Alighiero Boetti III

Nuovo record da Sothebys New York ieri.
La grande mappa ha realizzato quasi 9 milioni di dollari

Vedi l'allegato 2859149

Mi hai preceduto! :)

Grandissimo record e aggiudicazione importantissima che mi piace molto, perchè testimonia la sua verità e non dà nemmeno spazio ad ipotetiche illazioni di pompaggi che sicuramente qualcuno avrebbe ipotizzato se avesse fatto di più. La dietrologia ha sempre il suo fascino.

Prima dell'aggiudicazione record della Mappa Rosa, onestamente ero un po' titubante sulla stima di questa Mappa gigantesca, perchè la trovavo molto corposa, come del resto la riserva, che voci di corridoio dicevano essere di 6 milioni di dollari, la più alta mai prospettata per un'opera di Boetti.

Invece, rispetto alla già fragorosa vendita record della Mappa Rosa (che non è una Mappa "comune", ma eccezionale!) a 5 milioni di euro, qui la cifra è addirittura raddoppiata a 9 milioni.

Solo un paio di anni fa numeri di questa portata sarebbero stati inimmaginabili nel breve periodo. E ora che ci siamo arrivati, per qualche tempo possiamo metterci comodi in poltrona!

Già circolano indiscrezioni sui probabili acquirenti, ma piuttosto di restare nel campo del probabile, si potrebbero rilevare un paio di cose: la prima è che quella di Boetti è stata la sola ed unica presenza italiana nell'Evening Sale newyorkese, vendita tradizionalmente molto più abbottonata rispetto a quella londinese, l'altra è che con questa aggiudicazione Boetti diventa l'artista più pagato tra gli artisti della generazione successiva a Fontana/Burri/Manzoni.

Per puro divertimento si può fare una considerazione in termini di risultati di investimento ;): ricordo perfettamente che quest'opera venne proposta e poi venduta in un'edizione di Artefiera a fine anni '90, secondo me 1998, da una notissima storica gallera, quella di Emilio Mazzoli. Me lo ricordo perchè da qualche parte in quegli anni avevo conservato l'articolo di una rivista online - uno di quei classici articoli in cui si chiede ai galleristi cosa presentavano in fiera e come era andata - ed era proprio fotografato Mazzoli con dietro quella mappa, acquistata in quell'occasione da Carraro, nella cui collezione è poi rimasta fino alla scomparsa e attuale vendita.
Ecco, potrei sbagliarmi sulla richiesta, perchè c'erano ancora le lire, ma poteva essere qualcosa tra i 150 e 200 milioni di lire, diventati dopo una ventina d'anni l'equivalente di 18 MILIARDI di lire.

Certo, la fine degli anni '90 era un altro mondo e il mercato dell'arte era completamente diverso, ma spendere quelle cifre su un'opera monumentale di Alighiero Boetti era una cosa veramente da pionieri e da collezionisti non solo danarosi ma anche anticipatori rispetto alla comprensione della dimensione dell'artista e anche al suo mercato.

Dopo 20 anni, con la medesima cifra spesa all'epoca da Carraro, ossia 75 - 100.000 euro, ci si può comperare un piccolo arazzo, ed è certamente più facile oggi prendere in considerazione una cifra di questa entità per un'opera di piccolo formato - ma grande preziosità - essendo la percezione della dimensione artistica di Boetti ormai riconosciuta a livello internazionale.

C'è anche da dire, un po' in contrapposizione con quanto ho appena scritto, che in realtà comperare oggi Boetti ancora non è propriamente semplice perchè in molti non riescono tutt'ora a comprendere la sua importanza e dimensione, del resto nè più nè meno ciò che ancora accade con i Tagli di Fontana o le opere di Manzoni più irridenti (le Scatolette, il Fiato, le Impronte, le Linee ecc).
E lo si è visto anche qui sul forum in un passato recente, nonostante questa sia una piattaforma di collezionisti, quindi già un livello avanzato.
Questo per dire che anche ciò che può sembrare facile, poi tanto facile non è, altrimenti tutti avrebbero delle opere di Boetti in collezione...

Stanotte tra l'altro andrà in asta a New York un bellissimo Tutto, forse con stima un po' spinta (?), sicuramente un capolavoro, forse ancora oggi di una tipologia non molto conosciuta al grande pubblico. E a breve, anche una rarissima "Colonna" del periodo poverista.
Oltre ad altre opere, anche vermente belle, che attualmente hanno delle valutazioni più "abbordabili", dai ricami alle carte. :)
 
Altra importantissima aggiudicazione per Boetti ieri notte da Christie's a New York, dove un capolavoro museale del ciclo dei TUTTO di grandi dimensioni (oltre 4 metri) ha realizzato 6 milioni di dollari. OK!

