Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte XIII

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ci son stato per 10 anni a fare ricerca dentro l'università. In un tempo così breve, ho visto cambiare anche gli studenti. Oggi sanno integrare le lezioni dei vari corsi con le vieo lezioni che trovano sul web: dato un argomento, vanno ad imparararlo da chi lo sa spiegare meglio. Di fatto, le università non hanno più il "monopolio" del sapere. Non ho idea da dove sia iniziato, di sicuro il sotto finanziamento cronico dell'istruzione non ha aiutato e contribuisce sempre di più a smontare l'autorevolezza di qualsiasi insegnante.
Ah sicuro una reazione c'è anche da lì.

Io nel mio piccolo ho visto fin troppi passaggi di corsi da marito a moglie, da padri a figli, ecc. ecc.
 
Ah sicuro una reazione c'è anche da lì.

Io nel mio piccolo ho visto fin troppi passaggi di corsi da marito a moglie, da padri a figli, ecc. ecc.
Ma è normale. Una famiglia di docenti universitari sarà maggiormente portata allo studio ed avrà più risorse rispetto a famiglie normali per dedicarsi allo studio in maniera più rilassata, tranquilla e magari più proficua.

Emanuela Corsini
Alberto Corsini

Il professor Roberto Klinger, noto diabetologo e medico sociale della "Grande Inter", fu ucciso con tre colpi di pistola nel febbraio del 1992.
Marco Ettore Attilio Klinger
Francesco Maria Klinger

BURIONI Raffaella | PERSONALE DOCENTE E PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO TITOLARE DI P.O.
Burioni Roberto
 
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Mi sa che stiamo andando un po' OT però
 
Ma è normale. Una famiglia di docenti universitari sarà maggiormente portata allo studio ed avrà più risorse rispetto a famiglie normali per dedicarsi allo studio in maniera più rilassata, tranquilla e magari più proficua.

Emanuela Corsini
Alberto Corsini


Marco Ettore Attilio Klinger
Francesco Maria Klinger

BURIONI Raffaella | PERSONALE DOCENTE E PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO TITOLARE DI P.O.
Burioni Roberto

Ma per favore, che normale.
E' normale avere più risorse e studiare di più, ma passarsi i corsi negli stessi atenei è ridicolo e imbarazzante. Peraltro "marito e moglie" non sono ovviamente influenzati dalla dinamica che citi.

Chiudo con l'OT
 
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Mi sa che sta giungendo a termine la breve parentesi degli Agenti immobiliari bulletti.
Ci avvicianiamo ad un periodo di vacche magre.
Che possono diventare magrissime in caso di problemi con il gas in medio oriente con relativa inflazione energetica e relativo aumento tassi.
 
Io nel mio piccolo ho visto fin troppi passaggi di corsi da marito a moglie, da padri a figli, ecc. ecc.

quelli non esistono praticamente più, dopo una riforma che ha vietato l'assunzione di professori/ricercatori se nello stesso dipartimento c'è almeno un parente fino al quarto grado
 
quelli non esistono praticamente più, dopo una riforma che ha vietato l'assunzione di professori/ricercatori se nello stesso dipartimento c'è almeno un parente fino al quarto grado

Ah lo spero bene, non so di quando sia la riforma, la mia esperienza è relativamente recente.
 
Ah lo spero bene, non so di quando sia la riforma, la mia esperienza è relativamente recente.

2009 se non ricordo male. Ora i figli dei prof vanno a fare i prof in altre università dove ci sono amici dei prof. In pratica fanno degli scambi. Poi quando il prof padre va in pensione, allora si può chiedere trasferimento
 
Non mi risulta proprio.
in teoria è così (stralcio):

In ogni caso, ai procedimenti per la chiamata, di cui al presente articolo, non possono partecipare coloro che abbiano un grado di parentela o di affinita’, fino al quarto grado compreso, con un professore appartenente al dipartimento o alla struttura che effettua la chiamata ovvero con il rettore, il direttore generale o un componente del consiglio di amministrazione dell’ateneo;
 
eh...ma vuoi mettere il prestigio di abitare a Meelano? :D
Prestigio o non se i "fondamentali" saltano evapora anche la domanda. E con essa i prezzi. Come, tra l'altro mi pare che si stia iniziando a vedere dagli ultimi messaggi postati qui.
 

cito

Se si analizzano i dati relativi al numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica, si può notare come, dal 2015 al 2021, nel comune di Milano sono stati richiesti permessi di costruire da enti pubblici per soli 196 alloggi, pari all’1,1% del totale dei permessi richiesti, con una conseguente offerta di alloggi pubblici largamente inferiore alla domanda espressa: nel 2022 sono state presentate domande da 36.946 nuclei familiari a fronte di 1.523 alloggi messi in avviso e di 1.297 alloggi assegnati.

Ora, al solito sarebbe onesto riportare un minimo di realtà.
Di fronte a una situazione ridicola della gestione pubblica delle case popolari ( Case Aler e Mm, 13 mila appartamenti sfitti a Milano: un quinto degli alloggi popolari è inutilizzato ) non sarebbe il caso di interrogarsi a riguardo?

Che senso avrebbe costruire nuove popolari se oltre 10k sono vuote?
Che senso ha puntare il dito contro i landlords quando chi di mestiere si dovrebbe occupare di sostegno abitativo è drammaticamente inefficiente?
 
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