Vanguard LifeStrategy vol IX

Concordo in pieno.
Per chi si alza tutte le mattine per andare a lavorare, perdere in conto capitale l’equivalente di mesi (a volte anni) di stipedio è un boccone molto amaro da mandar giù. Ecco spiegata la necessità di avere un “conforto“ psicologico. Anche mi sento un po’ così
Immagina di ricevere l'equivalente di mooolti anni di tfr. Una bella somma, anche considerandola come percentuale del tuo ptf. Immagina poi di investirne l'80% (praticamente TUTTA) nel tuo ptf lazy (o LS che sia) esattamente due settimane prima del crollo del 2020 dovuto alla pandemia...cerca di visualizzare bene il tutto. Ecco, ci sei? Perfetto! È successo a me! Morale della favola? Un gran giramento di...beh, lo sai. Però, a distanza di tempo, l'unica cosa che talvolta dico è: pensa se avessi ricevuto la somma un mese dopo, o se avessi aspettato qualche settimana. Però non farei queste considerazioni se la medesima somma mi fosse arrivata un anno prima: è solo la concomitanza degli eventi che mi fa fare questi ragionamenti. Inoltre, questo ci tengo a dirtelo perché parte di esperienza vissuta, non è neppure detto che mi sarebbe andata meglio ricevendo la somma dopo, perché io ho sempre risparmiato prelevando buone fette di saving dal mio stipendio, quindi una specie di PAC. Trovarsi una somma molto più grande era fuori dalla mia esperienza e, di fronte a un grande calo (quello della pandemia), non ho avuto il coraggio di metterci dentro il rimanente 20%, perché c'era un clima di paura. Mai sottovalutare il "clima" generale che si sta vivendo: l'aspetto comportamentale è strettamente legato a quello situazionale. A distanza di tre anni cosa posso dirti? Che se avessi una grossa cifra a disposizione ci entrerei di nuovo con un pic, al massimo dilazionando in tre/quattro mesi, giusto per bilanciare bene. Le cose sono andate poi molto bene e tutto è rimasto alle spalle, come è giusto che sia. Tu puoi anche entrare con pac, se hai una grossa cifra, ma se la crisi scoppiasse il mese dopo, non sarebbe la stessa cosa dell'essere entrati subito col pic? Nessun insegnamento, solo "pensieri in libertà"... Un saluto!
 
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Concordo in pieno.
Per chi si alza tutte le mattine per andare a lavorare, perdere in conto capitale l’equivalente di mesi (a volte anni) di stipedio è un boccone molto amaro da mandar giù. Ecco spiegata la necessità di avere un “conforto“ psicologico. Anche mi sento un po’ così
Sì, è tutto giusto.

Però, prima di investire somme pari ad anni di stipendio sui mercati finanziari bisogna arrivare a un buon livello di consapevolezza di quello che si sta facendo. Prima ci si informa, si leggono siti e forum come questo, dove c'è tantissimo da imparare. Si studia. Poi si investe.

Quando è il momento di investire, si devono già conoscere le risposte a quella e a tante altre domande. Sennò si sta rischiando davvero tanto. Il conforto psicologico è importante ma non basta, secondo me, a portare in fondo un investimento.
 
Immagina di ricevere l'equivalente di mooolti anni di tfr. Una bella somma, anche considerandola come percentuale del tuo ptf. Immagina poi di investirne l'80% (praticamente TUTTA) nel tuo ptf lazy (o LS che sia) esattamente due settimane prima del crollo del 2020 dovuto alla pandemia...cerca di visualizzare bene il tutto. Ecco, ci sei? Perfetto! È successo a me! Morale della favola? Un gran giramento di...beh, lo sai. Però, a distanza di tempo, l'unica cosa che talvolta dico dico è: pensa se avessi ricevuto la somma un mese dopo, o se avessi aspettato qualche settimana. Però non farei queste considerazioni se la medesima somma mi fosse arrivata un anno prima: è solo la concomitanza degli eventi che mi fa fare queste ragionamenti. Inoltre, questo ci tengo a dirtelo perché parte di esperienza vissuta, non è neppure detto che mi sarebbe andata meglio ricevendo la somma dopo, perché io ho sempre risparmiato prelevando buone fette di saving dal mio stipendio, quindi una specie di PAC. Trovarsi una somma molto più grande era fuori dalla mia esperienza e, di fronte a un grande calo (quello della pandemia), non ho avuto il coraggio di metterci dentro il rimanente 20%, perché c'era un clima di paura. Mai sottovalutare il "clima" generale che si sta vivendo: l'aspetto comportamentale è strettamente legato a quello situazionale. A distanza di tre anni cosa posso dirti? Che se avessi una grossa cifra a disposizione ci entrerei di nuovo con un pic, al massimo dilazionando in tre/quattro mesi, giusto per bilanciare bene. Le cose sono andate poi molto bene e tutto è rimasto alle spalle, come è giusto che sia. Tu puoi anche entrare con pac, se hai una grossa cifra, ma se la crisi scoppiasse il mese dopo, non sarebbe la stessa cosa dell'essere entrati subito col pic? Nessun insegnamento, solo "pensieri in libertà"... Un saluto!
Capisco benissimo, grazie per aver condiviso questa esperienza personale.
Io sto incrementando la componente azionaria utilizzando il metodo del value averaging, perché essendo i listini sui massimi non vorrei sorprese (Senza considerare le tensioni geopolitiche 😨). Ma sono consapevole che sia una specie di bias mentale, investire tutto subito è statisticamente più efficace
 