Praticamente, se non fosse stato per la Grande Mappa (venduta a 9 milioni il giorno prima), il Tutto avrebbe detenuto il nuovo record price di Boetti.

Screenshot 2022-11-18 at 09-58-06 ALIGHIERO BOETTI (1940-1994).jpg

In questa fotografia di Randi Malkin Steinberger, pubblicata sul suo libro "Boetti by Afghan people" si vede Boetti che sta reggendo proprio quest'opera in una fase di verifica precedente al completamento della sua ricamatura.

boetti tutto malkin.jpg
 
Giusto per ricapitolare le aggiudicazioni di questo mese, dove si è assistito alla vendita di alcuni capolavori - che non passano facilmente sul mercato! - mi pare piuttosto significativo evidenziare come siano state inanellate aggiudicazioni pluri milionarie a livello internazionale, tutte in sessioni di asta estere, due delle quali sono passaggi d'asta di Christie's e Sotheby's relativi alle più esclusive vetrine di vendita ossia le Evening Sales di New York.

Anche questa contestualizzazione non è assolutamente cosa da poco, a maggior ragione se si considera che nell'asta di Sotheby's quella di Boetti è stata in assoluto la sola presenza di un artista italiano, mentre da Christie's era in ottima compagnia con Fontana e Manzoni tra i "post-war"artists e Morandi e Modigliani tra i modern masters.
Per non menzionare che la Mappa Rosa è andata a finire in Qatar e non escluderei possa andare al Museo di Arte Contemporanea di Doha.
Nell'analisi del "peso" di un artista in relazione al suo mercato ed al collezionismo internazionale, questa mi pare una bella constatazione plastica.

Metto qui di seguito alcuni dei passaggi d'asta più significativi, perchè vederli insieme fa un certo effetto.
Come fa un certo effetto fare la somma delle aggiudicazioni qui sotto: 4 opere arrivano a totalizzare circa 23 milioni di euro. :)

Screenshot 2022-11-18 at 09-59-44 Mappa Contemporary Evening Auction Sotheby's.jpg

Screenshot 2022-11-18 at 09-58-06 ALIGHIERO BOETTI (1940-1994).jpg

Screenshot 2022-11-18 at 10-00-25 Alighiero Boetti (1940-1994).jpg

Screenshot 2022-11-18 at 10-03-20 Alighiero Boetti (1940-1994).jpg
 
Prima di uscire per cena, ho pensato di condividere un po' di links da giornali e online magazines che citano il recente record di Boetti, così anche per le letture domenicali :)

Sotheby’s: New York incorona Boetti con un nuovo record d’asta
https://collezionedatiffany.com/record-boetti-new-york-sothebys-novembre-2022

È record, ancora: $ 8,8 milioni per Alighiero Boetti
https://www.exibart.com/mercato/e-record-ancora-88-milioni-per-alighiero-boetti

Alighiero Boetti di nuovo da record. E Andy Warhol top lot da Sotheby’s a New York
https://www.artribune.com/professioni-e-professionisti/mercato/2022/11/alighiero-boetti-record-andy-warhol-sothebys-new-york/

Ilsole24ore.com
https://www.ilsole24ore.com/art/l-eccesso-offerta-penalizza-l-asta-christie-s-AEbDnVIC?refresh_ce

Boetti da record: all'asta di New York la sua Mappa vale 8 milioni di dollari
https://www.corriere.it/economia/co...ri-6764a178-3a41-11ed-b03d-1f9e636121b9.shtml

Tengono i grandi nomi del moderno, tira l’ultracontemporaneo
https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/tengono-i-grandi-nomi-del-moderno-tira-l-ultracontemporaneo/140829.html

Nuovo record assoluto per la mappa più monumentale di sempre firmata Boetti: venduta a New York a 8,8 milioni di dollari
https://www.lastampa.it/cultura/2022/11/17/news/nuovo_record_assoluto_per_la_mappa_monumentale_di_boetti_venduta_a_new_york_a_88_milioni_di_dollari-12246302

Records for rising stars and women artists power an otherwise subdued Sotheby’s New York contemporary art evening sale
https://www.theartnewspaper.com/2022/11/17/85m-warhol-records-women-artists-sothebys-new-york-contemporary-auction
 
Ricordo quando, non più di due anni fa, gli arazzini "volavano" a 20.000 / 30.000 euro e la discussione verteva sul fatto se fossero, per così dire, arrivati. Questa mattina guardavo la televendita di FR collection che considero molto seria, ove due arazzini, uno 17 x 17 e l'altro 22 x 23 belli ma assolutamente normali, venivano posti in vendita rispettivamente a 8o.000 e 120.000 euro e sono stati confermati in 10 minuti. Posso dare la risposta ufficiale al quesito di due anni fa: non erano "arrivati"!!!!
 
