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Intervista al CEO Labriola e indiscrezioni su deal Sparkle
Repubblica riporta un’ampia intervista al CEO Labriola in cui si sottolineano le opportunità e gli obiettivi, non solo finanziari, della nuova TIM. Labriola in particolare:
- Vede una necessità di consolidamento nel segmento Consumer, dove l’azione del gruppo sarà concentrata sulla semplificazione della relazione con i clienti, anche attraverso il lancio a gennaio della nuova app;
- Vede significative opportunità di crescita nel segmento Enterprise, l’infrastruttura di Data Center più sviluppata sul territorio italiano, impegnata nell’offrire servizi di connettività, cloud, cybersecurity alle grandi imprese e alla PA, anche grazie al contratto con il PSN della durata di 13 anni che sosterrà la crescita del business, attesa salire a €5bn al 2030 dai €3bn attuali;
- Conferma la sostenibilità industriale del business domestico, strutturato con 16 mila FTE - dipendenti a tempo pieno - (mentre 20 mila sono stati allocati in NetCo), di cui 5mila in Enterprise e 11 mila in ConsumerCo (inclusi 4 mila operativi nei call center, che i concorrenti hanno invece esternalizzato);
- Il piano di marzo potrà ritornare a parlare di crescita, anche per vie esterne grazie alla ritrovata flessibilità e solidità finanziaria con D/EBITDA inferiore a 2x. Per lo stesso motivo sarà possibile pensare a una politica di dividendi, implementabile post closing, magari anche con operazioni sul capitale che oggi è di 11bn (interpretiamo come la possibilità di valutare la distribuzione di riserve);
- Ribadisce la propria disponibilità per un nuovo mandato;
- Conferma che la cessione di NetCo non può essere bloccata anche da un eventuale cambio di CdA;
- Intende proseguire nel tentativo di trovare un accordo con tutti gli azionisti;
- Ribadisce il commitment dell’azienda anche sul fronte sociale, in particolare sui temi del gender gap e contro la violenza sulle donne, tema al centro delle nuove campagne pubblicitarie del gruppo.
I messaggi più importanti dell’intervista a nostro avviso sono quelli relativi alla ritrovata opportunità di crescita del gruppo e alla possibilità di riavviare una politica di dividendi, anche con una distribuzione straordinaria a valle del closing. Segnaliamo poi che secondo il Sole24ore KKR sarebbe pronta a presentare una nuova offerta vincolante per Sparkle, alzando la valutazione dell’asset da €600mn (base, senza earn-out) a €750-800mn. La nostra SOTP include la cessione di Sparkle a €750mn, per cui si tratterebbe di un’indicazione di supporto. Lo stesso articolo evidenzia alcune difficoltà del fondo F2i nel raccogliere fino a €1bn da parte dei principali soci. Ricordiamo che comunque l’operazione di cessione di NetCo è interamente finanziata e non è dipendente dalla stake che verrà assunta da F2I.
Repubblica riporta un’ampia intervista al CEO Labriola in cui si sottolineano le opportunità e gli obiettivi, non solo finanziari, della nuova TIM. Labriola in particolare:
- Vede una necessità di consolidamento nel segmento Consumer, dove l’azione del gruppo sarà concentrata sulla semplificazione della relazione con i clienti, anche attraverso il lancio a gennaio della nuova app;
- Vede significative opportunità di crescita nel segmento Enterprise, l’infrastruttura di Data Center più sviluppata sul territorio italiano, impegnata nell’offrire servizi di connettività, cloud, cybersecurity alle grandi imprese e alla PA, anche grazie al contratto con il PSN della durata di 13 anni che sosterrà la crescita del business, attesa salire a €5bn al 2030 dai €3bn attuali;
- Conferma la sostenibilità industriale del business domestico, strutturato con 16 mila FTE - dipendenti a tempo pieno - (mentre 20 mila sono stati allocati in NetCo), di cui 5mila in Enterprise e 11 mila in ConsumerCo (inclusi 4 mila operativi nei call center, che i concorrenti hanno invece esternalizzato);
- Il piano di marzo potrà ritornare a parlare di crescita, anche per vie esterne grazie alla ritrovata flessibilità e solidità finanziaria con D/EBITDA inferiore a 2x. Per lo stesso motivo sarà possibile pensare a una politica di dividendi, implementabile post closing, magari anche con operazioni sul capitale che oggi è di 11bn (interpretiamo come la possibilità di valutare la distribuzione di riserve);
- Ribadisce la propria disponibilità per un nuovo mandato;
- Conferma che la cessione di NetCo non può essere bloccata anche da un eventuale cambio di CdA;
- Intende proseguire nel tentativo di trovare un accordo con tutti gli azionisti;
- Ribadisce il commitment dell’azienda anche sul fronte sociale, in particolare sui temi del gender gap e contro la violenza sulle donne, tema al centro delle nuove campagne pubblicitarie del gruppo.
I messaggi più importanti dell’intervista a nostro avviso sono quelli relativi alla ritrovata opportunità di crescita del gruppo e alla possibilità di riavviare una politica di dividendi, anche con una distribuzione straordinaria a valle del closing. Segnaliamo poi che secondo il Sole24ore KKR sarebbe pronta a presentare una nuova offerta vincolante per Sparkle, alzando la valutazione dell’asset da €600mn (base, senza earn-out) a €750-800mn. La nostra SOTP include la cessione di Sparkle a €750mn, per cui si tratterebbe di un’indicazione di supporto. Lo stesso articolo evidenzia alcune difficoltà del fondo F2i nel raccogliere fino a €1bn da parte dei principali soci. Ricordiamo che comunque l’operazione di cessione di NetCo è interamente finanziata e non è dipendente dalla stake che verrà assunta da F2I.