VAX / NO VAX

  • Ecco la 65° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana ha prevalso il sentiment positivo sui principali listini internazionali, in un clima di rinnovata propensione al rischio con l’attenuarsi dei rischi geopolitici, mentre l’attenzione torna a focalizzarsi sui dati macro e sugli utili societari. Gli operatori hanno seguito da vicino le trimestrali delle big tech americane (5 titoli dei Magnifici 7). I conti di Tesla hanno deluso le aspettative ma il titolo è balzato in scia alla promessa di nuovi veicoli elettrici più economici. I risultati solidi di Microsoft e Alphabet hanno poi spinto l’indice S&P 500 a registrare la sua settimana migliore da novembre 2023. Per continuare a leggere visita il link

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I no vax hanno fiducia che la risposta immunitaria del singolo organismo sia sufficiente. Credono che l'organismo ce la faccia a difendersi da solo (magari con l'aiuto di qualche farmaco, in ogni caso senza aiuti esterni troppo invasivi).
Il vaccino, secondo loro, non farebbe che alterare la risposta immunitaria del singolo organismo, producendo danni nella catena biochimica di controllo.
In soldoni, si presume che inoculare un agente patogeno molto aggressivo rappresenti un pericolo eccessivo per il proprio sistema biochimico di vita.
I no vax vivono nella convinzione che la cellula viva e si riproduca all'interno di una struttura biochimica "chiusa", che il singolo organismo tende a mantenere in costante equilibrio. La rottura dell'equilibrio è consentita, ma non è consentito l'afflusso d'informazioni dall'esterno, in quanto non compatibili con le caratteristiche biochimiche del singolo organismo pluricellulare.
Il no vax, insomma, crede nella capacità di sopravvivenza del singolo organismo, dentro cui vive e si riproduce la sua particolare identità. Tutto ciò che proviene da "fuori" egli lo vive come una possibile minaccia, come un probabile stato di alterazione del suo equilibrio biochimico.
Il no vax ha grande fiducia nelle proprie capacità di difesa e nello stesso tempo rifiuta ogni aiuto che vada ad aumentare quelle sue stesse capacità di difesa. Ce la faccio da solo, sembra dire, non ho bisogno di aiuto. Se mai, chiederò aiuto solo quando ne avrò bisogno.
Posizione che si basa tutta sulla convinzione che il proprio corpo sia troppo prezioso e delicato per essere sottomesso a forze sconosciute, di cui pochissimo ci fidiamo. Ci fidiamo però molto di noi stessi, confidiamo nella nostra capacità di difesa e di salute. Illusione quanto meno bizzarra, dal momento che proprio di quella capacità noi nulla sappiamo.
La vita è faccenda troppo misteriosa ed imprevedibile per poter essere controllata, difesa, misurata. La vita è trasformazione, mutazione, evoluzione. La vita non fa altro che mescolarsi ad altre vite, trasformarsi in nuova vita.
Vita che contagia altra vita, che continuamente si adatta dentro nuovi orizzonti, che senza sosta evolve e codifica nuovi messaggi, nuova informazione, nuove alterazioni.
Vax / no vax, non è questo il punto. In ogni caso, siamo tutti dentro a una nuova alterazione, che finirà per determinare nuove alterazioni, nuove catene d'informazione. Potremo anche non inocularci il vaccino, non cambierà quasi niente per il codice della vita di cui siamo tutti portatori. Una volta liberato il virus, sarà la vita stessa ad addomesticarlo, a trasformarlo e continuamente codificarlo.
Con o senza vaccino, semplicemente continuando a trasformare e manipolare frammenti più o meno alterati di vita, più o meno alterati di coscienza
 
Bei tempi quando il VAX era un'altra cosa...

Ci feci la tesi, elaborando un profilo alare: poter lavorarci programmandolo al Politecnico di Milano era un onore. Arrivarci a smanettare su quella tastiera, un privilegio di pochi, amici del professore di Calcolo Numerico.

Ah, che bei tempi... :'(

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Non si può assumere una classificazione manichea vax/novax.
In famiglia ho una laureata in biologia che ha fatto vaccinare i figli contro varie malattie compreso il papilloma ma per analisi delle caratteristiche del vaccino covid non intende vaccinarsi e non vuole vaccinare i figli.
Cioè ci sono persone favorevoli ai vaccini tradizionali ma che non si fidano di questo vaccino.
 
