Vanguard lifestrategy vol VI

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Con 20K che è il suo capitale la differenza fra il 60 e il 70 (o fra il 70 e l’80) vale 2K. Conviene mantenere 2 ETF solo per 2K ?

Ciao Brad,
all'inizio anche io la pensavo come te. Successivamente ho riflettuto sul fatto che il mantenimento di 2 o piu LS è differente dal mantenimento di 2 o più etf. In termini di costi i 2 LS non devono essere ribilanciati come invece accadrebbe con 2 etf differenti. In poche parole i LS si comprano e si tengono. Se voglio mantenere nel tempo un profilo 70 30 comprerò all'inizio gli stessi controvalori del 60 e dell 80 e successivamente col nuovo denaro comprerò ctv differenti per rimanere allineato al 70 30. In ogni caso non dovrò mai vendere per ribilanciare cosa che invece potrebbe accadere con VWCE più VAGF/AGGH.
 
Con l'accredito presunto degli interessi sul ls80a ( quello a distribuzione sono stati accreditati).
La situazione é migliorata ( sono a -3%), non che cambi il mio pac quasi ventennale.
Però un miglioramento fa comunque piacere.
 
Sicuramente andrò OT ma come dicevo prima sono un pivellino e non riesco ad effettuare l'ordine dalla linea di investimento della mia banca. In pratica inserisco l'ordine e dopo un po' di tempo, quando controllo, mi dice ineseguito. Di sicuro sbaglio dei parametri che inserisco...
Innanzitutto se faccio una ricerca per ISIN trovo due prodotti:
1) VANGUARD LIFESTRATEG 60% EQU UCITS ETF A EUR con simbolo VNGA60 quotato su ETFPlus a 26,05

2) VANGUARD LIFESTRATEG 60% EQU UCITS ETF A EUR con simbolo V60A quotato su XETRA a 26

Che differenze ci sono e quale dovrei prendere??

Poi se scelgo il primo ad esempio mi fa scegliere se procedere la best execution (quella che lasciavo io) o se inserire l'ordine su ETFPlus. Poi mi fa inserire quante unità e come prezzo mi riporta l'ultimo di mercato (ma potrei cambiarlo con + e -) Poi mi chiede "al meglio" o "al limite" (io lasciavo selezionato questo e forse sbagliavo????). Poi come fase ho solo "continua" e come validità solo "a chiusura".

Mi potreste spiegare un po quali sono le differenze e cosa dovrei selezionare e cosa sto sbagliando perchè mi esce fuori ineseguito??

P.S. non credo di trovare opzioni per stipulare un PAC automatico su questo prodotto quindi materialmente mi conviene ogni fine mese o ogni due mesi mettermi a comprare la mia quota?
 
Ciao Brad,
all'inizio anche io la pensavo come te. Successivamente ho riflettuto sul fatto che il mantenimento di 2 o piu LS è differente dal mantenimento di 2 o più etf. In termini di costi i 2 LS non devono essere ribilanciati come invece accadrebbe con 2 etf differenti. In poche parole i LS si comprano e si tengono. Se voglio mantenere nel tempo un profilo 70 30 comprerò all'inizio gli stessi controvalori del 60 e dell 80 e successivamente col nuovo denaro comprerò ctv differenti per rimanere allineato al 70 30. In ogni caso non dovrò mai vendere per ribilanciare cosa che invece potrebbe accadere con VWCE più VAGF/AGGH.
Si, hai ragione. Io, appassionato di “less is more” penso che la “bellezza” dell’avere un solo oggetto in ptf superi il vantaggio di costruirsi un 70 sintetico che in questo caso alla fine differisce dai tagli standard per soli duemila euro. Ma mi rendo conto che siamo nel campo del “de gustibus”, non c’è un giusto o sbagliato.
 
Si, hai ragione. Io, appassionato di “less is more” penso che la “bellezza” dell’avere un solo oggetto in ptf superi il vantaggio di costruirsi un 70 sintetico che in questo caso alla fine differisce dai tagli standard per soli duemila euro. Ma mi rendo conto che siamo nel campo del “de gustibus”, non c’è un giusto o sbagliato.
Francamente, se anche il mio fattore di rischio dovesse farmi convergere verso un LS sintetico, cercherei di arrivare ad una mediazione interiore per scegliere uno dei due, sempre in omaggio alla regola aurea del semplificarmi la vita).

