Presentazioni II

Benvenuto al Prof. ma soprattutto a Giovanni.

Al di là di ogni considerazione di merito, ho sempre apprezzato la tua umanità, che in ciascuna Persona è il tratto distintivo che più mi colpisce ed interessa, dal vivo come nel Fol.

Compatibilmente con il tempo che potrai dedicare al Fol, mi aspetto tanto da te in termini di contributi nel tread del nostro amato Mario Schifano!!

Leggere Marione mi procura e mi procurerà sempre un sussulto al cuore. Lui, più di chiunque altro, sa perché.
La ferita non rimargina.
Di Schifano ho un ricordo lucidissimo, una stima infinita, immutata e immutabile. Mi sembra sempre troppo poco quanto possa restituirgli, del molto che egli ha fatto per me, con il mio lavoro e la mia testimonianza. Certo è che, dopo Rosai, è l’artista per il quale batte più forte il mio cuore. Forse perché l’ho conosciuto e l’ho frequentato assiduamente, e ancora mi chiedo se uno così, un genio e un mito vero così, sia davvero esistito oppure l’abbia soltanto vagheggiato nei miei sogni.
 
Mitico Giovanni! Qual sorpresa la tua presenza concreta su questo forum OK!
Ti do il mio modesto benvenuto e sarò curioso di leggere i tuoi interventi sui vari argomenti, partendo da Ottone Rosai, visto che qua dentro si può pacificamente dire che ne sai più di tutti :D
È probabile che ci troveremo in disaccordo, ma è il bello del confronto, no? :cool:
 
Allora parliamo di calcio
Speriamo che Riberi’ faccia Dei buoni cross per Pedro
Domenica la disfida con i gobbi
Li si che correrà il sangue 😜😱

Ah li mi trovi impreparato!

Dai che almeno nell'arte non ci sono sfide con risultati finali, gli ultras si però!!!

:-)

Ciao
 
Buona sera a tutti. Sono uno storico dell'arte di mezza età, che, attualmente, si trova a (tentare di) vendere opere d'arte in tv.
In passato vi ho letto sempre con molta attenzione, e voglio subito ringraziare coloro che mi hanno aiutato a riflettere su certe cose ed esprimere, allo stesso tempo, la mia sincera gratitudine a chi, di voi, mi ha fatto apprezzare autori il cui lavoro non avevo ancora approfondito.
Spero di dare il mio modesto contributo nella discussione su Rosai e, dovesse capitare, anche nelle altre in cui verrò chiamato a partecipare.
Tollerate eventuali miei ritardi nelle risposte, il fatto che potrò intervenire raramente e la dichiarata preferenza che ho per una quindicina di voi.
In generale, citando un recente post dell'utente "artista ?", questo:
"Se dite che un quadro è brutto è un'opinione, se comparate il prezzo con aste o vendite precedenti è informazione, se date del ladro al venditore è diffamazione".
mi permetto di suggerire, quando si decide di scendere sul piano personale, di non scrivere degli altri cose che non accettereste mai di leggere di voi.
Ah, amo smisuratamente il ciclismo, tifo per la Fiorentina (la squadra di calcio e quella che si serve a tavola) e di politica, anzi, dei politici, non capisco un granché.
Date le varie vicissitudini con la salute negli ultimi anni, ho già scelto anche il mio epitaffio, utile all'occorrenza: "Qui giace G.F. Con tutti i suoi sogni ad occhi aperti. Fatti e da fare."

Benvenuto prof @Giovanni Faccenda,
o come hai scritto te Giovanni!
Leggerti tra gli utenti mi riempie il cuore perchè l'amico Mario @nonomnis in privato mi parlava spesso di te.
Spero che darai spesso un tuo contributo sul fol di Schifano, che è stato un tuo amico e sei un appassionato.
Seguo raramente le televendite per motivi di tempo e perchè le trovo distanti da me ma una volta ascoltai un tuo intervento dove alla fine parlavi con la luce negli occhi di Mario Schifano.. quella luce che solo chi sente qualcosa può capire..
A presto
 
Cari amici una domanda tecnica, scusate se la faccio qui ma non ho trovato discussioni dedicate.. Quando, seleziono "visualizza tutti messaggi" di un utente mi compare appunto l'elenco di tutti i messaggi di quell'utente, e fin qui tutto bene. Quando poi però seleziono un dato messaggio dalla lista, il sistema solo a volte mi rimanda a quello, più spesso si apre la discussione su una pagina a caso... Mi pare un malfunzionamento, succede anche a voi?
 
