Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol XI)

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Buonasera a tutti, molto interessante l'aspetto del "portafoglio pigro" non lo avevo mai considerato. Vista la situazione attuale volevo iniziarne uno, chiedo consiglio vista la mia ignoranza sul tema:
1) è il caso di iniziare con maggiore allocazione in EUR (visto il cambio sfavorevole in USD), sarebbe mia intenzione operare inizialmente a modo di PAC.
2) avete un sito da consigliarmi oltre a "manzianafinanza" che vedo son tutti in USD?
Grazie mille

Uno dei miei siti preferiti: https://www.bankeronwheels.com/long-term-investing-strategies-for-financial-independence/
Gli assidui frequentatori del 3D lo conosceranno a memoria e qualcuno lo odierà pure ... :D

Un altro ottimo sito che sposa la filosofia del grande Jack Bogle:
https://www.bogleheads.org/wiki/Simple_non-US_portfolios

Io personalmente copro l'obbligazionario e lascio a cambio aperto l'azionario.
 
Fa una certa impressione vedere un rosso di questo livello per un ptf 40/60

http://www.lazyportfolioetf.com/allocation/all-country-world-40-60/

PNG image.jpg
 
Le opzioni, certo. Il mondo dei derivati è vastissimo ed è altrettanto complicato.

Sono strumenti per professionisti, con dei vantaggi e svantaggi. I gestori di fondi attivi hanno libero accesso a questo mondo e sono dei professionisti, ma non mi sembra che i risultati siano straordinari.

Gli investitori "normali" più ne stanno alla larga e meglio è.


I fondi attivi sono costruiti per i gestori non per i sottoscrittori

Idem gli ETF che hanno ricarichi molto piu' contenuti ma con masse gestite elefantiache

Gli hedge fund sono una nicchia consolidata .


E qui si puo' infilare un investitore non "normalizzato".

Trattare liberamente opzioni ,ETF , obbligazioni , futures senza barriere ideologiche
 
I fondi attivi sono costruiti per i gestori non per i sottoscrittori

Idem gli ETF che hanno ricarichi molto piu' contenuti ma con masse gestite elefantiache

Gli hedge fund sono una nicchia consolidata .


E qui si puo' infilare un investitore non "normalizzato".

Trattare liberamente opzioni ,ETF , obbligazioni , futures senza barriere ideologiche

Sono d'accordo per la parte riguardante i primi 3 strumenti.

Da ex opzionista credo che le opzioni, se fatte bene, possano dare soddisfazioni anche ad un cassettista. Purtroppo però credo anche che per la loro complessità siano molte poche le persone che possano sfruttarle appieno e consapevolmente, così come invece di rimando siano molte di più quelle che possano farsi molto male. E questo ignorando volutamente i certicates che reputo una delle peggiori invenzioni della finanza moderna.

Le barriere all'accesso delle opzioni comunque esistono. Tu le definisci ideologiche. Personalmente credo che siano tali solamente negli individui ignoranti (ovvero in quelli che le ignorano, che non le conoscono) e non in tutti.
Le barriere che invece secondo me esistono, eccome, sono proprio quelle di accesso ai mercati delle opzioni per noi italiani. Sembra possibile che per poter accedere alle opzioni americane su azioni ed etf USA debba essere necessario utilizzare un broker estero? Mah. Io lo trovo assurdo. Questa è, a mio avviso, la vera e unica barriera.
 
E questo ignorando volutamente i certicates che reputo una delle peggiori invenzioni della finanza moderna.

boh e perchè? sono strumenti abbastanza utili , ne ho fatto uso in passato e anche ora. rispetto alle opzioni sono più maneggiabili senza doversi studiare 900 pagine di teoria e formule
 
Sono d'accordo per la parte riguardante i primi 3 strumenti.

Da ex opzionista credo che le opzioni, se fatte bene, possano dare soddisfazioni anche ad un cassettista. Purtroppo però credo anche che per la loro complessità siano molte poche le persone che possano sfruttarle appieno e consapevolmente, così come invece di rimando siano molte di più quelle che possano farsi molto male. E questo ignorando volutamente i certicates che reputo una delle peggiori invenzioni della finanza moderna.

Le barriere all'accesso delle opzioni comunque esistono. Tu le definisci ideologiche. Personalmente credo che siano tali solamente negli individui ignoranti (ovvero in quelli che le ignorano, che non le conoscono) e non in tutti.
Le barriere che invece secondo me esistono, eccome, sono proprio quelle di accesso ai mercati delle opzioni per noi italiani. Sembra possibile che per poter accedere alle opzioni americane su azioni ed etf USA debba essere necessario utilizzare un broker estero? Mah. Io lo trovo assurdo. Questa è, a mio avviso, la vera e unica barriera.

da ex opzionista credo che invece analizzando i certificates come le opzioni sia possibile impostare strategie interessanti senza dover utilizzare broker particolari e preoccuparsi di margini e altre amenità .... certo la scarsa liquidità può essere un problema ma limitato se si effettuano operazioni da cassettista e poi la liquidità è
un problema anche per le opzioni sul mercato IDEM
 
