bow
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Guarda io mi trovo un pò in mezzo al guado: consulente da decenni, consulente in una banca, 'vicino' per motivi anche etici a logiche di consulenza indipendente (se non ci si cerca di porre in maniera indipendente secondo me non si è veri consulenti ma solo venditori), mi ritengo in scarsissimo conflitto d'interesse con il cliente (budget, risultati etc... non mi hanno mai comportato vantaggi, correttezza, controllo costi etc... non mi hanno ancora comportato svantaggi).Ciao a tutti, vi scrivo stremata dopo eterne discussioni con mio padre che si ritrova con mille mila fondi e polizze e un PTF, a mio parere, costruito più per il consulente che per lui.
Obiettivi: Non hanno bisogno di guadagni mirabolanti, ma ciò che hanno ora in portafogli è già tanto se non li manda in perdita. Considerate che il 90% delle litigate avvengono perchè mio padre NON si fida di mezza parola che proferisco (altrimenti non avrebbe quel portafogli) e, soprattutto, "ha paura" di mollare la banchetta di paese che curava lui, suo padre, suo nonno ecc..
0,2% sugli ETF in collocamento allo sportello (quindi con consulenza da parte di un professionista - si spera -) mi sembra onesto, a chi colloco ETF (tra ieri e oggi collocati una decina) faccio pagare qualcosa di più in sottoscrizione. Ovviamente dall'homebanking pagano di meno (e c'è Cap) però a quelli cui l'ho onestamente spiegato finora nessuno ha ritenuto di voler risparmiare con il fai-da-te.Le condizioni delle due banche che utilizza ora, però, sono a mio parere quasi improponibili (acquisto ETF, per dire, a 0,20% a operazione SENZA cap. massimo, bonifici online pagati ecc...).
FONDI VARI, BANCA 1 (tot. 223k)
9K BGF Global Multi Asset Inc E2 EUR H
12K Eurizon Flexible Multistrategy R Acc
3K Franklin Biotechnology Discv N(acc)USD
3K Franklin Technology N Acc EUR
3K Franklin US Opportunities N(acc)EUR
3K Franklin US Opportunities N(acc)EUR-H1
27K JPM Global Multi Strategy Inc D (acc)EUR
15K M&G (Lux) Conservative Allc B EUR Acc
15K M&G (Lux) Glb Fl Rt HY B H EUR Acc
15K M&G (Lux) Optimal Income B EUR Acc
21K PIMCO GIS Divers Inc T EURH Acc
21K PIMCO GIS Income T EUR Hedged Acc
12K Schroder ISF EURO Crdt Abs Rt B Acc EUR
7K Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq A1 Acc EURH
6K Schroder ISF Glbl Sust Gr A Acc EUR Hdg
20K Schroder ISF Global Eq A1 Acc USD
18K Schroder ISF Strat Crdt B Acc EUR Hdg
10K Templeton Euroland N (Acc) EUR
3K Templeton Global Ttl Ret N(acc)EUR-H1
36% azionario, 64% obbligazionario (circa... a occhio, non prenderlo come oro colato o consulenza). Tendenzialmente corrisponde ad un portafoglio "moderato", ma lo considererei a rischio "medio" per via della concentrazione degli asset azionari verso gestori attivi che applicano strategie tematiche (cambiamento climatico, healthcare, tech) e la concentrazione dell'obbligazionario quasi totalmente in approcci flessibili e total return con totale delega di strategia gestionale al gestore (che, come regola madre, andrebbero contenuti).
Non mi è dato sapere se questo è un portafoglio che viene spesso rimaneggiato applicando costi d'entrata/uscita oppure se (come credo) è gestito da un libero professionista che si concentra sulle commissioni di gestione. Direi più la seconda per la tecnica, ormai massificata (e che temo molto) di concentrare l'obbligazionario in flessibile e l'azionario in tematico per difendersi con i tassi con una mano e offrire performance concentrando il rischio con l'altra... tutto bene finché il mercato rema a favore (2019-2020), problematico e tendenzialmente correlato in giù se non lo fa (2018, inizio 2016, marzo e insomma si può fare di peggio...).