I no vax hanno fiducia che la risposta immunitaria del singolo organismo sia sufficiente. Credono che l'organismo ce la faccia a difendersi da solo (magari con l'aiuto di qualche farmaco, in ogni caso senza aiuti esterni troppo invasivi).
Il vaccino, secondo loro, non farebbe che alterare la risposta immunitaria del singolo organismo, producendo danni nella catena biochimica di controllo.
In soldoni, si presume che inoculare un agente patogeno molto aggressivo rappresenti un pericolo eccessivo per il proprio sistema biochimico di vita.
I no vax vivono nella convinzione che la cellula viva e si riproduca all'interno di una struttura biochimica "chiusa", che il singolo organismo tende a mantenere in costante equilibrio. La rottura dell'equilibrio è consentita, ma non è consentito l'afflusso d'informazioni dall'esterno, in quanto non compatibili con le caratteristiche biochimiche del singolo organismo pluricellulare.
Il no vax, insomma, crede nella capacità di sopravvivenza del singolo organismo, dentro cui vive e si riproduce la sua particolare identità. Tutto ciò che proviene da "fuori" egli lo vive come una possibile minaccia, come un probabile stato di alterazione del suo equilibrio biochimico.
Il no vax ha grande fiducia nelle proprie capacità di difesa e nello stesso tempo rifiuta ogni aiuto che vada ad aumentare quelle sue stesse capacità di difesa. Ce la faccio da solo, sembra dire, non ho bisogno di aiuto. Se mai, chiederò aiuto solo quando ne avrò bisogno.
Posizione che si basa tutta sulla convinzione che il proprio corpo sia troppo prezioso e delicato per essere sottomesso a forze sconosciute, di cui pochissimo ci fidiamo. Ci fidiamo però molto di noi stessi, confidiamo nella nostra capacità di difesa e di salute. Illusione quanto meno bizzarra, dal momento che proprio di quella capacità noi nulla sappiamo.
La vita è faccenda troppo misteriosa ed imprevedibile per poter essere controllata, difesa, misurata. La vita è trasformazione, mutazione, evoluzione. La vita non fa altro che mescolarsi ad altre vite, trasformarsi in nuova vita.
Vita che contagia altra vita, che continuamente si adatta dentro nuovi orizzonti, che senza sosta evolve e codifica nuovi messaggi, nuova informazione, nuove alterazioni.
Vax / no vax, non è questo il punto. In ogni caso, siamo tutti dentro a una nuova alterazione, che finirà per determinare nuove alterazioni, nuove catene d'informazione. Potremo anche non inocularci il vaccino, non cambierà quasi niente per il codice della vita di cui siamo tutti portatori. Una volta liberato il virus, sarà la vita stessa ad addomesticarlo, a trasformarlo e continuamente codificarlo.
Con o senza vaccino, semplicemente continuando a trasformare e manipolare frammenti più o meno alterati di vita, più o meno alterati di coscienza

Ma no, è molto più semplice. Il no vax ascolta Meluzzi e basta.:o
 
E il vax ascolta la venier e amadeus
 
Ci feci la tesi, elaborando un profilo alare: poter lavorarci programmandolo al Politecnico di Milano era un onore. Arrivarci a smanettare su quella tastiera, un privilegio di pochi, amici del professore di Calcolo Numerico.

Ah, che bei tempi... :'(

Vedi l'allegato 2775149

Fantastico, cosa mi hai ricordato
Ho imparato le basi di UNIX su quella macchina, che avevamo all'Università al dipartimento di Informatica OK!
 
