mediobanca

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
I conti 4Q dovrebbero essere sulla stessa linea dei precedenti, quindi EPS in aumento e P/E da ridere. A cascata il mercato si adegua ma secondo me in area 13 non 12. A maggior ragione se stacca l'acconto (mi aspetto tra ,90 e ,95...totali)
prospetti un avanzamento a 13 € anziche ' a 12 € ? ho capito bene?
 
È sbagliato fare previsioni, ma per un campione europeo che tratta a sconto perché ha BTP in pancia, ma una conduzione industriale di altissimo livello, i 13 ci stanno.

Se fosse inglese o tedesca con questa gestione prudenziale ma ad altissima efficienza starebbe a 20....
Non esagero.
Purtroppo è italiana.
 
È sbagliato fare previsioni, ma per un campione europeo che tratta a sconto perché ha BTP in pancia, ma una conduzione industriale di altissimo livello, i 13 ci stanno.

Se fosse inglese o tedesca con questa gestione prudenziale ma ad altissima efficienza starebbe a 20....
Non esagero.
Purtroppo è italiana.
Ottima osservazione ,secondo me.
in che senso "tratta a sconto perche' ha BTP In pancia"?
 
Ottima osservazione ,secondo me.
in che senso "tratta a sconto perche' ha BTP In pancia"?
Dopo la crisi finanziaria del 2008 tutto il mondo creditizio è sceso sia nelle quotazioni che nei ptf dei fondi (tassi a zero, margini erosi, prestiti a rischio, mancanza di fiducia interbancaria...).
Dopo la crisi del debito italiano e il successivo scudo BCE (grazie a Draghi...) i BTP hanno ricevuto un supporto senza il quale avrebbero sicuramente fatto la fine dei bonds greci.
Il mercato ha comunque penalizzato le banche italiane non potendo shortare i BTP e andare contro la BCE, decretandone valutazioni prudenziali, eccessivamente prudenziali.
 

Mediobanca: Antonio Guglielmi in uscita dopo 15 anni (milanofinanza.it)​

(di Luca Gualtieri - milanofinanza.it) MILANO (MF-NW)--Antonio Guglielmi dice addio a Mediobanca dopo quindici anni. Il manager (la cui uscita, secondo quanto riferito dalla agenzia Adnkronos e' stata confermata lunedi' 8 gennaio da un comunicato interno all'istituto) e' stato responsabile della ricerca da Londra, contribuendo a portare l'istituto in cima alle classifiche sull'Italia. Guglielmi e' stato anche capo del team banche europee. Piu' recentemente il manager aveva operato come banchiere presso la sede di Roma con responsabilita' Cib (Corporate Investment Banking) sulla partecipate pubbliche. Tra le operazioni piu' rilevanti fatte sotto la sua regia, c'e' stata l'acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext. Guglielmi, 52 anni, arrivo' in Mediobanca nel 2009 dopo dodici anni di attivita' a Londra per Salomon Brothers e Merryll Lynch dove si era distinto per le sue analisi e gli scenari economici sul complesso settore bancario di quegli anni. Da Piazzetta Cuccia ricevette subito l'incarico di far crescere il business cash nella City, offrendo spunti di investimento alla comunita' finanziaria grazie a studi macroeconomici sull'Italia e l'Europa. I suoi risultati furono tali che nel 2012 venne votato dagli investitori istituzionali come il miglior analista europeo sulle banche. Nel gennaio del 2017 produsse un documento sui costi e i benefici dell'uscita dall'euro per l'Italia, che fece scalpore al punto che, un anno dopo, il nome di Guglielmi venne speso per la direzione del Tesoro sotto il nuovo governo Lega-M5S. Nel 2019 e' avvenuto il passaggio di Guglielmi a Roma per assumere la responsabilita' di capo Cib sulle operazioni di fusione nel mondo delle partecipate pubbliche. Nel comunicato diffuso lunedi' 8, Mediobanca lo ringrazia per il contributo alla crescita di valore della banca. red/bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

08/01/2024 12:08
 
Banche europee, ecco perché Citi mantiene una posizione neutrale. Solo 3 le azioni preferite - MilanoFinanza News

Lo stralcio:

Ancora elevati ritorni di capitale

Nel complesso, il settore bancario europeo offre un rendimento complessivo del capitale del 10,7% (di cui il 7,4% da dividendi), con quasi ogni banca che ora offre un rendimento superiore al 7%. I buyback sono altamente accrescitivi a questi livelli e dovrebbero fornire un supporto continuo. I nomi con il maggior e più sicuro potenziale di ritorno di capitale includono le grandi banche olandesi e italiane, oltre a Hsbc e Nordea. Nel caso delle banche italiane Citi ha un rating buy su Unicredit (target price a 30 euro), Intesa Sanpaolo (target price a 3,3 euro), Bper Banca (target price a 4 euro) e Mediobanca 8target price a 13,6 euro).
 