Idem gli ETF che hanno ricarichi molto piu' contenuti ma con masse gestite elefantiache

Mi sfugge qualcosa... cosa intendi di preciso? Avevo letto di inefficienze di fondi attivi che con masse gestite molto elevate sono ancora più inefficienti di quelli più piccoli.
Nel caso di ETF, penso a replica fisica, i gestori non replicano semplicemente il paniere sottostante?
 
da ex opzionista credo che invece analizzando i certificates come le opzioni sia possibile impostare strategie interessanti senza dover utilizzare broker particolari e preoccuparsi di margini e altre amenità .... certo la scarsa liquidità può essere un problema ma limitato se si effettuano operazioni da cassettista e poi la liquidità è
un problema anche per le opzioni sul mercato IDEM

Ricordo anni fa, vicino alla fine dell'università quindi forse il 2015, mi feci un giro ad una fiera dei brokers a Palazzo Mezzanotte.
Sognavo di fare soldi nello stile di quella che sarebbe diventata la community di wallstreetbets: migliaia di call a quattro spicci attraverso una poderosa analisi supportata dal fattore C.
Mentre in USA avevano appena lanciato robinhood che rendeva gli acquisti semplicissimi,
a me le banche nei padiglioni rispondevano con un misto di sorpresa, impreparazione ed esaltazione perchè pensavano fossi chissà chi.
Infatti i lotti minimi erano piuttosto grandi percui dovevi avere parecchio per operare, ma io questo lo ignoravo ed andavo chiedendo con il massimo della sicumera :D
Cosa che consiglio in generale nella vita quando si frequentano le fiere...

La situazione come oggi era che quasi nessuna offriva il servizio, ricordo solo la defunta binkbank poteva definirsi come operativa nel settore, insieme forse ad iwbank.
 
Buongiorno a tutti e buona domenica, sono nuovo del forum :D.

Premessa: ho (quasi) 37 anni, non ho mai investito, da qualche settimana sto studiando il mondo degli investimenti e il da farsi.

Avevo intenzione di creare un PAC a lungo termine con ETF. Ho aperto un conto su Scalable Capital (SC), e tra l'altro mi sono imbattuto in una cosa che non fa notare nessuno quando fa recensioni sui broker: i Market Exchange sottostanti e la relativa liquidità. Gettex è un mercato più piccolo rispetto ad altri, mentre Xetra ha commissioni alte su SC.

Ad ogni modo, facendo un po' di Backtest, ero arrivato a costruire un mix di SP500, MSCI Europe Quality Factor, US Treasury Bond 7-10 anni (con l'aggiunta di oro).

L'azionario così costruito avrebbe solo la componente USA ed Europa rispetto all'MSCI World ma un rendimento superiore (a parità di rapporto tra USA/Europa). Qui già si potrebbe aprire una discussione sull'effettiva diversificazione di questi indici.

Riguardo la parte obbligazionaria il dubbio vero riguarda l'andare o meno su Bond USA, sia per rendimenti e per le garanzie, nonostante la valuta in USD.

Tutto ciò si scontra poi con la grandezza (e di riflesso la liquidità) degli ETF: sostanzialmente i Bond 7-10 anni USA si trova solo a distribuzione su Gettex, mentre io vorrei fare tutto accumulazione.

Sui bond ho trovato queste alternative papabili: iShares US TIPS, Xtrackers Euro Government Bonds e gli Euro Government Bonds 7-10 anni sia di iShares che Lyxor, ma il primo pur avendo rendimenti maggiori del secondo dovrebbe essere presente solo per 200 Milioni di Euro su Gettex.

In aggiunta a questo l'MSCI Europe Quality Factor è più piccolo e non sembra essere molto scambiato (dovrò controllare anche nei prossimi giorni), ergo dovrò ripiegare sul Xtrackers MSCI Europe (che ha rendimenti inferiori).

In sostanza sono arrivato ad un portafoglio di questo tipo (mostro forchette indicative, perché sto ancora studiando e devo decidere):
Vanguard SP500: 50-60 %
Xtrackers MSCI Europe: 10-15 %
Xtrackers Eurobonds: 10-15 %
Xtrackers Gold: 15-25 %

L'idea alla fine è riuscire a battere (o almeno ottenere) i rendimenti di IWDA (MSCI World) ma con minor rischio.

Che ne pensate? So che forse non è propriamente un Lazy Portfolio, ma vorrei costruire qualcosa che regga nel tempo :D.
 
Un consiglio che mi permetto di darti riguarda la fiscalità, considera bene l'intermediario da usare.
Cerca un po' regime dichiarativo e amministrato con relativi pro e contro.
Poi a mia umilissima opinione vi sono decine di pf già testati, testati per lunghi periodi ergo io mi baserei su quelli.
Aggiungo per darti una risposta più esaustiva dovresti parlarci di DD tollerato, PAC, Pic, quota da investire etc
 
Ciao kudraw e benvenuto!
Consiglio di studiare bene i libri ed i vari link postati nella prima pagina della discussione. Quando ho iniziato a studiare io mi si è aperto un mondo.