Persi singolarmente alcuni di quei titoli sono gestiti con capacità, pur essendo fondi attivi che nascono ovviamente per produrre costi, altri sono più modaioli. Però non mi dilungo.
FONDI VARI, BANCA 2 (tot 185k)
5K Anima Italia A
5K Anima Magellano A
22K Anima Obbligazionario High Yield B
45K Anima Sforzesco A
38K Anima Visconteo A
30K Arca Opportunità globali 2023
10K BGF World Healthscience E2
30K Etica Azionario R
Questa è una banca evidentemente tradizionale. Il portafoglio è un 40% azionario e 60% obbligazionario. La differenza è nell'internazionalità della gestione e degli investimenti. Qui troverai un obbligazionario più "nostrano" composto spesso da bond di banche (anche italiane), titoli di stato europei (molti italiani), quasi assenti paesi emergenti e titoli internazionali. In cambio la strategia è molto meno flessibile (quindi, almeno, i due portafogli non sono fotocopia).
Il grosso dramma del retail bancario è che spesso il meraviglioso 'modello di servizio' è basato sulla spremuta commissionale "signor Mario, il suo fondo ha guadagnato +7%... E' TANTO! Perché non lo togliamo e compriamo il fondo nuovo?". Questa strategia si evince dall'uso di fondi a commissioni di collocamento che personalmente definisco 'occulte' come l'Arca 2023, ovvero a tunnel, e quindi immagino che gli sia stato scontato ben poco anche sugli altri.
Insomma i costi, se lui si fa trascinare, possono essere davvero alti. Al contempo sono prodotti ad asset allocation che magari su orizzonte lungo (es. 20 anni) grossi danni non dovrebbero farne. Sicuramente hanno un certo rischio tassi, oggi.
50K liquidi circa
20K rendimax
Se li consideriamo come asset di portafoglio sei ad un 28% di azionario su 480k investiti. Complessivamente moderato, ma l'efficienza è quella che il doppio modello di servizio (probabile) di promotore+retail banking può offrire (contenuto).
Converrete con me che tutta sta cosa rasenta la follia tanto è spezzettata, costosa e poco sensata.
Dal punto di vista del trader e dell'utente di FOL medio sì, dal punto di vista del retail banking salvo il caso in cui non venga purgato con commissioni di uscita/entrata spesso e volentieri, sono portafogli assolutamente nella media ed anzi c'è molto molto di peggio in giro (spero non le polizze che non descrivi).
Insomma né follie, né truffe, un amministratore delegato di una banca o un ministro dell'economia (che poi spesso entrano ed escono dai CDA bancari) loderebbe come perfetti tali investimenti, probabilmente.
Il concetto di 'spezzettato' è relativo: il LifeStrategy che dici tu investe in migliaia di titoli, se guardi il portafoglio è molto 'spezzettato'. Nel portafoglio dei miei genitori ho messo 10 ETF, 4 fondi attivi (2 bilanciati, 1 flessibile di cui apprezzo la strategia ed 1 obbligazionario a duration negativa), oltre a panieri diversificati di singoli titoli azionari e bond (oltre a conti deposito)... sarebbe efficentabile, ma anche lì devo fare i conti con la psicologia di persone non addette ai lavori e muovermi in punta di piedi per motivi relazionali, il Lazy di 2 ETF mi causerebbe grossi problemi relazionali.
Fai attenzione perché gli ETF sono strumenti efficientissimi ma replicano indici: e i 10 anni appena terminati sono stati un periodo di "boom" di mercati rispetto alla storia del mercato degli ultimi 70 anni. Che succedi se indicizzi su pochi strumenti (vabbé il lifestrategy è un altro discorso, ma personalmente sto aspettando che sia meno acerbo per sostituirlo con i bilanciati, e non parliamo certo di una cifra consistente come quella dei tuoi) e nei prossimi anni il trend di mercato, per qualche anno, si inverte? Attenta che i clienti (inclusi i genitori) guadagnano in percentuale e perdono in euro. Se va ha fatto "dopotutto il 10%, un pò più dei vecchi BTP" se non va "mi hai fatto buttare 70000 euro!!!! Aaaah!".
