La questione tassi la vedo complicata e non un'autostrada come prezza il mercato.
Ricordo che l'estate 2023 si ipotizzavano 7 (si proprio sette) tagli da 0,25% in USA per il 2024; ad oggi 21 giugno 2024 nulla: l'economia va bene, l'occupazione pure, deficit alle stelle ma chissenefrega... perché tagliare?
Europa solo parzialmente diverso: non siamo USA come velocità di reazione economica e aumento della produttività, ma Lagarde ha detto chiaramente che i prossimi tagli vanno ponderati bene (una versione in politichese per non far affondare l'euro sotto la parità e creare inflazione con il probabile contestuale aumento delle materie prime industriali e non).
Conclusione: sto sui bancari/assicurativi fino a vera e conclamata inversione, a costo pure di rimetterci qualcosa.
Le big (Intesa, UCG, BPM ecc.ecc.) hanno già budgettato 100-150 basis points di aumento nelle loro proiezioni, per cui ogni trimestrale che migliora questo dato (facile a sto punto) diventa benzina per le quotazioni.
Elezioni Francia: vediamo la mattina dopo il 7 luglio...
UNIPOL molto interssante ancora (non perché lo dicono le "prezzolate" case d'invetimento...)