Ricordo quando, non più di due anni fa, gli arazzini "volavano" a 20.000 / 30.000 euro e la discussione verteva sul fatto se fossero, per così dire, arrivati. Questa mattina guardavo la televendita di FR collection che considero molto seria, ove due arazzini, uno 17 x 17 e l'altro 22 x 23 belli ma assolutamente normali, venivano posti in vendita rispettivamente a 8o.000 e 120.000 euro e sono stati confermati in 10 minuti. Posso dare la risposta ufficiale al quesito di due anni fa: non erano "arrivati"!!!!

Grazie per la segnalazione Get!!! OK!
E' una televendita che ogni tanto ha dei gran bei pezzi, ma mi dimentico di andare a vederla ogni tanto.
Se non l'avessi scritto tu, non avrei saputo che avevano proposto due arazzi di Boetti: sono andato a vedere e sono entrambi stati confermati da un singolo collezionista.
Si vede la presentazione nel video qui sotto, poco dopo il minuto 59:00
Tra l'altro è anche comodo poter vedere il video su youtube in replica perchè spostando il cursore uno può vedere un po' tutto e fermarsi dove è interessato.

 
Domani da Sotheby's Milano passeranno 3 belle opere di Boetti, tra cui un capolavoro dell'arte povera.
Un arazzo di ottima qualità, bel ricamo e bei colori; una splendida biro blu a due pannelli e una rarissima "Colonna" del 1968.

Ecco, un'opera così importante del periodo poverista non capita passi sul mercato di frequente, anzi, probabilmente ad oggi in asta ne è passata solo una nel 2014, che segnò all'epoca un record price di Boetti, superando per la prima volta i 3 milioni di euro.

Questa Colonna è probabilmente appena un po' più piccola, e invece di avere i centrini di forma semi-ovale, li ha di forma tondeggiante.
La stima di 1 / 1.5 milioni di euro personalmente la trovo invitante per un'opera di questo valore storico e valenza museale.
Poi, si sa, le aste sono sempre degli avvenimenti random, ma questa è veramente un'opera che merita grande attenzione.

https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2022/contemporary-auction-3/colonna

Screenshot 2022-11-22 at 10-07-50 https __www.sothebys.com.png

Screenshot 2022-11-22 at 10-08-17 Colonna Contemporary Auction Sotheby's.png
 
Qualche riflessione sull'asta di Sotheby's di ieri: tutte e tre le opere di Boetti sono andate vendute e con una buona gara.
Con i relativi "annessi e connessi" all inclusive:

Arazzo Piegare e Spiegare 78.000 euro
Biro due pannelli blu 320.000 euro
Colonna del 1968 1.800.000 euro


Sia il ricamo che la biro erano veramente belli e hanno ottenuto degli ottimi risultati.

La Colonna mi sarei aspettato che superasse i 2 milioni, anche sulla base della storica aggiudicazione di un'altra Colonna alcuni anni fa a 3 milioni.
Quest'opera era veramente una rarità e un pezzo assoluto da museo.
Probabilmente ha giocato un po' lo stato di conservazione, non che fosse messa male, ma quella già passata in asta qualche anno fa, collezione Giorgio Colombo, era stata conservata in modo a dir poco immacolato, era veramente perfetta.
Bisogna considerare che Boetti è riuscito a trasformare in una Colonna, elemento architettonico di assoluta possenza e spesso addirittura struttura portante, degli oggetti di una assoluta fragilità ossia dei centrini da pasticceria di spessore millimetrico.

Un oggetto dall'apparente solidità in realtà composto da elementi fragilissimi.

Chi la ha venduta, dopo decenni ha portato a casa una plusvalenza incredbile (prezzo d'acquisto nel 1968 era di 250.000 lire, che riattualizzate ad oggi corrisponderebbero ad attuali 2.400 euro ;)), ma chi la ha comperata si è portato a casa un'opera importantissima di Boetti e dell'Arte Povera ad una cifra tutto sommato contenuta (sempre con tutto il rispetto per il denaro ecc).

