Miart 2019

Un altro appunto riguarda la sezione design, siamo a Milano capitale del design a 3 giorni dal salone del mobile....o la fai bene o non la fai....poche gallerie un po' tristi disperse in una zona poco frequentata non hanno senso. Sarebbe meglio o dare quel poco spazio alle gallerie di Moderno a cui ne è stato tolto tanto negli ultimi anni o prendere un padiglione più grande e aggiungere un settore design organizzato come si deve come ad esempio fanno in Francia con PAD.
Un saluto a tutti.

Hai proprio ragione! Anche a me non va giù quella 'sezione design' (la definizione comunque mi sembra assai pomposa). Direi piuttosto che si tratta di una piccola zona riservata a gallerie-trovarobe che espongono cose vecchie e polverose, magari di un certo pregio ma che non si accordano per niente con il resto. Un'area di una tristezza infinita di cui non parla nessuno e che sarebbe il caso di eliminare del tutto senza pensarci due volte, per dare più spazio agli altri espositori o ancor meglio per organizzare eventi, presentazioni, dibattiti, confronti, incontri, conversazioni...
 
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Hai proprio ragione! Anche a me non va giù quella 'sezione design' (la definizione comunque mi sembra assai pomposa). Direi piuttosto che si tratta di una piccola zona riservata a gallerie-trovarobe che espongono cose vecchie e polverose, magari di un certo pregio ma che non si accordano per niente con il resto. Un'area di una tristezza infinita di cui non parla nessuno e che sarebbe il caso di eliminare del tutto senza pensarci due volte, per dare più spazio agli altri espositori o ancor meglio per organizzare eventi, presentazioni, dibattiti, confronti, incontri, conversazioni...

10 minuti di applausi
 
...
Ma ho in collezione anche artisti viventi e qualcuno anche tra i quarantenni e i cinquantenni.
Sono acquisti che risalgono a oltre 10 anni fa, ma anche oltre 20 anni fa.
Artisti all'epoca giovani e proposti a cifre molto più abbordabili di quanto si proponga oggi.
Alcuni tra questi sono del tutto spariti dal radar, altri "galleggiano"; nessuno tra questi è esploso. Nessuno.
Oggi come oggi li ricomprerei? Si, alle cifre di quella volta e per il solo valore affettivo e di gratificazione (che è in ogni caso per me un valore).
In meri termini di investimento, se andassi "a realizzo" ahimè rientrerei di ben poco. Facendo il totale non ci andrei di certo in pari.


Per questo sono molto scettico sui "giovani emergenti", perchè per esperianza personale ho speso all'epoca delle cifre "contenute" (che mi hanno consentito di comprare opere che mi piacevano!) e pur recuperandone una parte, cadrei dal marciapiede, ma chi compra i giovani oggi a certe cifre, rischia invece di cadere dal tetto di casa... e li son dolori.
Bravo @Biagio :yes: fai bene a raccontare esperienze
dirette di “lungo periodo”,
credo siano utili a tutti i lettori...

Personalmente io comprai un’opera di un emergente, circa 15 anni orsono,
combinazione :yes: proprio la tipologia che dicevi tu,
100x100, circa 2.000€
non me ne sono pentito, perché mi piace ancora
(fotografo ex Pastificio Cerere)
...ma oggi economicamente... :'(:D
 
Vorrei qui lanciare una - sempre amichevole - provocazione. In termini generali.

Gli aficionados di questo forum sono evidentemente degli appassionati di arte in genere, che poi le rispettive professioni siano direttamente o no coinvolte con il mercato dell'arte è ininfluente, comunque tutti quanti conoscono bene o male la storia, guardano tutti i giorni opere d'arte e ne discutono, non solo in termini economici.

Poi mi dite che un giovane artista è sempre un azzardo, chissà come andrà da qui a qualche anno.

Allora arriva la mia provocazione con una domanda: ma non riuscite da soli a vedere e giudicare se una giovane speranza ha quel quid - di novità, di capacità, di espressione - che tutti gli artisti manifestano per essere tali e che rappresenterà sempre l'unica sua certezza di valore nel tempo, a prescindere dal trovare o meno dei pompatori commerciali che ne indorino o meno il cammino?

