Portafoglio Bond Lunghissimi....in Saecula Saeculorum cap. 24

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
È costruttivo fare affrontare questo discorso/paragone quando gli indici azionari sono ai massimi di sempre e i tassi delle principali banche centrali sono al top da 15 anni a questa parte?

No, perché se non hai taaante nozioni tecniche e tanto tempo da dedicarci, il portafoglio va costruito e poi lasciato lavorare ( sì, con periodici eventuali ribilanciamenti... ) nei decenni.

E se ragioniamo di lustri o di decenni , occhio, che se è vero che S&P ha over performato nell'ultimo decennio , in quello precedente ha "fatto pari" ; non guardiamo il trend attuale come se fosse immutabile, anche lì tocca diversificare... Però sorpresa, anche diversificando ti trovi Cina e Giappone ( indispensabili in un pf completo ) che, ad esempio, per anni e anni e in tempi diversi,distruggono ricchezza invece di creala.

Ah , ultimo punto, coi bond corti e medi ( boh 5, 10 anni ?? Ognuno ha la sua definizione di medi ) i tagli che tutti aspettiamo ti darebbero comunque soddisfazioni estremamente limitate
ma chi stabilisce che gli indici abbiano toccato i massimi? A mio parere occorre partire dai fondamentali e investire muovendo da essi, come Buffet insegna. E comunque "fare pari", come dici tu, è già un ottimo risultato, specie in un decennio inflattivo come quello che citi (ti riferisci agli anni 70' corretto?).

Sulla Cina non ci ho mai messo un soldo, perché a mio modo di vedere i bilanci delle società cinesi non sono affatto cristallini. Il concetto di diversificazione è uno dei più abusati e male interpretati: diversificare non equivale a "prendere un po' di tutto perché così ripartisco il rischio". La diversificazione va ponderata su azioni, etf e strumenti specifici: se guardi il portafoglio di Buffet, noti che prevalentemente mette i soldi su titoli americani. Un motivo ci sarà.

Quanto al discorso bond, ritengo che siano imprescindibili in un portafoglio ben costruito. Sono strumenti molto tecnici, in generale però, per mia natura, diffido dai vincoli troppo lunghi; per detta ragione mi incuriosiscono i motivi che spingono molti di voi a entrare in strumenti di tale guisa. Il mio non è un giudizio, è solo la volontà di carpirne fino in fondo le motivazioni.
 
ora è più rischioso andare su sp500 perchè ci sono state trimestrali molto positive e qualora dovesse cambiare il vento si potrebbe anche crollare del 30-40%.....a saperlo la strategia giusta era entrare ad inizio 2023 e poi ruotare settimana scora su bond....o comunque ora perchè secondo me i bond sono ancora "abbastanza" economici
a saperlo si poteva fare ancora meglio con 100% BTC o NVIDIA... ma "a saperlo prima" saremmo tutti miliardari in EUR.. :asd:
 
Ni.

Conta la percentuale di guadagno.. sulla size. In pratica contano entrambi.

Mio mentore in questo è russiabond.

Occorre far lavorare quasi tutto il capitale, anzi possibilmente qualcosa in più grazie alla leva finanziaria (credit Lombard o utilizzo dei futures come fa @reef )

Se anche fai il 100% sul 2% del capitale perché hai azzeccato azione o cripto giusta, alla fine sull'ammontare del ptf totale si parla di una perfomance piccola.

E quando cominci ad avere un ptf importante bastano percentuali più basse per avere perfomance soddisfacenti annuali.


Per questo molti utenti danarosi si spostano nel tempo dalle sezioni ludopatiche della singola azione alla sezione obbligazioni o etf.

