Sabaf: nel primo trimestre ricavi in flessione del 40%
Di Pierpaolo Molinengo
Il Consiglio di Amministrazione di Sabaf si è riunito oggi a Ospitaletto per approvare il resoconto intermedio di gestione del primo trimestre 2009.
Nel primo trimestre del 2009 si è manifestata una forte contrazione dei livelli di attività, determinata dal rallentamento dei consumi di beni durevoli e dalla riduzione dei livelli delle scorte lungo tutta la filiera produttiva e distributiva. Nel trimestre, i ricavi di vendita sono stati pari a 26 milioni di euro, in flessione del 40,4% rispetto ai 43,7 milioni di euro del primo trimestre 2008. La riduzione dei prezzi delle materie prime è stata pressoché interamente trasferita sui prezzi di vendita, che sono stati inferiori di circa il 4% rispetto al primo trimestre 2008. I ricavi del trimestre sono stati inoltre condizionati dalla perdita di fatturato, pari a 2,5 milioni di euro, di due importanti clienti (Antonio Merloni e Lofra), attualmente in procedura concorsuale. Il calo delle vendite è stato generalizzato a tutti i principali mercati: in Italia le vendite sono state pari a 12,9 milioni di euro (-33,6%), in Europa Occidentale a 2,2 milioni di euro (-39,3%) ed in Europa Orientale a 6,1 milioni di euro (-41,4%). Anche nei mercati extraeuropei, dove più evidente è stato il fenomeno di riduzione delle scorte da parte dei produttori di elettrodomestici, i ricavi sono stati in forte flessione. Tutte le famiglie di prodotto hanno rilevato vendite in calo, più marcate per i rubinetti semplici, a causa della sempre minore diffusione di questo prodotto sui mercati europei. Solo per i rubinetti in lega leggera la flessione è stata moderata (-5,1%).
A fronte della drastica riduzione del fatturato, il Gruppo ha adottato misure per il contenimento dei costi, che hanno consentito di mantenere una redditività operativa leggermente positiva.
I provvedimenti più significativi hanno riguardato l'azzeramento del lavoro temporaneo (140 persone in media nel 2008), il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per circa 70 dipendenti in media e l'internalizzazione completa della pressofusione dei bruciatori. L'EBITDA del periodo è stato pari a 3,1 milioni di euro, pari al 12,1% delle vendite, in flessione del 67,6% rispetto ai 9,7 milioni di euro (22,2% delle vendite) del primo trimestre 2008. Il reddito operativo (EBIT) è stato pari a 0,2 milioni di euro, corrispondente allo 0,7% del fatturato, inferiore del 97,3% rispetto ai 6,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2008 (15,5% del fatturato).
Il risultato netto di periodo è stato negativo per 0,3 milioni di euro, contro un risultato positivo di 3,9 milioni di euro nel primo trimestre 2008.
Investimenti e posizione finanziaria
Il Gruppo è stato in grado di mantenere un'efficace gestione del capitale circolante netto, che nel corso del trimestre si è ridotto di 5,8 milioni di euro, principalmente grazie alla riduzione delle rimanenze, ottenuta mediante una diminuzione dei livelli di produzione superiore rispetto alla flessione delle vendite.
Gli investimenti del trimestre sono stati pari a 4,9 milioni di euro (2,8 milioni di euro nel primo trimestre 2008), volti alla realizzazione di nuovi prodotti, per i quali l'inizio delle vendite è atteso nella seconda metà dell'anno.
Al 31 marzo 2009 l'indebitamento finanziario netto è di 25,4 milioni di euro, contro i 29, 7 milioni di euro del 31 dicembre 2008, mentre il patrimonio netto è pari a 103,5 milioni di euro (103,3 milioni di euro al 31 dicembre 2008).