, al di là delle indicazioni che arrivano o non arrivano”.

Come a dire: c’è sempre qualcuno più realista del re.
“Tra l’altro ho fatto delle verifiche personali. Per i procedimenti civili esistono fasce orarie in cui si notificano gli atti. Per la diffamazione effettivamente questi orari non ci sono, ma certamente non si può dire che presentarsi di notte sia la prassi, almeno per un caso come il mio. Sono stato trattato come un narcotrafficante. E non c’era nemmeno il rischio che potessi reiterare il reato”.

Secondo una ricostruzione del Foglio, al Viminale ammettono che un pasticcio è stato fatto a Milano, e che la procedura attuata nei confronti del giornalista di Repubblica presenta varie criticità e presto potrebbe essere anche rivista. [...]
__________________


Tira una brutta aria, non solo querele ai giornalisti... :rolleyes:

Il giornalista di Dagospia e del settimanale Oggi Alberto Dandolo è stato aggredito e picchiato a sangue nella sua abitazione
 
Ultima modifica:
Abbi pazienza.

Massimo Giannini racconta che Piantedosi lo ha chiamato “per scusarsi”. Il governo: il ministro ha riconosciuto la grave anomalia e aprirà un’indagine interna. Al Viminale ammettono che un pasticcio è stato fatto e che la procedura presenta criticità

Massimo Giannini:
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi mi ha chiamato per scusarsi. Ha riconosciuto la grave anomalia e aprirà un’indagine interna per capire cosa è successo. Ho apprezzato molto la telefonata. Un gesto doveroso, ma per niente scontato. Non mi era mai successo in tanti anni di carriera, né ho notizia di altri colleghi a cui sia mai capitato qualcosa di simile. Resta insomma una grande anomalia, come d’altra parte ha riconosciuto lo stesso ministro”.

Le ha anche spiegato come mai la notifica è avvenuta a Milano?
“No, sanno tutti che risiedo a Roma. Di solito queste notifiche arrivano direttamente al giornale. Anche questo è singolare”.

Crede che qualcuno volesse intimidirla?
“Non lo so, non voglio credere che l’ordine sia arrivato dal ministero o ancora peggio da Palazzo Chigi. Ma qualcuno li ha mandati quei poliziotti”, prosegue l’ex direttore. Registro un certo clima in cui troppo spesso il dissenso viene represso nelle piazze o comunque sconsigliato, per usare un eufemismo. Ecco, questo clima lo respirano anche gli agenti e alla fine possono agire in un certo modo, al di là delle indicazioni che arrivano o non arrivano”.

Come a dire: c’è sempre qualcuno più realista del re.
“Tra l’altro ho fatto delle verifiche personali. Per i procedimenti civili esistono fasce orarie in cui si notificano gli atti. Per la diffamazione effettivamente questi orari non ci sono, ma certamente non si può dire che presentarsi di notte sia la prassi, almeno per un caso come il mio. Sono stato trattato come un narcotrafficante. E non c’era nemmeno il rischio che potessi reiterare il reato”.

Secondo una ricostruzione del Foglio, al Viminale ammettono che un pasticcio è stato fatto a Milano, e che la procedura attuata nei confronti del giornalista di Repubblica presenta varie criticità e presto potrebbe essere anche rivista. [...]
uno dei primi ministri da rimuovere è proprio piantedosi !!!

INADEGUATO !!!

 
È incredibile come questo pseudo direttore di giornale non sappia leggere nemmeno quello che firma e fa pure la vittima su Twitter 🤣🤣😂
 
In pratica Giannini da mesi risulta irreperibile perché a casa non ci sta mai quindi e' stato inserito come ricercato nel portale alloggiati.Appena il portiere di notte ha mandato le schedine è scattato l alert nella questura più vicina all' albergo che,come da prassi, ha mandato la volante per potergli notificare i numerosi atti che attendono da mesi.Essendo la camera d albergo equiparata ad un domicilio il tutto si è svolto nel rispetto assoluto delle leggi che il nostro pluripremiato direttore non conosce.
 