Mi era venuta la tentazione di impostare un LS sintetico dopo aver letto un articolo su Monevator (un pò datato ed UK-based, ma comunque interessante) sul come adeguare la componente obbligazionaria all'avvicinarsi dell'età pensionabile [ How to lifestyle Vanguard LifeStrategy funds - Monevator ]
ma poi non ne ho fatto di niente.

Per le modalità algoritmiche sul come convergere verso il sintetico, c'è una discussione interessante iniziata da @rrupoli qui [Vanguard lifestrategy vol IV]
 
Si è scritto molto a proposito del discorso cambio EUR/USD e c'è anche una discussione specifica (Rischio Cambio - Hedging), che però non ha avuto molto successo. Forse ora che siamo vicini alla pari, si potrebbe avere qualche commento aggiuntivo dai più esperti.

Io ho un PAC su LS80, che ha una esposizione su US di quasi il 60%, chiaramente con Euro debole sono svantaggiato nei miei acquisti in questa fase. La disciplina prevede di continuare a testa bassa con il PAC (mensile nel mio caso), ma vedere il cambio EUR/USD al minimo da 20 anni, non è “piacevole”.

Il cambio euro dollaro e i cambi valutari in generale sono le cose più impossibili da prevedere, nessuno sa dove saremo fra 5 o 10 anni. Detto questo, vedo un sacco di preoccupazioni nell’investire in strumenti prezzati in dollari perché l’euro ha perso moltissimo potere d’acquisto. Ma mi sembra che in tanti vedano il cambio 1:1 come il fondo e come il momento peggiore per esporsi al mercato americano, come se la situazione non potesse proseguire. Estendendo l’orizzonte più a lungo termine il cambio euro dollaro è stato anche a 0,80, cioè un 20% al di sotto dei livelli attuali. Chi ci dice che il cambio 1:1 sia il fondo e sia un disastro se magari fra 2 anni ci troviamo a 0,80? In quel momento ci renderemo conto che comprare USA quando il cambio era 1:1 era un affare e ci mangeremo le mani.
Non sto facendo previsioni perché sul mercato valutario sono impossibili, però non sarei così disperato col cambio 1:1. Anche perché dalla parte opposta abbiamo avuto anche il cambio a 1,50, eppure quando è sceso da 1,50 a 1,20 non è che abbiamo smesso di investire USA perché l’euro si è deprezzato
 
Sicuramente andrò OT ma come dicevo prima sono un pivellino e non riesco ad effettuare l'ordine dalla linea di investimento della mia banca. In pratica inserisco l'ordine e dopo un po' di tempo, quando controllo, mi dice ineseguito. Di sicuro sbaglio dei parametri che inserisco...
Innanzitutto se faccio una ricerca per ISIN trovo due prodotti:
1) VANGUARD LIFESTRATEG 60% EQU UCITS ETF A EUR con simbolo VNGA60 quotato su ETFPlus a 26,05

2) VANGUARD LIFESTRATEG 60% EQU UCITS ETF A EUR con simbolo V60A quotato su XETRA a 26

Che differenze ci sono e quale dovrei prendere??

Poi se scelgo il primo ad esempio mi fa scegliere se procedere la best execution (quella che lasciavo io) o se inserire l'ordine su ETFPlus. Poi mi fa inserire quante unità e come prezzo mi riporta l'ultimo di mercato (ma potrei cambiarlo con + e -) Poi mi chiede "al meglio" o "al limite" (io lasciavo selezionato questo e forse sbagliavo????). Poi come fase ho solo "continua" e come validità solo "a chiusura".

Mi potreste spiegare un po quali sono le differenze e cosa dovrei selezionare e cosa sto sbagliando perchè mi esce fuori ineseguito??

P.S. non credo di trovare opzioni per stipulare un PAC automatico su questo prodotto quindi materialmente mi conviene ogni fine mese o ogni due mesi mettermi a comprare la mia quota?