I no vax hanno fiducia che la risposta immunitaria del singolo organismo sia sufficiente. Credono che l'organismo ce la faccia a difendersi da solo (magari con l'aiuto di qualche farmaco, in ogni caso senza aiuti esterni troppo invasivi).
Il vaccino, secondo loro, non farebbe che alterare la risposta immunitaria del singolo organismo, producendo danni nella catena biochimica di controllo.
In soldoni, si presume che inoculare un agente patogeno molto aggressivo rappresenti un pericolo eccessivo per il proprio sistema biochimico di vita.
I no vax vivono nella convinzione che la cellula viva e si riproduca all'interno di una struttura biochimica "chiusa", che il singolo organismo tende a mantenere in costante equilibrio. La rottura dell'equilibrio è consentita, ma non è consentito l'afflusso d'informazioni dall'esterno, in quanto non compatibili con le caratteristiche biochimiche del singolo organismo pluricellulare.
Il no vax, insomma, crede nella capacità di sopravvivenza del singolo organismo, dentro cui vive e si riproduce la sua particolare identità. Tutto ciò che proviene da "fuori" egli lo vive come una possibile minaccia, come un probabile stato di alterazione del suo equilibrio biochimico.
Il no vax ha grande fiducia nelle proprie capacità di difesa e nello stesso tempo rifiuta ogni aiuto che vada ad aumentare quelle sue stesse capacità di difesa. Ce la faccio da solo, sembra dire, non ho bisogno di aiuto. Se mai, chiederò aiuto solo quando ne avrò bisogno.
Posizione che si basa tutta sulla convinzione che il proprio corpo sia troppo prezioso e delicato per essere sottomesso a forze sconosciute, di cui pochissimo ci fidiamo. Ci fidiamo però molto di noi stessi, confidiamo nella nostra capacità di difesa e di salute. Illusione quanto meno bizzarra, dal momento che proprio di quella capacità noi nulla sappiamo.
La vita è faccenda troppo misteriosa ed imprevedibile per poter essere controllata, difesa, misurata. La vita è trasformazione, mutazione, evoluzione. La vita non fa altro che mescolarsi ad altre vite, trasformarsi in nuova vita.
Vita che contagia altra vita, che continuamente si adatta dentro nuovi orizzonti, che senza sosta evolve e codifica nuovi messaggi, nuova informazione, nuove alterazioni.
Vax / no vax, non è questo il punto. In ogni caso, siamo tutti dentro a una nuova alterazione, che finirà per determinare nuove alterazioni, nuove catene d'informazione. Potremo anche non inocularci il vaccino, non cambierà quasi niente per il codice della vita di cui siamo tutti portatori. Una volta liberato il virus, sarà la vita stessa ad addomesticarlo, a trasformarlo e continuamente codificarlo.
Con o senza vaccino, semplicemente continuando a trasformare e manipolare frammenti più o meno alterati di vita, più o meno alterati di coscienza

Ma tu pensi davvero che un novax faccia simili ragionamenti? :D :rotfl:
 
"In soldoni, si presume che inoculare un agente patogeno molto aggressivo rappresenti un pericolo eccessivo per il proprio sistema biochimico di vita."

Evidentemente il no vax non ha ancora capito che non gli inoculano nessun agente patogeno aggressivo. Insomma, non ha capito un vax... :D
 
Il mio ragionamento è molto più semplice, ma non banale
siamo di fronte a 2 alternative, di cui calcolare il profilo di rischio, personale d'accordo, ma in qualche modo generale
Abbiamo 2 alternative
a) rischiare il contagio con un virus di cui sappiamo ancora troppo poco, ma dal comportamento SICURAMENTE malevolo, forse ARTIFICIALMENTE MALEVOLO, che una volta immesso "in natura" muterà imprevedibilmente, e di cui non sappiamo gli effetti di medio-lungo periodo
b) inocularsi un vaccino, che è stato creato per scopi "benigni" per contrastare il virus "maligno", che potrebbe avere effetti collaterali, d'accordo, anche di medio-lungo periodo che non conosciamo
Si tratta di valutare qual è il rischio minore: per me non c'è paragone, parliamo di un rischio che è almeno un paio di ordini di grandezza minore del caso a)
Tutto qui
 
Il mio ragionamento è molto più semplice, ma non banale
siamo di fronte a 2 alternative, di cui calcolare il profilo di rischio, personale d'accordo, ma in qualche modo generale
Abbiamo 2 alternative
a) rischiare il contagio con un virus di cui sappiamo ancora troppo poco, ma dal comportamento SICURAMENTE malevolo, forse ARTIFICIALMENTE MALEVOLO, che una volta immesso "in natura" muterà imprevedibilmente, e di cui non sappiamo gli effetti di medio-lungo periodo
b) inocularsi un vaccino, che è stato creato per scopi "benigni" per contrastare il virus "maligno", che potrebbe avere effetti collaterali, d'accordo, anche di medio-lungo periodo che non conosciamo
Si tratta di valutare qual è il rischio minore: per me non c'è paragone, parliamo di un rischio che è almeno un paio di ordini di grandezza minore del caso a)
Tutto qui

Beh insomma......un vaccino di cui si sa poco e niente......:rolleyes:
Il problema e' che se non si ha fiducia in questo tipo di vaccino....diventa difficile farselo fare.
La fiducia quando manca.......
 
dividere il mondo in due categorie nette è sbagliato.

