]Non sono tuttologo, tanto meno virologo con conoscenze epidemiogiche, ma credo proprio che l'Italia abbia fatto tutto ciò che occorreva fino ad oggi per affrontare questa emergenza infettiva.[/B]
E' persino pedante ripetere che, in un mondo del tutto, o quasi, globalizzato, è impossibile evitare il contagio da un virus che, per la prima volta, si adatta all'uomo. La cosa peggiore vista è sentita è stata la caccia all'untore, che qualifica chi l'ha attuata, purtroppo sempre i soliti noti.
Gli altri paesi, coloro i quali nella speciale classifica sono dietro di noi in quanto a casi positivi, credo che, semplicemente, abbiano affrontato in maniera mediaticamente differente la questione, ossia dando per scontato il contagio, cercando di suscitare meno allarmismi e panico. Noi li abbiamo cercati di più, siamo mediamente più bravi degli altri e più ne abbiamo trovati. Ma molti, molti di più già saranno i positivi e non solo in Italia.
Ora non sarà tanto importante trovarne tanto per farlo, quanto curarne il più possibile nella fase iniziale della malattia.
Quindi ora questa roba ce la becchiamo e ce la curiamo, con i mezzi medico scientifici attuali, che, per fortuna, sono di tutt'altra natura rispetto ad epidemie come la spagnola o la stessa asiatica.