Il 1 é quotato sulla borsa di Milano, il secondo quella Tedesca.
Di solito quello tedesco é più liquido di quello italiano, ma di solito la banca ti fa pagare di più acquistando sulla borsa tedesca.

Io per l acquisto uso la "calcolatrice" dell' app di trading.
Metto quando voglio investire, mi esce quante quote posso prendere e metto su compra.
Avendo un pac quasi ventennale non sto lì a cercare di risparmiare, però questi sono punti di vista.

Sulle altre cose ti consiglio di aspettare qualcuno più esperto.
 
Francamente, se anche il mio fattore di rischio dovesse farmi convergere verso un LS sintetico, cercherei di arrivare ad una mediazione interiore per scegliere uno dei due, sempre in omaggio alla regola aurea del semplificarmi la vita).

Mi era venuta la tentazione di impostare un LS sintetico dopo aver letto un articolo su Monevator (un pò datato ed UK-based, ma comunque interessante) sul come adeguare la componente obbligazionaria all'avvicinarsi dell'età pensionabile [ How to lifestyle Vanguard LifeStrategy funds - Monevator ]
ma poi non ne ho fatto di niente.

Per le modalità algoritmiche sul come convergere verso il sintetico, c'è una discussione interessante iniziata da @rrupoli qui [Vanguard lifestrategy vol IV]

Concordo: i lifestrategy sono gli unici per i quali credo possa avere senso anche una versione "sintetica" proprio per la possibilità di fare dei "ribilanciamenti" all'avvicinarsi dell'età pensionabile. Stiamo parlando di logiche di investimento di decenni :)
 
Con 20K che è il suo capitale la differenza fra il 60 e il 70 (o fra il 70 e l’80) vale 2K. Conviene mantenere 2 ETF solo per 2K ?

Si se vuoi fare un 70/30. Non ci sono costi aggiuntivi ne complicazioni se non quella di gestire i nuovi ingressi di capitale secondo i rapporti prefissati
 
Poi, per carità, concordo sul fatto che fare queste versioni "sintetiche" dipendano anche dalla dimensione del portafoglio.

Per un portafoglio da 1.000 euro forse non ha senso, per un portafoglio da 200.0000 euro forse un po' di più.

Di nuovo, da non dimenticare il fatto che però con Lifestrategy questo consenta un graduale ribilanciamento nell'arco dei decenni.

Ad esempio, nelll'arco di un PAC ventennale:
- inizi con LS80,
- poi prosegui il PAC con un LS60 (e il protafoglio scende verso un 70/30)
- poi prosegui con LS20 o LS40 in modo che lo split complessivo equity/bond raggiunga gradualmente l'obiettivo prefissato, il tutto preservano l'ottimizzazione offerta di Lifetrategy di eventuali compensazioni di minus tra equity e bond all'interno del medesimo ETF.
 
Penso che la discussione iniziata da @rrupoli qui [Vanguard lifestrategy vol IV], sia quanto da molti cercato (io sono tra questi) per utilizzare i LifeStrategy con approccio Life cycle.
Non penso che portare avanti per 10 anni uno strumento e poi affiancarne un altro sia la strada più giusta.

Mi piacerebbe che @rrupoli tornasse a fare visita qui per riprendere un pò il discorso
 
Il cambio euro dollaro e i cambi valutari in generale sono le cose più impossibili da prevedere, nessuno sa dove saremo fra 5 o 10 anni. Detto questo, vedo un sacco di preoccupazioni nell’investire in strumenti prezzati in dollari perché l’euro ha perso moltissimo potere d’acquisto. Ma mi sembra che in tanti vedano il cambio 1:1 come il fondo e come il momento peggiore per esporsi al mercato americano, come se la situazione non potesse proseguire. Estendendo l’orizzonte più a lungo termine il cambio euro dollaro è stato anche a 0,80, cioè un 20% al di sotto dei livelli attuali. Chi ci dice che il cambio 1:1 sia il fondo e sia un disastro se magari fra 2 anni ci troviamo a 0,80? In quel momento ci renderemo conto che comprare USA quando il cambio era 1:1 era un affare e ci mangeremo le mani.
Non sto facendo previsioni perché sul mercato valutario sono impossibili, però non sarei così disperato col cambio 1:1. Anche perché dalla parte opposta abbiamo avuto anche il cambio a 1,50, eppure quando è sceso da 1,50 a 1,20 non è che abbiamo smesso di investire USA perché l’euro si è deprezzato