Cari amici una domanda tecnica, scusate se la faccio qui ma non ho trovato discussioni dedicate.. Quando, seleziono "visualizza tutti messaggi" di un utente mi compare appunto l'elenco di tutti i messaggi di quell'utente, e fin qui tutto bene. Quando poi però seleziono un dato messaggio dalla lista, il sistema solo a volte mi rimanda a quello, più spesso si apre la discussione su una pagina a caso... Mi pare un malfunzionamento, succede anche a voi?

Io non ho mai provato ad incappare in questo malfunzionamento, comunque
prova a rivolgerti qui:
Help sito: :supporto@finanzaonline.com

Grazie e ciao
 
Buona sera a tutti. Sono uno storico dell'arte di mezza età, che, attualmente, si trova a (tentare di) vendere opere d'arte in tv.
In passato vi ho letto sempre con molta attenzione, e voglio subito ringraziare coloro che mi hanno aiutato a riflettere su certe cose ed esprimere, allo stesso tempo, la mia sincera gratitudine a chi, di voi, mi ha fatto apprezzare autori il cui lavoro non avevo ancora approfondito.
Spero di dare il mio modesto contributo nella discussione su Rosai e, dovesse capitare, anche nelle altre in cui verrò chiamato a partecipare.
Tollerate eventuali miei ritardi nelle risposte, il fatto che potrò intervenire raramente e la dichiarata preferenza che ho per una quindicina di voi.
In generale, citando un recente post dell'utente "artista ?", questo:
"Se dite che un quadro è brutto è un'opinione, se comparate il prezzo con aste o vendite precedenti è informazione, se date del ladro al venditore è diffamazione".
mi permetto di suggerire, quando si decide di scendere sul piano personale, di non scrivere degli altri cose che non accettereste mai di leggere di voi.
Ah, amo smisuratamente il ciclismo, tifo per la Fiorentina (la squadra di calcio e quella che si serve a tavola) e di politica, anzi, dei politici, non capisco un granché.
Date le varie vicissitudini con la salute negli ultimi anni, ho già scelto anche il mio epitaffio, utile all'occorrenza: "Qui giace G.F. Con tutti i suoi sogni ad occhi aperti. Fatti e da fare."

ma wowwww!!!! buonasera prof giovanni faccenda ... che bello !!! beh avrò da leggere e interverrò un pò meno:):bow:
 
ma wowwww!!!! buonasera prof giovanni faccenda ... che bello !!! beh avrò da leggere e interverrò un pò meno:):bow:

Al contrario, mi auguro: intervenga, dunque, con maggiore frequenza, gentile Pacorez! Abbiamo tutti da imparare: io per primo.
 
Buona sera a tutti. Sono uno storico dell'arte di mezza età, che, attualmente, si trova a (tentare di) vendere opere d'arte in tv.
In passato vi ho letto sempre con molta attenzione, e voglio subito ringraziare coloro che mi hanno aiutato a riflettere su certe cose ed esprimere, allo stesso tempo, la mia sincera gratitudine a chi, di voi, mi ha fatto apprezzare autori il cui lavoro non avevo ancora approfondito.
Spero di dare il mio modesto contributo nella discussione su Rosai e, dovesse capitare, anche nelle altre in cui verrò chiamato a partecipare.
Tollerate eventuali miei ritardi nelle risposte, il fatto che potrò intervenire raramente e la dichiarata preferenza che ho per una quindicina di voi.
In generale, citando un recente post dell'utente "artista ?", questo:
"Se dite che un quadro è brutto è un'opinione, se comparate il prezzo con aste o vendite precedenti è informazione, se date del ladro al venditore è diffamazione".
mi permetto di suggerire, quando si decide di scendere sul piano personale, di non scrivere degli altri cose che non accettereste mai di leggere di voi.
Ah, amo smisuratamente il ciclismo, tifo per la Fiorentina (la squadra di calcio e quella che si serve a tavola) e di politica, anzi, dei politici, non capisco un granché.
Date le varie vicissitudini con la salute negli ultimi anni, ho già scelto anche il mio epitaffio, utile all'occorrenza: "Qui giace G.F. Con tutti i suoi sogni ad occhi aperti. Fatti e da fare."