Banche europee, ecco perché Citi mantiene una posizione neutrale. Solo 3 le azioni preferite - MilanoFinanza News

Lo stralcio:

Ancora elevati ritorni di capitale

Nel complesso, il settore bancario europeo offre un rendimento complessivo del capitale del 10,7% (di cui il 7,4% da dividendi), con quasi ogni banca che ora offre un rendimento superiore al 7%. I buyback sono altamente accrescitivi a questi livelli e dovrebbero fornire un supporto continuo. I nomi con il maggior e più sicuro potenziale di ritorno di capitale includono le grandi banche olandesi e italiane, oltre a Hsbc e Nordea. Nel caso delle banche italiane Citi ha un rating buy su Unicredit (target price a 30 euro), Intesa Sanpaolo (target price a 3,3 euro), Bper Banca (target price a 4 euro) e Mediobanca 8target price a 13,6 euro).
ottimo il target price su Medibanca,chissa a quando pero'?
 
Bond, altra raffica di collocamenti. Vanno a ruba le nuove obbligazioni di Mediobanca, Popolare di Sondrio e Iren
Bond, altra raffica di collocamenti. Vanno a ruba le nuove obbligazioni di Mediobanca, Popolare di Sondrio e Iren
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MERCATI AZIONARILeggi dopo

Bond, altra raffica di collocamenti. Vanno a ruba le nuove obbligazioni di Mediobanca, Popolare di Sondrio e Iren​

di Francesca Gerosa

Mediobanca colloca un'obbligazione Tier 2 con scadenza aprile 2034 e importo massimo di 300 milioni di euro. La Banca Popolare di Sondrio un bond garantito da massimi 500 milioni e scadenza luglio 2029. Iren un green bond con scadenza luglio 2032 e importo massimo di 500 milioni. Mundys ritira un bond e prepara il lancio di nuove obbligazioni sostenibili. I dettagli degli ordini e dei rendimenti


Lo stralcio:

Bond Tier 2 per Mediobanca

Mediobanca, dopo aver collocato a inizio anno il primo covered bond italiano del 2024 (rende il 3,25%), ha avviato stamani il collocamento di un'obbligazione Tier 2 con scadenza aprile 2034 e importo massimo di 300 milioni di euro. Gli ordini hanno già superato 1,5 miliardi. Le indicazioni di rendimento del bond sono in area 305 punti base sul tasso midswap, secondo quanto riferiscono alcuni lead manager a Reuters. L'obbligazione sarà non callable per 5,25 anni. Incaricate dell'operazione, il cui pricing è atteso in giornata, Bnp Paribas, Citi (B&D), la stessa Mediobanca, Santander e Société Générale.
 
Speriamo che vada per il meglio anche il titolo.
8 febbraio 2024 se non sbaglio Trimestrale
 
Speriamo che vada per il meglio anche il titolo.
8 febbraio 2024 se non sbaglio Trimestrale
OK! ma è la semestrale

Allianz Global Investors: per le azioni europee in arrivo quest’anno un monte di dividendi record (433 miliardi, + 6,5% sul 2023)
Allianz Global Investors: per le azioni europee in arrivo quest’anno un monte di dividendi record (433 miliardi, + 6,5% sul 2023)
PALAZZO MEZZANOTTE, BORSA ITALIANA

Allianz Global Investors: per le azioni europee in arrivo quest’anno un monte di dividendi record (433 miliardi, + 6,5% sul 2023)​

di Paola Valentini
tempo di lettura 3 min

La stima arriva dallo studio annuale di Allianz Global Investors (Dividend Study 2024) che mette in luce il contributo significativo dei dividendi alla performance complessiva dei mercati azionari europei. Prevista una crescita anche del dividend yield per l’indice Msci Europa, Italia inclusa

 
OK! ma è la semestrale

Allianz Global Investors: per le azioni europee in arrivo quest’anno un monte di dividendi record (433 miliardi, + 6,5% sul 2023)
Allianz Global Investors: per le azioni europee in arrivo quest’anno un monte di dividendi record (433 miliardi, + 6,5% sul 2023)
PALAZZO MEZZANOTTE, BORSA ITALIANA

Allianz Global Investors: per le azioni europee in arrivo quest’anno un monte di dividendi record (433 miliardi, + 6,5% sul 2023)​

di Paola Valentini
tempo di lettura 3 min

La stima arriva dallo studio annuale di Allianz Global Investors (Dividend Study 2024) che mette in luce il contributo significativo dei dividendi alla performance complessiva dei mercati azionari europei. Prevista una crescita anche del dividend yield per l’indice Msci Europa, Italia inclusa

Ok semestrale. .grazie per la puntualizzazione!
 
Nasce Mediobanca Premier. Ecco come funziona la nuova divisione con obiettivo 50 miliardi di masse al 2026
Nasce Mediobanca Premier. Ecco come funziona la nuova divisione con obiettivo 50 miliardi di masse al 2026
Da sinistra: Alberto Nagel, Lorenzo Bassani, Gian Luca Sichel, Francesco Saverio Vinci

Nasce Mediobanca Premier. Ecco come funziona la nuova divisione con obiettivo 50 miliardi di masse al 2026​

di Marco Capponi

Il braccio di wealth management di Piazzetta Cuccia sarà rivolto a clienti-imprenditori con patrimonio fino a 5 milioni di euro. Previsti 250 reclutamenti e un ampliamento dell’offerta a tutto tondo. L’ad Nagel: Ora il focus è sulla crescita organica in Italia

Mediobanca si fa Premier. Da oggi 16 gennaio la merchant bank milanese ha dato vita ufficialmente alla sua divisione specializzata nella gestione di grandi patrimoni, evoluzione di quella che finora era stata CheBanca! Un passaggio simbolico ma anche formale, visto che Mediobanca Premier è la nuova denominazione del ramo del gruppo. «Premier è la declinazione nella gestione dei patrimoni fino a 5 milioni di euro del dna di Mediobanca, in linea con il piano industriale One Brand, One Culture: il senso di fiducia che le persone sviluppano lavorando con noi deve essere esteso a tutte le iniziative del gruppo», ha spiegato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca.

