MFE, Pan-European Group in progress... Cap.1

Bene, è terminato il tempo del silenzio fatto per rispetto per il lutto che ha travolto Mediaset ed i suoi azionisti.

Sono le ore 20:30(ho aspettato anche la chiusura della borsa serale) e si è conclusa questa la settimana borsistica di lutto che mi ero autoimposto, settimana alla quale ho voluto non partecipare alla discussione del forum e dunque, prima che se ne apra un'altra, propongo di seguito nella prima parte delle mie parole /pensieri e poi un ragionamento logico che sarà “il mio articolo” in contrapposizione con quelli fantasy dei giornali che sicuramente visarà capitato di leggere recentemente e poi ancora ci sarà una carrellata di articoli che ho raccolto e che sono usciti durante questa settimana e che mi ero astenuto dal postarli per il motivo che già sapete.


Allora si riparte, perché la vita continua per chi rimane...


Si riparte, ma in modo diverso da prima, perché siamo arrivati ad un bivio ad uno snodo importante che genera dei cambiamenti che hanno già provocato una rottura dei corsi degli eventi.
Eventi che lentamente riveleranno il nuovo percorso societario di cui noi azionisti siamo facenti parte e direttamente coinvolti con le nostre ansie di voler sapere, di voler capire dove stiamo andando adesso, quale percorso ci attende...
E com'è giusto che sia, tutto riprende e tutto scorre come l'acqua di un fiume che non può far altro che seguire il suo corso..

Sono stati giorni intensi, abbiamo assistito all'assalto al titolo MFE(A+B)dove siamo stati al centro della speculazione rialzista e con volumi di tale entità che mai abbiamo visto da quando esistono le due categorie di azioni.
Una forte speculazione causata da possibili risvolti su ciò che potrebbe, come anche no, avvenire sul nuovo assetto di Fininvest post eredità che svelerà il testamento lasciato da Silvio.
Rimango sempre dell'opinione che nulla cambierà come tra l'altro ha comunicato Fininvest, ci sarà assoluta continuità e dunque si andrà avanti così perseguendo l'attuale ed in corso d'opera progetto di espansione in Europa.


Comunicato ufficiale di Fininvest

ILGENIO DI SILVIO BERLUSCONI PATRIMONIO INALIENABILE DELLA SOCIETÀ:ORA ASSOLUTA CONTINUITÀ

del 12-06-2023
Con profondo dolore e sincera partecipazione la Fininvest ricorda il proprio fondatore, Silvio Berlusconi. La sua forza creativa, il suo genio imprenditoriale, la costante correttezza dei comportamenti, la straordinaria umanità sono sempre stati patrimonio in alienabile della società, come delle aziende del gruppo. E tale patrimonio resterà alla base di tutte le nostre attività, che proseguiranno inuna linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto.


https://www.fininvest.it/it/area_media/comunicati_stampa/il-genio-di-silvio-berlusconi-patrimonio-inalienabile-della-societ-ora-assoluta-continuit-287.html

Dopo questa settimana borsistica appena conclusasi possiamo affermare che:

MFE nonostante la sua non scalabilità dovuta al fatto che con la doppia categoria di azioni Fininvest possiede il 50% dei diritti di voto, rendendo MFE di fatto “blindata” da eventuali assalti dovuti ad appetiti animaleschi di “qualcuno“ di cui non faccio il nome perché è già sulla bocca di tutti; nonostante il fatto che questo sia ormai noto da tempo, possiamo dire che cmq non viene a mancare un certo appeal speculativo, che questo non ha impedito ad MFE di trasformarsi in un “magnete” che può attrarre non solo eventi speculativi anche violenti, ma anche nuovi azionisti con intenti ben più nobili.

Beh questo è il mio pezzo di articolo che non troverete sui giornali, ma dato che di cose fantasiose ne ho lette tante nei vari articoli che sicuramente avrete letto anche voi; credo che perlomeno quanto ho scritto di seguito possa avere almeno un senso logico maggiore rispetto a ciò che hanno scritto i giornalisti ed analisti finanziari in questi giorni..

Giudicate voi, se è questo è più credibile, o cmq altamente probabile che possa accadere.




Lo Scenario che si va delineando incastrando i pezzi del puzzle...

Il rompicapo in cui bisogna incastrare tra loro dei pezzi di cartone di piccole dimensioni fino a risalire all'immagine originale, potrebbe essere questo.

Lo scenario che sto immaginando e sottolineo immaginando, è quello che vede incastrare i pezzi del puzzle tra le varie ipotesi che son circolate tempo addietro negli articoli che postai sul forum e che provo adesso a decifrare esponendo qui un ipotesi che potrebbe anche avere un senso logico, oltre che ad essere non inferiore rispetto alle varie ipotesi ventilate da giornali ed analisti in questi giorni a seguito della morte di Silvio.....

Sappiamo che in base agli accordi tra le parti, Vivendi dovrebbe uscire dal capitale di MFE, nel tempo, e che è attualmente impossibilitato a farlo a causa dei valori di borsa nettamente inferiori ai prezzi minimi annui di cessione delle sue quote;

Sappiamo che qui, le uniche azioni in vendita sono proprio le sue e che voci poi smentite vedevano Cairo coinvolto in una cordata con altri imprenditori e banche d'affari per comprare azioni MFE, azioni che immagino possano solo essere quelle in mano a Vivendi che è l'unico che deve vendere e con una quota rilevante tale che per forza di cose qualche cordata dovrebbe mettersi all'opera per rilevargliele, e questo che centri qualcosa anche Cairo o che sia fatto ad opera di altri poco importa chi sarà a rilevare le quote di Vivendi, qui il punto è che se è vero che deve vendere e se è vero che non vende al di sotto dei prezzi minimi annui stabiliti, allora il titolo lo dovranno portare per forza di cose a tali prezzi, prima o poi...