Un benvenuto anche da parte mia.
Spero a presto.
 
Non sapevo fosse opportuna una presentazione, ma rimedio con piacere.
Appassionato dell'arte in genere e della pittura in particolare, dopo un primo periodo di entusiasta apprendistato mi sono reso conto che navigavo a vista, che il mio approccio, basato unicamente sulle sensazioni, era superficiale e riduttivo. E allora ho cominciato a leggere, a studiare, a visitare, imponendomi di ripartire da uno stato di "tabula rasa" (ebbene sì, liceo classico). E pian piano ho iniziato a mutuare la mia sensibilità con un po' di sapere,
Avevo già iniziato ad acquistate qualche quadro, quando, alla fine degli anni '80, mi capitarono tre situazioni che mi fecero riflettere e comprendere quanto fosse particolare il mercato dell'arte.
La prima fu quando cercai di scambiare due litografie che avevo comperato a rate 10 anni prima sentendole valutare la metà di quanto le avevo pagate.
La seconda avvenne una domenica mattina, vistando con due amici lo studio di un pittore (tutt'ora spesso presente da Orler). Eravamo intenzionati ad acquistare, ma la richiesta, 2 milioni a opera, era impegnativa per le mie tasche. L'amico che conosceva l'artista mi chiese quanto volessi spendere e poi ci fece uscire. Morale: pagai il quadro 350 mila lire.
Infine, pochi mesi dopo, mi trovai invischiato, pur assolutamente estraneo, in un brutto pasticcio con una casa d'aste veneta.
Capii che non bastava scegliere con consapevolezza ma che era indispensabile prestare attenzione alle storture del mercato.
La mia collezione, tuttavia, non si è fermata grazie ad alcuni galleristi che mi hanno insegnato a la massima cautela con i futures e a fiutare le operazioni di scuderia.
 
Non sapevo fosse opportuna una presentazione, ma rimedio con piacere.
Appassionato dell'arte in genere e della pittura in particolare, dopo un primo periodo di entusiasta apprendistato mi sono reso conto che navigavo a vista, che il mio approccio, basato unicamente sulle sensazioni, era superficiale e riduttivo. E allora ho cominciato a leggere, a studiare, a visitare, imponendomi di ripartire da uno stato di "tabula rasa" (ebbene sì, liceo classico). E pian piano ho iniziato a mutuare la mia sensibilità con un po' di sapere,
Avevo già iniziato ad acquistate qualche quadro, quando, alla fine degli anni '80, mi capitarono tre situazioni che mi fecero riflettere e comprendere quanto fosse particolare il mercato dell'arte.
La prima fu quando cercai di scambiare due litografie che avevo comperato a rate 10 anni prima sentendole valutare la metà di quanto le avevo pagate.
La seconda avvenne una domenica mattina, vistando con due amici lo studio di un pittore (tutt'ora spesso presente da Orler). Eravamo intenzionati ad acquistare, ma la richiesta, 2 milioni a opera, era impegnativa per le mie tasche. L'amico che conosceva l'artista mi chiese quanto volessi spendere e poi ci fece uscire. Morale: pagai il quadro 350 mila lire.
Infine, pochi mesi dopo, mi trovai invischiato, pur assolutamente estraneo, in un brutto pasticcio con una casa d'aste veneta.
Capii che non bastava scegliere con consapevolezza ma che era indispensabile prestare attenzione alle storture del mercato.
La mia collezione, tuttavia, non si è fermata grazie ad alcuni galleristi che mi hanno insegnato a la massima cautela con i futures e a fiutare le operazioni di scuderia.

