Vivere di rendita, posso (Vol. XLVII)?

Mi spiace ma non condivido l'atteggiamento mentale di taluni che si abbattono più di tanto, quasi al limite della depressione oserei dire. Non che ci sia da stare allegri : prima il Covid e ora Putin in Ucraina. Però permettetimi di dire che non siamo proprio alla soluzione finale, vale a dire che prima di schiacciare il pulsante Rosso, oltre il quale non c'è ritorno per nessuno, spero che il buon senso prevalga.
Buon senso che mi impedisce, ora, di fasciarmi la testa e, semmai quel pulsante fosse premuto, non mi illudo che resti molto della attuale civiltà.

Preferisco pensare positivo, pur conscio che il mondo post covid e post guerra cambierà, questo è ovvio, come pure è altrettanto scontato che tutti avremo perso qualcosa rispetto alla pseudo stabilità del "prima ", ma, egoisticamente, almeno oggi che ho riacquistato la salute dopo anni di tribolazioni, non voglio preoccuparmi oltre il lecito, sono cosciente dei rischi ma come possiamo modificare la situazione, oltre a ciò che l'UE sta gia facendo ?

Atteggiamento fatalista il mio ? Preferirei definirlo pragmatico : stiamo a vedere cosa succede e poi agire di conseguenza .
 
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dovresti, in questo contesto, invece, apprezzare di più ciò che hai e non perdere di vista il progetto di vita che hai. In fondo, il Covid e gli avvenimenti attuali, non fanno altro che rendere di maggior valore ciò che abbiamo. Spesso dimentichiamo la fortuna che abbiamo a vivere nel benessere. Benessere che è assente per più di metà popolazione mondiale. Parli di guerra, ma in Africa le vite che se ne vanno ogni giorno sono sempre troppe. La differenza è che non se ne parla per nulla e la nostra coscienza ignora, dunque.
Cercare di vivere al meglio, con un pensiero anche per il prossimo, è il massimo che possiamo fare, a mio parere.
Permettimi un consiglio: non perdere il piacere di coltivare le tue passioni, per esempio il nuoto per te. E non adagiarti sul divano. La vita è la fuori.

Silvana de Mari dice "se non puoi cambiare il mondo, fai cose semplici come pulire casa o altro, in questo modo puoi tenere in ordine la tua mente, che è la cosa più importante". Io da due anni così faccio: mi concentro sulle piccole cose quotidiane, le pulizie, la spesa, cucinare. No social che non ho mai avuto, no tv che mi fa vomitare. Tante camminate quasi tutti i giorni di almeno due ore. Leggo libri e seleziono posti e persone.

Bellissimi interventi :bow:
Meglio non scordarselo mai. OK!

Il divano comunque non preclude la felicità, anzi. :D

Parlando d'altro, ho trovato un panificio che mi vende il pane del giorno prima a 49 cent al kg :eek::D

ma cosa ci fai col pane vecchio, non è raffermo? :mmmm:
 
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Basta inumidirlo per fuori, 5/10minuti nel forno ed è bello caldo/fresco come appena sfornato

beh... se il pane mi avanza, lo mangio anche di due giorni, per non sprecare e non buttarlo, ma andarselo a comprare già "rifatto" ha un che di... pidocchioso... 😂 cioè, va benissimo in una economia di guerra... ma ancora mi sembra presto.
 
Mi spiace ma non condivido l'atteggiamento mentale di taluni che si abbattono più di tanto, quasi al limite della depressione oserei dire. Non che ci sia da stare allegri : prima il Covid e ora Putin in Ucraina. Però permettetimi di dire che non siamo proprio alla soluzione finale, vale a dire che prima di schiacciare il pulsante Rosso, oltre il quale non c'è ritorno per nessuno, spero che il buon senso prevalga.
Buon senso che mi impedisce, ora, di fasciarmi la testa e, semmai quel pulsante fosse premuto, non mi illudo che resti molto della attuale civiltà.

Preferisco pensare positivo, pur conscio che il mondo post covid e post guerra cambierà, questo è ovvio, come pure è altrettanto scontato che tutti avremo perso qualcosa rispetto alla pseudo stabilità del "prima ", ma, egoisticamente, almeno oggi che ho riacquistato la salute dopo anni di tribolazioni, non voglio preoccuparmi oltre il lecito, sono cosciente dei rischi ma come possiamo modificare la situazione, oltre a ciò che l'UE sta gia facendo ?

Atteggiamento fatalista il mio ? Preferirei definirlo pragmatico : stiamo a vedere cosa succede e poi agire di conseguenza .

ma è chiaro che tutti confidiamo nel buon senso. Ma tieni presente che siamo al limite e la corda è tesissima: basta un incidente al confine di Polonia o Romania, un missile anche "convenzionale" che scoppia in campagna di là del confine, un aereo che sorvola per sbaglio (?) il territorio polacco, una sparatoria tra mercenari e truppe Nato... per scatenare il disastro.
E a me, in questo clima, con il covid che tra l'altro ancora una volta rialza la testa, non mi va di comportarmi normalmente e di vivere tra spritz, vacanze, risate, stupidate social e spensieratezza diffusa. Non ho neanche, da parte mia, la sponda dei "30 anni", che mi aiuterebbe, visto che vado per i 59.
Sarebbe come se al funerale di una persona cara, uno si mettesse a raccontare barzellette, a preoccuparsi di come è vestito, della partita di padel che lo aspettava e invece è costretto ad andare al cimitero o del week end che suo malgrado deve annullare, ma che vorrebbe ancora fare e che magari farà lo stesso...
Io, quando muore una persona cara, sono triste e in maniera non forzata, mi viene spontaneo annullare i divertimenti e magari interrompere le consuetudini della vita normale, per pensare ad altro... ma questa non è depressione.
Semmai è chi non annulla lo spritz con gli amici il giorno che gli muore il padre che ha qualche problema... portando l'esempio, forse macabro, all'estremo
 
