Non si salva nessuno.

Per restare tra gli italiani x gli ultimi trent’anni: Calzolari, Boetti, Penone, Fabro, Ontani, Zaza, Nunzio, Kounellis, Bonalumi, Castellani, Alviani, Griffa, Biasi,etc etc ma nessuno scrive se non raramente di questi veri artisti. se non ho citato qualcuno li trovate nell’etc... senza rancore...
 
Per restare tra gli italiani x gli ultimi trent’anni: Calzolari, Boetti, Penone, Fabro, Ontani, Zaza, Nunzio, Kounellis, Bonalumi, Castellani, Alviani, Griffa, Biasi,etc etc ma nessuno scrive se non raramente di questi veri artisti. se non ho citato qualcuno li trovate nell’etc... senza rancore...

Beh, calma... Nel 3d “Non si salva nessuno” è un gran bene che non si parli di questi ottimi e correttissimi Artisti !!! La pulizia e la chiarezza del loro mercato sono grandi valori
 
Beh, calma... Nel 3d “Non si salva nessuno” è un gran bene che non si parli di questi ottimi e correttissimi Artisti !!! La pulizia e la chiarezza del loro mercato sono grandi valori

quel "corretissimi Artisti" sottintende tante cose e la dice lunga...
 
Mi scuso ma non sono stato molto dietro al forum in questi ultimi giorni, mi riallaccio citando alcuni interventi.

Mi riallaccio qui riportando il discorso a una valenza più generale. Se poi volete continuare a parlare di Schifano, sarebbe più opportuno farlo nel 3D pertinente, come suggerito da @Alessandro

Quindi:
ciò che prevede la legge è al di sopra di quanto possano dichiarare o volere le persone.
La legge prevede che CHIUNQUE possa esprimere il proprio parere in termini di attribuzioni e volendo possa tenere un archivio.
E' tanto semplice e chiaro che non si capisce come mai si continui a tirare fuori questo argomento.

Quindi se Tizio o Caio volessero fare un archivio su Sempronio e rilasciare il proprio parere in termini di attribuzione, nessuno glielo potrebbe impedire perchè è legittimo, quindi i vari parenti di Sempronio non hanno nè esclusive nè possono impedire questo tipo di attività.

Tutto altro discorso è quanto l'attività di Tizio o Caio sia riconosciuta sul mercato collezionistico. E in quel caso nulla cambia se un Tribunale si avvalga o meno della consulenza di Tizio o Caio. Non è che questa circostanza renda Tizio o Caio le autorità di riferimento.
Se il mercato nel suo complesso infatti riconosce nell'archivio di Melvio la massima affidabilità, Melvio (parente o meno) sarà considerato la massima autorità su Sempronio.

Se poi c'è chi preferisce andare da Tizio o Caio perchè ha paura che Melvio gli bocci un'opera, è affar suo, e probabilmente sarà uno di quelli che in modo diretto o indiretto cercheranno di screditare Melvio sostenendo che vanno bene anche Tizio o Caio, magari perchè per un periodo hanno collaborato con Melvio.
Poi quando dopo anni resterà solo Melvio o il mercato vorrà unicamente Melvio, allora ci sarà qualcuno che purtroppo rischierà di trovarsi in difficoltà, e in cuor loro tanti sanno che il rischio di non archiviazione da parte di Melvio c'è. Altrimenti andrebbero domani mattina da Melvio...

La tua disamina è perfetta Biagio, l'argomento lo si continua a tirar fuori perché per noi l'argomento è più che conosciuto, ma per tanti no, parlo in generale come argomento, riferendomi indistintamente ad ogni situazione in cui è presente più di un organo competente che si occupa dell'opera di un artista.

Quoto.

Un conto è la spendita del nome dell'artista, che rientra nei cd. "beni morali", quindi trasmissibili agli eredi. Ben altro conto e' il rilascio di autentiche, che peraltro non è una dichiarazione di autenticita' (che può fare l'artista in vita), ma è un parere. Ora: se nel contesto di una causa contro il venditore del quadro, chiedo la restituzione del prezzo poiché il quadro non mi e' stato autenticato da Pincopallo (e quindi io lo assumo per falso, essendo Pincopallo il più autorevole ed accreditato esperto dell'artista) il Tribunale se richiesto nominerà un ctu. Circostanza abbastanza spinosa, considerato che non può nominare Pincopallo.... E sempre ammesso e non concesso che Pincopallo sia iscritto nell'elenco dei ctu. Anche se però è chiaro come il sole che il ctu nominato dovra' avere piu' che valide motivazioni per discostarsi dal parere del massimo esperto...

E questo è quello che continuo a sostenere da sempre e mai mi stancherò di farlo, è un parere e tale lo può dare chiunque, eredi o non eredi, mercanti o non mercanti.
Fino a quando non ci si avvarrà di un criterio scientifico, come invece viene portato avanti per le opere d'arte antiche, da svariati anni ormai, solo dopo si potrà parlare di certezza almeno al 90%.