Molto più di un rebranding

Il progetto, ha spiegato Nagel, «è molto più di un rebranding di CheBanca!». Si tratta infatti di un riposizionamento che cercherà di mettere a frutto «quel 60% dei 5 mila miliardi di risparmio degli italiani non investito, di cui gran parte è legato a famiglie imprenditoriali». Il cliente tipo di Premier, ha spiegato il direttore generale di Piazzetta Cuccia, Francesco Saverio Vinci, «è l’imprenditore nella sua interezza: una persona che possiede una ricchezza liquida e una illiquida, quindi l’azienda». Intorno a questo cliente «ci sono i servizi: asset management liquido e illiquido, advisory, prodotti di credito, di capital market, di corporate finance e m&a, di trading». E poi «temi di finanza straordinaria», gli ha fatto eco il direttore generale di Premier, Lorenzo Bassani, «ma anche il lavoro dell’ufficio studi sul territorio, o ancora l’equity research, che finora era dedicato quasi esclusivamente a clientela istituzionale».

Verso 50 miliardi di masse

Entro il completamento del piano industriale di Mediobanca al 2026 è previsto che nuova Premier arrivi a 50 miliardi di euro di masse, partendo dal tesoretto di 39 miliardi portato dall’esperienza di Che Banca! «La parte grossa della crescita verrà dalla parte di gestito e amministrato a servizio degli investimenti», ha sottolineato l’ad di Mediobanca Premier, Gianluca Sichel, che poi ha aggiunto: «La parte di liquidità sarà ancillare: il tipico cliente deve tenere liquidità di base per l’operatività».

A tal proposito Nagel ha osservato come uno tra i principali punti di forza di Premier, a livello di offerta, sarà dato dalle «gestioni patrimoniali, che abbiamo già sviluppato nella parte private, e che ora vogliamo trasportare nel servizio di consulenza dopo il riposizionamento di Premier».

Crescita organica con obiettivo Italia

Mediobanca Premier, che si pone l’obiettivo di diventare leader di mercato nella fascia medio-alta di clientela (sono previsti anche 250 reclutamenti, per arrivare a 1.350 professionisti complessivi), mira a raggiungere i numeri previsti dal piano basandosi essenzialmente sulla crescita organica e sull’acquisizione di quote nel mercato italiano. Un’eventuale acquisizione, laddove si presentasse l’occasione, non è esclusa, ma Nagel ci ha tenuto a precisare che «fare m&a in questa fase non è necessario, perché il potenziale di crescita organica è superiore».

Infine, capitolo estero. «Pensiamo a un percorso simile a quello già seguito con Compass», ha concluso l’ad di Mediobanca, «con il quale ci siamo spostati in Paesi vicini all’Italia con soluzioni legate alla tecnologia». Sul wealth management «ci concentreremo inizialmente sull’Italia, perché il mercato potenziale è enorme; poi forse guarderemo anche all’estero, ma dobbiamo prima raggiungere una massa critica sufficiente in Italia».

Orario di pubblicazione: 16/01/2024 13:47
Ultimo aggiornamento: 16/01/2024 14:24
 

Mediobanca Premier: Bassani (dg), aumenteremo numero filiali​

MILANO (MF-NW)--Sulla presenza territoriale, "abbiamo la fortuna di avere un modello leggero, siamo cresciuti dove abbiamo ritenuto opportuno essere vicini ai nostri clienti. Da qualche anno abbiamo un processo di riposizionamento verso il centro delle citta'. Proprio in questi giorni stiamo aprendo filiali in piazze centrali a Firenze, a Roma. Il Sud e il Nordest sono aree che copriamo bene ma non abbastanza per il nostro obiettivo. Non abbiamo oggi un piano di apertura in location selezionate, ma andremo a rafforzarci dove crediamo di avere maggiori opportunita'". Cosi' Lorenzo Bassani, direttore generale di Mediobanca Premier, risponde a chi in conferenza stampa chiede se con la nascita della nuova banca saranno aperte nuove filiali sul territorio nazionale. bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
16/01/2024 13:27


Mediobanca Premier: Sichel (ad), apporto commissionale crescera' tra 11-20% in arco Piano​

MILANO (MF-NW)--"L'apporto commissione" di Mediobanca Premier "crescera' a doppia cifra nell'arco del Piano, in un intervallo compreso tra l'11 e il 20%, piu' verso la seconda parte". Lo ha dichiarato Gian Luca Sichel, ad di Mediobanca Premier, in occasione della conferenza stampa di presentazione della banca. Entro il 2026, Premier punta anche a portare le masse, oggi intorno ai 40 miliardi, a 50 miliardi e a quasi raddoppiare l'utile netto. bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
16/01/2024 13:24