In pratica Giannini da mesi risulta irreperibile perché a casa non ci sta mai quindi e' stato inserito come ricercato nel portale alloggiati.Appena il portiere di notte ha mandato le schedine è scattato l alert nella questura più vicina all' albergo che,come da prassi, ha mandato la volante per potergli notificare i numerosi atti che attendono da mesi.Essendo la camera d albergo equiparata ad un domicilio il tutto si è svolto nel rispetto assoluto delle leggi che il nostro pluripremiato direttore non conosce.
Era praticamente scontato che era andata in questo modo.. tra l'altro per risultare irreperibile vuol dire non rispondere neanche telefonicamente o ai vari recapiti.. tipo lavoro.. sbattendonesene praticamente altamente delle istituzioni...
 
Era praticamente scontato che era andata in questo modo.. tra l'altro per risultare irreperibile vuol dire non rispondere neanche telefonicamente o ai vari recapiti.. tipo lavoro.. sbattendonesene praticamente altamente delle istituzioni...
se è presente un rintraccio per notifica nelle banche dati.. nel momento in cui arriva l'allert le forze di Polizia sono obbligati ad andare nell'immediato.. altrimenti poi se il soggetto se ne va poi dovranno dare giustificazione al riguardo..
 
In pratica Giannini da mesi risulta irreperibile perché a casa non ci sta mai quindi e' stato inserito come ricercato nel portale alloggiati.Appena il portiere di notte ha mandato le schedine è scattato l alert nella questura più vicina all' albergo che,come da prassi, ha mandato la volante per potergli notificare i numerosi atti che attendono da mesi.Essendo la camera d albergo equiparata ad un domicilio il tutto si è svolto nel rispetto assoluto delle leggi che il nostro pluripremiato direttore non conosce.
In pratica Giannini da mesi risulta irreperibile...
Se e' davvero cosi', e' una conferma che nei racconti bisogna sentire sempre tutte e due le campane.
 
Abbi pazienza.

Massimo Giannini racconta che Piantedosi lo ha chiamato “per scusarsi”. Il governo: il ministro ha riconosciuto la grave anomalia e aprirà un’indagine interna. Al Viminale ammettono che un pasticcio è stato fatto e che la procedura presenta criticità

Massimo Giannini:
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi mi ha chiamato per scusarsi. Ha riconosciuto la grave anomalia e aprirà un’indagine interna per capire cosa è successo. Ho apprezzato molto la telefonata. Un gesto doveroso, ma per niente scontato. Non mi era mai successo in tanti anni di carriera, né ho notizia di altri colleghi a cui sia mai capitato qualcosa di simile. Resta insomma una grande anomalia, come d’altra parte ha riconosciuto lo stesso ministro”.

Le ha anche spiegato come mai la notifica è avvenuta a Milano?
“No, sanno tutti che risiedo a Roma. Di solito queste notifiche arrivano direttamente al giornale. Anche questo è singolare”.

Crede che qualcuno volesse intimidirla?
“Non lo so, non voglio credere che l’ordine sia arrivato dal ministero o ancora peggio da Palazzo Chigi. Ma qualcuno li ha mandati quei poliziotti”, prosegue l’ex direttore. Registro un certo clima in cui troppo spesso il dissenso viene represso nelle piazze o comunque sconsigliato, per usare un eufemismo. Ecco, questo clima lo respirano anche gli agenti e alla fine possono agire in un certo modo, al di là delle indicazioni che arrivano o non arrivano”.

Come a dire: c’è sempre qualcuno più realista del re.
“Tra l’altro ho fatto delle verifiche personali. Per i procedimenti civili esistono fasce orarie in cui si notificano gli atti. Per la diffamazione effettivamente questi orari non ci sono, ma certamente non si può dire che presentarsi di notte sia la prassi, almeno per un caso come il mio. Sono stato trattato come un narcotrafficante. E non c’era nemmeno il rischio che potessi reiterare il reato”.