Artisti come spermatozoi. Chi, tra milioni, riuscirà a fecondare l'ovulo? Come riconoscere il Supermatozoo?
Ma soprattutto: come riconoscere quello giusto per il futuro se nemmeno si sa riconoscere quello giusto per il passato?

Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo


anche perché, in pratica

"Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare"

I poeti la sapevano lunga ...
 
l'onestà premia sempre:
Mazzoli davanti a quadri di grande dimensione di Schifano:"Ma lei come faceva a sapere che poi si sarebbero rivalutati e quindi tenere questi capolavori?"
risposta di Mazzoli:
"Semplicissimo io ho tenuto tutte le opere che non sono riuscito a vendere"
 
trovo interessante la richiesta di @Italo82 in modo da poter aprire un confronto anche su nuovi artisti.. altrimenti parlo sempre solo di schifano :p

vi ricordo che c'è una sezione sugli emergenti che ho provato disperatamente ad animare ma è desolatamente ignorata. Se siete così interessati ai "non Schifano", potete farlo anche là e con più costanza, non sono una volta all'anno dopo Miart.
 
Mi piace raccontarvi la mia esperienza in questo "mercato" markettaro (cit. acci) e aggiungere alcune mie considerazioni personali, senza particolari ambizioni di coerenza o organività.

L'artista più âgée che ho in collezione è una ragazza filippina del 1971, che acquistai 10 anni fa; i conti sono presto fatti, non ho mai acquistato opere di artisti che al momento dell'acquisto superassero i 40 anni. Quando iniziai, le opere costavano poco di più rispetto ai prezzi suggeriti da Biagio. Ma poco dopo ci fu l'esplosione della finanza in arte, del desiderio di arricchirsi in pochi mesi, della speculazione, dei fenomeni effimeri; sostanzialmente sono stati creati dei derivati con un pennello in mano. Sempre di più si è usato il coefficiente anche per artisti in fasce e si è assistito allo schema di speculatori con disponibilità che facevano (fanno) razzia di opere di giovincelli, per poi "sponsorizzarli" in case d'aste e gallerie - e temo qualche volta anche musei - compiacenti per farne lievitare le quotazioni e arricchirsi. Esordienti che 15-20 anni fa costavano le cifre dette da Biagio, 7-8 anni fa ne costavano 5-6.000, 4 anni fa 8-10.000... Tutto corretto fin qui, la vostra critica non fa una piega.
Mi sono fatto due conti e, anzichè acquistare magari 10-12 opere in un anno, ne compro 4-5, limitando la mia passione e selezionando ulteriormente e ancora più approfonditamente di quanto già facessi.
L'artista filippina di cui sopra, insieme ad un suo connazionale e ad un altro collega americano, mi ha regalato quanto segue:
1) se vogliamo guardare al mero bilancio economico/finanziario, hanno ripagato tutto il resto della mia collezione (incluse opere di ragazzi spariti che probabilmente ora vendemmiano in qualche fattoria australiana o disegnano per terra la statua della libertà a Times Square, ma continuano a darmi sensazioni positive quando le guardo) e sono abbondantemente in attivo;
2) insieme ad altri 15 ragazzi a cui ho dato fiducia, sono in musei pubblici;
3) mi hanno permesso di alimentare la mia passione e la soddisfazione che mi procura "scovare" dei potenziali bravi artisti, piuttosto che "investire" in artisti già affermati, magari in loro opere minori per restare nel budget che mi impongo. Sì perchè io sono fatto così: ieri sera guardavo la partita Ajax-Juventus, e sentirmi dire dall'amico vicino a me "Giova, ma quanto ne capisci??? Un anno e mezzo fa mi dicesti che De Jong (allora 19enne) sarebbe diventato un campione, oggi sta dominando la partita", mi dà 100 volte più soddisfazione che guardare Ronaldo e Messi.

