Ciao Investart, da uno come te che si preoccupa sempre degli aspetti legali, questa proprio non me l'aspettavo.
Un televenditore, e qualunque venditore aggiungo, non può assolutamente dire tutto o il contrario di tutto proprio perchè indossa la veste del venditore e "chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni ...".
Non sto dicendo che i televenditori siano dei delinquenti, ma solo che non possono "dire tutto e il contrario di tutto" come tu affermi.
Nel concreto occorre che ci sia una querela di chi ha subito il raggiro e il giudice deve valutare, nel concreto, se ci si trovi in una di quelle circostanze in cui il limite tra la normale presentazione delle qualità di ciò che si vende e l'induzione in errore attraverso artifizi o raggiri è stato o meno superato.
Secondo me qualunque giudice saprebbe riconoscere tale circostanza quando, per un'opera d'arte si parli di rivalutazioni consistenti in poco tempo, e quando esse vengano date per certe e addirittura promesse.
In tali casi, dato che la realtà è profondamente diversa, si approfitta dell'ignoranza e buona fede delle persone meno esperte (inducendole in errore) e quindi più indifese (che poi sono quelle che magari non sanno che potrebbero presentare querela), il che non è solo illegale, ma anche moralmente riprovevole.