ENI - Tassa sugli extraprofitti: possibile applicazione solo sul 75% della base imponibile
Oggi 11:13 - WS
FATTO
Il Sole 24 Ore riporta questa mattina che dovrebbe arrivare un nuovo cambio di regole per quanto riguarda la tassazione sugli extra profitti delle imprese energetiche per superare le recenti obiezioni del Consiglio di Stato. Le novità dovrebbero essere contenute negli emendamenti governativi alla legge di bilancio attesi in commissione alla Camera entro domani pomeriggio.
Al ministero dell'Economia avrebbero studiato un meccanismo a forfait che in pratica taglia la base imponibile del 25%. Il calcolo andrà sempre fatto sul saldo Iva, ma l'aliquota del 25% andrà calcolata solo sul 75% del risultato, considerata convenzionalmente la quota dell'attività ‘prevalente’ dell'impresa, e quindi da tassare nel caso delle aziende attive nel filone dell'energia. Un meccanismo analogo sarà replicato al contributo 2023, calcolato sugli utili. Fra le novità ci sarebbe anche l'esclusione delle operazioni straordinarie concluse dalle aziende all'estero.
EFFETTO
Le imprese sarebbero chiamate oggi a pagare con le vecchie regole, per poi vedersi restituito l'anno prossimo, con credito d'imposta da utilizzare in compensazione, la quota divenuta in eccesso grazie alle nuove regole destinate a entrare in vigore dal 1° gennaio 2023.
Ricordiamo che la società maggiormente impattata dalla tassa sugli extra-profitti 2022 al 25% sul delta Iva è Eni (extra tassa pari a circa 1.4 mld), seguita da Saras (95 mln). Tra le Utilities Enel ha quantificato l’extra tassazione in circa 70 mln, Erg e le Local Utilities tra 30-40 mln