Aggiungo che, anche rimanendo all'ambito dell'investimento economico, visto che si parla di spesa 10-15.000 euro, penso che comprare un'opera minore di uno storicizzato non garantisca assolutamente di avere in mano un assegno circolare. Vogliamo parlare di chi ha comprato a quei prezzi opere non significative di Bonalumi nel 2014? O un frattalino? O chi aspettava di guadagnare con Griffa?
Io l'anno scorso ho acquistato a quelle cifre opere di due ragazzi attorno ai 30 anni; mi piacciono, mi emozionano, mi fanno godere. Hanno già aggiunto personali al Moma e in altri musei e gallerie primarie. Ovvio, costassero quanto dice Biagio, anzichè fermarmi a loro due avrei potuto fare di più, anzichè puntare su De Jong mi sarei preso pure Neres e De Ligt, ma non è un problema. Come dice accipicchia, dall'altra parte dell'oceano c'è chi, anche a queste quotazioni, può comprarsi tutto l'Ajax in blocco, beato lui e meno male che esiste, sopratutto per l'Ajax e chi ne cura il vivaio.

A me tutto questo basta.
 
Giusto johann_neskeens:yes:,

Mi piace raccontarvi la mia esperienza in questo "mercato" markettaro (cit. acci) e aggiungere alcune mie considerazioni personali, senza particolari ambizioni di coerenza o organività.
..............................
A me tutto questo basta.


Tutta la mia stima:bow::bow: per i due collezionisti di cui sopra che non temono l'arte va avanti e va data speranza agli artisti giovani.
Non che collezionare artisti defunti o settantenni sia un peccato mortale, ma il mio parere l'ho scritto qualche pagina addietro.

Ciao a tutti;)
 
Mi piace molto leggere le esperienze personali. Grazie a @Adriano e @johann! :bow::bow:
Molto pertinente anche la metafora di @gino! ;)

Per chiudere la mia condivisione sul tema "artisti giovani", il mio primo acquisto importante fu proprio un artista (allora) giovane.
"Correva l'anno" 1993 :eek:.
Frequentavo le gallerie della mia città e mi innamorai di questo artista. Artista italiano che era trattato da ottime gallerie e aveva avuto anche già partecipazioni a Biennali.
Prendo l'opera che mi faceva impazzire e secondo me la più bella in mostra. 50x70 cm. 5 MILIONI di lire. Per chi se lo ricorda, 5 milioni non erano pochissimi. Erano già una sommetta, che tra l'altro pagai a rate.

Nel corso degli anni ho comperato diverse altre opere dello stesso artista, che - nonostante le ottime premesse, l'originalità e la qualità - oggi è completamente sparito. In futuro potrebbe anche essere "ripescato", ma è un'ipotesi realisticamente molto molto remota, che nemmeno contemplo.

Anche se il valore economico delle sue opere che ho in collezione si è praticamente dimezzato, continuano ad essere tra le mie opere preferite.
Chiaramente mi dispiace che non abbia raggiunto dei traguardi ai quali poteva sicuramente aspirare, ma questo non cambia il fatto che a distanza di tanti anni io continui a godere di quelle opere.
Aggiungerei che la follia dell'irrazionalità emotiva mi porterebbe anche ancora a comperare sue opere quando ogni tanto compaiono sul mercato.

Certo, allo stesso tempo oggi penso che tutti i soldi che ho impegato negli anni '90 per comperare quell'artista e anche qualche altro giovane, avrei potuto destinarli ad opere ad esempio dell'Arte Povera, quando Boetti, Merz, Calzolari, Penone, Paolini, Kounellis costavano grossomodo le cifre che spendevo per i giovani: con 4-5 milioni di lire si comperavano quasi tutti in opere rappresentative (certo, non un Igloo di Merz o una scultura di Paolini, ma delle grandi carte o tele di quasi tutti sicuramente).

E alla fin fine mi pare che ancora oggi, a cifre diverse, questa possibilità di scelta ci sia ancora: artisti 30-40-50enni a 10-15-20.000 euro nelle fiere se ne vedono parecchi, e con gli stessi soldini si può valutare anche qualche carta di artisti storici.

Poi all'inizio degli anni 2000 ho iniziato a guardare ad artisti più storicizzati. E devo dire che sono quelli che poi in termini non solo di gratificazione ma anche di investimento si sono rivelati decisamente scelte azzeccate.

E' chiaro che sono scelte, e non è che una sia necessariamente meglio dell'altra, anche perchè credo che più o meno tutti noi ricerchiamo in primis anche la gratificazione personale in un'opera d'arte.
 