In teoria la cosa migliore era fare 50% ETF world e 50% bond singoli matusa

Ma ricordiamo che quando hai size importanti sei psicologicamente portato a puntare su obbligazioni che hanno il cuscinetto del rateo giornaliero
Non capisco ... se ho 10 milioni e faccio il 20% su una parte del capitale che differenza fa se investo 100k?
È un ragionamento che non capisco.
Ma è un mio limite
 
ma chi stabilisce che gli indici abbiano toccato i massimi? A mio parere occorre partire dai fondamentali e investire muovendo da essi, come Buffet insegna. E comunque "fare pari", come dici tu, è già un ottimo risultato, specie in un decennio inflattivo come quello che citi (ti riferisci agli anni 70' corretto?).

Sulla Cina non ci ho mai messo un soldo, perché a mio modo di vedere i bilanci delle società cinesi non sono affatto cristallini. Il concetto di diversificazione è uno dei più abusati e male interpretati: diversificare non equivale a "prendere un po' di tutto perché così ripartisco il rischio". La diversificazione va ponderata su azioni, etf e strumenti specifici: se guardi il portafoglio di Buffet, noti che prevalentemente mette i soldi su titoli americani. Un motivo ci sarà.

Quanto al discorso bond, ritengo che siano imprescindibili in un portafoglio ben costruito. Sono strumenti molto tecnici, in generale però, per mia natura, diffido dai vincoli troppo lunghi; per detta ragione mi incuriosiscono i motivi che spingono molti di voi a entrare in strumenti di tale guisa. Il mio non è un giudizio, è solo la volontà di carpirne fino in fondo le motivazioni.

Per azionario, se vuoi un portafoglio a lungo , lunghissimo termine , per abbattere la volatilità ( con le buone performance di oggi dello stato x compenso le cattive di y, domani viceversa, partendo dal presupposto che il capitalismo punta a fatturare sempre di più ovunque e che quindi alla lunga il tutto paghi ) devi coprire un po' tutto ... Altrimenti con il VWCE stai sì andando benone, ma stai più che altro puntando per 2/3 su USA.

Azionario USA che nel decennio 2000/10 , senza quindi tornare indietro di 50 anni , non ha guadagnato un euro .... Questo decennio potrà senz'altro portare a nuovo raddoppio degli attuali massimi, ma quando si prendono le performance passate per fare previsioni e scelte, secondo me vanno considerate tutte.

I bond... Al momento se ti posizioni solo sulle brevi scadenze non ha neppure senso stare a guardare che fanno Lagarde e Powell : le obbligazioni per te sono reddito fisso da portare a scadenza, per mitigare il rischio dell'azionario.

Scelta assolutamente rispettabile, ma che appunto non ti porterà nulla in termini di concreto gain in conto capitale ; poi però, non sapendo cosa tu intenda per medio breve, mi taccio
 
ma chi stabilisce che gli indici abbiano toccato i massimi? A mio parere occorre partire dai fondamentali e investire muovendo da essi, come Buffet insegna. E comunque "fare pari", come dici tu, è già un ottimo risultato, specie in un decennio inflattivo come quello che citi (ti riferisci agli anni 70' corretto?).

Sulla Cina non ci ho mai messo un soldo, perché a mio modo di vedere i bilanci delle società cinesi non sono affatto cristallini. Il concetto di diversificazione è uno dei più abusati e male interpretati: diversificare non equivale a "prendere un po' di tutto perché così ripartisco il rischio". La diversificazione va ponderata su azioni, etf e strumenti specifici: se guardi il portafoglio di Buffet, noti che prevalentemente mette i soldi su titoli americani. Un motivo ci sarà.

Quanto al discorso bond, ritengo che siano imprescindibili in un portafoglio ben costruito. Sono strumenti molto tecnici, in generale però, per mia natura, diffido dai vincoli troppo lunghi; per detta ragione mi incuriosiscono i motivi che spingono molti di voi a entrare in strumenti di tale guisa. Il mio non è un giudizio, è solo la volontà di carpirne fino in fondo le motivazioni.
Il gain...
 
ma in tutto questo, qualcuno di voi è in gain con i titoli lunghissimi?

Io, su tutti e quattro quelli che ho. Ma lo sono soprattutto grazie alle tradate intermedie e parziali.