Giusta osservazione, cmq per me che ho atteso il calo dei mercati come occasione di acquisto, e' deprimente vedere che i maercati vanno giu' e l'euro cala quasi altrettanto annullando il possibile vantaggio.
Immagino che per un po lo vedremo molto basso, sembra che i tassi e salari in europa non seguiranno l'inflazione, cosi da far sgonfiare i debiti dei paesi piu in difficolta', tra cui l'Italia. Pagheranno i possessori di capitali.....

Sto comunque comprando LS60 ed incrociando le dita, sia per il cambio, sia per i rendimenti azionari dei prossimi anni che da piu parti sono visti in calo, spero che tra dieci anni i LS60 siano stato un buon modo di impiegare i risparmi.
 
Qualcuno sa spiegarmi in modo tecnico come viene conteggiato il compounding dell’interesse composto negli ETF?
Esempio, investo 1000€ in VNGA80, supponiamo che oggi chiuda a +10%, quindi il valore del mio investimento sale a 1100€, il giorno successivo chiude nuovamente a +10%, a logica il valore del mio investimento dovrebbe salire a 1210€ ma a quanto pare non funziona così.
 
Qualcuno sa spiegarmi in modo tecnico come viene conteggiato il compounding dell’interesse composto negli ETF?
Esempio, investo 1000€ in VNGA80, supponiamo che oggi chiuda a +10%, quindi il valore del mio investimento sale a 1100€, il giorno successivo chiude nuovamente a +10%, a logica il valore del mio investimento dovrebbe salire a 1210€ ma a quanto pare non funziona così.

Anch'io mi sono posto la domanda e la risposta possibile che mi sono dato è che la percentuale giornaliera sia calcolata rispetto all'apertura e questa potrebbe essere più bassa della chiusura del giorno precedente. Quindi il 10% in giornata è in realtà minore rispetto alla chiusura del giorno precedente.
 
Qualcuno sa spiegarmi in modo tecnico come viene conteggiato il compounding dell’interesse composto negli ETF?
Esempio, investo 1000€ in VNGA80, supponiamo che oggi chiuda a +10%, quindi il valore del mio investimento sale a 1100€, il giorno successivo chiude nuovamente a +10%, a logica il valore del mio investimento dovrebbe salire a 1210€ ma a quanto pare non funziona così.

Anch'io mi sono posto la domanda e la risposta possibile che mi sono dato è che la percentuale giornaliera sia calcolata rispetto all'apertura e questa potrebbe essere più bassa della chiusura del giorno precedente. Quindi il 10% in giornata è in realtà minore rispetto alla chiusura del giorno precedente.

Ciao,
hai un esempio reale da sottoporre?
 
Ciao,
hai un esempio reale da sottoporre?

No non ho un esempio reale.
Il mio dubbio nasce dal fatto che in tutti i libri, blog e video viene calcolato l'interesse composto su media annua. Se non erro la formula di calcolo dell'interesse composto prmette di essere applicata anche con frequenza temporale inferiore (giornaliera, mensile, trimestrale ecc)
Come mai viene utilizzata la frequenza annuale quando in borsa ogni giorno, chiamente in fase di mercato in rialzo, il nostro investimento (ETF) produce un interesse attivo che va sommato al capitale già esistente?
Secondo la logica il compounding dell'interesse composto dovrebbe avvenire ogni giorno.
 
Penso che la discussione iniziata da @rrupoli qui [Vanguard lifestrategy vol IV], sia quanto da molti cercato (io sono tra questi) per utilizzare i LifeStrategy con approccio Life cycle.
Non penso che portare avanti per 10 anni uno strumento e poi affiancarne un altro sia la strada più giusta.