Io per esempio ho incentivato mia madre (di 81 anni) a vaccinarsi perchè i benefici sono maggiori ai rischi, mentre per mia figlia di 16 anni sto cercando di farle comprendere che forse è meglio non vaccinarsi, per me personalmente sono in una posizione mediana e ci sto riflettendo.

Quindi non è tutto bianco o nero come vorrebbero farci credere
 
Non si può assumere una classificazione manichea vax/novax.
In famiglia ho una laureata in biologia che ha fatto vaccinare i figli contro varie malattie compreso il papilloma ma per analisi delle caratteristiche del vaccino covid non intende vaccinarsi e non vuole vaccinare i figli.
Cioè ci sono persone favorevoli ai vaccini tradizionali ma che non si fidano di questo vaccino.

esatto ...precisazione doverosa;)
 
Il mio ragionamento è molto più semplice, ma non banale
siamo di fronte a 2 alternative, di cui calcolare il profilo di rischio, personale d'accordo, ma in qualche modo generale
Abbiamo 2 alternative
a) rischiare il contagio con un virus di cui sappiamo ancora troppo poco, ma dal comportamento SICURAMENTE malevolo, forse ARTIFICIALMENTE MALEVOLO, che una volta immesso "in natura" muterà imprevedibilmente, e di cui non sappiamo gli effetti di medio-lungo periodo
b) inocularsi un vaccino, che è stato creato per scopi "benigni" per contrastare il virus "maligno", che potrebbe avere effetti collaterali, d'accordo, anche di medio-lungo periodo che non conosciamo
Si tratta di valutare qual è il rischio minore: per me non c'è paragone, parliamo di un rischio che è almeno un paio di ordini di grandezza minore del caso a)
Tutto qui

Quindi tu del caso a sai praticamente tutto e puoi permetterti di dire che il caso b sia molto più rischioso.
Forse dovresti andare in mondovisione a reti unificate
 
Beh insomma......un vaccino di cui si sa poco e niente......:rolleyes:
Il problema e' che se non si ha fiducia in questo tipo di vaccino....diventa difficile farselo fare.
La fiducia quando manca.......

Hai più fiducia nella "benignità" di un virus imprevedibile? Perchè è un virus davvero imprevedibile, a certe persone non fa nulla di nulla, ad altre a parità di condizioni, le ha mandate al creatore. Sono guarite persone di 100 anni, e sono morte persone giovani e sane, poche d'accordo, ma sempre diversi ordini di grandezza di più di quelle morte per effetto collaterale del vaccino
 
esatto ...precisazione doverosa;)

Il problema è che si sta creando erroneamente un dualismo vax e no vax.
I no vax sono e saranno sempre minoranza.
Qui c'è una terza accezione no CAVIA che è largamente maggioritaria rispetto ai no vax per credo.
Personalmente ho sempre precisato questo punto.
Io non sono un no vax.
Ma sono un no CAVIA
 
Quindi tu del caso a sai praticamente tutto e puoi permetterti di dire che il caso b sia molto più rischioso.
Forse dovresti andare in mondovisione a reti unificate

Io faccio un ragionamento su basi scientifiche, un ragionamento basato sul risk management in base ai dati che abbiamo, tu in base a cosa lo fai?
 
dividere il mondo in due categorie nette è sbagliato.

Io per esempio ho incentivato mia madre (di 81 anni) a vaccinarsi perchè i benefici sono maggiori ai rischi, mentre per mia figlia di 16 anni sto cercando di farle comprendere che forse è meglio non vaccinarsi, per me personalmente sono in una posizione mediana e ci sto riflettendo.

Quindi non è tutto bianco o nero come vorrebbero farci credere

Ma neanche io mi fido al 100% di questo vaccino, cosa credi, ho avuto paura anche io di effetti collaterali, ma la mia valutazione basata sul risk management mi ha fatto scegliere il vaccino, ho valuto eventuali effetti collaterali sia molto meno rischiosi, sia più gestibili in caso di problemi, rispetto ad un virus che ti può colpire " a tradimento", magari mentre hai le difese immunitarie basse per altri problemi di salute, che attualmente non ho.
 