Mi piace raccontarvi la mia esperienza in questo "mercato" markettaro (cit. acci) e aggiungere alcune mie considerazioni personali, senza particolari ambizioni di coerenza o organività.

L'artista più âgée che ho in collezione è una ragazza filippina del 1971, che acquistai 10 anni fa; i conti sono presto fatti, non ho mai acquistato opere di artisti che al momento dell'acquisto superassero i 40 anni. Quando iniziai, le opere costavano poco di più rispetto ai prezzi suggeriti da Biagio. Ma poco dopo ci fu l'esplosione della finanza in arte, del desiderio di arricchirsi in pochi mesi, della speculazione, dei fenomeni effimeri; sostanzialmente sono stati creati dei derivati con un pennello in mano. Sempre di più si è usato il coefficiente anche per artisti in fasce e si è assistito allo schema di speculatori con disponibilità che facevano (fanno) razzia di opere di giovincelli, per poi "sponsorizzarli" in case d'aste e gallerie - e temo qualche volta anche musei - compiacenti per farne lievitare le quotazioni e arricchirsi. Esordienti che 15-20 anni fa costavano le cifre dette da Biagio, 7-8 anni fa ne costavano 5-6.000, 4 anni fa 8-10.000... Tutto corretto fin qui, la vostra critica non fa una piega.
Mi sono fatto due conti e, anzichè acquistare magari 10-12 opere in un anno, ne compro 4-5, limitando la mia passione e selezionando ulteriormente e ancora più approfonditamente di quanto già facessi.
L'artista filippina di cui sopra, insieme ad un suo connazionale e ad un altro collega americano, mi ha regalato quanto segue:
1) se vogliamo guardare al mero bilancio economico/finanziario, hanno ripagato tutto il resto della mia collezione (incluse opere di ragazzi spariti che probabilmente ora vendemmiano in qualche fattoria australiana o disegnano per terra la statua della libertà a Times Square, ma continuano a darmi sensazioni positive quando le guardo) e sono abbondantemente in attivo;
2) insieme ad altri 15 ragazzi a cui ho dato fiducia, sono in musei pubblici;
3) mi hanno permesso di alimentare la mia passione e la soddisfazione che mi procura "scovare" dei potenziali bravi artisti, piuttosto che "investire" in artisti già affermati, magari in loro opere minori per restare nel budget che mi impongo. Sì perchè io sono fatto così: ieri sera guardavo la partita Ajax-Juventus, e sentirmi dire dall'amico vicino a me "Giova, ma quanto ne capisci??? Un anno e mezzo fa mi dicesti che De Jong (allora 19enne) sarebbe diventato un campione, oggi sta dominando la partita", mi dà 100 volte più soddisfazione che guardare Ronaldo e Messi.

Aggiungo che, anche rimanendo all'ambito dell'investimento economico, visto che si parla di spesa 10-15.000 euro, penso che comprare un'opera minore di uno storicizzato non garantisca assolutamente di avere in mano un assegno circolare. Vogliamo parlare di chi ha comprato a quei prezzi opere non significative di Bonalumi nel 2014? O un frattalino? O chi aspettava di guadagnare con Griffa?
Io l'anno scorso ho acquistato a quelle cifre opere di due ragazzi attorno ai 30 anni; mi piacciono, mi emozionano, mi fanno godere. Hanno già aggiunto personali al Moma e in altri musei e gallerie primarie. Ovvio, costassero quanto dice Biagio, anzichè fermarmi a loro due avrei potuto fare di più, anzichè puntare su De Jong mi sarei preso pure Neres e De Ligt, ma non è un problema. Come dice accipicchia, dall'altra parte dell'oceano c'è chi, anche a queste quotazioni, può comprarsi tutto l'Ajax in blocco, beato lui e meno male che esiste, sopratutto per l'Ajax e chi ne cura il vivaio.

A me tutto questo basta.

complimenti per quanto scritto e per quanto fai.
mi piace molto il tuo modo di pensare e approcciarti all' arte anche se all' atto pratico poi io invece adotto la "teoria" di @Biagio in primis per un discorso economico e poi di conoscenza.. io mi limito ad approfondire quello che vedo in fiera e poi se mi colpisce approfondisco.. da quello che scrivi penso che tu dedichi molto tempo a questa attività oltre che avere grande talento te ne l saper "scovare talenti". complimenti!!!
 