Benvenuto!
 
Abbiamo capito dal racconto che non sei proprio un pischello a meno che per le prime litografie tu non abbia rotto il salvadanaio!
Per curiosità se ti va che tipo di autori collezioni? Con la tua verve polemica credo non ci annoieremo, ciao e benvenuto.
 
Non sapevo fosse opportuna una presentazione, ma rimedio con piacere.
Appassionato dell'arte in genere e della pittura in particolare, dopo un primo periodo di entusiasta apprendistato mi sono reso conto che navigavo a vista, che il mio approccio, basato unicamente sulle sensazioni, era superficiale e riduttivo. E allora ho cominciato a leggere, a studiare, a visitare, imponendomi di ripartire da uno stato di "tabula rasa" (ebbene sì, liceo classico). E pian piano ho iniziato a mutuare la mia sensibilità con un po' di sapere,
Avevo già iniziato ad acquistate qualche quadro, quando, alla fine degli anni '80, mi capitarono tre situazioni che mi fecero riflettere e comprendere quanto fosse particolare il mercato dell'arte.
La prima fu quando cercai di scambiare due litografie che avevo comperato a rate 10 anni prima sentendole valutare la metà di quanto le avevo pagate.
La seconda avvenne una domenica mattina, vistando con due amici lo studio di un pittore (tutt'ora spesso presente da Orler). Eravamo intenzionati ad acquistare, ma la richiesta, 2 milioni a opera, era impegnativa per le mie tasche. L'amico che conosceva l'artista mi chiese quanto volessi spendere e poi ci fece uscire. Morale: pagai il quadro 350 mila lire.
Infine, pochi mesi dopo, mi trovai invischiato, pur assolutamente estraneo, in un brutto pasticcio con una casa d'aste veneta.
Capii che non bastava scegliere con consapevolezza ma che era indispensabile prestare attenzione alle storture del mercato.
La mia collezione, tuttavia, non si è fermata grazie ad alcuni galleristi che mi hanno insegnato a la massima cautela con i futures e a fiutare le operazioni di scuderia.

Benvenuto, e grazie per la condivisione dei tuoi inizi da collezionista.
Ma ocio: modera l'uso del latino! :rotfl:
 
Non sapevo fosse opportuna una presentazione, ma rimedio con piacere.
Appassionato dell'arte in genere e della pittura in particolare, dopo un primo periodo di entusiasta apprendistato mi sono reso conto che navigavo a vista, che il mio approccio, basato unicamente sulle sensazioni, era superficiale e riduttivo. E allora ho cominciato a leggere, a studiare, a visitare, imponendomi di ripartire da uno stato di "tabula rasa" (ebbene sì, liceo classico). E pian piano ho iniziato a mutuare la mia sensibilità con un po' di sapere,
Avevo già iniziato ad acquistate qualche quadro, quando, alla fine degli anni '80, mi capitarono tre situazioni che mi fecero riflettere e comprendere quanto fosse particolare il mercato dell'arte.
La prima fu quando cercai di scambiare due litografie che avevo comperato a rate 10 anni prima sentendole valutare la metà di quanto le avevo pagate.
La seconda avvenne una domenica mattina, vistando con due amici lo studio di un pittore (tutt'ora spesso presente da Orler). Eravamo intenzionati ad acquistare, ma la richiesta, 2 milioni a opera, era impegnativa per le mie tasche. L'amico che conosceva l'artista mi chiese quanto volessi spendere e poi ci fece uscire. Morale: pagai il quadro 350 mila lire.
Infine, pochi mesi dopo, mi trovai invischiato, pur assolutamente estraneo, in un brutto pasticcio con una casa d'aste veneta.
Capii che non bastava scegliere con consapevolezza ma che era indispensabile prestare attenzione alle storture del mercato.
La mia collezione, tuttavia, non si è fermata grazie ad alcuni galleristi che mi hanno insegnato a la massima cautela con i futures e a fiutare le operazioni di scuderia.