[...]la mia idea (che peraltro non è un mio “colpo di genio”:D,
ma lo pensano quelli che hanno una certa esperienza di mercato)
è quella che avevo già espresso in relazione a Rosai,
cioè cosa ha valore per il mercato ?
ha valore l’attività che in concreto il soggetto autenticatore e archiviatore pone in essere nel tempo,
e quindi, è sulla valutazione di cosa ha fatto e di cosa farà in futuro questo soggetto che il collezionista deve concentrarsi,

ho trovato quello che avevo scritto su Rosai:
”a mio modestissimo parere, sarà necessario
almeno che l’Archivio dimostri coi fatti di essere
interessato alla valorizzazione culturale di Rosai,
fatti che sappiamo tutti quali devono essere
(mostre in luoghi pubblici di prestigio, iniziative culturali, denuncia dei falsi, collaborazioni
museali ecc...ecc...)”
[...]

Adriano, per quanto riguarda l'obiettivo, ovvero la valorizzazione dell'opera dell'artista, mi sembra che sia stato un po' perso di vista da tanti archivi/fondazioni/ecc, mi sembra più una corsa ad incassare, forse fare un catalogo e, se avanza, valorizzare l'artista con mostre istituzionali, nazionali ed internazionali.

[...]Il mio modestissimo consiglio è:
- comperare le opere che già sono corredate dall'archiviazione ritenuta più affidabile dal mercato.
- per le opere già in collezione, sottoporle all'archivio ritenuto più affidabile e togliersi ogni dubbio. Tanto prima o poi sarà necessario in ogni caso.

Il "non plus ultra" rimane sempre comperare opere che abbiano fatto mostre personali con l'artista in vita e siano pubblicate sui relativi cataloghi coevi. Queste sono le opere che cercano i Grandi Collezionisti e i Musei.

Mi sembra il miglior consiglio che possiamo dare a chiunque inizia adesso la sua collezione.

Acquistare un'opera presente in un catalogo, edito quando l'artista era in vita, magari non proprio degli ultimi anni di vita, è l'autentica migliore che si possa desiderare. OK!

La cosa interessante è che gli archivi/fondazioni sono talmente sicuri del loro operato che per far autenticare un'opera, si obbliga il collezionista a firmare quanto segue:
Il Richiedente si impegna ad accettare il responso di XXXXXXXXXXXXX in ordine all’Autentica o alla mancata attribuzione della paternità dell’Opera al Maestro XXXXXXXXXXXX. Il Richiedente rinunzia quindi irrevocabilmente, nei termini massimi consentiti dalla legge, ad ogni pretesa e/o azione legale nei confronti di XXXXXXXXXX e/o dell’Archivio XXXXXXXXX e/o dei componenti del Comitato dei Tecnici in relazione al diniego di rilasciare la Dichiarazione di Autenticità e di inserire l’Opera nell’Archivio delle Opere di XXXXXXXX.

Ma non solo sono sicuri di quanto scrivono, ma anche dell'ambiente dove detengono le opere presentate:
Il Richiedente dichiara di esonerare l’Archivio da ogni responsabilità di furto, smarrimento, danneggiamento, distruzione o qualsiasi altro fatto lesivo all’Opera dipendenti da colpa lieve dell’Archivio o di persone che operano in esso durante il deposito per l’esame.

Questi sono due archivi differenti, tanto per fare due esempi.
 
ultimamente ho parlato con qualche esponente di case d'asta che mi riferiva come alcuni archivi/artisti abbiano preso l'iniziativa di vietare la riproduzione delle immagini delle opere d'arte riportate sui cataloghi d'asta sia cartacei che on line....:eek::eek::eek:

sembra che tale misura sia stata probabilmente ispirata dai galleristi che supportano certi artisti dicamo così...un pò in crisi commerciale.....

lo scopo è quello di impedire che le loro opere vengano messe in asta e magari aggiudicate a prezzi decisamente più bassi rispetto ai prezzi in galleria :censored::censored:

ho saputo che tra questi artisti ci sia il maestro Pinelli ed anche Papetti che tra l'altro sembra aver vinto una causa contro una nota casa d'aste italiana che si era opposta alla sua richiesta di non pubblicare l'immagine dell'opera da vendere in asta.

segnalo che tutto ciò nasce, sembra, da un vulnus nella nostra normativa che non avrebbe ancora recepito una direttiva europea che prevede che un artista (che detiene i diritti di riproduzione delle immagini delle sue opere) non possa opporsi alla riproduzione delle immagini delle sue opere che siano però finalizzate esclusivamente alla vendita di quell'opera specifica.

quindi speriamo che questa normativa UE venga recepita il prima possibile, per evitare pericolose strumentalizzazioni da parte di artisti e archivi con finalità prettamente mercantili e quindi con la possibilità di creare notevoli distorsioni sul mercato
 
L'articolo contiene una informazione secondo me sbagliata, quale?
 