Io non mi azzardo ad entrarci ma magari sbaglio ..

A mio parere vanno visti come una interessante opportunita' (una delle tante possibili), e non come l'occasione della vita, con tutto il suo carico di aspettative e tensioni. Meno che mai come obbligazionario classico. Un treno in salita lento e borbottante che si incespica spesso, riparte a sbuffi, e da' sempre occasioni di ingresso e uscita.
Pronto a mollarle del tutto quando il gioco non vale piu' la candela.
 
Scusami solo per capire meglio la situazione dei tassi.
Dici che la curva si deve normalizzare perché i tassi a lungo sono più bassi di quelli a breve?
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Ma con inflazione obiettivo al 2% I tassi a lungo non dovrebbero salite piuttosto che scendere?

Con tassi sopra i 30 anni al 2% circa mi sembra normale aspettarsi che salgono quelli a lungo.

Sui tassi non ci capisco nulla è troppo complicato per me

Se tutto torna alla normalità, con tassi BCE e FED stabili in un range di neutralità che consenta di controllare inflazione e stimolare l'economia, a quel punto si tornerebbe automaticamente ( credo ) all'automatismo secondo il quale, all'allungarsi della scadenza del bond, il suo rendimento annuale aumenta di pari passo.

Che poi è il meccanismo che ha portato alcune piccole banche Usa a fallire ed altre in difficoltà: per ottenere rendimenti ,non decenti , bensì perlomeno positivi, 2/3 anni fa hanno dovuto puntare sui titoli lunghi o su asset più speculativi, che poi con l'aumento dei tassi, essenzialmente, son diventati quasi carta straccia
 
Se tutto torna alla normalità, con tassi BCE e FED stabili in un range di neutralità che consenta di controllare inflazione e stimolare l'economia, a quel punto si tornerebbe automaticamente ( credo ) all'automatismo secondo il quale, all'allungarsi della scadenza del bond, il suo rendimento annuale aumenta di pari passo.

Che poi è il meccanismo che ha portato alcune piccole banche Usa a fallire ed altre in difficoltà: per ottenere rendimenti ,non decenti , bensì perlomeno positivi, 2/3 anni fa hanno dovuto puntare sui titoli lunghi o su asset più speculativi, che poi con l'aumento dei tassi, essenzialmente, son diventati quasi carta straccia
Grazie, ma quale tasso a breve ritieni che sia fisiologico per le banche centrali?
Non penso ci siamo più margini per tassi a zero e qe.

Se sia la fed che la bce indicano l'inflazione al 2% come obiettivo non penso che possiamo tornare con tassi a zero, ed effettivamente è un non senso avere tassi a lungo a quel livello a lungo, se la situazione normalizza i tassi devono salire
 
Se tutto torna alla normalità, con tassi BCE e FED stabili in un range di neutralità che consenta di controllare inflazione e stimolare l'economia, a quel punto si tornerebbe automaticamente ( credo ) all'automatismo secondo il quale, all'allungarsi della scadenza del bond, il suo rendimento annuale aumenta di pari passo.

Che poi è il meccanismo che ha portato alcune piccole banche Usa a fallire ed altre in difficoltà: per ottenere rendimenti ,non decenti , bensì perlomeno positivi, 2/3 anni fa hanno dovuto puntare sui titoli lunghi o su asset più speculativi, che poi con l'aumento dei tassi, essenzialmente, son diventati quasi carta straccia
i tassi a 0 non torneranno più, è stata una parentesi ristretta della storia economica mondiale
 
