Portafoglio Bond Lunghissimi........in Saecula Saeculorum cap. 31

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Non credo affatto nella teoria del "taglio bruciato".
Un taglio è un taglio.
Invece io penso che uno 0.25 possa essere un'arma a doppio taglio...e potrebbe davvero essere un taglio bruciato...come i rialzi, anche i tagli vanno fatti bene, nel giusto dosaggio in base alla tempistica. Se poi verrò smentito non mi lancerò dal quarto piano :D...anzi sarei ben felice...ma dubito sul possibile beneficio
 
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o voglio solo ricordare che sando è long su aut2117, evidentemente il mercato sottovaluta i matusa e il 6 giugno sarà il giorno della verità
 
Penso che il mercato si attenda uno 0.25 di taglio
 
siamo legati anche alla fed perchè è il mercato che ci lega, se non vogliamo far crollare la moneta non possiamo avere rendimenti troppo diastanti, sarebbe la fuga dall'euro. Eviterei di tirar in ballo complotti
sulle aspettative vedo parlare solo di tassi BCE, ma quest'ultima determina la parte corta delle curva dei rendimenti (e a mio avviso chi non capisce questa frase dovrebbe subito vendere i matusa NB ho scritto "non capisce" che è diverso da "non condivide") in realtà i matusa devono fare in conti anche sulle aspettative di inflazione a lungo termine e devono pure vincere la concorrenza dell'azionario. Senza timori di recessione la vedo dura che i tassi a lungo possano scendere corposamente
PS io ho 50% con scadenze oltre 40 anni per cui festeggio pure io se si avvera
 
Buongiorno

Cosa succede oggi lunedì 27 maggio, ore 8,00​



BTP - In una seduta che sarà con ogni probabilità scandita da volumi sottili per via della chiusura delle piazze britanniche e Usa per festività, i riferimenti in apertura saranno il 3,89% per il rendimento del benchmark luglio 2034 e i 130 centesimi per il differenziale con il Bund sul medesimo segmento. La scorsa settimana ha registrato tassi in salita nella zona euro sulla scia dell'ulteriore ridimensionamento delle aspettative per l'allentamento monetario per quest'anno.


OUTLOOK BCE - A proposito del ridimensionamento delle attese sul taglio dei tassi, i mercati sono passati a prezzare tagli Bce per poco meno di 60 punti base entro dicembre dai 75 scontati fino a un paio di settimane fa.

Danske Bank stima che la Bce ridurrà i tassi due volte quest'anno e Barclays ha eliminato la possibilità di un taglio a luglio. Per il consigliere Bce Cipollone la robustezza dei recenti dati economici rafforza la fiducia di Francoforte per una riduzione del costo del denaro in parallelo al rallentamento dell'inflazione.

In un'intervista al Financial Times, il capo economista Lane, che interverrà anche nel primo pomeriggio, ha ribadito che la Bce è pronta a tagliare i tassi la settimana prossima ma ha chiarito anche che occorrerà mantenere i tassi in territorio restrittivo quest'anno.


DATI MACRO - Con un'agenda particolarmente ricca è probabile che molti dei 'driver' del mercato giungano dal fronte macro.

In mattinata l'aggiornamento di maggio per l'indice Ifo sul clima economico tedesco, visto in miglioramento per il quarto mese consecutivo a quota 90,4 dall'89,4 di aprile. Mercoledì arriverà la lettura preliminare di maggio dell'inflazione tedesca e venerdì l'analogo dato a livello di zona euro e quello sull'indice Pce 'core' Usa.

Sempre venerdì, da Istat, oltre ai dati sull'inflazione, la seconda lettura del Pil del primo trimestre, che dovrebbe confermare il +0,3% congiunturale del preliminare, indicando un avvio migliore del previsto per l'economia italiana nel 2024.


PRIMARIO - Settimana vivace anche sul lato dell'offerta, con il Tesoro impegnato nelle aste di fine mese. Saranno sul piatto domani fino a 6 miliardi in Btp Short e Btpei e ulteriori 6 miliardi mercoledì in Bot a 6 mesi. Questa sera, come di consueto a mercati chiusi, l'annuncio su tipologia ed ammontare dei titoli a medio lungo che verranno proposti giovedì. L'Ue porta in asta oggi le riaperture di due bond a 3 e 19 anni per massimi 5 miliardi di euro complessivi.


GIAPPONE - Il governatore dell'istituto centrale nipponico, Kazuo Ueda, ha detto che la Banca del Giappone procederà in modo cauto nell'ambito delle misure messe in campo per raggiungere il target del 2% per l'inflazione, sottolineando come alcune sfide siano "difficili specificamente" per il Giappone dopo anni di politica monetaria ultra-accomodante.


(*) FOREX - Dollaro stabile in attesa dei dati sull'inflazione Usa e della zona euro dei prossimi giorni.

Attorno alle 7,40 il cross euro/dollaro vale 1,0846 (in rialzo di 0,01%); il cambio euro/yen 170,03 (in calo di 0,14%) mentre il dollaro scambia a 156,73 su yen (in calo di 0,17%).



(*) GREGGIO - Prezzi stabili con l'attenzione degli investitori rivolta al meeting dell'Opec+ del 2 giugno in cui si discuterà se mantenere i tagli alla produzione volontari per il resto dell'anno. Sempre alle 7,40, il futures sul Brent viaggia in rialzo di 18 cent a 82,30 dollari il barile e quello sul Nymex di 25 cent a 77,97 dollari.





DATI MACRO
Germania, indice Ifo maggio, attese 90,4 (10,00).

ASTE DI TITOLI DI STATO
ITALIA
Tesoro, annuncio tipologia e quantitativi Btp e CctEu in asta il 30 maggio.


EUROPA
Francia, Tesoro offre seguenti Btf: 3,2-3,6 miliardi scadenza 28/8/2024; fino a 400 milioni scadenza 4/9/2024; 1,5-1,9 miliardi scadenza 14/11/2024; 1,1-1,5 miliardi scadenza 21/5/2024.

Germania, Tesoro offre 2 miliardi Bubill scadenza 16/10/2024 e 3 miliardi Bubill scadenza 16/4/2025.



BANCHE CENTRALI

EUROPA
Svezia, riunione board esecutivo Riksbank (13,00).

Zona euro, intervento capo economista Bce Lane "Inflation in the Eurozone" a Institute of International and European Affairs (IIEA) a Dublino (14,00)
 
Certo che questo taglio della bce ormai certo li sta facendo diminuire i rendimenti

Siamo una banca che muove il mondo :wall: :5eek:
 
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Hanno il coraggio di scendere anche oggi
 
Vi hanno pagato la cedola delle Oat72? A me Fineco ancora no
 
Perché dopo una settimana c'è la Fed e se non taglia sono dolori
Ormai è scontato al 95% che non tagli almeno prima di settembre. Credo che la differenza dei tagli tra BCE e FED possa arrivare ad un 1% (se la BCe taglia con energia e FED non taglia prima di fine anno o addirittura, come alcuni dicono, ed improbabile ma non impossibile, alza di 0.25). Questo comporterebbe un effetto inflattivo dell'ordine di 0.2-0.3% (secondo il famoso paper che non trovo più) che però rientrebbe appena la fed iniziasse a tagliare. Tutto sommato se le condizioni fossero queste ci si potrebbe anche stare
 
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