Purtroppo non si parla di tempi.......
Non si comprende perchè ci staino pensando solo ora. Ci avessero pensato 4-5 mesi fa avremmo un surplus di vaccini. E Biontech avrebbe raddopiato i profitti...
[h=1]Biontech, alleanza con 13 aziende per produrre vaccini per tutto il mondo[/h] di
Giuliana Ferraino 13 mar 2021
Un’alleanza con 13 case farmaceutiche internazionali per produrre più vaccini.
La svolta per superare la mancanza di dosi, che ritarda l’immunizzazione in Europa, ma anche nei Paesi in via di sviluppo, arriva dalla Germania.
Biontech, la società tedesca che ha sviluppato il primo vaccino contro il Covid-19 grazie all’innovativa tecnologia del mRNA, prodotto e distribuito in partnership con Pfizer, per superare i problemi manifatturieri del socio americano, che è stato costretto a tagliare le consegne rispetto a quanto previsto nei contratti firmati con l’Unione europea, allarga l’orizzonte attraverso nuovi accordi con aziende concorrenti.
L’obiettivo è ambizioso: arrivare a produrre due miliardi di dosi di vaccino quest’anno.
L’alleanza dei vaccini include Novartis, Merck e Sanofi, anticipa il
Wall Street Journal. Con l’azienda svizzera la società tedesca aveva già raggiunto un accordo di licenza produttiva, replicato anche con il gruppo francese, molto in ritardo nello sviluppo del suo vaccino. Dopo mesi di negoziati, ora la rete si allarga anche alle aziende considerate i maggiori produttori mondiali di vaccini prima della pandemia e importanti rivali di Pfizer.
L’intesa punta a superare i ritardi delle vaccinazioni della maggioranza die Paesi europei, ma va anche in soccorso dei Paesi più poveri.
Oltre alla salute e all’economia, in gioco c’è infatti un nuovo equilibrio geo-politico. Non a caso la Cina, con il suo vaccino Sinovac, e la Russia, con Sputnik V, sono subito scese in campo, usando la diplomazia dei vaccini per conquistare nuovi alleati.
Biontech si è detta fiduciosa che la nuova alleanza permetterà alla società tedesca e a Pfizer di raggiungere l’obiettivo di produrre
due miliardi di dosi nel 2021.
L’allargamento della capacità produttiva aiuta a uscire dall’angolo anche la Commissione Ue, che ha gestito la sottoscrizione dei contratti per tutti i Paesi dell’Unione. Finendo nel mirino quando è stato annunciato che sarebbero state distribuiti meno dosi di vaccini rispetto a quanto previsto dai contratti, dopo
i tagli alla distribuzione non solo da parte di Pfizer, ma anche di AstraZeneca. Più dosi permetterebbe di recuperare il tempo perso nei primi mesi dell’anno e avvicinarsi ai numeri di Gran Bretagna e Stati Uniti, molto più avanti nell’immunizzazione della loro popolazione.
Secondo l’accordo originale, Biontech, che possiede i diritti di commercializzazione del vaccino, fornisce Germania, Cina e Turchia, mentre Pfizer copre il resto del mondo.
Finora, Biontech e Pfizer hanno venduto 500 milioni di dosi all’Ue, 300 milioni agli Usa, 120 milioni al Giappone, 110 milioni alla Cina e ai suoi territori, 40 milioni al Regno Unito e 20 milioni al Canada.
Secondo il Wsj, però
milioni di dosi però sono state vendute anche in contratti tenuti segreti con il Medio Oriente e altri Paesi, e 40 milioni sono stati venduti a Covax, un’iniziativa internazionale per fornire vaccini ai Paesi in via di sviluppo.
Più vaccini significa più salute e ripresa più veloce dell’economia e del lavoro. E ritorno a scuola per tutti. Ma vuol dire anche riprendere le abitudini e lo stile di vita a cui abbiamo dovuto rinunciare a causa della pandemia. Insomma, la migliore politica sanitaria ed economica che un governo possa portare avanti oggi.