Secondo una ricostruzione del Foglio, al Viminale ammettono che un pasticcio è stato fatto a Milano, e che la procedura attuata nei confronti del giornalista di Repubblica presenta varie criticità e presto potrebbe essere anche rivista. [...]
__________________


Tira una brutta aria, non solo querele ai giornalisti... :rolleyes:

Il giornalista di Dagospia e del settimanale Oggi Alberto Dandolo è stato aggredito e picchiato a sangue nella sua abitazione
Forse mi sbaglio, ma se ho capito bene la foto, si e' fatto la bua al dito, "picchiato a sangue" a me sembra ben altra cosa.
 
Era praticamente scontato che era andata in questo modo.. tra l'altro per risultare irreperibile vuol dire non rispondere neanche telefonicamente o ai vari recapiti.. tipo lavoro.. sbattendonesene praticamente altamente delle istituzioni...
In pratica Giannini da mesi risulta irreperibile...
Quindi, secondo tali rispettabili commenti, il cittadino dovrebbe
SEMPRE e COMUNQUE essere reperibile al telefono, notte e giorno,
quando è al cesso, al ristorante, o con una donna... :rolleyes:
...sempre in trepidante attesa di fantomatici avvisi di garanzia o di querele
che potrebbero arrivare da qualche minus habens che gode nell'intasare
i tribunali di milioni di inutili procedimenti, la stragrande maggioranza
dei quali si risolve nel nulla.

Figuramoci se Giannini, uno dei più importanti giornalisti e opinionisti del paese,
non sia reperibile quando ha rapporti costanti con diverse emmittenti radiotelevisive,
case editrici, il quotidiano di cui è editorialista, non ultima la famiglia...:cool:
 
dunque anche in italia è arrivata la moda di mandare la polizia giudiziaria come in brasile la federale contro chi parla male(protestando per inefficenza o altro) e gli è finita bene che non gli hanno sequestrato i cellulari e pc etc.... e non hanno chiesto l'apertura delle email....

il giudiziario si sta adeguando come altri stati nel mondo.................

a quando il blocco e cancellamento dei social midia?


Guilherme Amado
Meta ha riferito della posizione di un sostenitore di Bolsonaro di cui Moraes ha ordinato l'arresto
Il bolsonarista Oswaldo Eustáquio è latitante da un anno e mezzo a seguito di un mandato d'arresto firmato dal ministro Alexandre de Moraes, della STF
Eduardo Barretto
25/05/2024 02:00 ,aggiornato25/05/2024 02:00

Condividi notizie




riproduzione
Oswaldo Eustáquio in Spagna, nel 2024
Meta, proprietario di Instagram, ha comunicato alla STF la posizione del militante di Bolsonaro Oswaldo Eustáquio , in fuga da un anno e mezzo a causa di un mandato d'arresto firmato dal ministro Alexandre de Moraes. I dati, inviati alla corte nell'ottobre dello scorso anno, mostrano due città spagnole. Attualmente, Eustáquio rimane libero in Spagna dopo aver chiesto asilo nel paese .


Nel settembre dello scorso anno, Moraes ordinò a Meta di fornire i dettagli di tre profili Instagram di Oswaldo Eustáquio. I record includevano posizione, numero di cellulare registrato, dispositivi utilizzati e date di accesso. Il ministro ha ricordato che, all'epoca, Eustáquio era latitante già da nove mesi. “Il che conferma la vostra recalcitranza [resistenza] nel rispettare l’ordine legale”, ha scritto.

