RECORDATI: Opa @ 28 euro nel migliore dei casi

@b&t a 39 diceva di essere venditore...... ad oggi ci sono aggiornamenti sull'argomento e sulla sua view?
 
DI SOLITO qui dentro , i titoli buoni da cassetto che pagano e restituiscono sempre il capitale li tengono in pochi

Di solito i thread dove non scrive nessuno sono quelli con i titoli migliori :D:D:D

Cmq sempre dentro anch'io! :yes:
 
Oggi è passata un'informatrice da me.
So che b&t apprezzerà. ;)
 

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Ciao. Io sono entrato stamattina su questo titolo che da metà dicembre scorso a oggi, quasi fine luglio (e cioè in poco più di 7 mesi) è passato da 28 a 40 euro circa, cioè un +40% circa. Se ripetesse una performance analoga, a fine febbraio 2020 varrebbe 56 euro. Ecco: a me basterebbe che adesso arrivasse a 50. Che dite voi? :D
 
Oggi è passata un'informatrice da me.
So che b&t apprezzerà. ;)


Anche tu il Peptazol ???? :eek:

A me l' hanno prescritto l' anno scorso :( subito dopo il passaggio di proprieta' a quelle cifre :angry:

Che Ulcera galoppante !! :D

;)
 
Magari! Sarebbe interessante sentire il parere di b&t.....mi pare che a suo tempo avesse dato un target annuale sui 40 € : son cambiate le previsioni?
 
@b&t a 39 diceva di essere venditore...... ad oggi ci sono aggiornamenti sull'argomento e sulla sua view?

Magari! Sarebbe interessante sentire il parere di b&t.....mi pare che a suo tempo avesse dato un target annuale sui 40 € : son cambiate le previsioni?

Le personali valutazioni mutano in funzione di come si muove la societa', dei conti che licenzia, delle aspettative del mercato ecc. ecc.

Quello che era caro a 39 a fine 2017 in quanto il mercato non scontava il fardello dei cambi con lira turca in primis e anche dollaro per l' anno successivo, ora puo' rappresentare una "solida" base anche alla luce dell' ultima acquisizione e in attesa di vedere i conti che usciranno il 30 Luglio.

L' acquisizione del ptf di farmaci orfani a mio avviso e' stato fatto a multipli interessanti, un po' piu' bassi di quelli del gruppo dal lato EV/Ebitda e tenuto conto che i farmaci per la cura delle malattie rare hanno margini piu' elevati e trattandosi di farmaci e non di societa' non portano con se costi di struttura a tutto vantaggio di Recordati.

D' altro canto non si puo' pensare che se Recordati gira a multipli "storicamente alti" (ma non per questo cari), possa acquisire societa' o prodotti a multipli regalati o quasi come il ptf di farmaci orfani acquisito a fino 2013 e pagato 2,5 volte il rapporto EV/Ebitda.
A quei tempi Recordati quotava 10 - 11 euro se non sbaglio.

Trovo completamente sbagliato l'articolo di una quindicina di giorni fa in cui facendo una "analisi" sul titolo si diceva che Recordati non era un titolo sul quale puntare perché i margini di appezzamento sarebbero trascurabili.

Intanto prima di un investimento bisognerebbe bilanciare questo genere di valutazione con quello riguardante la possibile perdita che ragionevolmente si potrebbe registrare (al netto di forti storni dei mercati difficili o impossibili da prevedere con regolarita').
Se visto da questa prospettiva Recordati ha sempre registrato una volatilita' inferiore alla media e quindi a parita' di gain o loss con titoli piu' volatili l'investitore alla base si sarebbe preso meno rischi.

Poi le motivazioni addotte, prima tra tutte quella di un rapporto EV/Sales tra i piu' alti al mondo.
A parte che mi piacerebbe verificare (se penso all' America e che sul Ftse-Mib Moncler e Diasorin registrano un rapporto simile), qualche dubbio mi viene, ma quel rapporto, incrociato con altri parametri e' utile e si prende come riferimento per tutte quelle societa' che non fanno utili e non per quelle virtuose che registrano margini al top; lo si trova in qualunque libro economico all' A,B,C.
E' evidente che a quelle societa' che registrano margini altissimi il mercato conceda rapporti EV/Sales alti e viceversa.

Sul P/U alto anche qui..... al momento i mercati permettono multipli del genere che hanno visibilita' degli utili futuri in assenza di una crescita forte e sostenibile; inoltre Recordati ha avuto un P/U sempre piu' alto dei "competitor" come vengono definite (non certo da me per un fatto dimensionale in primis, ovvero Novartis, Sanofi, Glaxo ecc.) in quanto ha registrato negli anni tassi passati di crescita piu' elevati associati a una marginalita' in costante crescita.

Quello che mi convince meno e' se l'ultimo rialzo e' da ascrivere alle voci di possibile interessamento a parte del ptf prodotti di Takeda.
Qui si l' operazione sarebbe sfavorevole in quanto i multipli EV/Ebit per l'intero ptf si aggirerebbe intorno a 11 volte.

Quello di Recordati (Ebit Margin) e' 32 volte che potrebbe essere visto a 29,5 volte (per compararlo con i farmaci Takeda), volendo separare i farmaci orfani che rappresentano il 16% del ptf assumento per tali prodotti un Ebit Margin del 45% circa.