Sì, è tutto giusto.

Però, prima di investire somme pari ad anni di stipendio sui mercati finanziari bisogna arrivare a un buon livello di consapevolezza di quello che si sta facendo. Prima ci si informa, si leggono siti e forum come questo, dove c'è tantissimo da imparare. Si studia. Poi si investe.

Quando è il momento di investire, si devono già conoscere le risposte a quella e a tante altre domande. Sennò si sta rischiando davvero tanto. Il conforto psicologico è importante ma non basta, secondo me, a portare in fondo un investimento.
Certo, sono qui per imparare e confrontarmi 😉
 
Sì, è tutto giusto.

Però, prima di investire somme pari ad anni di stipendio sui mercati finanziari bisogna arrivare a un buon livello di consapevolezza di quello che si sta facendo. Prima ci si informa, si leggono siti e forum come questo, dove c'è tantissimo da imparare. Si studia. Poi si investe.

Quando è il momento di investire, si devono già conoscere le risposte a quella e a tante altre domande. Sennò si sta rischiando davvero tanto. Il conforto psicologico è importante ma non basta, secondo me, a portare in fondo un investimento.
Grazie di aver sottolineato questo aspetto. Nel mio commento precedente, prendendo spunto da quanto detto da Dedalo, facevo riferimento a una grossa cifra che, comunque fosse andata, non avrebbe alterato gli equilibri economici famigliari. Giusto dirlo, perché in questi contesti, non parlando mai di valori assoluti e anche relativi [rispetto al proprio NetWorth], si rischia di essere fuorvianti per chi sta mettendoci cifre che rappresentano gli unici risparmi di anni di lavoro. Ergo: attenzione! Dedalo ha spiegato il tutto perfettamente!
 
Capisco cosa intendi, tieni però presente che tutti e tre ti stanno dicendo in modi diversi che: 1) nulla si può sapere del futuro, altrimenti avresti un vantaggio sul resto del mondo e ci metteresti poco a superare Musk in ricchezza. La storia della "palla di cristallo" è molto usata nel gergo finanziario proprio per sottolineare questi aspetti (impossibilità di avere un "edge", ecc.ecc.). 2) resta solo una componente "psicologica" da tenere a mente, perché statisticamente il pic va meglio del pac, ma per la propria tranquillità spesso è l'opposto. 3) tu stesso dici di sapere già queste cose, ma trovi conforto nel sentire che altri fanno così. E va bene così! Tutti noi, mi permetto di dire, abbiamo avidamente letto blog, forum, opinioni di altri, pur di sentirci più sicuri nel muovere i primi passi in questo ambito. Importante è però non seguire solo le risposte che rafforzano le proprie convinzioni, perché si rischia di tralasciarne altre di valore magari maggiore.
Tutto qua.
PS: tranquillo, non vedo perché avresti dovuto "metterci rancore". 😉
Ok. Grazie e accetto volentieri questa tua spiegazione.
 
Riallacciandomi al discorso della grossa somma investita proprio prima di un pesante calo, vorrei confrontarmi con voi su una mia teoria. Il primo caso è appunto questo: il calo riguarda i miei sudati risparmi e il dolore che si prova è molto intenso. Ma ammettiamo di aver investito diversi anni fa e di essere in buon guadagno, es. +50%; arriva un calo che ci riporta a +20%. In questo caso la perdita riguarda il guadagnato, non i sudati risparmi. Secondo voi, nel secondo caso, il dolore che si prova è minore? O quantomeno, diverso?
Perché la mia risposta è che finché la perdita riguarda quanto il mercato mi ha “regalato”, chissene…. Ma se riguarda i sudati risparmi, ahi che dolore.
 
Sicuramente inferiore a mio avviso.

Il motivo per cui proprio aiuta è che con un unico strumento, dopo un certo periodo di crescita, anche un calo prolungato è ben sopportato e permette di tenere la barra dritta

Importante è non farsi prendere dalla noia e dirottare i successivi risparmi in altri titoli per presunti gain che poi non si realizzano....🤦
 
Articolo del 2010
The Lost Decade – un decennio perduto per l’investimento azionario?

