sarsopad
Nuovo Utente
- Registrato
- 8/12/13
- Messaggi
- 2.759
- Punti reazioni
- 1.674
Ma ricordiamoci che in montagna e con la neve, la Panda non ti abbandona
Forse la 4x4...con quella a GPL finisci nella scarpata...
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Ma ricordiamoci che in montagna e con la neve, la Panda non ti abbandona
Forse la 4x4...con quella a GPL finisci nella scarpata...
Sono sicuro che non hai considerato il mio intervento come critica al tuo concetto, inattaccabile peraltro.
Era solo una riflessione ad alta voce su un argomento importante, la capacità nel gestire la sofferenza. Quando si discute di ptf con quote azionarie inferiori al 60%, sembro uno con la Panda e tutti gli altri con le Ferrari.
Ma ricordiamoci che in montagna e con la neve, la Panda non ti abbandona
Sono sicuro che non hai considerato il mio intervento come critica al tuo concetto, inattaccabile peraltro.
Era solo una riflessione ad alta voce su un argomento importante, la capacità nel gestire la sofferenza. Quando si discute di ptf con quote azionarie inferiori al 60%, sembro uno con la Panda e tutti gli altri con le Ferrari.
Ma ricordiamoci che in montagna e con la neve, la Panda non ti abbandona
A livello rischio/rendimento un 50/50 fa sicuramente meglio di un 100% azionario. La parte obbligazionaria, in media, fa scendere in % la volatilità più di quanto faccia scendere il rendimento e quindi il rischio/rendimento migliora (e con lui i vari indici di Sharpe, Sortino ecc.).
Come rendimento, però, un 50/50 non potrà mai fare meglio di un 100% azionario, dato che il rendimento di un portafoglio diversificato è la media aritmetica ponderata dei rendimenti degli asset che lo compongono (mentre la volatilità media è minore della media ponderata, a meno che la correlazione lineare tra gli asset sia pari a 1).
L'unica cosa che potrebbe invalidare il ragionamento appena fatto è il rendimento obbligazionario che, in futuro, supera nel lungo termine quello azionario: cosa mai accaduta finora (per ovvi motivi).
Ma il 100% azionario è, come si sa, difficilmente sostenibile da un punto di vista psicologico. Ma con un PAC le cose possono cambiare: il PAC è meno efficiente di un PIC a parità di asset allocation. Ma se con un PIC posso tollerare un 50/50, con un PAC posso spingermi magari a un 80/20 (80% azionario), un 90/10 o addirittura a un 100% azionario.
E' ottima, specialmente se le serie storiche sono state aggiustate col reinvestimento dei proventi.Non è brutta da vedere questa equity line.
Confronto tra 100% azionario e 50/50
Spero si veda, perché presumo non posso inserirla direttamente nel forum per una questione di diritti:
https://images.app.goo.gl/c98doHbmMrhby3A89
Grazie mille.Ciao Dedalo, intanto complimenti per i tuoi interventi e il tuo blog, ti seguo sempre molto volentieri e ti ritengo una persona molto competente.
Riguardo l'allocazione ho trovato nel PAC VA il giusto compromesso ... 80% azionario pac VA, 5% oro, 15% obbligazionario ... facendo un pac in questo modo mi sento molto tranquillo, per un motivo .. quando l'azionario scende molto si compra di più e quando sale si compra meno ... mi permette di avere liquidità nei momenti di DD più marcati e mediare più pesantemente...
Ovviamente questa è una cosa molto personale
E' ottima, specialmente se le serie storiche sono state aggiustate col reinvestimento dei proventi.
Quando si investe con un PIC è difficile spingersi molto di più con l'azionario e bilanciare il portafoglio è quasi inevitabile.
Grazie mille.
Se la strategia e l'allocazione scelta ti fa stare tranquillo, significa che hai fatto un'ottima scelta (per te ovviamente, altri potrebbero non "sopportare" il VA o la tua asset allocation).
Non è brutta da vedere questa equity line.