Gradirei poco un aumento della leva finanziaria nel rapporto EV/Ebitda fino a 3 volte dove sono collocati alcune obbligazioni a investitori istituzionali che potrebbero aver diritto alla restituzione del prestito in caso di superamento di questo valore.

Preferirei alla luce dell' ultima acquisizione e del peso sempre piu' rilevante dei farmaci per la cura delle malattie rare che la societa' pensasse a un eventuale spin-off della divisione con quotazione magari sul mercato Americano per valorizzarne ancor di piu' le potenzialita' e i multipli.

Saluti
 
Ultima modifica:
shortate un pò a 40.80. Target 38/37 entro fine agosto!
 
oggi alleggerito un po' delle mie amate vendute 600 a 40,97 acquistate nel 2015 a 18,63 nel frattempo sempre comprate e vendute con bei gain.In portafoglio ancora tanteOK!
Consiglio operate su questo titolo e vi dara' soddisfazioni,personalmente sempre bei gain e mai tradito a differenza di altri titoli;)
 
A circa 1 anno di distanza dall'opa possiamo affermare che quella che alcuni definirono truffa in realtà fu solamente un danno che la famiglia si auto-impose per proprie incapacità e/o divisioni.
Per gli altri azionisti, ovviamente che non si fecero prendere dall'emotività o da sentimentalismi -sempre pericolosi in borsa- vendendo a quei prezzi, la situazione è casomai mutata in meglio. Sia perché si ebbe un incredibile occasione di comprare/incrementare a prezzi di saldo sia perché, in ottica forse più pragmatica, la gestione di CVC non è così male.

Altri imprenditori che invece parevano "illuminati" hanno, nel frattempo, perpetrato un vero e proprio furto nei confronti dei propri azionisti, mi riferisco ovviamente alla quotazione di GIMA a multipli stellari (con vendite a piene mani di azioni dei manager) e successiva opa carta contro carta a valori ben inferiori.

Purtroppo in borsa non ci sono certezze.
 
A circa 1 anno di distanza dall'opa possiamo affermare che quella che alcuni definirono truffa in realtà fu solamente un danno che la famiglia si auto-impose per proprie incapacità e/o divisioni.
Per gli altri azionisti, ovviamente che non si fecero prendere dall'emotività o da sentimentalismi -sempre pericolosi in borsa- vendendo a quei prezzi, la situazione è casomai mutata in meglio. Sia perché si ebbe un incredibile occasione di comprare/incrementare a prezzi di saldo sia perché, in ottica forse più pragmatica, la gestione di CVC non è così male.

Altri imprenditori che invece parevano "illuminati" hanno, nel frattempo, perpetrato un vero e proprio furto nei confronti dei propri azionisti, mi riferisco ovviamente alla quotazione di GIMA a multipli stellari (con vendite a piene mani di azioni dei manager) e successiva opa carta contro carta a valori ben inferiori.

Purtroppo in borsa non ci sono certezze.

Io aspetterei prima di dare giudizi. Alla fine tra avere una famiglia che da 100 anni manda avanti l'azienda ed fondo inglese che fa un leveraged buyout c'e' una bella differenza.
 
Io sono dell' idea che quando vi e' un passaggio di quote di maggioranza di una azienda familiare a un fondo il piccolo investitore debba mutare la logica di investimento su quella societa' aumentando la quota dedicata al trading a discapito di quella da "cassettare".

Almeno cosi' io ho operato trascorso qualche tempo post passaggio di proprieta', in parte "violentandomi" rispetto all' operato tradizionale e in presenza di una delle societa' piu' anticicliche presenti sulla borsa italiana.

La storia di questa societa' ha conosciuto anche in passato dispute familiari quando non era ancora quotata, ovvero negli anni settanta.

La fortuna ha voluto (non dal punto della salute) che gia' da prima della quotazione avvenuta in borsa nel 1984 e fino a ridosso del nuovo millennio le redini del gruppo fossero in mano ad Arrigo Recordati, ingegnere chimico che aveva la ricerca come elemento fondamentale e successivamente a Giovanni Recordati che aveva l'internazionalizzazione del gruppo da sviluppare su solide basi oltre a una ben diversa capacita' di rapportarsi con la comunita' finanziaria rispetto al papa'.

Faccio fatica a inquadrare Andrea Recordati rispetto ai predecessori al netto del fatto che da diversi lustri ricopre con successo incarichi apicali all' interno del gruppo per meriti suoi.

Da piu' di un anno la societa' e' gestita da CVC che ha premuto sull' acceleratore rispetto al passato ad acquisizioni di un certo peso.

Solo grazie a quanto ricordato nella stringata cronologia storica che ho fatto e che ha avuto la conseguenza di creare un gruppo con spiccate capacita' tra tutte le maestranze, probabilmente oggi ci troviamo in presenza di poter scomodare l'oracolo di Omaha e nello specifico una delle sue frasi, forse non tra le piu' famose ma che trovo molto centrata per Recordati e per poche altre societa' italiane quotate, ovvero :

"Investite in societa' che potrebbero essere gestite anche da uno sciocco, perché non e' escluso che un giorno questo possa accadere"

Saluti
 
Ultima modifica:
interessante, ricordavo che avevo preso le somme in prestito per l'operazione. era tutta liquidità del fondo?

intendevo che hanno dichiarato l'impegno a non trasferire debito in capo a Recordati tramite fusione con il veicolo che ha lanciato l'opa.
Sicuramente CVC è andato a leva per finanziare l'operazione.
 
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