Mediobanca: Nagel (ad); Premier prima crescera' in Italia, poi penseremo a estero​

MILANO (MF-NW)--In Mediobanca Premier "abbiamo in mente di seguire il percorso gia' tracciato con altre realta' del gruppo. Compass l'abbiamo fatta diventare leader in Italia, e sulla base di queste forti competenze ha poi iniziato ad andare in Paesi vicino all'Italia, con modalita' basate sulla tecnologia". Cosi' Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, risponde in conferenza stampa a chi chiede se e' prevista una crescita all'estero per Mediobanca Premier. bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
16/01/2024 13:18


Mediobanca Premier: Sichel (ad), masse cresceranno grazie a gestito e amministrato​

MILANO (MF-NW)--"Ad oggi le masse gestite di Mediobanca Premier (ereditate da CheBanca!, ndr.) sono 39 miliardi e puntiamo a portarle a 50 miliardi" entro la fine del Piano. La parte grossa della crescita arrivera' dal gestito e dall'amministrato a servizio degli investimenti, mentre la parte di liquidita' sara' ancillare, data dal fatto che i clienti devono tenere una liquidita' di base per l'operativita'". Cosi' Gian Luca Sichel, amministratore delegato di Mediobanca Premier, commenta il lancio del progetto. Al centro, interviene l'ad del gruppo, Alberto Nael, ci sono "le gestioni patrimoniali che abbiamo gia' sviluppato nel Private e che ora vogliamo portare nel servizio di consulenza dopo il riposizionamento di Premier". bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
16/01/2024 13:08


Mediobanca: Nagel (ad), con nascita Premier non cambiano rapporti con B.Mediolanum​

MILANO (MF-NW)--Con la nascita di Mediobanca Premier, i rapporti tra Piazzetta Cuccia e B.Mediolanum "non cambiano". La nuova realta', spiega l'ad Alberto Nagel in conferenza stampa, "e' frutto di un piano che abbiamo approvato l'anno scorso e che ha visto, come ovvio, la partecipazione degli amici di Mediolanum che sono anche rappresentati in consiglio. Stiamo bene cosi' come stiamo, mi risulta anche loro, ci auguriamo che le cose restino cosi'". bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
16/01/2024 13:04


Mediobanca: Nagel (ad), risulteremo sempre piu' consolidatore in WM, ma no dossier su tavolo​

MILANO (MF-NW)--"Il futuro sara' sempre piu'" concentrato sul "wealth management. Dandoci noi questa priorita', allineando lo sforo manageriale su questo, e avendo asset" di peso "come il brand e la divisione Corporate & Investment Banking, noi risulteremo piu' di prima un naturale consolidatore del settore. Dopo di che, oggi non ci sono discussioni con nessuno. Ma il piano che ci siamo dati ci rende sempre piu' credibili se ci dovessero essere opportunita' di m&a". Cosi' Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, risponde a chi chiede se la nascita di Mediobanca Premier puo' essere un preludio a future nozze con B.Generali. bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
16/01/2024 13:01
 

Mediobanca: Nagel (ad), M&A? Ora concentrati su crescita organica e recruiting​

MILANO (MF-NW)--"Abbiamo un progetto di grande interesse su cui dobbiamo restare concentrati. La rete di distribuzione, consulenti finanziari e banker, sono quelli che muovono le masse. Dobbiamo diventare sempre di piu' una macchina di recruitment. Se riusciremo a fare bene il nostro lavoro saremo molto piu' credibili nel consolidamento, anche per fare acquisizioni di team o piu' ampie". Cosi' in occasione della presentazione di Mediobanca Premier Alberto Nagel, ad di Mediobanca, risponde a chi chiede se il gruppo valutera' opzioni di crescita per vie esterne. Un conto e' acquisire un "team, - spiega l'ad - quando invece devi comprarti una societa' il paradigma cambia: siccome noi cresciamo gia' tanto all'anno, ci vuole opportunita' che valga davvero la pena per spingerci a interrompere la nostra forte crescita organica. Per questo oggi alcune opportunita' anche medio piccole che avevamo visto in passato risultano meno interessanti". bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

16/01/2024 12:39


Mediobanca: Nagel (ad), segmento Premier ha potenziale esponenziale​

MILANO (MF-NW)--"Il risparmio degli italiani e' un mercato da oltre 5 trilioni di euro, di cui il 60% ancora non e' gestito, spesso" fermo "sui conti correnti. Il risparmio disponibile degli italiani ha ripreso a crescere nella seconda parte del 2023, anche le stime sul 2024 e 2025 sono del 6-8%". Quello in cui si concentra Mediobanca Premier e' "il segmento fino ai 5 milioni di euro nei portafogli in gestione, diverso da quello del Private, dove Mediobanca si e' gia' esercitata con il private banking. Parliamo di un segmento piu' basso ma molto interessante perche' molto piu' grande di quello del private, con un potenziale esponenziale. Cosa abbiamo in mente di fare? Quello che abbiamo fatto con successo in altre occasioni, ovvero avere una presenza specializzata". Cosi' l'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, commenta la nascita di Mediobanca Premier in una conferenza stampa in corso a Milano. bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

