accipicchia
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Vedi, l'errore più comune è proprio quello di credere che l'arte degli ultimi 100 anni sia basata solo sulla stranezza e sul dover stupire a tutti i costi. Non è assolutamente così e studiando i vari movimenti e i loro principali protagonisti si riesce a capire che non si tratta assolutamente mai di improvvisazioni ma di "linguaggi" articolati e spesso assai rigorosi, con evidenti richiami alla storia e alla cultura più alta dell'epoca. Proprio per la sua interdisciplinarietà e i tantissimi agganci intellettuali, tutta l'arte contemporanea è "per iniziati", cioè non è immediatamente comprensibile. E' complessa, non è semplice nè diretta. Va studiata. Se vuoi entrare in questo mondo come artista devi conoscere quei linguaggi, non c'è scampo, proprio per poter rielaborare il tutto mettendoci qualcosa di tuo, la tua personalità. Non basta certo rifare, copiare, richiamarsi, imitare. Così come non è certo la strada giusta quella di "provare a fare qualcosa di strano". Non funziona così. "Ogni opera d'arte è figlia del suo tempo, e spesso è madre dei nostri sentimenti. Ogni periodo culturale esprime una sua arte che non si ripeterà mai più. Noi non possiamo per esempio avere la sensibilità e la vita interiore degli antichi Greci. E se in scultura tentassimo di adottare i loro princìpi non faremmo che produrre forme simili alle loro, ma prive di anima. Come le imitazioni delle scimmie. Esteriormente i movimenti delle scimmie sono perfettamente uguali a quelli dell'uomo. Una scimmia sta seduta, tiene in mano un libro, lo sfoglia, assume un atteggiamento pensieroso, ma ai suoi movimenti manca un senso interiore."(Kandinskij, Lo spirituale nell'arte). Questo libro di pura teoria con il quale Kandinskij teorizza quella che sarà l'Arte Astratta è del 1910. Eppure per la maggior parte delle persone esprime criteri ancora oggi, a centonove anni di distanza, troppo avanzati! Tanti, infiniti lavoratori del pennello ancora oggi imitano, copiano, rifanno un'arte di epoche trascorse e si stupiscono di non venir considerati dalla critica. Sono normali pittori (magari anche bravi tecnicamente), ma non sono artisti. Spero di averti fornito qualche spunto utile: bisogna studiare, conoscere, sapere. La storia dell'arte ci spiega quello che sta accadendo e se non capiamo quello che vediamo non è colpa dei veri Artisti che usano linguaggi "sballati" rispetto a tutto quello che riteniamo "normale". Siamo noi che non abbiamo gli elementi per capire: proprio come se considerassimo insulsi tutti i libri scritti in giapponese solo perchè per leggerli non abbiamo prima studiato il giapponese.