Non ti preoccupare erre8, il mercato in Italia è ancora come lo hai descritto tu.
Per questo fa ridere.
 
Non sapevo fosse opportuna una presentazione, ma rimedio con piacere.
Appassionato dell'arte in genere e della pittura in particolare, dopo un primo periodo di entusiasta apprendistato mi sono reso conto che navigavo a vista, che il mio approccio, basato unicamente sulle sensazioni, era superficiale e riduttivo. E allora ho cominciato a leggere, a studiare, a visitare, imponendomi di ripartire da uno stato di "tabula rasa" (ebbene sì, liceo classico). E pian piano ho iniziato a mutuare la mia sensibilità con un po' di sapere,
Avevo già iniziato ad acquistate qualche quadro, quando, alla fine degli anni '80, mi capitarono tre situazioni che mi fecero riflettere e comprendere quanto fosse particolare il mercato dell'arte.
La prima fu quando cercai di scambiare due litografie che avevo comperato a rate 10 anni prima sentendole valutare la metà di quanto le avevo pagate.
La seconda avvenne una domenica mattina, vistando con due amici lo studio di un pittore (tutt'ora spesso presente da Orler). Eravamo intenzionati ad acquistare, ma la richiesta, 2 milioni a opera, era impegnativa per le mie tasche. L'amico che conosceva l'artista mi chiese quanto volessi spendere e poi ci fece uscire. Morale: pagai il quadro 350 mila lire.
Infine, pochi mesi dopo, mi trovai invischiato, pur assolutamente estraneo, in un brutto pasticcio con una casa d'aste veneta.
Capii che non bastava scegliere con consapevolezza ma che era indispensabile prestare attenzione alle storture del mercato.
La mia collezione, tuttavia, non si è fermata grazie ad alcuni galleristi che mi hanno insegnato a la massima cautela con i futures e a fiutare le operazioni di scuderia.

Bentornato
 
Non sapevo fosse opportuna una presentazione, ma rimedio con piacere.
Appassionato dell'arte in genere e della pittura in particolare, dopo un primo periodo di entusiasta apprendistato mi sono reso conto che navigavo a vista, che il mio approccio, basato unicamente sulle sensazioni, era superficiale e riduttivo. E allora ho cominciato a leggere, a studiare, a visitare, imponendomi di ripartire da uno stato di "tabula rasa" (ebbene sì, liceo classico). E pian piano ho iniziato a mutuare la mia sensibilità con un po' di sapere,
Avevo già iniziato ad acquistate qualche quadro, quando, alla fine degli anni '80, mi capitarono tre situazioni che mi fecero riflettere e comprendere quanto fosse particolare il mercato dell'arte.
La prima fu quando cercai di scambiare due litografie che avevo comperato a rate 10 anni prima sentendole valutare la metà di quanto le avevo pagate.
La seconda avvenne una domenica mattina, vistando con due amici lo studio di un pittore (tutt'ora spesso presente da Orler). Eravamo intenzionati ad acquistare, ma la richiesta, 2 milioni a opera, era impegnativa per le mie tasche. L'amico che conosceva l'artista mi chiese quanto volessi spendere e poi ci fece uscire. Morale: pagai il quadro 350 mila lire.
Infine, pochi mesi dopo, mi trovai invischiato, pur assolutamente estraneo, in un brutto pasticcio con una casa d'aste veneta.
Capii che non bastava scegliere con consapevolezza ma che era indispensabile prestare attenzione alle storture del mercato.
La mia collezione, tuttavia, non si è fermata grazie ad alcuni galleristi che mi hanno insegnato a la massima cautela con i futures e a fiutare le operazioni di scuderia.

Qualcuno calmerà ora, forse, i propri bollenti spiriti 🙂
👋
 
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