Adesso mi chiedo però una cosa, dato che c'è stato un colpo di scena, Silvio non c'è più, e Silvio era il detentore della maggioranza di Fininvest e dunque l'accordo che fecero praticamente era proprio tra Silvio che aveva potere di veto in Fininvest e Bolloré.. Ora essendo venuto a mancare Silvio che rappresenta nella mia immaginazione la controparte di quell'accordo, l'accordo tecnicamente potrebbe essere ora nullo venendo a mancare una delle 2 controparti firmatarie.. Sì probabilmente anche i figli presenti nell'azionariato di Fininvest erano d'accordo, ma il 61% di Fininvest era in mano a Silvio e dunque di fatto comandava lui, senza il suo assenso non si poteva far nulla..

Dunque secondo me quell'accordo lo dovrebbero di fattori convalidare/ribadire con la firma dei nuovi proprietari ed eredi che potrebbero decidere di confermarlo oppure di volerlo cambiare totalmente..
La firma di Fininvest era di Silvio perché lui aveva la maggioranza della stessa col suo 61%, ora una volta stabilito chi comanderà in Fininvest, dopo la divisione dell'eredità, si capirà meglio cosa vorranno fare di quell'accordo, rinnovarlo, cambiarlo o trasformarlo in qualcos'altro..... Magari non più un' uscita di Vivendi, ma un nuovo inizio di collaborazione industriale, o altro ancora(ne dubito)..

Ma sta di fatto che per come vedo io le cose, quando muore una delle 2parti firmatarie di un accordo, l'accodo cessa di esistere, perché Fininvest era Silvio come Forza Italia era Silvio (un partito personale) ed anche lì si vedrà cosa succederà...

Quando muore il proprietario di un impero, poi cambia tutto, il fondatore è colui che proietta la sua visione nel futuro, è colui che ha creato il tutto.

Il suo impero deriva dalla sua visione, dal suo sogno..
Di recente quel sogno è stato portato avanti da Pier Silvio che, prendendo le redini dello stesso, lo ha proiettato verso l'Internazionalizzazione, e dunque dando vita ad un sogno dentro il sogno...


Un sogno “composto” da un altro sogno, l'evoluzione dello stesso..

Tornando al congiungimento dei pezzi del puzzle, lessi tempo fa che Vivendi era interessato a Sky Italia, ma c'è un ma, perché non potrebbe comprarsela se prima non vende la quota in MFE, perché l'antitrust lo bloccherebbe sul nascere avendo la partecipazione in MFE ed aggiungendo Sky oltre che a Tim si creerebbe un rischio di concentrazione che ovviamente Agcom ed Antitrust stroncherebbero sul nascere...

Ora, sempre che sia vero che Vivendi possa essere interessato a Sky Italia, cmq sia prendendo lo scenario in cui è fosse interessato, ma avendo le mani bloccate in MFE, allora forse qualcosa succederà, perché Vivendi deve cercare una via d'uscita da MFE per poter abbracciare la pay tv di Sky Italia...

E dunque, forse e dico forse, sotto traccia si sta già muovendo qualcosa nel bel mezzo del caos (gli enormi volumi di scambi) che ha creato la morte di Silvio, forse ciò che prima era bloccato ora è arrivato ad un punto di svolta/di rottura che genera un cambiamento che porta a nuovi scenari...


Chiaramente un' uscita di Vivendi farebbe felici molti azionisti di MFE, dato che Bollorè non svende ai prezzi attuali ma al di sopra di un certo prezzo stabilito e dunque una Cordata qualunque dovrebbe cacciare un bel po' di soldi, e causare inevitabilmente un aumento dei valori dei corsi borsistici di MFE ben più elevati di quelli visti finora..

Forse qualcosa già si è mosso e forse tutto potrebbe andare verso il mio scenario che sto immaginando unendo le tessere del puzzle, forse è solo immaginazione pura la mia, oppure no!

Ma lo scenario che io vedo è che Vivendi vuol comprarsi Sky Italia, ma non può se non esce o riduce fortemente la sua quota in MFE, perché sa che l'Antitrust gli boccerebbe l'acquisizione sul nascere e dunque si crea una “Cordata” per rilevare le quote in mano a Vivendi detenute nella Fiduciaria e poi acquisto di Sky Italia che nel frattempo come scrissi tempo fa, sta già facendo quel che vuole Bolloré, ha comprato i diritti di tutte le Coppe Europee (tranne il pacchetto che trasmetterà Amazon) che partiranno dalla stagione2024/25 e forse farà il pieno anche dei diritti della serie A, perché a pagare quei diritti poi sarà Vivendi, ma nel frattempo Sky sta già eseguendo un accordo “non scritto” che poi sarà eseguito..

Dunque Sky starebbe agendo “in nome e per conto” di Vivendi nell'accaparrarsi quanti più pacchetti calcio possibili in vista della sua stessa cessione da parte di Comcast a Vivendi..

Vivendi vuole una via d'uscita per correre verso Sky ed entrare in Italia da comandante e non più come azionista di minoranza com'è adesso inMFE, comprando appunto la piattaforma pay di Sky, ma ben attrezzata e stracolma di diritti sportivi per almeno un triennio... Non c'è fretta, ma i diritti acquisiti da Sky partono dalla stagione 2024/25quindi l'orizzonte temporale potrebbe essere proprio di 1 anno affinché tutto avvenga, affinché il puzzle riveli l'immagine delle tessere che lo compongono!

Questo è quel che io penso che stia già accadendo, questo è ciò che ho sognato, la realtà poi potrà rivelarsi anche totalmente differente, ma per il momento non ho motivi di non continuare a credere in questo scenario, perlomeno finché Sky non sarà ceduta ad altri attori diversi da Vivendi, perché Sky Italia è in vendita tanto quanto Sky Germania e lì sappiamo chi se la vuole comprare, Prosiebensat... Le trattative tra Prosiebensat e Sky ci sono tutte e le intenzioni anche, vedremo se poi concluderà qualcosa o no, ma qui c'è molto movimento e l'immaginazione corre, eccome se corre!

Un ipotesi su chi potrebbe rilevare parte delle quote di Vivendi per esempio potrebbe anche essere coinvolta CDP, dato che acquisirebbe un pacchetto azionario che le genererebbe ritorni da dividendi che percepirebbe e sicuramente migliore della partecipazione che ha in Tim..
Chiaramente se tutto ciò che ho sognato accadesse realmente, si aprirebbero nuovi scenari anche per MFE dato che con l'uscita di Vivendi avrebbe altri coinquilini nel suo azionariato.. E partirebbe una nuova storia, un nuovo capitolo!

