Per me la ragione principale è la n. 4. Siamo pieni di contrarian. Se dico che una melanzana è viola, dopo quattro nanosecondi salta su uno dire che no, non ho capito niente, la melanzana non è viola, è nera con riflessi violacei.
Se una situazione è chiara (c'è un aggressore e un aggredito, e c'è poco da trattare se trattare significa lasciare al ladro una bella parte del malloppo, incoraggiandolo così a continuare a rubare) c'è qualcuno pronto a dire che la colpa è del derubato.
Perché tanti contrarian? Le identità personali sono deboli, sbiadite (i quacquaracquà di Sciascia) e si pensa di emergere e di distinguersi andando controcorrente. Si spiegano così anche i novax, i notap, ecc.
Caratteristica dei contrarian è la mancanza di memoria e di capacità di previsione. Gli USA hanno tanti torti e tanti difetti, ma se non fossero entrati in guerra contro Hitler l'Europa sarebbe diventata o nazista o sovietica. E se non si blocca Putin oggi, si incoraggiano tutti i dittatorelli sparsi in giro per il mondo, da Ciccio Kim ai sauditi, da Erdogan agli Ayatollah. Che fino ad oggi hanno per lo più solo abbaiato, ma potrebbero cominciare a mordere.
Ed è inutile nascondersi dietro il papa che vuole trattare, trattare e trattare. Quando Wojtyla andò a Khartoum disse ad al Bashir, il presidente del Sudan "Lei è un assassino, un vero assassino". Papale papale (in questo caso ci sta proprio bene). E chiese all'interprete di non cambiare una parola. E quando al Bashir tentò di replicare, aggiunse: "si vergogni, si vergogni, si vergogni, criminale". C'è papa e papa.
L'unico argomento proputin che accetto è che dobbiamo barattare il nostro benessere con la libertà degli ucraini. Non lo condivido per niente ma lo rispetto: almeno è una posizione onesta, senza finzioni e ipocrisie.