Alt
Ricevi le notizie dalla rubrica Guilherme Amado nella tua email
Frequenza di invio: giornaliera
Inserisci la tua email
Firmare
Vedi tutto
Leggi anche tu
PF dice a Moraes di non aver incluso Bolsonarista nella lista dell’Interpol
Il bolsonarista arrestato da Moraes si trova in Spagna e ha chiesto asilo
La figlia del fuggitivo bolsonarista si scaglia contro Moraes e apre un conto in banca
Twitter afferma che l'ordine di Alexandre de Moraes potrebbe essere "censura preventiva"
GSI
Anche il Congresso Nazionale e la STF furono invasi riproduzione



La Polizia Federale (PF) ha analizzato i documenti inviati da Meta e ha inviato un rapporto a Moraes in ottobre. I profili Instagram di Eustáquio erano stati visitati giorni prima in due città della Spagna: la capitale Madrid e Castelló de la Plana, a 400 chilometri di distanza, situata nell'est del Paese. Per il PF, i bolsonaristi hanno compiuto “diversi trucchi [frodi]” per arrivare in Spagna.


Come mostrava l' articolo di dicembre, Eustáquio si trovava in Spagna e aveva chiesto asilo nel paese. Ora, secondo i dati del Ministero degli Interni spagnolo, il militante vive a Yeles, nella Spagna centrale, a 40 chilometri da Madrid.

Prima di arrivare in Europa con un mandato d'arresto aperto in Brasile, Eustáquio si era recato l'anno scorso in Paraguay, dove aveva chiesto anche lo status di rifugiato. Ciò ha reso impraticabile un’operazione del PF per arrestarlo nel marzo 2023.

Riproduci video
Decretando la detenzione preventiva di Eustáquio alla fine del 2022, Moraes ha risposto alle richieste del PF e della Procura generale, e ha citato "prove evidenti" dei crimini di minaccia e di abolizione violenta dello Stato democratico dopo la sconfitta di Jair Bolsonaro da parte di Lula sondaggi.

Nel giugno 2023, Moraes ha ordinato che il nome di Eustáquio fosse incluso nella lista rossa dell'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol), senza successo. Il coordinatore generale della cooperazione internazionale di polizia del PF, Fábio Mertens, ha scritto che l'Interpol non include persone che hanno cercato rifugio in altri paesi .
 
Quindi, secondo tali rispettabili commenti, il cittadino dovrebbe
SEMPRE e COMUNQUE essere reperibile al telefono, notte e giorno,
quando è al cesso, al ristorante, o con una donna... :rolleyes:
...sempre in trepidante attesa di fantomatici avvisi di garanzia o di querele
che potrebbero arrivare da qualche minus habens che gode nell'intasare
i tribunali di milioni di inutili procedimenti, la stragrande maggioranza
dei quali si risolve nel nulla.

Figuramoci se Giannini, uno dei più importanti giornalisti e opinionisti del paese,
non sia reperibile quando ha rapporti costanti con diverse emmittenti radiotelevisive,
case editrici, il quotidiano di cui è editorialista, non ultima la famiglia...:cool:
finiscila di arrampicarti sugli specchi …
Giannini … uno dei più importanti giornalisti ed opinionisti del paese … ma questa è una TUA opinione legittima quanto vuoi , però una tua semplicissima OPINIONE che più soggettiva di così si muore …
Giannini è un fazioso di prima categoria …

SPUDORATAMENTE

FAZIOSO !!!

 
Il caso Giannini, come da previsione, ha avuto un'eco mediatica esattamente opposta
a quanto si prefiggeva la querela punitiva. Talk-show e stampa ne hanno dato ampio risalto,
ovviamente da opinionisti avversi all'attuale esecutivo.

Serena Bortone, nel suo talk-show del sabato e domenica di Rai3-Rebel, ha ospitato i seguenti commentatori:

Mario Monti, Giovanna Botteri, Gianni Riotta, Salvo Sottile, Luca Barbarossa,
Tonia Mastrobuoni, Mario Tozzi, Peter Gomez, Gene Gnocchi, Nicola Lagioia,

Erica Patti, Alessandro Gassman, Barbara Alberti, Giorgio Zanchini,
Sarina Biraghi, Sigfrido Ranucci, Alessandro Cattelan e, dulcis in fundo,
il prof. Raffaello Lupi, tributarista (chi ha di più paghi di più).