Ringrazio Johann per la significativa testimonianza che risponde in pieno alla mia piccola provocazione, dimostrando come sia possibile valutare una giovano promessa senza l'imbeccata della storia.
Il che non vuol dire che sia facile, anzi tutt'altro, esigendo delle doti di sensibilità critica ben sopra la media e, non ultimo, anche molto tempo e dedizione e studio e applicazione.
Qualunque siano poi le risposte economiche successive del mercato, ritengo che la qualità artistica rimanga pur sempre il valore fondamentale per un saggio investimento. Saperla riconoscere prima dell'onda di massa, il valore aggiunto.
 
Mi piace molto leggere le esperienze personali. Grazie a @Adriano e @johann! :bow::bow:
Molto pertinente anche la metafora di @gino! ;)

Per chiudere la mia condivisione sul tema "artisti giovani", il mio primo acquisto importante fu proprio un artista (allora) giovane.
"Correva l'anno" 1993 :eek:.
Frequentavo le gallerie della mia città e mi innamorai di questo artista. Artista italiano che era trattato da ottime gallerie e aveva avuto anche già partecipazioni a Biennali.
Prendo l'opera che mi faceva impazzire e secondo me la più bella in mostra. 50x70 cm. 5 MILIONI di lire. Per chi se lo ricorda, 5 milioni non erano pochissimi. Erano già una sommetta, che tra l'altro pagai a rate.

Nel corso degli anni ho comperato diverse altre opere dello stesso artista, che - nonostante le ottime premesse, l'originalità e la qualità - oggi è completamente sparito. In futuro potrebbe anche essere "ripescato", ma è un'ipotesi realisticamente molto molto remota, che nemmeno contemplo.

Anche se il valore economico delle sue opere che ho in collezione si è praticamente dimezzato, continuano ad essere tra le mie opere preferite.
Chiaramente mi dispiace che non abbia raggiunto dei traguardi ai quali poteva sicuramente aspirare, ma questo non cambia il fatto che a distanza di tanti anni io continui a godere di quelle opere.
Aggiungerei che la follia dell'irrazionalità emotiva mi porterebbe anche ancora a comperare sue opere quando ogni tanto compaiono sul mercato.

Certo, allo stesso tempo oggi penso che tutti i soldi che ho impegato negli anni '90 per comperare quell'artista e anche qualche altro giovane, avrei potuto destinarli ad opere ad esempio dell'Arte Povera, quando Boetti, Merz, Calzolari, Penone, Paolini, Kounellis costavano grossomodo le cifre che spendevo per i giovani: con 4-5 milioni di lire si comperavano quasi tutti in opere rappresentative (certo, non un Igloo di Merz o una scultura di Paolini, ma delle grandi carte o tele di quasi tutti sicuramente).

E alla fin fine mi pare che ancora oggi, a cifre diverse, questa possibilità di scelta ci sia ancora: artisti 30-40-50enni a 10-15-20.000 euro nelle fiere se ne vedono parecchi, e con gli stessi soldini si può valutare anche qualche carta di artisti storici.

Poi all'inizio degli anni 2000 ho iniziato a guardare ad artisti più storicizzati. E devo dire che sono quelli che poi in termini non solo di gratificazione ma anche di investimento si sono rivelati decisamente scelte azzeccate.

E' chiaro che sono scelte, e non è che una sia necessariamente meglio dell'altra, anche perchè credo che più o meno tutti noi ricerchiamo in primis anche la gratificazione personale in un'opera d'arte.