Il mio ragionamento è molto più semplice, ma non banale
siamo di fronte a 2 alternative, di cui calcolare il profilo di rischio, personale d'accordo, ma in qualche modo generale
Abbiamo 2 alternative
a) rischiare il contagio con un virus di cui sappiamo ancora troppo poco, ma dal comportamento SICURAMENTE malevolo, forse ARTIFICIALMENTE MALEVOLO, che una volta immesso "in natura" muterà imprevedibilmente, e di cui non sappiamo gli effetti di medio-lungo periodo
b) inocularsi un vaccino, che è stato creato per scopi "benigni" per contrastare il virus "maligno", che potrebbe avere effetti collaterali, d'accordo, anche di medio-lungo periodo che non conosciamo
Si tratta di valutare qual è il rischio minore: per me non c'è paragone, parliamo di un rischio che è almeno un paio di ordini di grandezza minore del caso a)
Tutto qui

Porca trota, mi tocca essere d'accordo anche con te.:wall::wall::D
 
I no vax hanno fiducia che la risposta immunitaria del singolo organismo sia sufficiente. Credono che l'organismo ce la faccia a difendersi da solo (magari con l'aiuto di qualche farmaco, in ogni caso senza aiuti esterni troppo invasivi).
Il vaccino, secondo loro, non farebbe che alterare la risposta immunitaria del singolo organismo, producendo danni nella catena biochimica di controllo.
In soldoni, si presume che inoculare un agente patogeno molto aggressivo rappresenti un pericolo eccessivo per il proprio sistema biochimico di vita.
I no vax vivono nella convinzione che la cellula viva e si riproduca all'interno di una struttura biochimica "chiusa", che il singolo organismo tende a mantenere in costante equilibrio. La rottura dell'equilibrio è consentita, ma non è consentito l'afflusso d'informazioni dall'esterno, in quanto non compatibili con le caratteristiche biochimiche del singolo organismo pluricellulare.
Il no vax, insomma, crede nella capacità di sopravvivenza del singolo organismo, dentro cui vive e si riproduce la sua particolare identità. Tutto ciò che proviene da "fuori" egli lo vive come una possibile minaccia, come un probabile stato di alterazione del suo equilibrio biochimico.
Il no vax ha grande fiducia nelle proprie capacità di difesa e nello stesso tempo rifiuta ogni aiuto che vada ad aumentare quelle sue stesse capacità di difesa. Ce la faccio da solo, sembra dire, non ho bisogno di aiuto. Se mai, chiederò aiuto solo quando ne avrò bisogno.
Posizione che si basa tutta sulla convinzione che il proprio corpo sia troppo prezioso e delicato per essere sottomesso a forze sconosciute, di cui pochissimo ci fidiamo. Ci fidiamo però molto di noi stessi, confidiamo nella nostra capacità di difesa e di salute. Illusione quanto meno bizzarra, dal momento che proprio di quella capacità noi nulla sappiamo.
La vita è faccenda troppo misteriosa ed imprevedibile per poter essere controllata, difesa, misurata. La vita è trasformazione, mutazione, evoluzione. La vita non fa altro che mescolarsi ad altre vite, trasformarsi in nuova vita.
Vita che contagia altra vita, che continuamente si adatta dentro nuovi orizzonti, che senza sosta evolve e codifica nuovi messaggi, nuova informazione, nuove alterazioni.
Vax / no vax, non è questo il punto. In ogni caso, siamo tutti dentro a una nuova alterazione, che finirà per determinare nuove alterazioni, nuove catene d'informazione. Potremo anche non inocularci il vaccino, non cambierà quasi niente per il codice della vita di cui siamo tutti portatori. Una volta liberato il virus, sarà la vita stessa ad addomesticarlo, a trasformarlo e continuamente codificarlo.
Con o senza vaccino, semplicemente continuando a trasformare e manipolare frammenti più o meno alterati di vita, più o meno alterati di coscienza

il sottolineato rivaluta il post che dal lato novax sembrava andare in una via un po' troppo mistico ottimistica

perche' quando ti casca una tegola in testa...l'umano istinto di sopravvivenza manda afangulo tutte le teorie buone solo se
stai bene e fila tutto liscio
e per quanto resistente o impaurito finisce per affidarsi a medici, strutture e case farmaceutiche che al bar o qui puoi infamare senza tegua
accogliendo farmaci sperimentazioni e persino pezzi di altri umani ...
 
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