Mi riallaccio qui riportando il discorso a una valenza più generale.
Se poi volete continuare a parlare di Schifano, sarebbe più opportuno farlo nel 3D pertinente, come suggerito da
@Alessandro
Quindi:
ciò che prevede la legge è al di sopra di quanto possano dichiarare o volere le persone.
La legge prevede che CHIUNQUE possa esprimere il proprio parere in termini di attribuzioni e volendo possa tenere un archivio.
E' tanto semplice e chiaro che non si capisce come mai si continui a tirare fuori questo argomento.
Quindi se Tizio o Caio volessero fare un archivio su Sempronio e rilasciare il proprio parere in termini di attribuzione, nessuno glielo potrebbe impedire perchè è legittimo, quindi i vari parenti di Sempronio non hanno nè esclusive nè possono impedire questo tipo di attività.
Tutto altro discorso è quanto l'attività di Tizio o Caio sia riconosciuta sul mercato collezionistico. E in quel caso nulla cambia se un Tribunale si avvalga o meno della consulenza di Tizio o Caio. Non è che questa circostanza renda Tizio o Caio le autorità di riferimento.
Se il mercato nel suo complesso infatti riconosce nell'archivio di Melvio la massima affidabilità, Melvio (parente o meno) sarà considerato la massima autorità su Sempronio.
Se poi c'è chi preferisce andare da Tizio o Caio perchè ha paura che Melvio gli bocci un'opera, è affar suo, e probabilmente sarà uno di quelli che in modo diretto o indiretto cercheranno di screditare Melvio sostenendo che vanno bene anche Tizio o Caio, magari perchè per un periodo hanno collaborato con Melvio.
Poi quando dopo anni resterà solo Melvio o il mercato vorrà unicamente Melvio, allora ci sarà qualcuno che purtroppo rischierà di trovarsi in difficoltà, e in cuor loro tanti sanno che il rischio di non archiviazione da parte di Melvio c'è. Altrimenti andrebbero domani mattina da Melvio...