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Tornando allo studio di Michael Kitces, un Cape superiore a 20 renderebbe sostenibile un tasso di prelievo iniziale annuo del 4,5%, tra 12 e 20 di Caper del 5%, sotto 12 del 5,5%. Considerando dove siamo ora (il Cape delle borse americane è ben oltre quota 20) le ambizioni di chi vuole vivere di rendita con tassi di prelievo elevati direi che vengono ridimensionate. Nel 2011 Wade Pfau gelò un po’ tutti allargando l’analisi non solo al Cape, ma anche al dividend yield e ai rendimenti delle obbligazioni americane. Visti i bassi livelli di entrambe e le alte valutazioni di mercato in quegli anni, secondo Pfau, non era tollerato un tasso di prelievo superiore al 2% se si voleva mantenere una probabilità prossima al 100% di non depauperare tutto il capitale prima del tempo. Un alert anche questo da non ignorare visto il momento. Kitces rilanciò con uno studio nel quale veniva evidenziato come un aggiustamento di asset allocation legato alle fasi di mercato poteva fornire dei contributi positivi al tasso di prelievo. Ad esempio in un periodo di valutazioni molto alte come oggi, un 40% equity 60% bond oppure in un periodo di valutazioni molto basse un 80% equity 20% bond, avrebbe offerto un premio aggiuntivo di 0,2% all’anno in termini di spesa sostenibile (ovvero di prelievo annuo del capitale). Il messaggio che ci arriva da tutti questi studi è abbastanza chiaro. Con rendimenti obbligazionari sotto le scarpe e valutazioni azionarie non più così elevate ma comunque neanche a buon mercato, moderare il tasso di prelievo annuo appare oggi una scelta inevitabile per chi da questa sera entrerà nella fase del decumulo.
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Mi sono rimasti solo i vecchi etf (del lazy) + il LS.
Uscito (da un po') da tutti i singoli titoli asiatici/cinesi. In guadagno, ma lontano dai massimi del 2021.
Raddoppiato PAC LS (acquisto proprio oggi...).
Incrociamo le dita (sulla finanza e soprattutto sulla situazione geopolitica) e cerchiamo di andare avanti.
Certo che per periodi del genere devo andare parecchio indietro con la memoria (da vecchietto): colpo di stato in Russia (ai tempi di Eltsin), guerra in Iraq con Cocciolone, bolla 2k, torri gemelle...
Adesso pandemia e Ucraina (sperando di fermarci qui...).
 
In questi momenti i tanto disprezzati CD la fanno da padrona. :asd:

Da possessore di CD (53,3% del ptm) posso senz'altro essere d'accordo, ma in ogni caso ci stiamo prendendo tutti sulle gengive le mattonate che l'inflazione sta iniziando ad elargire.
E' tutto molto relativo, IMHO.
 
In questi momenti i tanto disprezzati CD la fanno da padrona. :asd:

ma sopratutto il tanto spernacchiato TFR in azienda che in contesti con mercati massacrati (azioni e bond) e inflazione rampante è una delle migliori pedine in assoluto.. anche quest'anno viaggia per 5% anno dopo il 4% del 2021... ero consapevole di tutti i difetti del TFR verso FP ma allo stesso tempo anche che sarebbe stato l'unico investimento totalmente scollegato dai mercati finanziari che alla fine garantisce rendimenti positivi in ogni scenario....se poi salta anche l'inps con i TFR allora amen e possiamo tirare giu il sipario....:cool:
 
quali sono gli strumenti privi di rischio che ti consentono di recuperare l'inflazione e uscire al prezzo di ingresso senza perderci un euro in qualunque momento? Se non esistono allora il cd o il cc continuano a farla da padrona.
 
quali sono gli strumenti privi di rischio che ti consentono di recuperare l'inflazione e uscire al prezzo di ingresso senza perderci un euro in qualunque momento? Se non esistono allora il cd o il cc continuano a farla da padrona.

il TFR in azienda come scritto sopra :D
 
Il pane del gg prima non è male. Lo surgelo e poi, riscaldato su piastra, è ottimo per noi. Una parte la grattugio.

Sul divano...dipende da chi ti fa compagnia...:p
 
quali sono gli strumenti privi di rischio che ti consentono di recuperare l'inflazione e uscire al prezzo di ingresso senza perderci un euro in qualunque momento? Se non esistono allora il cd o il cc continuano a farla da padrona.

Non esistono strumenti privi di rischio, i CD hanno rendimento negativo a fronte di rischio basso(?). L'azionario andrebbe visto come una opportunita' di acquisto in questo momento.

Io personalmente sono 100% esposto su azionario e sono abbastanza tranquillo nonostante le recenti batoste, continuo i miei PAC.
 
La vedo nera...

Valutare con attenzione i congedi anticipati, reparti in prontezza operativa "alimentati al 100%", addestramento "orientato al warfighting","provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d'arma dell'artiglieria"
 
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