16/01/2024 12:19


Mediobanca: Nagel (ad); forse singolo progetto piu' importante Piano, sara' un successo​

MILANO (MF-NW)--"Mediobanca Premier e' forse il singolo progetto piu' importante del Piano 'One Brand-One Culture' dal punto di vista di potenziale di crescita e di impatto sul valore. Quello che noi oggi facciamo partire e' un progetto che e' destinato a diventare un leader". Cosi' l'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, commenta la nascita di Mediobanca Premier in una conferenza stampa in corso a Milano. Mediobanca Premier, prosegue l'ad, ha un'importanza centrale nel futuro del gruppo "che sara' sempre di piu' nel wealth maangement" e non si puo' essere determinanti nel WM "prescindendo dal segmento di cui si occupa Premier, ovvero di risparmi sotto i 5 milioni di portafoglio. E' un progetto che e' molto di piu' di un rebranding, che prevede un upgrade dell'offerta, della distribuzione e della gia' eccellente piattaforma tecnologia. Un progetto che parte oggi e, non per mettere il carro davanti ai buoi, sara' sicuramente un grande successo: se riusciamo a declinare bene le diverse componenti abbiamo un'attrattivita' come brand che ci permette di partire con il piede giusto". bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

16/01/2024 12:08


Mediobanca: Nagel (ad), Premier progetto unico in Italia​

MILANO (MF-NW)--"Mediobanca Premier e' un progetto con caratteristiche uniche in Italia poiche' beneficia dell'expertise del Gruppo nel Corporate & Investment Banking oltre che del radicamento nei valori di eccellenza e specializzazione che caratterizzano da sempre il DNA di Mediobanca". Cosi' Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, ha commentato la nascita di Mediobanca Premier. "Siamo convinti che questi elementi, uniti alla competenza delle nostre persone e all'approccio rigoroso e sostenibile nel fare banca, saranno alla base della crescita di Mediobanca Premier e dello sviluppo di tutta la divisione Wealth Management di Mediobanca, obiettivo prioritario del Piano Strategico 2023-26 "One Brand One Culture". com/bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

16/01/2024 11:42
 
Oggi, dopo che Trieste ha deciso di muoversi, la cavalla ha finalmente replicato....
 
Di ieri sera...

Mediobanca, Delfin vende lo 0,06% e incassa 5,45 milioni. Ecco perché
Mediobanca, Delfin vende lo 0,06% e incassa 5,45 milioni. Ecco perché
Francesco Milleri

Mediobanca, Delfin vende lo 0,06% e incassa 5,45 milioni. Ecco perché​

di Andrea Deugeni

Fra il 9 e l’11 gennaio, la holding lussemburghese della famiglia Del Vecchio ha ceduto 485.000 azioni della merchant bank scendendo al 19,68% del capitale e restando sotto il 20% del capitale



Delfin lima la propria quota nel capitale di Mediobanca. Secondo un file di borsa relativo alle operazioni degli azionisti con partecipazioni rilevanti, la holding lussemburghese della famiglia Del Vecchio presieduta da Francesco Milleri ha venduto sul mercato 485.000 azioni della merchant bank guidata da Alberto Nagel.

Il pacchetto equivale allo 0,06% del capitale ed è stato ceduto tra il 9 e l’11 gennaio a un prezzo medio attorno agli 11,25 euro. In particolare, si apprende da una nota, il giorno 9 gennaio sono stati venduti 200.000 titoli. Altri 200.000 il giorno 10, mentre i restanti 85.000 l''11.

Sulla base del prezzo medio, l''incasso della vendita ammonta a circa 5,45 milioni di euro. Il primo azionista di Mediobanca, titolare di una partecipazione del 19,74%, si ritrova ora in portafoglio il 19,68% che ai corsi attuali vale oltre 1,93 miliardi di euro.

A quanto si apprende l’operazione si è resa necessaria per ragioni tecniche. Il buyback in corso nella merchant bank con il conseguente annullamento di azioni rischiava di far superare a Delfin la soglia rilevante del 20% di Mediobanca con la necessaria richiesta alla Vigilanza della Bce, una mossa che nel caso della finanziaria dei Del Vecchio implicherebbe anche degli obblighi di natura statutaria. In questo modo Delfin resta invece sotto il 20%.