Riassumendo il tutto: per me qualcuno rileverà le quote in mano a Vivendi, che uscendo da MFE potrà comprarsi Sky Italia ed avere una sua piattaforma pay coi diritti del calcio già in pancia(dato che in passato voleva comprarsi Mediaset Premium proprio per poter avere una pay tv), dunque le azioni MFE in tale scenario andrebbero al prezzo a cui è disposto a cedere la sua quota, qui entreranno nuovi coinquilini nell'azionariato ed uno di essi potrebbe essere anche la CDP. Dunque non vedo un interessamento di Vivendi per MFE, ma la sua stessa uscita accelerata per impossessarsi di Sky che sta andando alle aste per rimpinguarsi di diritti sportivi, perché a Vivendi interessa la pay tv, per poter replicare in Italia ciò che fa in Francia con Canal+. Gli elevati volumi di scambi sul titolo potrebbero far pensare che dietro gli stessi ci possa già essere in atto qualcosa che porti Vivendi fuori dall'azionariato, dietro quei volumi non c'era solo la speculazione, ma forse l'inizio di un qualcosa mosso da una Cordata e solo il tempo ed un evoluzione dei corsi borsistici nell'arco di qualche mese potrà dirci la verità su ciò che è accaduto o meglio dire su cosa si sia innescato e messo in moto a partire da lunedì 12 giugno 2023.
 
Capitolo aste per la Serie A

In data 15 giugno, giorno di scadenza per presentare le offerte per poter partecipare alle aste per i pacchetti della Serie A, si è scoperto, a sorpresa che né Rai né Discovery hanno presentato offerte per la partita in chiaro e che dunque Mediaset dovrebbe essere l'unica pretendente di quel pacchetto per la partita in chiaro del sabato sera.

Serie A in chiaro? La Rai si sfila dalla partita, Mediaset in corsa


Resterebbe così solamente la tv di Cologno Monzese tra le emittenti in corsa per le sfide in chiaro, un massimo di 79 partite a stagione.

Secondo quanto riportato da Radiocor,la Rai non avrebbe infatti presentato alcuna offerta per uno dei diversi pacchetti previsti dal bando. Viene così a cadere l’ipotesi che la tv di Stato (lontana negli ultimi anni dal calcio per club) possa trasmettere alcune partite in diretta in chiaro, sulla base delle formule individuate dalla Lega per attrarre le emittenti interessate

Non ci sarà invece Discovery, che come previsto ha deciso di non essere parte della corsa ai diritti tv della Serie A.

https://www.calcioefinanza.it/2023/06/15/serie-a-in-chiaro-tv/

Il 16 giugno hanno aperto le buste con le offerte pervenutegli ed adesso attendiamo l'esito, sempre che ci sia un esito, dato che se le offerte ricevute fossero molto inferiori rispetto alle richieste della Lega Serie A, allora non si proclamerebbe nessun vincitore e si andrà a contrattazioni private o ad altri passi successivi previsti dai regolamenti.

Essere gli unici ad aver avanzato un'offerta per la partita in chiaro è sicuramente una nota positiva, ma non è detto che basti, perché potrebbero assegnare i pacchetti che prevedono tutto a pagamento con spartizione delle partite solo tra Sky e Dazn e senza la partita in chiaro del sabato sera..
Sicuramente MFE non avrà fatto una super offerta, non avrà offerto tanto quanto avrebbero voluto quelli della Lega, ma sta a loro decidere se rinunciare o meno al nostro denaro, perché son loro che son disperati in cerca di soldi per far andare avanti la baracca del calcio italiano.
MFE avrà fatto sicuramente un offerta ben pensata e pesata e tale che non costituisca un esborso inappropriato e spropositato per le casse della società, potendo anche rinunciare ad avere il calcio nelle sue reti e trasmettendo altro..

Restiamo in attesa degli esiti che saranno eventualmente comunicati, certo è che sarebbe bello avere la partiva in chiaro sulle reti Mediaset, ma non a tutti i costi non costi quel che costi, o perlomeno questo è il messaggio che quelli di Mediaset hanno inviato, perché chi vuol comprare vuol pagare il meno possibile e dunque mai far capire che puoi permetterti di sborsare di più, ma giocare al ribasso sul prezzo dimostrandoti non molto interessato all'acquisto, e che ne puoi fare a meno di quell'acquisto, mentre invece stai “sbavando” e sperando che non abbiano capito il tuo gioco!


Ecco l'esito, in realtà è un non esito, dato che si andrà a trattativeprivate, come da articolo di seguito:

16 Giu 2023

Serie A, offerte da Sky, DAZN e Mediaset: si va a trattative private


Si procederà con la seconda fase per quanto riguarda le offerte per i diritti del prossimo ciclo. Tre le emittenti che saranno protagoniste.

Nessuna offerta è invece arrivata dalla Rai, e anche Amazon ha deciso di restare ai margini, puntando dunque solo sulla Champions League.

https://www.calcioefinanza.it/2023/06/16/diritti-tv-serie-a-trattative-private-sky-dazn-mediaset/


Insomma ci sono solo Mediaset, Sky e Dazn e qui ce la giochiamo, consci del fatto che solo a noi interessa la partita in chiaro e che per questo abbiamo realmente l'esclusività nella trattativa per la partita eventualmente da trasmettere il sabato sera. Certamente sarebbe un evento storico la trasmissione in chiaro di quella partita, vedremo se ce la faremo a prenderla..

Attendiamo l'esito delle trattative private, io mi siedo ed aspetto!


SerieA, tre offerte per diritti tv, si va a trattativa privata
Oggi15:51 - RSF
MILANO, 16 giugno (Reuters)- La Lega Serie A ha comunicato di aver ricevuto offerte per acquistare i diritti tv del campionato per le stagioni dal 2024/25 inpoi da tre broadcaster, ma di aver deciso di non accettarne nessuna dando il via a una fase di trattative private.