Errori che si ripetono con la maggior parte degli ETF attuali?

Metto il casco, perché potrebbero arrivarmi schiaffoni ovunque.
Con questo intervento faresti felice Coletti! Credo che lui ti direbbe: equally weighted e andare! Non ho risposte da darti, ma è pur vero che nel decennio successivo non sarebbe andata in quel modo (mi pare di aver letto che dal 2010 a oggi avrebbe vinto il sistema a capitalizzazione). Più in generale, data una lunga sequenza, è sempre possibile trovare dei sottoperiodi che massimizzino uno specifico criterio. Ma poi quando li estendi all'intero periodo e li confronti col criterio generale (che nel nostro caso è il sistema a capitalizzazione, perché riflette il sistema stesso, cioè Mr.Market), non mi risulta che rimangano così performanti. Questo in base a quanto ne so io, non vuole essere una considerazione finanziaria, semmai è più "matematica". Se invece fai un'analisi ex-post, allora sì che puoi trovare n strategie migliori del sistema passivo, peccato però che tu non riesca mai a disporre di queste strategie ex-ante...che poi è quello che ci diciamo sempre qui.
 
Quando vedi il +50% consolidi teoricamente il guadagno, quindi se dopo 1 mese ti trovi al +20% metabolizzi comunque la perdita del 30% in modo non piacevole, anche se fisicamente non ti sono ancora usciti soldi dalla tasca.
 
Riallacciandomi al discorso della grossa somma investita proprio prima di un pesante calo, vorrei confrontarmi con voi su una mia teoria. Il primo caso è appunto questo: il calo riguarda i miei sudati risparmi e il dolore che si prova è molto intenso. Ma ammettiamo di aver investito diversi anni fa e di essere in buon guadagno, es. +50%; arriva un calo che ci riporta a +20%. In questo caso la perdita riguarda il guadagnato, non i sudati risparmi. Secondo voi, nel secondo caso, il dolore che si prova è minore? O quantomeno, diverso?
Perché la mia risposta è che finché la perdita riguarda quanto il mercato mi ha “regalato”, chissene…. Ma se riguarda i sudati risparmi, ahi che dolore.
Generalmente si tende a mantenere un investimento in perdita e a vendere quando si va in guadagno per paura di una caduta.

Psicologicamente è vero quello che hai scritto sul “dolore”, Comunque penso che se si ha ben chiaro l’obiettivo la persona che raggiunge un guadagno del 50 % è “navigato”, nel senso che ha resistito alla volatilità, quindi è probabile che abbia successo.
 
Con questo intervento faresti felice Coletti! Credo che lui ti direbbe: equally weighted e andare! Non ho risposte da darti, ma è pur vero che nel decennio successivo non sarebbe andata in quel modo (mi pare di aver letto che dal 2010 a oggi avrebbe vinto il sistema a capitalizzazione). Più in generale, data una lunga sequenza, è sempre possibile trovare dei sottoperiodi che massimizzino uno specifico criterio. Ma poi quando li estendi all'intero periodo e li confronti col criterio generale (che nel nostro caso è il sistema a capitalizzazione, perché riflette il sistema stesso, cioè Mr.Market), non mi risulta che rimangano così performanti. Questo in base a quanto ne so io, non vuole essere una considerazione finanziaria, semmai è più "matematica". Se invece fai un'analisi ex-post, allora sì che puoi trovare n strategie migliori del sistema passivo, peccato però che tu non riesca mai a disporre di queste strategie ex-ante...che poi è quello che ci diciamo sempre qui.

Non è un discorso di analisi ex post, ma più di potenziale minore diversificazione che effettivamente con il market cap viene un pochino a perdersi, anche a costo di lasciare per strada qualche punto % sul rendimento finale.
Mi sarebbe piaciuto anche un 10% di small cap value, ma non si può avere tutto dalla vita.

Comunque, come già ribadito, la mia scelta è stata fatta. Avevo 20 anni di orizzonte temporale con questo LS, è passato un solo anno, me ne rimangono ancora 19 e non ho intenzione di fare nessun cambiamento.

Unici miei interventi "attivi" nel 2023 sono stati:

1. ribilanciamento del mio fondo pensione (azione preventivata da tempo, seguendo una strategia di riduzione della quota azionaria ogni decennio)

2. Gestione del mio portafoglio obbligazionario diversificato a breve termine (Austria, Francia, Spagna, poca Italia, Germania) per le eventuali emergenze

3. Leggere e scrivere su FOL perché la vita da investitore pigro è davvero troppo noiosa

Continuerò quindi a disturbare su questo canale, anche perché imparo sempre cose nuove e mi distraggo evitando di entrare a sbirciare il mio deposito titoli.