Inflazione addio: ecco le 4 città dove i prezzi stanno scendendo

...cioè stiamo andando in deflazione e i bond rendono, a chi li ha presi bene, dal 4 in su...differenziale sempre più interessante...quindi si cedola producendo ricchezza in attesa del taglio tassi...ma di cosa stiamo parlando???? lo dico da quasi un anno...più rigore a porta vuota di questo non so cosa ci possa essere...fate vobis
 
i tassi a 0 non torneranno più, è stata una parentesi ristretta della storia economica mondiale
eppure i fondamentali economici (demografia, debiti pubblici etc) oggi son più simili a quelli di quando i tassi erano a 0, che non a quando erano a 5%
qualcuno potrebbe non condividere una affermazione tanto perentoria

proprio da poco ho fatto un bello scroll della pagine di questa sezione e sono andato a vedere i topic dei btp dei tempi del whatever it takes draghiano.... quindi alla vigilia di un momento di svolta che avrebbe portato i corsi dei tds alle stelle.... gufi per i bond non scarseggiavano neanche ai tempi, peccato siano tutti spariti quindi poco da rinfacciare...
magari oggi con altri nick ci dicono che allora sì era un gol a porta vuota, ma oggi è diverso...
 
Grazie, ma quale tasso a breve ritieni che sia fisiologico per le banche centrali?
Non penso ci siamo più margini per tassi a zero e qe.

Se sia la fed che la bce indicano l'inflazione al 2% come obiettivo non penso che possiamo tornare con tassi a zero, ed effettivamente è un non senso avere tassi a lungo a quel livello a lungo, se la situazione normalizza i tassi devono salire

Io credo che, quale che sia il tasso BCE che si possa considerare neutrale ( chi dice nuovamente zero, chi dice 3 , io penso sul 2 , quarto più, quarto meno , ma ad oggi è durissima formulare ipotesi fondate al riguardo), quando appunto si sarà ottenuto il giusto equilibrio tra salvaguardia dell'economia e contenimento dell'inflazione, BCE dichiarerà una lunga pausa.

Ma questo ce lo diranno i dati economici che vediamo ogni giorno: sarà già il mercato stesso , prima delle Banche centrali a smettere di aspettarsi tagli , prezzando quindi i titoli esattamente in modo proporzionato ai tassi di quel momento.

Poi le variabili geopolitiche che possono influire e modificare il percorso sono tante e imprevedibili : ma ,ecco, giunti al punto di equilibrio, un BTP annuale dovrà rendere meno di un quinquennale, che dovrà rendere meno di un ventennale e così via... E questo perché, non solo nel caso dell'Italia, nel reddito fisso il rischio emittente ( e di nuove turbolenze) va comunque remunerato.
 
i tassi a 0 non torneranno più, è stata una parentesi ristretta della storia economica mondiale
eccone un altro..è il nuovo mantra degli ultimi giorni...insieme ad un possibile "rialzo dei tassi"...ognuno è libero di pensarla come vuole...
 
eppure i fondamentali economici (demografia, debiti pubblici etc) oggi son più simili a quelli di quando i tassi erano a 0, che non a quando erano a 5%
qualcuno potrebbe non condividere una affermazione tanto perentoria

proprio da poco ho fatto un bello scroll della pagine di questa sezione e sono andato a vedere i topic dei btp dei tempi del whatever it takes draghiano.... quindi alla vigilia di un momento di svolta che avrebbe portato i corsi dei tds alle stelle.... gufi per i bond non scarseggiavano neanche ai tempi, peccato siano tutti spariti quindi poco da rinfacciare...
si ma debiti pubblici sono aumentati ovunque...guarda quello di francia spagna o belgio per fare un esempio...
 
i tassi a 0 non torneranno più, è stata una parentesi ristretta della storia economica mondiale

Lo credo anche io , ma sono parentesi ristrette anche gli attuali exploit di alcuni titoli azionari sulla bocca di tutti.

Secondo me tra 2 anni abbiamo le stesse probabilità di avere tassi BCE tra 0 e 1 , che di avere una Nvidia sopra i 1000.

Altrimenti facciamo il giochino di innamorarci solo degli investimenti che nel breve ci stanno facendo sognare , senza renderci conto che tutto può succedere, che già è accaduto in passato e che già magari sta succedendo
 
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