Secondo una fonte le tre offerte sarebbero arrivate da Dazn, Sky e Mediaset.

"In esito alla fase di ricezione delle buste relative agli inviti a presentare offerte per i diritti audiovisivi per il Campionato di Serie A (ciclo 2024/2029), la Lega Serie A comunica di aver ricevuto offerte per i diversi pacchetti da parte di tre broadcaster", si legge nella nota della Serie A.

"L'assemblea della Lega Serie A, come previsto dal bando e come già avvenuto per i passati cicli, ha deliberato all'unanimità di non accettare alcuna delle offerte e di dar corso a una fase di trattative private, che si terranno il prossimo 26 giugno".

Qualora le trattative private non andassero a buon fine, la Lega Serie A procederà, nell'assemblea del 27 giugno, all'apertura delle offerte ricevute da parte di sei soggetti nell'ambito dell'invito a presentare proposte per la commercializzazione e distribuzione del canale Serie A, cui seguirà una fase di trattativa, prosegue la nota.

L'assemblea ha inoltre approvato, sempre all'unanimità, l'invito a presentare offerte per i diritti audiovisivi della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana per il triennio 2024/2027.

E dunque le trattative private si svolgeranno in data 26 Giugno e vedremo se si concluderà qualcosa o se poi andranno avanti con il Canale della Lega.
Poi vedremo anche se la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, che avremo ancora in esclusiva per un altra stagione, c'è l'avremo anche per il successivo triennio che parte dalla stagione 2024/25.. Incrociamo le dita e speriamo!
 
Ultima modifica:
Radiocor

Pubblicita':Nielsen, +1,4% investimenti aprile, +2,5% primi 4 mesi (RCO)

12giugno 2023

+0,3%mensile Tv, -8,3% quotidiani e -8,8% radio (Il Sole 24 Ore RadiocorPlus) - Milano, 12 giu - Gli investimenti pubblicitari in Italia hanno registrato un incremento dell'1,4% nel mese di aprile, rispetto a un anno fa, portando il cumulato dei primi quattro mesi a +2,5%. e' quanto comunica Nielsen precisando che, se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti Over The Top, l'andamento nel quadrimestre 2023 si attesta a +2,4%. La televisione ha registrato+0,3% ad aprile e +1,1% nel quadrimestre. I quotidiani ad aprile sono in calo dell'8,3% (quadrimestre -1,4%), mentre i periodici crescono del 21,9% (quadrimestre +6,8%). In calo anche la radio: ad aprile e' -8,8% (quadrimestre +3,7%). Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell'intero universo del Web advertising nel primo quadrimestre 2023 chiude con un +3.1%.


'L'advertising in Italia chiude in positivo il primo quadrimestre. Segnale confortante che si ritrova anche nella stima del Pil italiano del primo quarter che e' stata rivista al rialzo alla fine di maggio attestandosi a un variazione congiunturale di +0,6% -dichiara Marco Nazzari, EMEA Measurement Leader di Nielsen - Anche ad aprile si conferma la crescita dell'advertising rilevata nel primo trimestre2023 e l'anno in corso si conferma non distante dal valore del 2019".


(RADIOCOR)12-06-23 15:35:01 (0449) 3 NNNN


Pubblicita': Nielsen, +1,4% investimenti aprile, +2,5% primi 4 mesi (RCO) - Il Sole 24 ORE
 
Il responsabile della programmazione di ProSiebenSat.1 Wolfgang Link lascia la società

12-06-2023 |21:11​

UNTERFÖHRING(dpa-AFX) - Il membro del Consiglio di Amministrazione Wolfgang Link, responsabile del core business dell'intrattenimento, lascia il gruppo televisivo ProSiebenSat.1. Egli lascerà l'azienda dopo 14 anni il 15luglio 2023 "in condizioni ottimali", ha annunciato a sorpresa la società MDax lunedì sera dopo la chiusura dei lavori a Unterfohring, vicino a Monaco. Il cuore del gruppo sarà in futuro sotto la responsabilità dello stesso BertHabets, amministratore delegato del gruppo ed ex manager della RTL in carica da novembre. Link rimarrà al fianco di ProSiebenSat.1 come consulente almeno fino alla fine dell'anno.

Sotto la guida di Link, il gruppo televisivo aveva deciso, tra l'altro, di produrre nuovamente notizie dalla propria redazione e di concentrarsi sui contenuti locali. Secondo il gruppo, il manager è stato nominato nel consiglio di amministrazione nel 2020 e di recente ha dedicato la sua attenzione all'acquisizione completa della piattaforma di streaming Joyn.

Questo è già il secondo cambiamento nel consiglio di amministrazione diProSiebenSat.1 nel giro di pochi mesi: alla fine di aprile, il gruppo si era già separato dal suo direttore finanziario Ralf Gierig. Al suo posto è subentrato Martin Mildner, già responsabile delle finanze del gruppo internet United Internet.​

https://it.marketscreener.com/leader-finanza/Bert-Habets-8213/notizie/Il-responsabile-della-programmazione-di-ProSiebenSat-1-Wolfgang-Link-lascia-la-societa--44094255/


ProSiebenSat.1pianifica tagli di posti di lavoro "significativamente maggiori" rispetto a prima -CEO


14/06/2023- RSF

Di Klaus Lauer
BERLINO, 14 giugno (Reuters) - Il gruppo mediatico tedesco ProSiebenSat.1 ( PSM.EQ ) si sta preparando a tagliare molto più personale rispetto alle precedenti ristrutturazioni come parte di una strategia per ridurre i costi e concentrarsi maggiormente sul business dell'intrattenimento, ha affermato L'amministratore delegato Bert Habets.

"L'esercizio di riduzione che ci stiamo preparando è di dimensioni significativamente maggiori rispetto alle precedenti ristrutturazioni che abbiamo avuto nel nostro gruppo", ha detto martedì sera Habets ai giornalisti a Francoforte, senza fornire una cifra concreta.

Più di recente, nel 2019, sono state tagliate circa 120 posizioni a tempo pieno.

Con la strategia, Habets ha detto che vuole far suonare il gruppo per il futuro.

