Non riesco a dormire e sto pensando a Mario.
L’ho conosciuto sicuramente meno di alcuni di voi ma quello che mi ha più colpito è stato non tanto e non solo la sua profonda cultura, sensibilità e educazione mai fuori dalle righe.
Quello che mi ha più colpito è stata la dignità con la quale ha affrontato la morte.
Sapeva di essere arrivato agli ultimi giorni della sua vita e, a parte qualche cenno delle sue condizioni di salute nelle discussioni pubbliche, mai si è lamentato, mai si è fatto compatire, mai ha cercato conforto da parte di alcuno.
Nel privato non so, con me non l’ha fatto e quando traspariva qualcosa, per riguardo alla sua persona, non insistevo più di tanto e la discussione continuava sui binari della sua profonda cultura.
Mi immagino la sua sofferenza fisica e anche quella del suo spirito sapendo, lui uomo di cultura e con una vita alla spalle favolosa, che presto non avrebbe potuto più dispensare quelle perle di aneddoti vissuti e di scienza dell’arte della quale era depositario.
Fino agli ultimissimi suoi giorni ci ha deliziato con i suoi interventi, ci ha fatto sorridere e ci ha spronato a riflettere su tanti argomenti inerenti al mondo dell’arte e non solo.
Io vivo a contatto con nascite, gioie, dolori, malattia, morte.
Ma non riesco a vivere con distacco tutto ciò, sono forse romantico o troppo sensibile o ho un DNA impregnato di pessimismo o depressione o sono emotivo; non so ma queste situazioni di sofferenza le vivo male non sono asettico a esse.
Pertanto sto male.
Gli antichi greci erano soliti dire che muor giovane colui che piace agli dei, ma sono convinto che anche Mario, sebbene non più giovanissimo, sarà accolto con tutti gli onori del caso e che verrà a lui chiesto tante di quelle cose che abbiamo noi a lui domandato.
La signora con la falce l’ha trovato vivo fino all’ultimo e questo mi conforta e mi consola.
Buon viaggio NOM dovunque tu stia andando, buon viaggio NON dovunque tu sia arrivato o arriverai, buon viaggio Nom chiunque tu incontrerai.
Buon viaggio Mario e qui in questo mondo continui a esserti lieve la terra.
Stai tranquillo che il tuo avatar era più che azzeccato, non morirai completamente e non mi riferisco, per quelli che credono, solamente al discorso dell’anima.
Non so se era la tua fede o la consapevolezza di essere una persona speciale e granitica nell’animo che ti ha fatto arrivare agli ultimi giorni della tua vita con quella dignità fuori dal comune, so solo che ci manchi e ci mancherai.
Ora spero di prendere sonno, mi scuso con coloro che arriveranno a leggere fino in fondo ma questa situazione l’ho vissuta e la vivo male.
Avevo bisogno di parlare di lui.