Si sono dimenticati di aggiungere l'IVA...
:):p Ciao!!

Ma l’interessato voleva la benedizione della Fondazione Picasso di Parigi, che è il vangelo, ma costa anche 300 mila euro.
 
Bravo Max,

Ma come fai a chiedere 300K Euro per una archiviazione, non erano 500 Euro?
Oppure l'articolo è sbagliato?
 
Ps, per gestire l'eredità e le tasse di successione lo Stato Francese emanò una legge...
:)

Il lascito del 1979, che riguardò gli eredi diretti di Picasso.

Grazie a quella cessione fu aperto nell'85 il Museo Picasso - che fu oggetto di una trattativa lunghissima tra i discendenti del pittore e lo Stato.

L' EREDITA' PICASSO ALLO STATO - la Repubblica.it
 
Si sono dimenticati di aggiungere l'IVA...
:):p Ciao!!

Ma l’interessato voleva la benedizione della Fondazione Picasso di Parigi, che è il vangelo, ma costa anche 300 mila euro.

Mah, a me sembra un po' fuori scala, certo e' che cosi' elimini tutti gli scocciatori.
 
Chi ha avuto modo di visitare il Museo Picasso di Parigi sa che al suo interno ci sono tante opere, alcune delle quali dei capolavori assoluti.
Certo, Picasso è sempre stato Picasso, ma le valutazioni attuali sono certamente esponenziali rispetto a quelle del 1973 quando Picasso morì.
Ci sono alcuni quadri che singolarmente varrebbero sul mercato nell'ordine dei 100 milioni di euro, altri 50, altri 10, altri 1 e poi tante piccole cose nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro. All'ultmo piano ci sono anche opere che facevano parte della collezione personle di Picasso, tra cui ricordo sicuramente Matisse, Cezanne, Braque, Modigliani.

Secondo me a spanne l'ordine di valore delle opere sarà complessivamente intorno al MILIARDO di euro.

Mi limito a dire: alla faccia della tassa di successione... :rolleyes: (che rimane in ogni caso per me una delle tasse più ingiuste.)

Certo, ripeto, nel 1973 i valori saranno stati sicuramente diversi, ma lo Stato Francese si è beccato una fetta enorme del lascito, probabilmente nell'ordine della metà di quanto inventariato.

Ogni volta che mi capita di visitare quel museo faccio questa riflessione: ai figli di Picasso che effetto potrà fare il fatto di essere stati privati di quelle opere a fronte delle tasse di successione, e vederseli lì esposti per sempre in un museo?

Non sottovaluto il prestigio di un Museo dedicato a Picasso con annessi e connessi, nè il fatto che ovviamente gli eredi Picasso navigheranno nell'oro, ma... bye bye quadetti e soprattutto bye bye miliardino :eek:
 
Bravo Max,

Ma come fai a chiedere 300K Euro per una archiviazione, non erano 500 Euro?
Oppure l'articolo è sbagliato?

In merito all'articolo, a me sembra tutta una strun...ta.
Cifre del tutto strampalate: 10 mila euro qua, 15 mila là, e questo signore avrebbe speso tutti sti soldi? Ma dai...
Per non parlare dei 300.000 euro per la perizia. Ma quando mai.
Ormai si scrive veramente qualsiasi cosa senza farsi il minimo problema... che pena.
E che pena quel pseudo quadro... la cornice ha maggior valore :D

A proposito di pene: ma a che assomiglia il naso con i due occhi? :rolleyes:

corriere.jpg

 
non darmi del Komunistone, caro Biagio

ma credo che ai figli di Picasso le tasse di successione
equivalgano un caffè con biscotto al cioccolato per le mie, di tasche:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
Torna sempre d'attualità questa dichiarazione di un collezionista tradito...
:):p Ciao!! a tutti.

Falsaopera
Tu si na falsaopera
Chist'uocchie 'e fatto chiagnere..
Lacreme e 'nfamità.

Falsaopera,
Si tu peggio 'e na replica,
m'e 'ntussecata l'anema,
Nun pozzo cchiù campà.

Falsaopera
Si ddoce comme 'o zucchero
però sta faccia d'angelo te serve pe 'ngannà

Te voglio bene e t'odio
pecchè l'unico ammore si stata tu pe me
 
Tasse di cucchessione o meno e' un articoletto di fine estate nell'attesa che il nuovo governo aiuti a rimpinzare di chiacchere le pagine...
 
Io..mi ricordo una villa a Cannes, dove tennero una mostra su Pablo ..ma credo anche fosse una delle sue proprietà..sulla Croisette, un po'all'interno..una scalinata esterna. Bella.
 
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