Un grosso in bocca al lupo a me stesso per i risultati da raggiungere nel 2043 🎂 Almeno cerchiamo di battere l'inflazione damn! :D
 
Ma ammettiamo di aver investito diversi anni fa e di essere in buon guadagno, es. +50%; arriva un calo che ci riporta a +20%. In questo caso la perdita riguarda il guadagnato, non i sudati risparmi. Secondo voi, nel secondo caso, il dolore che si prova è minore? O quantomeno, diverso?
IMHO è soggettivo ed individuale - proprio come sono le strategie d'investimento (pensa a chi investe solo in BOT e a chi tutto in 100% azionario :D ).
Quindi alcuni patirebbero meno la "perdita sul guadagnato" (come nel tuo caso)... ma altri, credo, la patirebbero uguale se a livello emotivo considerassero i soldi guadagnati come "già in tasca". Addirittura alcuni potrebbero patirla anche di più, se considerassero quel guadagno come "quello che gli può cambiare la vita".

Dipende tutto dal valore che, soggettivamente, attribuiamo ad ogni cosa.

Ricordiamoci che l'investitore non è una creatura razionale (anche se alcuni cercano di avvicinarsi), bensì emotiva - come tutti gli esseri umani. :)
 
Ciao, h visto il bellissimo excel in prima pagina che riporta i diversi ETF contenuti in LS80 con relative percentuali. Da qualche parte c'è anche quello di LS60?
 
Ciao, h visto il bellissimo excel in prima pagina che riporta i diversi ETF contenuti in LS80 con relative percentuali. Da qualche parte c'è anche quello di LS60?

Sperando di aver compreso la tua richiesta, se ti servissero solo le percentuali degli ETF che compongono i LS e ulteriori informazioni utili come ad esempio esposizione settoriale, geografica, merito creditizio, media ponderata della duration delle obbligazioni etc è disponibile questo documento di Vanguard, aggiornato su base trimestrale:

https://www.it.vanguard/content/dam/intl/europe/documents/it/lifeStrategy-etf-newsletter-it-pro.pdf

Il documento di @KozmicB (ah quanto manca la sua presenza e saggezza), per il LS60 invece non credo esista, perché nato dal suo intelletto e impegno.
 
Sperando di aver compreso la tua richiesta, se ti servissero solo le percentuali degli ETF che compongono i LS e ulteriori informazioni utili come ad esempio esposizione settoriale, geografica, merito creditizio, media ponderata della duration delle obbligazioni etc è disponibile questo documento di Vanguard, aggiornato su base trimestrale:

https://www.it.vanguard/content/dam/intl/europe/documents/it/lifeStrategy-etf-newsletter-it-pro.pdf

Il documento di @KozmicB (ah quanto manca la sua presenza e saggezza), per il LS60 invece non credo esista, perché nato dal suo intelletto e impegno.
...se non sbaglio @KozmicB disse che, pur non riuscendo a intervenire, avrebbe continuato a leggerci. Beh, se così fosse: un saluto, caro KozmicB! Linusale: grazie, hai espresso il parere di molti...
 
Sperando di aver compreso la tua richiesta, se ti servissero solo le percentuali degli ETF che compongono i LS e ulteriori informazioni utili come ad esempio esposizione settoriale, geografica, merito creditizio, media ponderata della duration delle obbligazioni etc è disponibile questo documento di Vanguard, aggiornato su base trimestrale:

https://www.it.vanguard/content/dam/intl/europe/documents/it/lifeStrategy-etf-newsletter-it-pro.pdf

Il documento di @KozmicB (ah quanto manca la sua presenza e saggezza), per il LS60 invece non credo esista, perché nato dal suo intelletto e impegno.
Grazie per il simil-necrologio, @Linusale 🤣🤣🤣.
Hai ragione, non esiste il LS60; ho cercato inutilmente di acquisire in automatico i dati necessari, ma i meccanismi di accesso ai dati Vanguard (o probabilmente le mie lacune di programmatore) mi hanno bloccato: pragmaticamente mi sono indirizzato verso una acquisizione copy&paste, cosa che però mi ha impedito di generalizzare (e condividere) la soluzione su tutti i LSxxy e mi ha legato al solo LS80A.
Il tuo link comunque dovrebbe essere sufficiente a dare risposta alla maggior parte dei dubbi di chi vuol dare un equilibrio fine al proprio PF.
PS
Per la serie "ecchissene..", sto lavorando all'aggiornamento 2024 del foglio ...
 

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...se non sbaglio @KozmicB disse che, pur non riuscendo a intervenire, avrebbe continuato a leggerci. Beh, se così fosse: un saluto, caro KozmicB! Linusale: grazie, hai espresso il parere di molti...
@SirRik, grazie anche a te per il saluto e per le parole di stima: il mio ego ti ringrazia :-)
 
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