Poi io do avvisi per situazioni generali, ogni persona e situazione relazionale è a sé ed è unica.
Ora... credo che i fondini e fondetti della banca 2 non si possano toccare causa cose convinzioni sue mentre penso ci sia un po' più margine per migliorare l'allocazione dei 223k della banca 1.
Essendo lui MOLTO inesperto e, soprattutto, senza voglia di occuparsene particolarmente, pensavo ad un Vanguard LifeStrategy, magari a distribuzione (devo ancora ragionare su quale allocazione di azionario in base alla composizione dei suoi fondi che sto approfondendo).
Forse la cosa che puoi fare, e che spesso è la più valida, è:
1- Imparare a pescare, piuttosto di cercare un pesce pronto da servire in tavola (es. il MSCI World perché costa solo 0,07% o il LifeStrategy perché è semplice e rappresenta tutto un portafoglio).
2- Evitare litigi. Dare assistenza. Iniziare ad entrare, se puoi, nel rapporto relazionale con i consulenti. Un discorso maturo è "Papà ha un profilo di rischio contenuto, sappiamo tutti che questi prodotti devono pagare delle commissioni con il capitale e che salvo strategie un pò azzardate (longshort, flexible etc...) è dura tirare fuori redditività e pagare commissioni sulla quota prudente, quindi vedo che c'è da un lato 'flessibilità' sperando che questo valore aggiunto riesca a tirarlo fuori un gestore e dall'altra concentrazione tematica del rischio sperando che la quota azionaria sovraperformi il mercato. Per non comprare volatilità in questo processo non dico di non voler pagare tutto o cambiare dei rapporti consolidati, ma venirci incontro efficientando un pò...". Ecco... iniziare ad affiancare un pò di ETF o bond (adesso bond con redditività residua non ne trovi... ma non è sempre 2020) a fondi attivi, che possono essere conservati (facendo guadagnare qualcosa anche al consulente/banca... almeno finché non sarete completamente autonomi ed i genitori convinti) laddove hanno un senso (solo a titolo di esempio il PIMCO GIS Divers Inc T EURH Acc ha una strategia income a durata finanziaria contenuta rispetto alla maturity e flessibile che può somigliare un pò a quella di un high yield short duration bond, ma è ben diversa, decorrela da quello che fa un ETF e al momento ha senso farla gestire attivamente ad un gestore...).
Ora, la grossa incognita è se poi il consulente accetta questo discorso "maturo" ed è in grado di darvi consulenza... oppure semplicemente vi si 'oppone'. Credo che però anche nella relazione con il genitore un "papà, studio e cerco di capire anche io" ha un approccio diverso da "mettiamo 650k su questi quattro ETF".
3- La cosa più importante di tutti sarebbe capire il vero profilo di rischio/rendimento del genitore (che non può essere il tuo) e capire se questo è compreso/seguito dai consulenti. Sì, sì, il cliente retail parte sempre da un "no, io rischio zero, non ci capisco niente e non voglio rischiare nulla, però un pò di guadagno sì... almeno 6-7% sicuro l'anno, altrimenti che senso ha?". La verità va poi capita (dallo stesso consulente) nel tempo: come reagisce l'investitore alle fasi di discesa? Come ha investito finora? Etc... etc... (vabbé su youtube sto proprio facendo un tutorial su questi temi, c'è anche il capitolo sul rischio, quindi non mi ripeto).
Insomma forse non puoi (facilmente) imparare a fare il consulente, ma si può imparare facilmente a 'controllarlo' e 'farlo lavorare come si vuole che lavori'.