Ha detto che i due maggiori investitori della società - l'italiana MFE-Mediaforeurope ( MFEB.MI ) ,controllata dalla famiglia del defunto Silvio Berlusconi, e il gruppo PPF della miliardaria ceca Renata Kellnerova - sostengono la strategia di ProSieben per porre ancora più enfasi sull'intrattenimento.
 
14GIUGNO 2023 07:00

Tgcom24.itsi conferma nel 2023 per il quinto anno consecutivo la prima fonte diinformazione online degli italiani


Per il quinto anno consecutivo, Tgcom24.it è la testata di informazione online italiana più seguita dai lettori, come certificato dal DigitalNews Report 2023 del Reuters Institute for the Study of Journalism, il rapporto sui media più importante e autorevole in ambito internazionale che da dieci anni fotografa il consumo digitale e la fiducia nelle testate giornalistiche.

Secondo l'indagine, il sito del sistema multimediale di Mediaset ha raggiunto ogni settimana il21% della popolazione, piazzandosi sul gradino più alto del podio in solitaria ed è primo, in coabitazione con Skytg24 e davanti a Rainews24, anche per quanto riguarda i mezzi tradizionali (tv, radio o stampa): il canale all news di Mediaset raggiunge ogni settimana il 23% della popolazione. Nel suo complesso l'informazione televisiva di Mediaset (comprensiva anche di Tg4, Tg5 e Studio Aperto) è scelta dal 63%degli italiani.

Tgcom24.it si conferma nel 2023 per il quinto anno consecutivo la prima fonte di informazione online degli italiani

Ricordiamoci di accedere alle nostre App Tgcom24 e SportMediaset..
 
Mfe: ok Antitrust su Prosiebensat (MF)
15/06/2023- MF-DJ


ROMA(MF-NW)--Se la giornata di ieri e'' stata occupata dalla celebrazione dei funerali di Silvio Berlusconi, sul fronte industriale e'' arrivata una importante novita'' dalla Germania nella partita sul gruppo tv ProsiebenSat. Ieri la Kek, l''antitrust tedesca, ha dato l''ok all''acquisto di azioni con Mfe-MediaForEurope e'' salita dal22,72% al 26,58% di azioni dirette (cui si aggiunge un 2,29% tramite strumenti finanziari). Il regulator ha sottolineato che "cio''non comporta attualmente un''influenza di controllo o a essa paragonabile di Mfe su ProSiebenSat.1". Sul fronte finanziario, pero'', e'' alta l''attesa per l''apertura del testamento. In borsa i titoli Mfe A e B hanno ceduto rispettivamente il 2,82% e il 2,45%,flessioni imputabili a prese di beneficio dopo la corsa nelle seduteprecedenti, alimentata da aspettative su scenari che potrebbero coinvolgere i soci francesi di Vivendi. Le ultime volonta'' del Cavaliere, scrive MF-Milano Finanza, dovrebbero dissipare i dubbi sorti sul destino delle fortune del leader di Forza Italia, non menodi 2,4 miliardi dalle sole societa'' quotate piu'' la parte immobiliare, i liquidi, i titoli e le opere d''arte. In trent''annida Fininvest la famiglia ha incassato 2,5 miliardi di dividendi. Leultime volonta'' del Cavaliere saranno determinanti per capire i pesi tra i cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi eil ruolo di Marta Fascina, l''ultima compagna, che Berlusconi hasempre chiamato ''moglie'', che dovrebbe avere ricevuto secondo indiscrezioni un lascito di 100 milioni di euro piu'' una-due ville di Berlusconi e la residenza in quella di Arcore. Sempre che il testamento, quando sara'' pubblicato, non riveli sorprese clamorose. La destinazione del patrimonio di Berlusconi ha anche un riflesso immediato su Forza Italia, per almeno due aspetti: la titolarita''del simbolo, finora nella mani del fondatore, e la sistemazione della partita dei debiti del partito. Famiglia e politica si intrecciano nel futuro del partito azzurro. Ai figli maggiori, Marina e PierSilvio, potrebbe toccare in dote il simbolo di Forza Italia il cui utilizzo, da statuto, e'' delegato all''amministratore nazionale degli azzurri, il tesoriere Alfredo Messina, che due giorni fa ha portato al comitato di presidenza anche il bilancio 2022, in miglioramento anno su anno ma su cui pesano sia gli scarsi versamenti degli iscritti sia i circa 90 milioni di debiti nei confronti di Berlusconi stesso, intervenuto in passato a saldare, in qualita'' di fideiussore, i debiti del partito verso le banche.


Vi ricordate questo pezzo di articolo?

Il presidente della BLM, Thorsten Schmiege, ha dichiarato che Berlusconiè un senatore italiano e una forza di primo piano in un partito coinvolto nel governo italiano. "A questo proposito, occorre tenere presente il pericolo di influenza sui programmi televisivi del gruppo radiotelevisivo. Al di là di questo singolo caso, ritengo necessaria una decisione fondamentale sull'influenza di agenzie statali o collegate allo Stato estero sui media in Germania - e anche in Europa.

Le autorità di regolamentazione dei media esaminano la partecipazione del gruppo Berlusconi in ProSiebenSat.1 | MarketScreener

Bene, ora che Silvio non c'è più e che nessun figlio è impegnato in politica, decade l'influenza politica che MFE poteva avere in Germania essendo considerata da loro come una specie di agenzia collegata ad uno Stato estero, quelle Italiano, per via del fatto che Silvio era un senatore e capo di un partito politico, sempre che non scenda in campo Marina...


E dunque è arrivato il via libera dall'Antitrust...
 
MFEB - Telecom Italia - Il sole24ore esamina alcuni scenari per Vivendirelativi ai dossier TIM ed MFE
16/06/2023- EQ

Il sole24ore ritorna sulle ipotesi di una possibile confluenza dei dossier TIM ed MFE. Secondo il quotidiano, una delle possibili soluzioni `strategiche` per i due importanti investimenti di Vivendi in Italia potrebbe prevedere la fusione di MFE con ServCo(la TIM ex NetCo) oppure lo sviluppo del progetto europeo. Non ci sono grandi spunti di novità o di concretezza nell`articolo e pensiamo che in questo momento il focus sia di Vivendi che del gruppo TIM sia sull`operazione NetCo, che sta entrando nelle fasi cruciali. A valle dell`operazione NetCo potrebbero poi aprirsi a nostro avviso una serie di scenari per ServCo, in grado di agire in modo più proattivo nel consolidamento del mercato grazie alle risorse raccolte con la cessione della rete e con maggiore libertà d`azione per l`azionista Vivendi.

