Vedo che alla fine ci sei arrivato da solo.
Apprezzo Nordio per il non-banale motivo che ha avuto in passato il coraggio di esporsi pubblicamente contro decisioni assurde prese da suoi colleghi. Mentre i nomi da te citati si sono sempre dimostrati ligi alla auto-referenzialità della loro "categoria".
Il caso delle macchinazioni oscure tra alti esponenti PD e alti magistrati avrebbe dovuto fare accapponare la pelle a tutti gli italiani, giornalisti in primis. Abbiamo fatto molto più chiasso per un caso P2 che al confronto erano scampagnate tra quattro amici.
Qui erano addirittura coinvolti il presidente e diversi esponenti del CSM...
Io credo che i sostenitori della sinistra farebbero bene ad astenersi per parecchi anni dal fare commenti su un ministro della giusitizia.
1) Alla fine un corno, è una convinzione che ho da sempre, sia quando votavo a sinistra, convinto, sia quando non l'ho fatto, se come ministro della giustizia ci fossero un Di Matteo o un Gratteri (che guarda caso non sono visti benissimo nel CSM proprio in quanto indipendenti da cordate e correnti) e se fossero appoggiati dal governo (e non ostacolati) FdI la voterei domani
2) Problemi con la giustizia ci sono stati anche per esponenti di sinistra, soprattutto a livello locale, è recentissimo il caso Panzeri, ma parlamentari e ministri a protestare davanti il palazzo di giustizia ci ho visto solo quelli dell'allora popolo delle libertà, e Nordio sembra fin troppo gradito a FI per non pensare che certe sue posizioni, apparentemente a favore dei diritti degli inquisiti (cosa di per sé rispettabilissima, buona e giusta) non siano altro che il pretesto per l'impunità della politica.
3) Al contrario di te, penso invece che tanto a destra tanto a sinistra a fronte di una qualsiasi strategia della magistratura, collusa o meno alla politica, per ottenere i classici due pesi e due misure, ogni forma di protesta e commento della politica e della società civile, sia del tutto lecita e doverosa quando non strumentale e rivolta ad ottenere altro
Un'ultima cosa, Di Matteo, Gratteri e lo stesso Davigo (quest'ultimo con qualche dubbio recente da verificare) hanno una storia alle spalle e da sempre argomentano le loro posizioni.
E da parte di alcuni loro critici avverto sotto sotto gli stessi toni ed argomentazione che ai tempi sentivo di Falcone e Borsellino (sono abbastanza vecchio da ricordare bene le loro vicende, i fatti e apparizioni prima della loro morte e quello che si è saputo dopo)
Se metto insieme la storia e la sostanza delle loro argomentazioni, se permetti sono infinitamente più credibili di te e delle tue tesi.
Io non l'ho messa sulla politica, ero e sono giustizialista a 360 gradi, i corrotti devono pagare, carissimo, di qualsiasi parte politica siano.
Tu, al contrario, con l'ultima tua frase ti sei ampiamente qualificato come di parte, esattamente come quella folta delegazione dei parlamentari del PDL di allora (sembrava quasi il PDL al completo) sulle scale del palazzo di giustizia