Non UNO che abbia connotazioni ideologiche nemmeno accostabili alla destra antistorica di governo.

La Bortone dovrebbero cacciarla da Rai3-Rebel... :asd::asd:

 
Guilherme Amado
Meta ha riferito della posizione di un sostenitore di Bolsonaro di cui Moraes ha ordinato l'arresto
Il bolsonarista Oswaldo Eustáquio è latitante da un anno e mezzo a seguito di un mandato d'arresto firmato dal ministro Alexandre de Moraes, della STF
Eduardo Barretto
25/05/2024 02:00 ,aggiornato25/05/2024 02:00

Condividi notizie




riproduzione
Oswaldo Eustáquio in Spagna, nel 2024
Meta, proprietario di Instagram, ha comunicato alla STF la posizione del militante di Bolsonaro Oswaldo Eustáquio , in fuga da un anno e mezzo a causa di un mandato d'arresto firmato dal ministro Alexandre de Moraes. I dati, inviati alla corte nell'ottobre dello scorso anno, mostrano due città spagnole. Attualmente, Eustáquio rimane libero in Spagna dopo aver chiesto asilo nel paese .


Nel settembre dello scorso anno, Moraes ordinò a Meta di fornire i dettagli di tre profili Instagram di Oswaldo Eustáquio. I record includevano posizione, numero di cellulare registrato, dispositivi utilizzati e date di accesso. Il ministro ha ricordato che, all'epoca, Eustáquio era latitante già da nove mesi. “Il che conferma la vostra recalcitranza [resistenza] nel rispettare l’ordine legale”, ha scritto.

Alt
Ricevi le notizie dalla rubrica Guilherme Amado nella tua email
Frequenza di invio: giornaliera
Inserisci la tua email
Firmare
Vedi tutto
Leggi anche tu
PF dice a Moraes di non aver incluso Bolsonarista nella lista dell’Interpol
Il bolsonarista arrestato da Moraes si trova in Spagna e ha chiesto asilo
La figlia del fuggitivo bolsonarista si scaglia contro Moraes e apre un conto in banca
Twitter afferma che l'ordine di Alexandre de Moraes potrebbe essere "censura preventiva"
GSI
Anche il Congresso Nazionale e la STF furono invasi riproduzione



La Polizia Federale (PF) ha analizzato i documenti inviati da Meta e ha inviato un rapporto a Moraes in ottobre. I profili Instagram di Eustáquio erano stati visitati giorni prima in due città della Spagna: la capitale Madrid e Castelló de la Plana, a 400 chilometri di distanza, situata nell'est del Paese. Per il PF, i bolsonaristi hanno compiuto “diversi trucchi [frodi]” per arrivare in Spagna.


Come mostrava l' articolo di dicembre, Eustáquio si trovava in Spagna e aveva chiesto asilo nel paese. Ora, secondo i dati del Ministero degli Interni spagnolo, il militante vive a Yeles, nella Spagna centrale, a 40 chilometri da Madrid.

Prima di arrivare in Europa con un mandato d'arresto aperto in Brasile, Eustáquio si era recato l'anno scorso in Paraguay, dove aveva chiesto anche lo status di rifugiato. Ciò ha reso impraticabile un’operazione del PF per arrestarlo nel marzo 2023.

Riproduci video
Decretando la detenzione preventiva di Eustáquio alla fine del 2022, Moraes ha risposto alle richieste del PF e della Procura generale, e ha citato "prove evidenti" dei crimini di minaccia e di abolizione violenta dello Stato democratico dopo la sconfitta di Jair Bolsonaro da parte di Lula sondaggi.