Da parte mia posso dirti di valutare (se non l'hai già fatto) i benefici che potrebbe avere puntare ad indici globali piuttosto che sulle singole aree geografiche. Da considerare
anche l'esposizione valutaria del pf.
 
Ciao ti do la mia umile opinione, spero possa esserti d'aiuto:
sulle smallcap hanno una maggiore volatilità delle large, però un maggior rendimento puoi confrontarlo qui da MSCI https://www.msci.com/documents/10199/178e6643-6ae6-47b9-82be-e1fc565ededb e https://www.msci.com/documents/10199/a67b0d43-0289-4bce-8499-0c102eaa8399 , c'è da dire che come ti ha già risposto Greedy tra il 2000 e il 2008 mentre le large cap sia USA che World hanno dato rendimenti negativi, le small cap sia USA che World hanno dato rendimento, idem con patate per i REITS che in quel decennio hanno reso parecchio:https://www.portfoliovisualizer.com...location2_2=100&asset3=REIT&allocation3_3=100 , puoi fare anche la simulazione con degli ETF veri e propri o meglio degli index fund USA.

PS anche i reits sono molto volatili, basta che cerchi su google asset class returns.
Come correlazione mi sembra sia positiva ma inferiore a 1.
Spero di esserti d'aiuto comunque tutto ciò è avvenuto nel passato, del futuro non v'è certezza:confused:

Grazie mille, risposta molto articolata.
Quando la correlazione è positiva ma minore di 1 - esempio 0,50 - si ottiene cmq una riduzione complessiva del rischio o no?
Cioè mettiamo che tra azioni large e small la correlazione sia 0,50. Se io anzichè avere 100% Large e basta, ne alloco metà in Small (con correlazione che si mantiene sullo storico quindi 0,50) avrò ridotto il rischio (es. minor periodo di Drawdown ecc.) o no?

Grazie

Ciao
 
Un consiglio che mi permetto di darti riguarda la fiscalità, considera bene l'intermediario da usare.
Cerca un po' regime dichiarativo e amministrato con relativi pro e contro.
Poi a mia umilissima opinione vi sono decine di pf già testati, testati per lunghi periodi ergo io mi baserei su quelli.
Aggiungo per darti una risposta più esaustiva dovresti parlarci di DD tollerato, PAC, Pic, quota da investire etc

Ciao kudraw e benvenuto!
Consiglio di studiare bene i libri ed i vari link postati nella prima pagina della discussione. Quando ho iniziato a studiare io mi si è aperto un mondo.

Da parte mia posso dirti di valutare (se non l'hai già fatto) i benefici che potrebbe avere puntare ad indici globali piuttosto che sulle singole aree geografiche. Da considerare
anche l'esposizione valutaria del pf.

Ciao e grazie, rispondo ad entrambi. L'idea e' quella di investire sul lungo periodo. Riguardo il Drawdown orientativamente avevo pensato di tararlo max al 15% (+- 5%). Poi non so come reagirei effettivamente nel vedere il rosso, sicuramente meglio del -50% del solo azionario. I backtest del portafoglio che ho pensato arrivano fino al 1998.

Il ragionamento fatto e' il seguente: sono partito dal Permanent Portfolio, quindi 25% su 4 asset class (bond short, long, equity, gold), dopodiche' considerato il lungo orizzonte temporale ho pensato fosse troppo conservativo sull'azionario, quindi quello che ho fatto e' stato semplificare il portafoglio innanzitutto puntando ad un solo ETF obbligazionario (niente separazione tra brevi e lunghi, ho scelto una durata tipo 7-10 anni, che dovrebbe essere cmq la durata media). A quel punto mi si e' liberato un 25% che ho riallocato sull'azionario, partendo dunque da un 50/25/25.

Sull'azionario avevo due possibilita': puntare su un MSCI World o provare ad implementare una mia combinazione. Alla fine ho visto che l'MSCI World ha un 67/69% allocato sul mercato USA ed un 15% sull'Europa (grosso modo, UK e Svizzera inclusi), di fatto usando SP500 e MSCI Europe ho un 82% del MSCI World, ma con rendimenti superiori.

Dopodiche' quindi ho cercato di ottimizzare per ottenere buoni rendimenti e drawdown piu' contentuti del solo MSCI World, la quota azionaria adesso va dal 60 al 70%, mentre si riduce quella dell'obbligazionario, con le forchette illustrate nel precedente post.

Rimane il vero dubbio se mettere in portafoglio Bond USA o Bond Europei, con tutte le conseguenze del caso tra rendimenti e rischio cambio.

@kudraw ma risiedi in Italia ?

Si sono in Italia ;).
 
Ah ho dimenticato di aggiungere, al momento investirei subito circa 3500€, e poi verserei mensilmente 450€ per poi aumentare questa quota a circa 800€/mese.
 
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