Specchioriflesso
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Queste sì che erano robe strane
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Per continuare a leggere visita questo LINKGuarda, sotto certi incassi la distribuzione in sala neppure ripaga i costi e tutti ne farebbero a meno se non fossero "obbligati" dai meccanismi fiscali. E sono uscite totalmente fittizie: vai a vedere in che sale escono e in che orari... ti divertirai.Piacere di conoscerti getulio,
Concordo pienamente sul tuo punto di vista sulle "uscite tecniche" come modo per adempiere agli obblighi formali e attivare le tempistiche per la successiva distribuzione in TV e VoD.
Tuttavia, la mia curiosità riguardava principalmente le motivazioni finanziarie alla base di queste decisioni. Da un punto di vista di business, ridurre l'ampiezza della distribuzione potrebbe sembrare controintuitivo, dato che le uscite teatrali sono tradizionalmente un modo per guadagnare notorietà e, idealmente, generare un certo livello di guadagno.
Nel caso specifico di Leone Film Group, mi chiedevo se queste scelte fossero dettate da una strategia di minimizzazione dei rischi finanziari. Film a basso budget, per esempio, potrebbero non giustificare i costi associati a una distribuzione più ampia. Inoltre, la rapida transizione al VoD potrebbe rappresentare un modello di business più sostenibile per una monetizzazione più veloce e sicura, specialmente se, come hai osservato, i film in questione spesso hanno performance più o meno deludenti a livello internazionale.
In altre parole, potrebbe trattarsi di una strategia finanziaria ben ponderata che tiene conto sia della natura dei film sia del cambiamento nei modi di fruizione dei contenuti cinematografici. Che ne pensi?
Ciao getulio,Guarda, sotto certi incassi la distribuzione in sala neppure ripaga i costi e tutti ne farebbero a meno se non fossero "obbligati" dai meccanismi fiscali. E sono uscite totalmente fittizie: vai a vedere in che sale escono e in che orari... ti divertirai.
Mi chiedi una cosa impossibile. Troppi casi e situazioni diverse. Poi non si possono mettere nella stessa casistica un super produttore/distributore come Leone e ILBE o Fenix, d'altra parte basta confrontare le library...Ciao getulio,
Mi chiedo, dato che sembri ben informato su questi argomenti, se tu abbia una stima del breakeven per questo tipo di distribuzioni in sala. In altre parole, quale sarebbe il livello di incasso necessario per coprire i costi e rendere l'uscita in sala finanziariamente vantaggiosa, almeno dal punto di vista dell'equilibrio tra costi e ricavi?
Quali sono poi i costi da considerare? Al mero acquisto del film, ci sono anche altri costi da considerare come marketing, distribuzione, diritti e licenze, per non parlare dei costi operativi. Ovviamente poi pero' il tutto va capitalizzato, distribuendo la spesa su un periodo di tempo che coincide con il ciclo di vita previsto del film.
Sei in grado di fare una simulazione? o chiedo troppo?
Hai una particolare dimestichezza col settore a quanto vedo. Visto che hai citato Fenix vorrei chiederti quale è a tuo avviso il fattore scatenante che ha portato la società ai limiti dell continuità aziendale e praticamente all'azzeramento della capitalizzazione.Mi chiedi una cosa impossibile. Troppi casi e situazioni diverse. Poi non si possono mettere nella stessa casistica un super produttore/distributore come Leone e ILBE o Fenix, d'altra parte basta confrontare le library...
Dal punto di vista finanziario, non saprei che dire. Certo sorprende perchè i fondatori dovrebbero essere scafati da questo punto di vista. Dal punto di vista delle produzioni cinematografiche, mi sembrano confusi: da operazioni prettamente autorali a roba dozzinale... Credo che stiano pagando lo scotto di essere dei neofiti. Il mondo del cinema italiano è un'oligarchia spietata.Hai una particolare dimestichezza col settore a quanto vedo. Visto che hai citato Fenix vorrei chiederti quale è a tuo avviso il fattore scatenante che ha portato la società ai limiti dell continuità aziendale e praticamente all'azzeramento della capitalizzazione.
Dal book dei giorni precedenti era in effetti intuibile, e stamattina c’era un bel cancellato a 1,32…Segnalo aumento significativo nel volume di azioni scambiate oggi su NPI; siamo già a 39.600 pezzi alle ore 11:00. Questo è decisamente anomalo rispetto ai volumi di scambio tipici, pertanto potrebbe essere plausibile pensare che uno (o più) investitore istituzionale abbia ripreso a vendere le azioni in modo significativo. A quanto pare sono stato troppo ottimista. Manteniamoci aggiornati e vigilanti.
Concordo con te, la Biennale del Cinema di Venezia rappresenta sempre una grande opportunità per rilevare nuove tendenze e potenziali direzioni per il settore. Tuttavia, devo dire che al di là delle specifiche indicazioni che potrebbero emergere, mi auguro vivamente che l'evento serva a riaccendere un concreto interesse degli investitori verso il settore cinematografico nel suo insieme. Perché, onestamente, potrebbero pure trasferire Hollywood in Italia, ma se non c'è un rinnovato interesse da parte degli investitori, i titoli delle società quotate nel nostro paese continueranno a languire.Chissà che dalla Biennale non venga qualche indicazione utile per le società quotate.
36mln il valore produzione, 18 mln le passività , al momento capitalizza 500,000€ , o salta per aria o è una scommessonaDal punto di vista finanziario, non saprei che dire.
Fenix Entertainment, nuovo mistero a Piazza Affari. La preda di Negma vale 500 mila euro ma fa anche 9 milioni di volumi al giorno - MilanoFinanza News36mln il valore produzione, 18 mln le passività , al momento capitalizza 500,000€ , o salta per aria o è una scommessona
Mah... facendo un po' il discorso da "casalinga di Voghera": per valore di produzione s'intende il valore dei film prodotti? Se sì, quale è il valore residuo dei film una volta che producendoli i diritti di sfruttamento sono stati già stati prevenduti? E se non si tratta di grossi successi commerciali di cui ci sono diritti residuali di sfruttamento, quanto vale un film? Per quello che ne so io, praticamente zero. Quanto vale la library di Fenix? Quanto vale una società di produzione cinematografica italiana? Vale solo in base alla credibilità , relazioni personali, curriculum, successi passati del dominus... Il resto è una scrivania e un telefono.36mln il valore produzione, 18 mln le passività , al momento capitalizza 500,000€ , o salta per aria o è una scommessona
Vista, sul titolo continuano movimenti poco comprensibiliNon so se avete visto l'apertura di NPI, 40.000 pezzi al meglio...
Che disastro di chiusura. Una roba incomprensibile. Ma chi ha comprato i 40.000 pezzi all'inizio, non poteva semplicemente comprarsene altri miseri 400 in asta di chiusura per chiudere quantomeno in positivo?Vista, sul titolo continuano movimenti poco comprensibili
Capiremo forse qualcosa di più con la semestrale…