FORZAITALIA: governo interviene su notizie vere - Tajani su ipotesi Vivendi-Mfe
16/06/2023- RSF


ROMA,16 giugno (Reuters) - Il ministro degli Esteri e coordinatore diForza Italia, Antonio Tajani, ha parlato al termine di una riunionedi Forza Italia indetta dopo la morte del fondatore, SilvioBerlusconi.

Su un eventuale interesse di Vivendi (
VIV.EQ) perMfe (MFEB.MI),Tajani si limita a osservare che "il governo interviene quando ci sono notizie vere". "Mi sembrano periodi ipotetici dell'irrealtà", ha aggiunto.

Tajani su possibile scalata Vivendi a Mediaset ? Governo interviene per notizie vere - Primaonline

Mfe polo televisivo che tutti ci invidiano, ci vuole rispetto per Berlusconi - Urso


16/06/2023- RSF


VENEZIA,16 giugno (Reuters) - Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso chiede rispetto per Silvio Berlusconi commentando le vociche si sono rapidamente diffuse in merito a una possibile scalata su Mfe-MediaForEurope (MFEB.MI) all'indomani della scomparsa dell'imprenditore ed ex premier.

"Silvio Berlusconi è appena scomparso, credo che ci voglia rispetto per lui e per tutto quello che ha creato in questi anni di eccezionale, anche ovviamente un polo televisivo che tutti ci invidiano. Rispetto per la persona", si è limitato a dire il ministro a margine di una presentazione di una centrale Edison a Mestre.

La scomparsa di Berlusconi ha alimentato speculazioni sul futuro delle sue aziende ein particolare su un eventuale riassetto attraverso una fusione o la vendita di Mfe, i cui titoli A (MFEA.MI) eB hanno registrato un balzo in borsa subito dopo la notizia del decesso.
 
Vivendi,antitrust Ue indaga su possibile 'gun jumping' in acquisto Lagardere

15/06/2023- RSF

BRUXELLES,15 giugno (Reuters) - La Commissione europea ha detto che sta verificando se il gruppo francese dei media Vivendi (VIV.EQ) abbia chiuso l'acquisizione dell'editore francese Lagardere (MMB.EQ) primadi ottenere l'approvazione da parte delle autorità.

Il cosiddetto 'gun jumping' (il riferimento sportivo è all'atleta che parte prima che venga sparato il colpo di pistola) può comportare multe fino al 10% del fatturato aggregato di un'azienda. Negli ultimi anni l'autorità antitrust Ue ha inasprito le multe per tali reati come deterrente.

La Commissione europea ha detto diessere stata messa in allarme da indiscrezioni stampa, ma di non averancora aperto un'indagine formale.

"La Commissione è stata messa al corrente delle accuse di 'gun jumping', riportate dalla stampa. La Commissione può confermare che sta esaminando la questione", ha scritto l'esecutivo Ue in una mail.

La settimana scorsa l'autorità di controllo della concorrenza Ue aveva dato un ok condizionato all'operazione. Le procedure di infrazione vengono gestite separatamente dalla valutazione della fusione.

"Non è una politica di Vivendi quella di commentare le indagini in corso o future. Ciononostante, Vivendi ha rispettato scrupolosamente le norme e continuerà a farlo fino a quando le misure correttive non saranno state attuate", ha detto il gruppo in una nota inviata via mail a Reuters.

EU regulators checking if Vivendi jumped gun in Lagardere acquisition

The Predator è tornato sulla scena mediatica a pieno ritmo, si è svegliato da un lungo letargo ed è pericolosissimo. Tutti lo citano, tutti lo vedono invischiato in qualsiasi scenario anche l'antitrust UE lo cita, sì ma forse in giudizio....
 
Itv interessata a All3Media

Il gruppo britannico conferma l’interesse verso la società di produzione e distribuzione

Itv sarebbe interessata ad acquistare All3Media.Lo hanno confermato fonti interne a Reuters. A quanto si apprende la tv britannica potrebbe combinare le attività di All3Media con quelle di Itv Studios. All3Media è attualmente di proprietà di WarnerBros. Discovery e Liberty Global: quest’ultima manterrebbe una quota nella nuova realtà, che comprenderebbe appunto Itv Studios e All3Media. Fa parte di ItvStudios anche l’italiana Cattleya.

Itv interessata a All3Media

E dunque qualcuno si è fatto avanti per acquisire la casa di produzione All3Media che è in vendita, ma non siamo noi di MFE...
 