Confronto tra 100% azionario e 50/50
Spero si veda, perché presumo non posso inserirla direttamente nel forum per una questione di diritti:
https://images.app.goo.gl/c98doHbmMrhby3A89
Volevo chiederti una cosa però, adesso 80/20 mi fa stare tranquillo, ma la vita del pac a 30 anni è lunga e molte cose possono cambiare, variare l'allocazione dopo 15 anni (ad esempio) potrebbe creare dei problemi? ad esempio spostare l'allocazione ad un 60/40 ... ovvio che i presupposti sono mantenere per 30 anni quello prefissato... ma la vita può riservare delle sorprese
Ovviamente
Da vedere e ascoltare...
Salve, vorrei una vostra opinione su un possibile PAC (100 o 200€ al mese) tramite Fineco Replay sull'ETF Xtrackers Portfolio UCITS ETF 1C.
Vorrei partire con un investimento da 10K:
1) per iniziare meglio acquisto unico o rateizzato? (es. PAC mensile da 2K per 5 mesi)
2) Dato che attualmente un PAC su un solo ETF costa di commissione 2,95€/mese + costo ETF annuo (circa 0,7% del capitale), risulta conveniente questa strada o
è preferibile attivare PLUS (costo totale annuo 1,7% sul capitale investito) e farsi fare gli acquisti tramite consulenza?
La domanda mi viene spontanea perchè su un periodo di 25-30 anni dove il capitale diventerebbe di una certa entità, il costo fisso mensile di commissioni attuali (circa 36 euro annui)
sarebbe minore dell'1% corrisposto annualmente alla banca (costo annuo ETF a parte).
C'è qualcosa che non sto considerando o la cosa è più semplice del previsto? Ci sono commissioni nascoste?
3) La dimensione del fondo non molto elevata può essere rischiosa in qualche modo?
Grazie a chi mi saprà rispondere con certezza; ascolto molto volentieri soprattutto i consigli di chi abbia già iniziato su questa strada.
Ciao, sulla prima domanda nessuno lo sa, storicamente ha performato meglio PIC rispetto a PAC ma non troverai una risposta.
Sui costi di un pac considera un versamento almeno bimestrale se le cifre che vuoi investire sono quelle.
La dimensione non e' un problema.
Ho risposto perche' questo ETF l'ho tenuto sotto controllo a lungo per confrontarlo con i lifestrategy
Grazie.
Come è andato il confronto con i Lifestrategy? 60 o 80?
Insomma, puoi vedere tu stesso su justetf il confronto tra i due prodotti; o meglio, nel mio caso andavo con il confronto LS80, risulta vincente LS, mentre ho visto ora che questo prodotto ha sostanzialmente fatto uguale al 60.
Insomma, puoi vedere tu stesso su justetf il confronto tra i due prodotti; o meglio, nel mio caso andavo con il confronto LS80, risulta vincente LS, mentre ho visto ora che questo prodotto ha sostanzialmente fatto uguale al 60.
Capito.
Le rate bimestrali le consigli per una questione di ottimizzazione costi?
Io stavo ragionando che se, nel lungo periodo, il portafoglio arriva a da 10k a 200k, l'1% dato alla banca annuale passa da 100 a 2000 (è bene non fare le somme anno per anno sennò parte un infarto) e quindi 36€ annui di commissioni sono accettabili.
C'è qualcosa che mi sto perdendo?
La risposta deve venire da te e la regola - secondo me - è sempre la stessa: se dopo 15 anni 80/20 non ti fa più stare tranquillo, modificare l'asset a 60/40 (o altre percentuali che riterrai più opportune per te) sarà per te la cosa giusta da fare. L'ideale sarebbe avere la stessa tranquillità che hai adesso per tutti i 30 anni o comunque per tutta la durata dell'investimento.
La tranquillità si può trovare in vari modi: cambiando l'asset in una più prudente o liquidando una parte dell'investimento (questa soluzione, 15 anni prima può però costare molto cara); avendo raggiunto un rendimento tale che magari non fa più paura neppure un eventuale grosso drawdown; avendo totale fiducia nell'asset azionaria per il futuro (vedi Warren Buffet, ad esempio); nel caso in cui l'eventuale liquidazione del portafoglio finanziario non sia indispensabile per vivere o quanto meno non sia vincolata tassativamente a una specifica data; e così via.
Gli investimenti finanziari e le relative asset allocation non possono essere valutati indipendentemente dall'impatto psicologico su di noi e l'impatto psicologico varia in funzione delle conoscenze finanziarie che abbiamo acquisito e di altre caratteristiche personali che sono spesso collegate alle conoscenze (pazienza in primis).