Ah ci sono anche queste news...è un papiello, non prendete sonno mentre leggete
itolo: Ariston:
Merloni (pres); cresceremo nella sostenibilita' (CorSera)
Ora: 08/01/2024 08:40
Testo:
MILANO (MF-NW)--"Abbiamo investito 1,5 miliardi tra acquisizioni e
impegni sull'ammodernamento delle fabbriche. Il risultato?
Ariston dalla quotazione in Borsa di due anni fa ha raddoppiato la
taglia". Il presidente esecutivo Paolo Merloni racconta a L'Economia del
Corriere della Sera un biennio di lavoro intenso, passato al galoppo tra
m&a che ha cambiato la geografia del gruppo e investimenti in tecnologia
per costruire le fabbriche del futuro.
E' il figlio di Francesco, 98 anni, tuttora presidente onorario della
societa', che nel 1953 aveva ereditato il ramo dell'azienda di suo padre
Aristide nel riscaldamento delle abitazioni. Ariston e' un campione che
arrivera' alla chiusura del bilancio 2023con 3,1 miliardi di ricavi nel
comfort termico hi tech, oltre 400 milioni di margine operativo lordo e
200 milioni di utile netto secondo le stime degli analisti. Merloni, terza
generazione degli industriali di Albacina, a pochi chilometri da Fabriano,
e' impegnato nel seguire e anticipare l'evoluzione normativa imposta dalla
transizione energetica.
"La graduale riduzione degli incentivi alle caldaie a condensazione -
dove si studia anche l'alimentazione a idrogeno - spinge verso nuove
tecnologie come le pompe di calore a maggiore efficienza energetica. Le
nostre fabbriche sono pronte per tutte le soluzioni. Sono convinto che nel
breve prevarra' un mix tecnologico", dice l'imprenditore che guida un
gruppo con 28 fabbriche, 30 centri di ricerca e sviluppo, produce in 15
Paesi e in 43 a livello mondiale ha una presenza diretta. Ora Ariston ha
imboccato la 'Road to 100'. E' il manifesto dell'impegno per arrivare nel
2030, anno del centenario della societa', allineata agli obiettivi di
decarbonizzazione e sostenibilita' dettati dall'Unione europea. Il gruppo
ha disegnato cinque aree di impegno che coprono tecnologie, prodotti,
catene di fornitura, governance e persone. Con i progetti a piano - circa
150 milioni di investimenti l'anno sulle fabbriche piu' quelli in ricerca
e sviluppo - Ariston si muove sul mercato della climatizzazione che in
Europa vale 12 miliardi e su quello dell'acqua calda che pesa per altri 4
miliardi.
In un orizzonte di dieci anni "vorremmo crescere anche attraverso
alleanze e acquisizioni e continuare a essere uno dei maggiori player
mondiali in un mercato che sara' piu' concentrato. L'acquisto in Germania
di Centrotec, nota per il marchio Wolf, e' costato piu' di un miliardo, di
cui 700 milioni cash e piu' di 300 milioni di controvalore in azioni, pari
a oltre 41 milioni di azioni di Ariston Holding Nv. Anche questo e' un
esempio di alleanza tra imprenditori, e' stata un'acquisizione ma anche un
merger", ha detto, spiegando che "oggi la Centrotec della famiglia Krass
e' il secondo azionista della nostra societa' quotata con l'11%. Abbiamo
fatto questo investimento in un momento difficile, proprio mentre era
scoppiato il conflitto tra Russia e Ucraina. Ma ne e' valsa la pena. Wolf
e' un marchio pioniere del settore, specializzato nelle pompe di calore di
nuova generazione, mentre Brink, marchio olandese, e' attivo nella
produzione di dispositivi per la ventilazione domestica, un settore ancora
di nicchia che riguarda in particolare modo gli edifici isolati
termicamente, quelli a zero emissioni di nuova generazione, che hanno
comunque bisogno di un ricambio d'aria e che si stanno affrancando
dall'uso di combustibile fossile. Un business che e' destinato a subire
una forte accelerazione. Con questa operazione la Germania e' diventata il
nostro primo mercato".
L'economia in Germania ha rallentato piu' che negli altri Paesi "ma la
regolamentazione tedesca voluta in vista della transizione energetica ha
dato una spinta incredibile al nostro settore, grazie a incentivi
fortissimi decisi proprio dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.
Berlino ha deciso di svecchiare il sistema tedesco di riscaldamento con le
caldaie, uno dei piu' obsoleti in Europa. Ora il mercato corre. Nel
frattempo, portiamo avanti la nostra road map che coinvolge tutti gli
attori, la nostra filiera", ha spiegato Merloni.
"Vogliamo evitare 100 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 entro il
2030 e grazie alle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza vendute, e
ridurre del 42% le emissioni Scope 1 e Scope 2, e oltre il 50% delle
emissioni Scope 3 che derivano dall'uso dei prodotti venduti per ogni
milione di euro di valore aggiunto. Il 98,25% della CO2 deriva dalle
emissioni prodotte dall'utilizzo che famiglie ed imprese fanno dei
prodotti venduti da Ariston, chequindi rafforza ulteriormente il proprio
impegno a investire nell'innovazione tecnologica per ampliare la propria
offerta di soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza smart e mettere a
disposizione dei propri clienti pompe di calore di ultima generazione con
refrigeranti naturali, prodotti ibridi e ad idrogeno, oltre che tecnologie
all'avanguardia come il Demand Response e l'Home Energy Management", ha
aggiunto.
La riduzione degli incentivi sulle caldaie a condensazione spinge verso
nuove tecnologie, come le pompe di calore e, ha detto Merloni, "noi in
Ariston siamo gia' pronti. Nel lungo termine ci aspettiamo una
predominanza di questa tecnologia in grado di assorbire le calorie
contenute in ambienti esterni come aria, acqua e terra e trasferirli nelle
abitazioni in forma di riscaldamento o acqua calda. Ci vorra' un periodo
di transizione, dominato dalla presenza di tecnologie diverse, magari
anche ibride o associate tra di loro. L'Europa sta passando da un modello
di incentivazione economico o fiscale a uno basato su un insieme di regole
che garantiscano che le nuove costruzioni e le ristrutturazioni seguano i
criteri green. Attenzione pero' che l'intero sistema puo' progredire solo
in presenza di certezza delle regole nel medio e lungo termine. Solo in
questo modo, infatti, le imprese potranno mettere a terra investimenti
industriali e politiche solide a supporto di tutta la filiera, compresa la
formazione su tecnologie molto diverse dal passato, come sono le stesse
pompe di calore".
Su eventuali nuove acquisizioni Merloni ha detto che "in questo contesto
di forte cambiamento noi vogliamo continuare ad aggiungere 'pezzi' di
industria e di servizi nella transizione energetica. Ci possono essere
forti opportunita' di crescita che possono emergere sul mercato per
Ariston che ha un ruolo di consolidatore". Un anno e mezzo fa Ariston ha
scelto di portare la sede legale in Olanda ma il presidente esecutivo ha
sottolineato che "in Olanda abbiamo portato solo la sede legale, la
societa' resta italiana cosi' come la proprieta' e' nella Penisola dove
continuiamo a investire. Avevamo preso questa decisione perche' un
imprenditore cerca regole certe sul lungo periodo. In quel momento avevamo
bisogno di flessibilita' per la nostra quotazione in Borsa, come il voto
multiplo, proprio per la nostra natura di aggregatori".
cos
(fine)
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0808:39 gen 2024