Questo il report di MF (in aggiornamento) sulla trimestrale:
Settimo trimestre consecutivo di crescita record e Unicredit migliora la guidance 2022
di Francesca Gerosa
La banca vede per fine anno un utile superiore a 4,8 mld contro i 4 mld indicati prima. Tra luglio e settembre si è attestato a 1,7 mld, includendo la Russia (esposizione ridotta del 50% a 3,1 mld a costi minimi), e a 1,3 mld escludendola, oltre le attese. Solida la posizione patrimoniale con un Cet1 al 15,41%
Settimo trimestre consecutivo di crescita record e Unicredit migliora la guidance 2022. Il gruppo bancario guidata da Andrea Orcel ha chiuso i tre mesi luglio-settembre con un utile netto, esclusa la Russia, di 1,3 miliardi di euro, in calo del 9,9% sul trimestre precedente, ma in rialzo del 31,1% anno su anno (1,7 miliardi comprendendo la Russia) e oltre le attese degli analisti. Mentre nei primi nove mesi dell'esercizio l'utile netto è salito a quota 4 miliardi, superando l'intero anno 2021.
Esposizione alla Russia ridotta del 50% a 3,1 miliardi, a costi minimi
Escludendo l'impatto della Russia, i ricavi netti sono stati pari a 4,2 miliardi, in aumento del 6,8% anno su anno e in calo del 2,4% sul trimestre precedente. L'esposizione cross-border del gruppo verso la Russia è stata ridotta, a costi minimi, complessivamente del 50% a circa 3,1 miliardi, "attraverso azioni proattive e disciplinate", ha sottolineato la banca, rimarcando di essere impegnata a mantenere un progressivo approccio di de-risking.
Settimo trimestre consecutivo di crescita record, migliori primi nove mesi e terzo trimestre da almeno un decennio
Inoltre, escludendo l'impatto negativo una tantum legato al Tltro III, la banca ha registrato ricavi netti pari a 4,6 miliardi (+14,6%). Si tratta, ha sottolineato Unicredit, "del settimo trimestre consecutivo di crescita record, migliori primi nove mesi e terzo trimestre da almeno un decennio", avendo conseguito tutti gli obiettivi su tutte le leve e tutte le aree di business. Solida la posizione patrimoniale con un Cet1 ratio al 15,41% nel terzo trimestre, al netto della distribuzione agli azionisti di 3,75 miliardi relativa all'esercizio 2021 e della maturazione dei dividendi pari a 1,4 miliardi per il 2022.
Esposizioni deteriorate nette in calo a 6,5 miliardi
Quanto alle esposizioni deteriorate lorde, esclusa la Russia, sono risultate pari a 13 miliardi nel terzo trimestre (-1% trimestre su trimestre, -35,9% anno su anno) con un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi del 2,8% (invariato trimestre su trimestre, -1,8% anno su anno), mentre quelle nette si sono attestate a 6,5 miliardi (-1,9% trimestre su trimestre, -25,6% anno su anno) con un rapporto tra esposizioni deteriorate nette e totale crediti netti dell'1,4% (invariato trimestre su trimestre, -0,6% anno su anno). Infine, il rapporto di copertura sulle esposizioni deteriorate è stato del 49,7% (+0,4% trimestre su trimestre e -7% anno su anno).
" Unicredit ha ottenuto ancora una volta risultati finanziari eccezionali. Questo è il nostro settimo trimestre consecutivo di crescita e i migliori primi nove mesi dell'anno, da almeno un decennio. Siamo in netto anticipo sugli obiettivi del piano, nonostante il prudente consolidamento delle linee di difesa", ha commentato il ceo, Andrea Orcel, aggiungendo che il piano strategico UniCredit Unlocked sta dando i suoi frutti: "la nostra trasformazione industriale", ha spiegato, "è in pieno svolgimento, i nostri risultati ripetutamente positivi e stiamo ulteriormente migliorando la guidance per l'intero anno 2022".
Per Orcel il cambio di passo in termini di eccellenza operativa riflette la positiva dinamica commerciale, un contesto di tassi d'interesse favorevole, disciplina sui costi, basso costo del rischio e, soprattutto, "il costante impegno delle nostre persone e ci consente di migliorare ulteriormente la nostra guidance per l'intero anno 2022 con un utile netto superiore ai 4,8 miliardi", ha detto.
Generazione organica di capitale di oltre 200 punti base
Tutto ciò, combinato con il significativo miglioramento nell'efficienza del capitale, ha continuato il ceo, "ci permette inoltre di migliorare la guidance per l'intero anno 2022 con una generazione organica di capitale di oltre 200 punti base. Il nostro Cet1 ratio pari al 15,41%, inclusi gli impatti derivanti dal quadro normativo avverso, rimane tra i leader del settore e rispetta il nostro impegno di distribuzione agli azionisti relativa all'esercizio 2021, pari a 3,75 miliardi e maturazione dei dividendi per il 2022 pari a 1,4 miliardi".
Unicredit migliora la guidance 2022: utile netto atteso oltre 4,8 miliardi, esclusa la Russia
Più in dettaglio, a seguito del contesto dei tassi d'interesse più favorevole, del basso costo del rischio e della riduzione dei costi superiore alle aspettative, Unicredit ha migliorato la guidance relativa all'esercizio 2022 e prevede di chiudere l'anno con ricavi superiori a 17,4 miliardi, un margine di interesse superiore a 9,6 miliardi, costi pari a 9,4 miliardi, un rapporto tra costi e ricavi pari al 51%, un utile netto superiore a 4,8 miliardi, esclusa la Russia, e un cet 1 ratio pro-forma per la distribuzione 2022 superiore a 14,5%. Migliorata a circa 25 punti base anche la guidance per il 2022 del costo del rischio.
Confermato l'obiettivo di restituire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 2024
"Il continuato slancio finanziario pone le basi per una distribuzione relativa all'esercizio 2022 in linea o migliore rispetto al 2021, mantenendo al contempo un solido Cet1 ratio", ha previsto l'istituto, impegnato a produrre risultati e rendimenti attrattivi e sostenibili, con l'obiettivo di restituire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 2024. "In caso di grave recessione, l'impatto sarebbe significativo, ma anche in questo caso il gruppo prevede di poter essere in grado di rispettare in larga parte gli obiettivi di distribuzione per il periodo 2022-2024".
"Siamo impegnati a realizzare il nostro piano strategico 2024 per sprigionare il valore del nostro gruppo", ha concluso Orcel, fiducioso che Unicredit "sia ben posizionata per affrontare qualsiasi contesto economico, garantendo una crescita di qualità, una distribuzione sostenibile del capitale e creazione di valore per i nostri stakeholder in tutta Europa".
(articolo in aggiornamento)
Ultimo aggiornamento: 26/10/2022 09:02