Mi piacerebbe che @rrupoli tornasse a fare visita qui per riprendere un pò il discorso

Confermo e aggiungo che se @rrupoli avesse creato anche un file excel ad hoc sarebbe il top! Grazie in anticipo per la risposta
 
Confermo e aggiungo che se @rrupoli avesse creato anche un file excel ad hoc sarebbe il top! Grazie in anticipo per la risposta
Confidando nella benevolenza di @rrupoli, provo a formalizzare le sue considerazioni ad uso foglio elettronico.
Riepilogo le sue considerazioni
rruoli1.jpg

ed aggiungo un esempio che avevo creato dopo aver letto il suo post, esaminando il caso di un PAC di 10000€ mensile .
Le colonne "Distribuzione xxx" riportano la variazione nel tempo (% e €) di LS80 e LS20 per comporre il sintetico.
Le colonne VNGA80 e VNGA20 evidenziano l'apporto dei due assets nel comporre il valore distribuito.
Esempio:
I 10000€ del primo PAC, dovendo comporre un LS65, devono essere distribuiti per il 75% su VNGA80 e per il 25% su VNGA20; quindi 7500€ sul primo e 2500€ sul secondo
I 7500€ di VNGA80 si decompongono in 80%*7500 = 6000 e 20%*7500 =1500

Idem per i PAC successivi
rrupoli2.jpg
Quindi il primo PAC sarebbe di 7500€ su VNGA80 e 2500 su VNGA20, mentre l'ultimo di 40000 su VNGA80 e 120.000 su VNGA20
Sommando per ogni riga gli importi delle colonne VNGA80 e VNGA20 (in realtà rappresentano le componenti azionarie e obbligazionare dei sintetici) si ottengono le componenti "sintetiche"; ad esempio, nel primo PAC si ha [ VNGA80 = 6000+500=6500 ] e [ VNGA20 = 1500+2000=3500 ] che simulano il 65% ed il 35% del PAC sintetico LS65.

Spero di non aver scritto cavolate ... ad un primo controllo non mi sembra che ci siano errori, ma non si sa mai :)
 
Il cambio euro dollaro e i cambi valutari in generale sono le cose più impossibili da prevedere, nessuno sa dove saremo fra 5 o 10 anni. Detto questo, vedo un sacco di preoccupazioni nell’investire in strumenti prezzati in dollari perché l’euro ha perso moltissimo potere d’acquisto. Ma mi sembra che in tanti vedano il cambio 1:1 come il fondo e come il momento peggiore per esporsi al mercato americano, come se la situazione non potesse proseguire. Estendendo l’orizzonte più a lungo termine il cambio euro dollaro è stato anche a 0,80, cioè un 20% al di sotto dei livelli attuali. Chi ci dice che il cambio 1:1 sia il fondo e sia un disastro se magari fra 2 anni ci troviamo a 0,80? In quel momento ci renderemo conto che comprare USA quando il cambio era 1:1 era un affare e ci mangeremo le mani.
Non sto facendo previsioni perché sul mercato valutario sono impossibili, però non sarei così disperato col cambio 1:1. Anche perché dalla parte opposta abbiamo avuto anche il cambio a 1,50, eppure quando è sceso da 1,50 a 1,20 non è che abbiamo smesso di investire USA perché l’euro si è deprezzato

C'è poi da valutare che le principali aziende US presenti nei panieri hanno business in tutte le parti del mondo quindi anche loro sono esposte a tutte le valute.
Idem per le principali aziende europee sono esposte anche nei marcati americani.

Sarà un approccio semplicistico ma nel lungo periodo, con un paniere bilanciato sulle varie geografie, mi sento di tralasciare il rischio cambio
 
C'è poi da valutare che le principali aziende US presenti nei panieri hanno business in tutte le parti del mondo quindi anche loro sono esposte a tutte le valute.
Idem per le principali aziende europee sono esposte anche nei marcati americani.

Sarà un approccio semplicistico ma nel lungo periodo, con un paniere bilanciato sulle varie geografie, mi sento di tralasciare il rischio cambio

E infatti molte aziende si coprono. Ma per loro il rischio più grande è quello di modificare il "rendimento", e vedersi magare l'utile trasformato in perdita a causa dei tassi di cambio.

Per gli investitori, il rischio forse più grande è quello dell'impatto sulla volatilità del portafoglio (soprattutto sulla parte obbligazionaria, che se non viene coperta diventa quasi una scommessa).
 
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