Orario di pubblicazione: 16/01/2024 19:40
Ultimo aggiornamento: 16/01/2024 21:13
 

Mediobanca al test della trimestrale il 9 febbraio, l’utile è visto cadere a due cifre. Equita: occhio al costo del rischio

Mediobanca al test della trimestrale il 9 febbraio, l’utile è visto cadere a due cifre. Equita: occhio al costo del rischio


Mediobanca al test della trimestrale il 9 febbraio, l’utile è visto cadere a due cifre. Equita: occhio al costo del rischio​

di Francesca Gerosa

Anche i ricavi sono attesi in calo. Previsto un minor apporto all’equity di Generali. La generazione di capitale si confermerà solida (Cet1 al 15,1%). La Sim si attende una performance nel secondo semestre del 2024 migliore del primo. Il rating resta buy, mentre Mediobanca prosegue il suo percorso verso gli obiettivi di decarbonizzazione



È partito il conto alla rovescia per risultati del secondo trimestre del 2024 di Mediobanca, in agenda il prossimo 9 febbraio. Equita Sim si aspetta un margine d’interesse a 499 milioni di euro, in crescita del +12% anno su anno, grazie al riprezzamento degli attivi, alla crescita selettiva degli impieghi e del banking book, e sostanzialmente stabile trimestre su trimestre. Sono, invece, attese in calo del 16% anno su anno, a causa del debole contesto di mercato per il Corporate & Investment Banking (CIB), le commissioni nette a 221 milioni, ma in aumento del +23% trimestre su trimestre. Il miglioramento sequenziale è legato al consolidamento di Arma (circa 20 milioni di commissioni nel trimestre). I ricavi totali dovrebbero così attestarsi a 840 milioni (-7% anno su anno/-3% trimestre su trimestre) con proventi di tesoreria pari a 40 milioni (48 milioni nel primo trimestre del 2024 e 84 nel secondo trimestre del 2023).

Equita si attende anche un minor apporto all’equity di Generali (80 milioni rispetto ai 141 milioni del trimestre precedente) e un utile operativo pari a 455 milioni (-14% anno su anno/-12% trimestre su trimestre) con un costo del rischio previsto in leggera crescita rispetto ai trimestri precedenti, a 55bps (47bps nel primo trimestre del 224), nella parte alta della guidance 2024 di 50-55bps (57bps la stima della Sim). Quanto al business Consumer Banking, «ci aspettiamo un livello di erogato sostenuto: 1,9 miliardi da 1.88 miliardi del primo trimestre, nonostante l’approccio cauto alla nuova produzione e l’attività di repricing, mentre nel Wealth Management prevediamo una solida provvista con resilienza dei depositi e un miglioramento degli asset under management anche per effetto del mercato positivo», precisa Equita.

L’utile trimestrale è visto cadere a due cifre

Dopo accantonamenti per perdite su crediti per 72 milioni, l’utile netto è stimato a 240 milioni, in calo del 18% anno su anno e del 32% trimestre su trimestre. Nel primo semestre l’utile netto è visto a 592 milioni (+7% anno su anno), il 51% della stima di utile per il 2024 di Equita a 1,166 miliardi (1,203 miliardi la previsione del consenso Bloomberg).

In termini di capitale, «ci aspettiamo una generazione di capitale solida per l’utile generato e un efficace controllo degli asset ponderati per il rischio, Rwa, compensato dall’impatto dell’acquisizione di Arma, pari a -60bps, mantenendo il Cet1 su livelli elevati al 15,1%, -40bps trimestre su trimestre», spiega Equita che ha rivisto leggermente le stime di eps 2024-2026 in media del -1%, comunque senza impatto sulla valutazione di Mediobanca. La Sim si attende una performance nel secondo semestre del 2024 migliore del primo: «il riposizionamento di CheBanca! con conseguente re-branding in Mediobanca Premier dovrebbe favorire un’accelerazione della crescita e un miglioramento del posizionamento competitivo, il CIB avrà un confronto gradualmente meno sfidante e il Consumer continuerà a beneficiare del riprezzamento degli attivi e di una raccolta solida, mentre sarà da monitorare l’andamento del costo del rischio.

Ieri, 16 gennaio, Mediobanca ha annunciato la nascita di Mediobanca Premier, una banca specializzata nella gestione del risparmio e degli investimenti delle famiglie italiane. Il rinnovamento dell’offerta e l’utilizzo di un nuovo brand faranno da volano a un importante piano di reclutamento che porterà nell’arco del piano 2023-2026 da 1.100 a 1.350 professionisti, e un aumento delle masse totali del 25% da 39 a 50 miliardi entro la fine del piano al 2026. Con il titolo Mediobanca che tratta a 8 volte il multiplo prezzo/utile 2024 e offre un rendimento del dividendo dell’8% (89 e 95 centesimi di euro per azione i dividendi attesi per il 2024 e il 2025), Equita ha confermato il rating buy e il target price a 14,70 euro.

Mediobanca prosegue il suo percorso verso gli obiettivi di decarbonizzazione

In attesa dei conti, il gruppo Mediobanca consolida il suo percorso di decarbonizzazione compensando le proprie emissioni di CO2 residue per l'anno fiscale 2022-2023, in accordo con i principali standard di rendicontazione della sostenibilità. Un risultato coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dal piano strategico 2023-2026 One Brand One Culture che prevede la compensazione delle emissioni di gas serra prodotte direttamente dai propri asset aziendali (Scopo 1) così come delle emissioni indirette derivanti dall'acquisto di energia elettrica e termica (Scopo 2), per un totale di 2.927,62 tonnellate di CO2eq nell’esercizio 2022-2023.

