Mediobanca al test della trimestrale il 9 febbraio, l’utile è visto cadere a due cifre. Equita: occhio al costo del rischio
Mediobanca al test della trimestrale il 9 febbraio, l’utile è visto cadere a due cifre. Equita: occhio al costo del rischio
di Francesca Gerosa
Anche i ricavi sono attesi in calo. Previsto un minor apporto all’equity di Generali. La generazione di capitale si confermerà solida (Cet1 al 15,1%). La Sim si attende una performance nel secondo semestre del 2024 migliore del primo. Il rating resta buy, mentre Mediobanca prosegue il suo percorso verso gli obiettivi di decarbonizzazione
È partito il conto alla rovescia per risultati del secondo trimestre del 2024 di
Mediobanca, in agenda il prossimo 9 febbraio.
Equita Sim si aspetta un margine d’interesse a 499 milioni di euro, in crescita del +12% anno su anno, grazie al riprezzamento degli attivi, alla crescita selettiva degli impieghi e del banking book, e sostanzialmente stabile trimestre su trimestre. Sono, invece, attese in calo del 16% anno su anno, a causa del debole contesto di mercato per il Corporate & Investment Banking (CIB), le commissioni nette a 221 milioni, ma in aumento del +23% trimestre su trimestre. Il miglioramento sequenziale è legato al consolidamento di Arma (circa 20 milioni di commissioni nel trimestre). I ricavi totali dovrebbero così attestarsi a 840 milioni (-7% anno su anno/-3% trimestre su trimestre) con proventi di tesoreria pari a 40 milioni (48 milioni nel primo trimestre del 2024 e 84 nel secondo trimestre del 2023).
Equita si attende anche un minor apporto all’equity di
Generali (80 milioni rispetto ai 141 milioni del trimestre precedente) e un utile operativo pari a 455 milioni (-14% anno su anno/-12% trimestre su trimestre) con un costo del rischio previsto in leggera crescita rispetto ai trimestri precedenti, a 55bps (47bps nel primo trimestre del 224), nella parte alta della guidance 2024 di 50-55bps (57bps la stima della Sim). Quanto al business Consumer Banking, «ci aspettiamo un livello di erogato sostenuto: 1,9 miliardi da 1.88 miliardi del primo trimestre, nonostante l’approccio cauto alla nuova produzione e l’attività di repricing, mentre nel Wealth Management prevediamo una solida provvista con resilienza dei depositi e un miglioramento degli asset under management anche per effetto del mercato positivo», precisa
Equita.
L’utile trimestrale è visto cadere a due cifre
Dopo accantonamenti per perdite su crediti per 72 milioni, l’utile netto è stimato a 240 milioni, in calo del 18% anno su anno e del 32% trimestre su trimestre. Nel primo semestre l’utile netto è visto a 592 milioni (+7% anno su anno), il 51% della stima di utile per il 2024 di
Equita a 1,166 miliardi (1,203 miliardi la previsione del consenso Bloomberg).
In termini di capitale, «ci aspettiamo una generazione di capitale solida per l’utile generato e un efficace controllo degli asset ponderati per il rischio, Rwa, compensato dall’impatto dell’acquisizione di Arma, pari a -60bps, mantenendo il Cet1 su livelli elevati al 15,1%, -40bps trimestre su trimestre», spiega
Equita che ha rivisto leggermente le stime di eps 2024-2026 in media del -1%, comunque senza impatto sulla valutazione di
Mediobanca. La Sim si attende una performance nel secondo semestre del 2024 migliore del primo: «il riposizionamento di CheBanca! con conseguente re-branding in
Mediobanca Premier dovrebbe favorire un’accelerazione della crescita e un miglioramento del posizionamento competitivo, il CIB avrà un confronto gradualmente meno sfidante e il Consumer continuerà a beneficiare del riprezzamento degli attivi e di una raccolta solida, mentre sarà da monitorare l’andamento del costo del rischio.
Ieri, 16 gennaio,
Mediobanca ha annunciato la nascita di
Mediobanca Premier, una banca specializzata nella gestione del risparmio e degli investimenti delle famiglie italiane. Il rinnovamento dell’offerta e l’utilizzo di un nuovo brand faranno da volano a un importante piano di reclutamento che porterà nell’arco del piano 2023-2026 da 1.100 a 1.350 professionisti, e un aumento delle masse totali del 25% da 39 a 50 miliardi entro la fine del piano al 2026. Con il titolo
Mediobanca che tratta a 8 volte il multiplo prezzo/utile 2024 e offre un rendimento del dividendo dell’8% (89 e 95 centesimi di euro per azione i dividendi attesi per il 2024 e il 2025),
Equita ha confermato il rating buy e il target price a 14,70 euro.
Mediobanca prosegue il suo percorso verso gli obiettivi di decarbonizzazione
In attesa dei conti, il gruppo
Mediobanca consolida il suo percorso di decarbonizzazione compensando le proprie emissioni di CO2 residue per l'anno fiscale 2022-2023, in accordo con i principali standard di rendicontazione della sostenibilità. Un risultato coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dal piano strategico 2023-2026 One Brand One Culture che prevede la compensazione delle emissioni di gas serra prodotte direttamente dai propri asset aziendali (Scopo 1) così come delle emissioni indirette derivanti dall'acquisto di energia elettrica e termica (Scopo 2), per un totale di 2.927,62 tonnellate di CO2eq nell’esercizio 2022-2023.
Anche quest’anno, la banca ha privilegiato il consumo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. L’attività di neutralizzazione delle emissioni residue è stata possibile acquistando, in collaborazione con l’impresa sociale Rete Clima, crediti di carbonio certificati destinati al finanziamento del progetto ambientale «Ghani Solar Renewable Power Project» certificato secondo lo standard VCS-Verra. Il progetto, sviluppato nello stato indiano dell'Andhra Pradesh, prevede la generazione di energia pulita tramite l’installazione di un impianto di tipo fotovoltaico con una potenza di 500 MW. Si stima che l’impianto produrrà circa 919.800 MWh/anno, contribuendo a decarbonizzare il mix energetico locale dominato principalmente da centrali termiche e combustibili fossili.
Parallelamente,
Mediobanca parteciperà a un progetto nazionale per la riforestazione nel Parco Nazionale del Vesuvio, allo scopo di ripristinare la copertura vegetale nelle aree colpite dagli incendi verificatesi negli anni passati. «Rinnoviamo per il quarto anno consecutivo il nostro impegno nel percorso di decarbonizzazione. Stiamo lavorando per ridurre del 35% l'intensità carbonica dei nostri finanziamenti entro il 2030, con un traguardo intermedio del 18% entro il 2026, in linea con il nostro Piano Strategico 2023-2026 'One Brand One Culture», ha commentato Giovanna Giusti del Giardino, Head of Group Sustainability.
Titolo Mediobanca in rialzo a Piazza Affari
A Piazza affari il titolo
Mediobanca sale dello 0,56% a 11,605 euro. È sempre di ieri, 16 gennaio, la notizia che nel periodo compreso tra il 9 e l'11 gennaio, l'azionista di maggioranza di Piazzetta Cuccia, Delfin (detiene il 19,74% del capitale), ha venduto 485.000 azioni a un prezzo medio pari a 11,25 euro per un totale di circa 5,5 milioni di euro.
Orario di pubblicazione:
17/01/2024 11:37
Ultimo aggiornamento:
17/01/2024 12:47