Pensa che invece io sto facendo la strada opposta alla tua.
Partito con gli storicizzati, ho oramai virato solo sui giovani o presunti tali. A parer mio è molto più stimolante per innumerevoli motivi e non ultimo il piacere della scoperta che citava Johann
 
Pensa che invece io sto facendo la strada opposta alla tua.
Partito con gli storicizzati, ho oramai virato solo sui giovani o presunti tali. A parer mio è molto più stimolante per innumerevoli motivi e non ultimo il piacere della scoperta che citava Johann

Molto bravo, Cris.:clap::clap::clap:

A dirti tutta la verità ci sto seriamente riflettendo anche io su un eventuale e parziale spostamento della mia collezione sui giovani
rispetto ai settantenni e agli artisti già nei cimiteri.
I nuovi linguaggi e le visioni che possono garantirci i giovani offrono spunti di riflessione e di ricerca davvero entisiasmanti.

Per gli aspetti economici chissenefrega, non sono diventato ricco manco per i vari concettuali tanto acclamati dal mercatoKO!
Personalmente una collezione mi deve stimolare non certo per l'aspetto economico:o

ciaoooooooo
 
Pensa che invece io sto facendo la strada opposta alla tua.
Partito con gli storicizzati, ho oramai virato solo sui giovani o presunti tali. A parer mio è molto più stimolante per innumerevoli motivi e non ultimo il piacere della scoperta che citava Johann

Secondo me questo è il percorso più naturale. Collezionare storicizzati è più semplice che puntare sui giovani.
Bisogna sviluppare conoscenze e capacità che si acquisiscono nel tempo magari appunto in mercati più solidi come quello degli storici!
 
eppoi ci leviamo dalle balle le pippe degli archivi & fondazioni,
le beghe fra i tanti parenti degli artisti defunti, suocere, nuore e amanti comprese,
oltre ai settantenni in vita che si divertono a fotterci retrodatando operette varie (e non mi riferisco ad alviani, eh?:cool:)

che sta diventano tutta una cosa stuccheveole e demenziale .... far intervenire un detective per sapere se l'opera è "sana":o
 

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eppoi ci leviamo dalle balle le pippe degli archivi & fondazioni,
le beghe fra i tanti parenti degli artisti defunti, suocere, nuore e amanti comprese,
oltre ai settantenni in vita che si divertono a fotterci retrodatando operette varie (e non mi riferisco ad alviani, eh?:cool:)

che sta diventano tutta una cosa stuccheveole e demenziale .... far intervenire un detective per sapere se l'opera è "sana":o

Hai ragione, basta che poi non inizi qualche contenzioso con "giovani promesse" che programmano visibilmente la loro carriere con mentalità e struttura aziendalistiche.

Allego il contenuto del biglietto da visita che mi ha dato un appena trentenne artista, peraltro bbravissimo con due b, che non mi risulta essere mai stato nominato nel forum:

xyz

INFO & MANAGEMENT:
info@xyz.com

ADMINISTRATION & PRODUCTION:
production@xyz.com

PRESS, RESEARCH & COMMUNICATION:
press@xyz.com

RIGHTS & LEGAL AFFAIRS:
legal@xyz.com

Invece del vecchio indirizzo e recapito telefonico come i comuni cristiani...:)
 
Pensa che invece io sto facendo la strada opposta alla tua.
Partito con gli storicizzati, ho oramai virato solo sui giovani o presunti tali. A parer mio è molto più stimolante per innumerevoli motivi e non ultimo il piacere della scoperta che citava Johann

@Cris un cambio di rotta ci può sicuramente stare!
Sicuramente nel collezionare giovani ci sono degli stimoli diversi. A me spiace un po' essere scollato dal presente, per questo ammiro invece quelli che seguono i giovani e sento nelle parole, ad esempio tue o di Joahann, la passione per la frequentazione di questo ambito.

E' un mio limite (ma non credo solo mio) il fatto di essere inibito all'appassionarmi ai giovani in quanto partono da prezzi per me troppo alti, e questo mi fa calare ogni entusiasmo. Quello che mi viene meno è proprio "La Forza Iniziale".
Con il risultato che poi salto tutto a piè pari e rimango (piacevolmente) confinato alla mia comfort-zone di artisti a cui sono già molto appassionato, e che alla fin fine rimangono una vera e propria manciata di nomi...

PS. @Cris ma non è poi andata in porto quella cosa di cui parlavamo in PM e per cui cedevi quella carta?
 
Sì tutto fatto.
Ho debiti x un po' ma ... siamo al TOP.
Capirai che adesso posso tranquillamente ripartire dai giovani.
 
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