Anche quest’anno, la banca ha privilegiato il consumo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. L’attività di neutralizzazione delle emissioni residue è stata possibile acquistando, in collaborazione con l’impresa sociale Rete Clima, crediti di carbonio certificati destinati al finanziamento del progetto ambientale «Ghani Solar Renewable Power Project» certificato secondo lo standard VCS-Verra. Il progetto, sviluppato nello stato indiano dell'Andhra Pradesh, prevede la generazione di energia pulita tramite l’installazione di un impianto di tipo fotovoltaico con una potenza di 500 MW. Si stima che l’impianto produrrà circa 919.800 MWh/anno, contribuendo a decarbonizzare il mix energetico locale dominato principalmente da centrali termiche e combustibili fossili.

Parallelamente, Mediobanca parteciperà a un progetto nazionale per la riforestazione nel Parco Nazionale del Vesuvio, allo scopo di ripristinare la copertura vegetale nelle aree colpite dagli incendi verificatesi negli anni passati. «Rinnoviamo per il quarto anno consecutivo il nostro impegno nel percorso di decarbonizzazione. Stiamo lavorando per ridurre del 35% l'intensità carbonica dei nostri finanziamenti entro il 2030, con un traguardo intermedio del 18% entro il 2026, in linea con il nostro Piano Strategico 2023-2026 'One Brand One Culture», ha commentato Giovanna Giusti del Giardino, Head of Group Sustainability.

Titolo Mediobanca in rialzo a Piazza Affari

A Piazza affari il titolo Mediobanca sale dello 0,56% a 11,605 euro. È sempre di ieri, 16 gennaio, la notizia che nel periodo compreso tra il 9 e l'11 gennaio, l'azionista di maggioranza di Piazzetta Cuccia, Delfin (detiene il 19,74% del capitale), ha venduto 485.000 azioni a un prezzo medio pari a 11,25 euro per un totale di circa 5,5 milioni di euro.

Orario di pubblicazione: 17/01/2024 11:37
Ultimo aggiornamento: 17/01/2024 12:47
 
buon di',chiuso il gap e io chiuso long,mb una certezza :yeah:
 

Mediobanca spinge sulla gestione di patrimonio con Premier. Il dg Lorenzo Bassani spiega la strategia nel wealth management

Mediobanca spinge sulla gestione di patrimonio con Premier. Il dg Lorenzo Bassani spiega la strategia nel wealth management
LORENZO BASSANI DIRETTORE MEDIOBANCA PREMIER

Mediobanca spinge sulla gestione di patrimonio con Premier. Il dg Lorenzo Bassani spiega la strategia nel wealth management​

di Luca Gualtieri

Con Premier Mediobanca si riposiziona nel wealth management, mirando alla fascia alta della clientela. Le masse cresceranno da 39 a 50 miliardi nel triennio anche grazie a 250 assunzioni. Così la divisione spingerà i ricavi del gruppo guidato da Alberto Nagel



Presentando l’ultimo piano industriale il ceo di Mediobanca Alberto Nagel ha lanciato un messaggio chiaro al mercato: nel prossimo triennio il wealth management sarà la divisione con il maggior tasso di crescita organica e diventerà il principale contributore alle commissioni del gruppo. Cardine di questa strategia sarà Mediobanca Premier, il nuovo progetto focalizzato sulla gestione di grandi patrimoni ed evoluzione di quella che finora era stata CheBanca! Dell’iniziativa ha parlato con MF-Milano Finanza Lorenzo Bassani, direttore generale di Mediobanca Premier.

Domanda. Bassani, come nasce la scelta di riposizionarsi sul segmento premier nel contesto della più ampia strategia di gruppo sul wealth management?
Risposta.
Questa scelta parte da lontano. Il percorso di riposizionamento di CheBanca! inizia nel 2016 subito dopo l’acquisizione del network italiano di Barclays. Negli anni successivi siamo cambiati molto, concentrandoci sul segmento premier dove abbiamo registrato un crescente interesse da parte della clientela. Il sostenuto grado di fidelizzazione e di soddisfazione nella nostra offerta ha sostenuto questo percorso e ci ha permesso di diventare un wealth manager qualificato. Abbiamo fatto investimenti sia sulla rete fisica che sulla piattaforma digitale e oggi abbiamo un modello duale con una rete di 550 consulenti finanziari e altrettanti banker che lavorano nelle nostre filiali. Con Mediobanca Premier ci rivolgeremo a una fascia di clienti più alta attraverso lo sviluppo di una nuova offerta e l’utilizzo di un brand che sono molto attrattivi per la clientela e per i professionisti del settore. Un’offerta che crescerà anche grazie al contributo delle altre anime del gruppo Mediobanca, a partire dal Corporate & Investment Banking, che integreranno le nostre competenze, prodotti e servizi.

D. Qual è il nuovo cliente target a cui vi rivolgerete?
R.
Aspiriamo a raggiungere clienti con un patrimonio sopra 500 mila euro, siano essi famiglie, professionisti o imprenditori. Per venire incontro ai loro bisogni faremo leva su tutte le competenze del gruppo. Mi riferisco in primis alle sinergie con il Corporate & Investment Banking, fondamentali per diventare attrattivi per la clientela imprenditoriale, ma mi riferisco anche al patrimonio informativo interno da cui possiamo attingere. Penso, per esempio, all'ufficio studi di Mediobanca con la sua dettagliata analisi sul tessuto imprenditoriale italiano o all’equity research, le cui analisi vengono valorizzate a livello di gruppo anche per la strutturazione dei nostri prodotti, come i certificates, o per i sottostanti da inserire nei nostri fondi. Un'altra sinergia importante che siamo determinati a valorizzare è quella legata alle competenze di gruppo nel mondo immobiliare su cui abbiamo sviluppato grande esperienza. C'è poi tutto l'ambito dei servizi fiduciari e di trust su cui lavoreremo in stretto contatto con la nostra fiduciaria Spafid.