(Alliance News) - Ci vorranno almeno un paio di settimane, con l'apertura del testamento di Silvio Berlusconi, per capire come saranno regolati gli equilibri in Fininvest, la holding milanese che controlla MFE, Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum. Dalle indiscrezioni che filtrano dall'inner circle del Cavaliere ci si attendono un grande equilibrio tra i cinque figli, meccanismi che favoriscano decisioni pressoché unanimi e una sostanziale conferma della leadership di Marina e Pier Silvio Berlusconi. In Piazza Affari, dopo una settimana di rally, le MFE A passano di mano a EUR0,53 con un rialzo dell'1,1% mentre le azioni di classe B sono in flessione dello 0,4% a EUR0,71. Mondadori è stabile a EUR2 per azione. La partecipata tedesca ProsiebenSat guadagna lo 0,6% a EUR8,8. Fininvest ha in pancia il 49% di MFE-Mediaset e il 53% di Mondadori, oltre alla quota nella banca fondata da Ennio Doris, che è legata da un patto di amicizia storico con la famiglia Berlusconi. Il 61% di Fininvest verrà diviso tra Marina (56 anni), Pier Silvio (54) e i tre figli di Veronica Lario: Barbara (38), Eleonora (37) e Luigi (34). I due figli più grandi oggi hanno ciascuno il 7,6% di Fininvest mentre gli altri tre hanno unito le quote in una holding che ha il 21,4%. Per legge, il Cavaliere poteva disporre per la successione di un terzo del patrimonio e quindi, nella fattispecie, un 20% abbondante di Fininvest che è la principale incognita del testamento depositato presso lo studio del notaio milanese Arriogo Roveda, che è anche lo storico notaio della Fininvest. L'ipotesi prevalente è che questo 20% sia stato usato da Silvio Berlusconi per confermare il comando di Marina e Pier Silvio, senza ovviamente inficiare il flusso di dividendi degli altri figli, che potrebbero essere stati "risarciti" con più immobili e liquidità. Mentre l'ultima compagna, la deputata Marta Fascina, dovrebbe avere ricevuto un'ingente somma di denaro, in occasione dell'ultima modifica fatta due mesi fa dallo stesso Berlusconi. Su un patrimonio di circa EUR6 miliardi, la liquidità dovrebbe essere non superiore agli EUR50 milioni. Con la sola legittima, Pier Silvio e Marina sarebbero al 31,6% di Fininvest mentre gli altri tre fratelli salirebbero al 45,9%. Questo, come detto, non garantirebbe gli equilibri attuali che Silvio Berlusconi ha personalmente scelto e voluto. Ecco perché si immagina che abbia assegnato la quota disponibile in gran parte ai primi due figli, portandoli probabilmente a un livello intorno al 48%. Quote a parte, nella filosofia Fininvest e dello scomparso Berlusconi c'è sicuramente il valore della compattezza della vasta famiglia, anche a tutela delle aziende. Quindi, si prevede che nel testamento ci siano delle raccomandazioni forti nel senso di un indirizzo unitario e unanime sulle decisioni più importanti. A cominciare, ovviamente, dalla vendita o meno di MFE. In ogni caso, i tempi della successione escludono un impatto immediato su Fininvest, che ha l'assemblea dei soci il 29 giugno per l'approvazione del bilancio e il rinnovo del cda. Qui il consiglio viene rinnovato ogni anno e si prevede una conferma integrale. La nuova Fininvest post-Silvio dovrebbe dunque avere un meccanismo molto simile a quello scelto da Leonardo Del Vecchio, che per Delfin prevede un quorum dell'85% sulle decisioni più strategiche. In MFE, il problema può essere duplice, secondo tutti gli osservatori. Il primo è appunto l'eventuale decisione di uscire dalla televisioni, che potrebbe porsi in caso di offerta irrinunciabile o di dissidio tra i cinque figli, al netto degli accorgimenti che avrà sicuramente preso il Cavaliere. Il secondo riguarda il socio Vivendi, che ha mantenuto il 23% della holding olandese dopo aver tentato inutilmente di scalare Mediaset nel 2015. Al momento, anche per l'evidente ostilità del governo di Giorgia Meloni che li sta già bloccando in Telecom Italia, i francesi non sembrano avere alcuna intenzione di crescere e, anzi, non è escluso che appena il titolo si riprendesse decidano di scendere gradualmente (come prevedeva la pace di due anni con Fininvest). Intanto si registrano nuovi scossoni ai vertici di Prosiebensat, il broadcast tedesco del quale Mfe ha conquistato il 30%, senza però riuscire, finora, a incidere e ad affondare il colpo. Si è dimesso Erik Huggers dal consiglio di sorveglianza. Al suo posto dovrebbe essere cooptata Klara Brachtlovà, sulla quale c'è già il semaforo verde di Mfe. L'ambiziosa partita tedesca, voluta da Pier Silvio Berlusconi, si prevede lunga e somiglia sempre più in modo speculare a quella di Vivendi in MFE. Di Francesco Bonazzi
 
Il nuovo assetto proprietario di Fininvest sarà un nulla di fatto, in continuità col passato per diversi anni. Ci saranno delle clausole come dicono gli articoli che impegneranno i figli a continuare obbligatoriamente col divieto di vendere MFE a terzi per almeno 5 o10 anni.. State tranquilli che chi cede un eredità così importante avrà fatto in modo che sia vincolata a precise indicazioni per un determinato numero di anni tale che non avvenga la distruzione di un Impero, ma un eventuale e ragionata decisione sul da farsi in modo ordinato e pensato nel corso del tempo del vincolo a non cedere MFE.

Mfe continuerà a concentrarsi totalmente sul capitolo Prosiebensat (dato che il capitolo spagnolo oramai si è chiuso con successo) fino ad arrivare ad un'offerta pubblica che sicuramente sarà fatta anche con carta oltre al cash o totalmente carta contro carta(escludo che possa essere se nel caso tutta cash), ma questo solo dopo il raggruppamento delle azioni MFE che avverrà entro fine anno.

Dunque il raggruppamento e poi nei mesi a seguire l'offerta per fondersi con Prosiebensat... Chiaramente con fusione che includa anche l'uso della carta, ci sarà nuova diluizione per tutti gli azionisti con conseguenze sul valore del titolo in borsa.


Vivendi è incanalato verso la porta di uscita perché vuol comprarsi Sky e deve eliminare il veto dell'Antitrust che lo bloccherebbe avendo l'attuale partecipazione in MFE. Vivendi è già presente in molti paesi d'Europa e non solo, dove ha rilevato delle piattaforme pay, e Sky è un'opportunità irripetibile per lui che vuol entrare in Italia da padrone di una piattaforma pay e gestirsela da solo per poi ri-denominarla in Canal+ Italy...
Quale miglior cosa per Bolloré allora se non quella di puntare proprio su Sky di cui Comcast vuol disfarsi?

Una piattaforma nota ed affermata in Italia che ha già un parco clienti fedeli da svariati anni e con già dentro i futuri diritti tv delle Coppe europee oltre al pacchetto della Serie A che sicuramente comprerà nelle contrattazioni private in essere che avverranno il 26 Giugno.
Certamente Vivendi nel frattempo però è impossibilitato, incatenato dentro MFE perché è sotto i valori a cui lui sarebbe disposto a cedere la sua quota.
E dunque forse non tutto era campato all'aria dello scenario cordata che forse è già in azione per subentrare al suo posto con voltura da notificarsi alla Consob.

