Personalmente non rientro nei canoni, quindi la patrimoniale non mi toccherebbe.
Ciononostante, in questa congiuntura e con questa pressione fiscale la considero un'assurdità dettata dal populismo e dall'invidia.
Quando sento quei due sostantivi, sento puzza di Berlusconi. E di imminente default.
Finiamola con le baggianate e stiamo ai temi reali: si vuole far sì che l'italia diventi un Paese più produttivo? Allora si deve spostare la tassazione dalla produzione (reddito delle persone fisiche e delle aziende, tassato al 50-60%) alla proprietà e alle rendite passive. Stiamo a discutere di "invidia", di "populismo", di "in questa congiuntura?" (ce n'è mai stata una buona)? Va bene, allora non lamentatevi se domani finiamo come in Argentina.
L'orologia rintocca: a febbraio ci sono da rinnovare 40 miliardi di titoli di stato. E se non ci aiuteranno l'Europa o il FMI (comprandoci e, finalmente, mettendoci sotto tutela), finiremo coi soldi del monopoli.