D. Come potenzierete la rete distributiva?
R.
Oggi abbiamo 1.100 professionisti tra consulenti e banker. Il taglio medio attuale dei nostri gestori è 35 milioni di portafoglio, anche se i più senior si posizionano sopra i 100 milioni. Prevediamo di crescere in un triennio di 250 nuovi colleghi, con una spinta particolare sulla rete dei consulenti finanziari dove puntiamo ad inserire 200 nuove figure anche con professionalità molto senior e portafogli importanti. Selezioneremo i migliori professionisti che potranno avvalersi di un’offerta e di un brand unici sul mercato e pienamente funzionali allo sviluppo del loro portafoglio clienti. Consulenti e banker che entreranno a far parte del nostro progetto potranno anche beneficiare di un importante piano di incentivazione, di strumenti di marketing evoluto oltre che di un programma formativo capillare e certificato, anche in ambito Esg. In coerenza con il nostro approccio di school of responsible banking riteniamo di dover accompagnare tutti i nostri advisor nello sviluppo di un approccio di consulenza consapevole e responsabile verso la clientela. Per tutti questi motivi siamo convinti che il piano di reclutamento sarà un successo e fornirà un impulso importante alla crescita di Mediobanca Premier.

D. Su quali prodotti e servizi punterete per raggiungere il target di masse che vi siete prefissati?
R.
In linea con quanto già fatto con successo a livello di gruppo, daremo particolare impulso alle gestioni patrimoniali potendo contare su una piattaforma di wealth management di assoluto livello. Il processo di digitalizzazione in favore dei nostri professionisti e della clientela può ormai ritenersi concluso con successo. Abbiamo partnership consolidate con player internazionali per integrare laddove necessario l’offerta di gruppo sul gestito così come sul fronte assicurativo. Sul resto dell’offerta ci sono i servizi di protezione e trasmissione del patrimonio (fiduciarie), oltre ai servizi di capital market e finanza straordinaria frutto delle sinergie con il nostro Corporate & Investment Banking. Vogliamo altresì sfruttare le sinergie con il nostro private banking, che oggi garantisce un know-how distintivo su strategie illiquide e sui club deal.

D. Come si trasformeranno le filiali ex CheBanca?
R.
Noi oggi abbiamo circa 200 punti vendita e copriamo abbastanza capillarmente tutto il territorio nazionale: 100 sono filiali e 100 sono uffici per ospitare consulenti finanziari, a cui si affianca oggi una piattaforma molto evoluta a supporto anche della consulenza da remoto. Questo consente, in particolare alla rete di consulenti che lavora in offerta fuori sede, di incontrare i clienti su tutto il territorio, a prescindere dal presidio fisico. Avere una rete fisica leggera ci avvantaggia nello scegliere accuratamente le nuove piazze in cui ci vogliamo posizionare.

D. A che quota di mercato puntate nel vostro mercato di riferimento?
R.
Partiamo con 40 miliardi di raccolta complessiva e in un triennio puntiamo ad arrivare a 50 miliardi sia attraverso il reclutamento sia attraverso l’attività di gestione della nostra clientela.

D. Come si sposa Mediobanca Premier con le altre direttrici del piano industriale di gruppo?
R.
La divisione wealth di Mediobanca il cui sviluppo è oggi per noi prioritario, si affianca a due divisioni storiche del gruppo come il cib e il consumer che nella loro lunga storia si sono consolidate fino a diventare leader di mercato. Oggi questa divisione vuole crescere diventando la seconda contributrice in termini di ricavi e la prima per commissioni, come è ben esplicitato nel piano industriale. Mediobanca Premier – a sua volta - è quella che dovrà contribuire di più a questa crescita in ragione della dimensione del suo mercato di riferimento.

D. Nel costruire questo progetto avete considerato anche l’opportunità di acquisizioni mirate o partnership strategiche?
R.
Non è mai stata esclusa una crescita per linee esterne, ma non è in questo momento una priorità per noi. In questi anni siamo cresciuti in modo organico più dei competitor e, nell'ambito del piano, la rete si incrementerà in termini di masse con una media di tre miliardi all’anno. Non abbiamo ansia di fare acquisizioni. Siamo molti attenti alla qualità dei professionisti che reclutiamo e vogliamo preservare i valori dell’ambiente che abbiamo creato. Se ci saranno opportunità le guarderemo con attenzione, ma al momento non c’è nulla sul tavolo.

Milano Finanza - Numero 015 pag. 23 del 20/01/2024
 
Buongiorno, credete sia già iniziata la fase di storno o ha ancora qualcosa da dare, nel breve periodo? Grazie
 
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