Chiaramente ci auguriamo che esca perché se esce allora vuol dire che anche le quotazioni delle nostre azioni che son le stesse che possiede Vivendi, saliranno, perché non può esserci uno scambio di azioni a prezzi totalmente fuori mercato rispetto a quelli minimi di cessione stabiliti..

Certo può anche decidere di cedere a prezzi inferiori, se volesse, ma sicuro non agli attuali di prezzi che son troppo distanti dalle sue pretese.
Basta vedere come lotta in Tim rifiutando qualsiasi offerta per la rete che sia inferiore a quanto lui pensa che valga.

No, non è il tipo che svende e non lo farà neanche qui!

Ma se accadesse in futuro qualcosa con Vivendi, certo non sarebbe un OPA cash ma sempre una fusione azionaria, dove la quota di Fininvest in MFE come anche le nostre quote si concambieranno in azioni Vivendi e dunque in questo caso non ci sarebbe nessun assalto al titolo ma solo un allineamento al concambio stabilito come tra l'altro avvenuto con MES. La storia è nota!

E la famiglia Berlusconi resterebbe come grosso azionista all'internodi un azionariato che racchiuderebbe MFE e Vivendi, potendo godere dei flussi di cassa di cedole che la stessa distribuirà nel tempo ai soci azionisti.


Inutile, qui le cose le fanno con fusioni con l'uso della carta e non spendono soldi, se Fininvest si accordasse con Vivendi per fare una fusine di questo tipo, non avrebbero impedimenti in assemblea dato che hanno la stramaggioranza ed il residuo in mano al mercato o accetta di concambiarsi o recede ad un prezzo stabilito da una media di mercato degli ultimi mesi prima dell'offerta di fusione. Quindi se qualcuno pensa al cavaliere bianco di Vivendi sappia che se fanno una fusione, di certo non farebbero lievitare il prezzo delle azioni per pagare un prezzo di recesso elevato, e MES insegna..
Il recesso sarebbe ovviamente anche per gli azionisti di Vivendi chiaramente.

Saliremo in borsa solo se invece lui deve cedere le sue quote per uscire da MFE dato che quotiamo a prezzi inferiori alle pretese, dunque se dovessi fare il tifo, tiferei e spererei che Vivendi voglia veramente uscire da MFE per incassare liquidi da reinvestire in SKY Italy.
Se una cordata volesse rilevar le sue quote, noi siamo favorevoli anche all'ingresso di CDP per rilevargli una parte dell'intera quota ed il resto ad altre banche d'affari etc...
 
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ProSiebenSat.1 prevede tagli posti di lavoro superiori al passato - AD

Dunque il raggruppamento e poi nei mesi a seguire l'offerta per fondersi con Prosiebensat... Chiaramente con fusione che includa anche l'uso della carta, ci sarà nuova diluizione per tutti gli azionisti con conseguenze sul valore del titolo in borsa.


comunque acquistare prosiebensat emettendo azioni MFEA non la definirei diluizione, stai semplicemente comprando asset usando diritti su altri asset (le azioni sono diritti su degli asset) quindi non vedo perchè questo dovrebbe provocare un calo delle azioni. se io metto un cucchiaio di zucchero in un bicchiere di acqua avrò una determinata quantità di zucchero per ogni cm3 di acqua, se aumento l'acqua del 10% e aumento lo zucchero del 10% avrà sempre la stessa quantità di zucchero per ogni cm3 di acqua quindi ho la stessa diluizione. se diluizione = numero di azioni/asset e aumento il numero di azioni e gli asset nella stessa proporzione la diluizione è la stessa. Ho detto l'ovvio ma meglio chiarirlo, non è che emettere azioni equivale sempre a diluirsi dipende cosa ci fai con quelle azioni e a che prezzo le emetti.
 
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ProSiebenSat.1 prevede tagli posti di lavoro superiori al passato - AD



comunque acquistare prosiebensat emettendo azioni MFEA non la definirei diluizione, stai semplicemente comprando asset usando diritti su altri asset (le azioni sono diritti su degli asset) quindi non vedo perchè questo dovrebbe provocare un calo delle azioni. se io metto un cucchiaio di zucchero in un bicchiere di acqua avrò una determinata quantità di zucchero per ogni cm3 di acqua, se aumento l'acqua del 10% e aumento lo zucchero del 10% avrà sempre la stessa quantità di zucchero per ogni cm3 di acqua quindi ho la stessa diluizione. se diluizione = numero di azioni/asset e aumento il numero di azioni e gli asset nella stessa proporzione la diluizione è la stessa. Ho detto l'ovvio ma meglio chiarirlo, non è che emettere azioni equivale sempre a diluirsi dipende cosa ci fai con quelle azioni e a che prezzo le emetti.
Quando abbiamo fatto l'OPAS su MES l'effetto è stato un calo corposo del titolo, anche quello era un asset che compravamo.. Quando emetti azioni il mercato ti manda giù, anche se personalmente sono più felice di avere un asset in più rispetto a prima, ma cmq indipendentemente da tutto, poi avremo delle azioni di una società che ne racchiuderà 3 ed in 3 Paesi importanti sia per la raccolta pubblicitaria che per sviluppare una piattaforma comune streaming con un parco clienti potenzialmente elevato se consideriamo il numero di abitanti di questi paesi messi assieme.. Insomma sarei molto felice se dopo il raggruppamento, procedessimo con l'operazione tedesca.

E cmq poi ci accolleremo anche il debito di Prosiebensat, quindi un asset con un debito, mentre MES non aveva debito ed in più accumulava cassa di trimestre in trimestre..
 
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(*) MFE-MEDIAFOREUROPE (MFEB.MI), MONDADORI (MN.MI), MEDIOLANUM (BMED.MI)
L'apertura del testamento di Silvio Berlusconi dovrebbe avvenire lunedì 26 giugno, tre giorni prima dell'assemblea della holding di famiglia, Fininvest, sul bilancio e il rinnovo del Cda, scrive il Corriere della Sera citando indiscrezioni.
 
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