A me non sembra proprio sia cosi', visto che a Roma quando è calato, è calato tutto, anche il Centro ovviamente, a parte come dicevo pezzi unici che non fanno mercato:
Mercato immobiliare Centro Storico - Roma - Immobiliare.it
e si può vedere che la magnitudo del calo a volte minore rispetto ad altri quartieri, ma a volte addirittura peggiore.
Sicuramente, come detto, se cala tutto cala anche il centro.
Ma nel lungo periodo è ragionevole pensare che il centro rimanga centro, mentre la varianza delle periferie sia appunto maggiore. Non penso che l'appartamento in estrema periferia abbia gli stessi rischi e le stesse opportunità, soprattutto con la prospettiva
E' verosimile pensare che benefici maggiormente dall'impatto turistico o che si dimostri più reattivo di fronte alla ripresa del mercato.
Chiaramente non è che da solo il centro possa ribaltare tutto l'andazzo macro, ma resto convinto che nella prospettiva di lungo termine dia più garanzie. Esempi romani non riesco a farne, ma appunto citavo l'esperienza dell'utente all'Adriano. A memoria parlava di prezzi, sul nuovo di allora, rivisti praticamente solo quest'anno (circa).
Credo che il nuovo in area pregiata dopo 20 anni sia più facilmente in positivo.
Nessun moralismo, pensare che i ricchi abbiano, perchè ricchi, più senso civico, o siano boh più belli, etc, è semplicemente una capzata.
Infatti l'hai detto tu, mica io.
Quando si parla di buon vicinato mi viene semplicemente da ridere. Il condominio X uguale di forma e sostanza ad uno Y, il primo nella zona ricca, abitato solo da ricchi, avrà le IDENTICHE dinamiche di uno Y abitato da gente qualsiasi del quartiere medio.
Le uniche differenze sono i condomini in zone difficili e popolati da gente difficile; là si che si possono avere situazioni complicate.
Per il resto, solo razzismo e tanta puzza sotto il naso.
E invece, sempre togliendo il moralismo, le differenze ci sono eccome, altrimenti non avverrebbero tali aggregazioni.
Il buon vicinato non riguarda solo le dinamiche tra vicini, quelle ragionevolmente comparabili.
Come detto, riguarda lo stesso insieme delle scuole private, dei circoli privati, ecc. (la scuola pubblica insegna peggio? Non mi pare. Eppure OVUNQUE vi sia problema di immigrazione elevata si sta creando la fuga dalle classi con maggioranza straniera. Tutti razzisti? Non credo)
C'è anche una componente di decoro, perché banalmente in media si hanno maggiori servizi condominiali (o di quartiere tipo Milano2/3) che prevengono il degrado, ma in primis la gente cerca di stare in quello che è l'ambiente a cui appartiene (o pensa di appartenere).
C'è inoltre quella banale cosa che il bello costa di più, come in tutti beni e servizi.
Io credo si continui a cercare uno pseudo valore intrinseco quasi fosse il fair value di un'azione, senza grandi risultati. Lo stesso vale per il concetto di prestigio.
Trovo molte categorie come troppo nette, mentre sono decisamente più "sfumate" nella realtà.
Il "prestigio" è un concetto ubiquitario: in qualsiasi differenziale di prezzo vi è una componente di prestigio.Si ha tra piccoli paesi (o quartieri), si ha tra le periferie (che infatti sono relativamente disomogenee), si ha tra i semicentri.