Giuste considerazioni ma che, a mio avviso, guardano solo a una faccia della medaglia (una medagli con svariate facce tra l'altro) che è quella delle performances.
Il tuo discorso infatti parte dal presupposto che chiunque sia in grado di capire il suo profilo di rischio, fare una analisi tra le migliaia di fondi a disposizione, comporre il proprio portafoglio diversificato e ribilanciarlo nel corso del tempo.
Metterei poi l'accento anche nella nota relativa al "semplice portafoglio in ETF" per ricordare che ci sono più di 1000 fondi passivi quotati solo su borsa italiana e che la selezione non è così banale.
Quindi, Moneyfarm è prima di tutto una soluzione di consulenza che fa tutto quanto sopra (più l'esecuzione degli ordini) e credo debba essere giudicata principalmente per questo.
Tra l'altro, a onor del vero (se riferito a noi), trovo inglorioso l'appunto "Moneyfarm non ha performance così stratosferiche" visto che in nessuna comunicazione Moneyfarm abbiamo mai esaltato prestanzioni stratosferiche e, anzi, proprio come filosofia societaria, non abbiamo mai posto particolare accento alle performance proprio perchè, buone o cattive che siano, riteniamo che non debbano essere un elemento primario da considerare in fase di scelta di un consulente finanziario (perchè, come recita l'adagio, i rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri). Capisco che lo standard dell'industria in cui lavoriamo ci ha abituati ad altro ma... diamo a Cesare quel che è di Cesare!