Nel giugno 2023, Moraes ha ordinato che il nome di Eustáquio fosse incluso nella lista rossa dell'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol), senza successo. Il coordinatore generale della cooperazione internazionale di polizia del PF, Fábio Mertens, ha scritto che l'Interpol non include persone che hanno cercato rifugio in altri paesi .
È già tanto che non è stato inseguito dai pretoriani del film the net :D
 
Il caso Giannini, come da previsione, ha avuto un'eco mediatica esattamente opposta
a quanto si prefiggeva la querela punitiva. Talk-show e stampa ne hanno dato ampio risalto,
ovviamente da opinionisti avversi all'attuale esecutivo.

Serena Bortone, nel suo talk-show del sabato e domenica di Rai3-Rebel, ha ospitato i seguenti commentatori:

Mario Monti, Giovanna Botteri, Gianni Riotta, Salvo Sottile, Luca Barbarossa,
Tonia Mastrobuoni, Mario Tozzi, Peter Gomez, Gene Gnocchi, Nicola Lagioia,

Erica Patti, Alessandro Gassman, Barbara Alberti, Giorgio Zanchini,
Sarina Biraghi, Sigfrido Ranucci, Alessandro Cattelan e, dulcis in fundo,
il prof. Raffaello Lupi, tributarista (chi ha di più paghi di più).


Non UNO che abbia connotazioni ideologiche nemmeno accostabili alla destra antistorica di governo.

La Bortone dovrebbero cacciarla da Rai3-Rebel... :asd::asd:

la bortone …
la botteri …
alessandro gassman …

che elementi …
 
Quindi, secondo tali rispettabili commenti, il cittadino dovrebbe
SEMPRE e COMUNQUE essere reperibile al telefono, notte e giorno,
quando è al cesso, al ristorante, o con una donna... :rolleyes:
...sempre in trepidante attesa di fantomatici avvisi di garanzia o di querele
che potrebbero arrivare da qualche minus habens che gode nell'intasare
i tribunali di milioni di inutili procedimenti, la stragrande maggioranza
dei quali si risolve nel nulla.

Figuramoci se Giannini, uno dei più importanti giornalisti e opinionisti del paese,
non sia reperibile quando ha rapporti costanti con diverse emmittenti radiotelevisive,
case editrici, il quotidiano di cui è editorialista, non ultima la famiglia...:cool:
Non è reperibile presso la sua abituale residenza, è un concetto così difficile da capire?
Per essere ricercato vuol dire che sono mesi che non si fa trovare.
Infatti gli hanno contestato il 161 CPP

Art. 161 codice di procedura penale - Domicilio dichiarato, eletto o determinato per le notificazioni.

Oltre al 349


Art. 349 codice di procedura penale - Identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini e di altre persone
 
Non è reperibile presso la sua abituale residenza, è un concetto così difficile da capire?
Per essere ricercato vuol dire che sono mesi che non si fa trovare.
Infatti gli hanno contestato il 161 CPP

Art. 161 codice di procedura penale - Domicilio dichiarato, eletto o determinato per le notificazioni.

Oltre al 349


Art. 349 codice di procedura penale - Identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini e di altre persone
Io ho l'impressione che certe persone si sentano al di sopra della legge, per cui reputo credibile che giannini non si sia fatto mai trovare per la notifica e sia reperibile solo per chi vuole lui.

..sempre in trepidante attesa di fantomatici avvisi di garanzia o di querele
che potrebbero arrivare da qualche minus habens che gode nell'intasare
i tribunali di milioni di inutili procedimenti, la stragrande maggioranza
dei quali si risolve nel nulla.
Sono considerazioni un po' avventate, ma penso che se fossero quelle di giannini sarebbero interpretabili come "io so' io e voi non siete un ca'".
 
FOR YOUR INFORMATION


Fa pure il gradasso e non capisce l'autogol che fa postando lo screen dove non omette nemmeno i nomi dei poliziotti.
Come è possibile che questo guadagni migliaia di euro ed abbia diretto giornali e programmi televisivi dove viene regolarmente ospitato in qualità di tuttologo rimane un mistero.



giannini.jpg
 
Indietro