Screenshot 2022-11-23 at 19-10-59 Colonna Contemporary Auction Sotheby's.png

Inviterei gli appassionati Boettiani o quelli che si avvicinano ora all'artista a leggere qui sotto alcuni brani del testo riportato sul catalogo di Sotheby's (qui lo trovate per intero https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2022/contemporary-auction-3/colonna).

La Colonna è anche espressione di un ulteriore Boetti, quello più divertente e più “gioioso”, come si definisce lui stesso ripensando a quella fase della sua carriera. L’idea di un lento e paziente giocare a impilare dei fogli di carta è infatti un recupero del tipico gesto infantile di un bambino che sperimenta e di cui lui stesso ha memoria, come racconta dicendo: “Nel 1948 strappai un grosso foglio di carta marrone e ottenni piccoli pezzi quadrangolari che ammucchiai e con cui eressi una colonna piuttosto instabile”. Il suo, per citare ancora una volta Celant è un “apprendimento immediato di ogni archetipo gestico, di ogni invenzione primitiva”.

Boetti fa un ulteriore passo in avanti, perché non si immerge da solo in questa azione ma invita anche il suo pubblico a intervenire in questo piacevole “gioco”, evocativo del goloso e gradevole universo della pasticceria. Agli spettatori chiede di scrivere brevi frasi e pensieri sui fogli di carta smerlata, dando vita a una interattiva e spiritosa pratica collettiva e rendendo lo spazio della galleria diventa un luogo partecipato dall’artista e dal suo pubblico. Quella di Colonna è un’Arte Povera impegnata con la contingenza, con l’evento, come descrive perfettamente la giornalista Letizia Paolotti in un articolo su Panorama: “Al vernissage c’erano gli artisti ma non le opere che sono nate sotto gli occhi del pubblico in tre giorni di happening”.

"Faceva cadere questi fogli uno ad uno...intanto io scattavo le foto. Gli chiesi perché facesse cadere i fogli di carta uno alla volta, quando avrebbe fatto prima se li avesse messi a blocchetto. Mi guardò e mi disse che non avevo capito nulla. "Ogni volta che faccio un gesto, penso. Penso alla mia vita, agli amici, a tante cose". (...) Quando uscii dalla galleria pensai che lì stava la differenza, un'operazione d'artista è un'altra cosa. Il fotografo guarda, coglie....l'artista invece sta dentro l'immagine, produce, entra nella materia."( - Mario Cresci, fotografo)

Screenshot 2022-11-24 at 10-07-35 Colonna Contemporary Auction Sotheby's.png
 
Ciao a tutti,

quello che non capisco è "l'altalena" dei prezzi sui piccoli arazzi...

Quello di ieri venduto a 78000 e quello del giorno precedente (segnalato dall'altro utente del forum) a 120000

Ci sono 40k di differenza non sono pochi...
 
Qualche riflessione sull'asta di Sotheby's di ieri: tutte e tre le opere di Boetti sono andate vendute e con una buona gara.
Con i relativi "annessi e connessi" all inclusive:

Arazzo Piegare e Spiegare 78.000 euro
Biro due pannelli blu 320.000 euro
Colonna del 1968 1.800.000 euro


Sia il ricamo che la biro erano veramente belli e hanno ottenuto degli ottimi risultati.

La Colonna mi sarei aspettato che superasse i 2 milioni, anche sulla base della storica aggiudicazione di un'altra Colonna alcuni anni fa a 3 milioni.
Quest'opera era veramente una rarità e un pezzo assoluto da museo.
Probabilmente ha giocato un po' lo stato di conservazione, non che fosse messa male, ma quella già passata in asta qualche anno fa, collezione Giorgio Colombo, era stata conservata in modo a dir poco immacolato, era veramente perfetta.
Bisogna considerare che Boetti è riuscito a trasformare in una Colonna, elemento architettonico di assoluta possenza e spesso addirittura struttura portante, degli oggetti di una assoluta fragilità ossia dei centrini da pasticceria di spessore millimetrico.

Un oggetto dall'apparente solidità in realtà composto da elementi fragilissimi.

Chi la ha venduta, dopo decenni ha portato a casa una plusvalenza incredbile (prezzo d'acquisto nel 1968 era di 250.000 lire, che riattualizzate ad oggi corrisponderebbero ad attuali 2.400 euro ;)), ma chi la ha comperata si è portato a casa un'opera importantissima di Boetti e dell'Arte Povera ad una cifra tutto sommato contenuta (sempre con tutto il rispetto per il denaro ecc).

Vedi l'allegato 2860461

Inviterei gli appassionati Boettiani o quelli che si avvicinano ora all'artista a leggere qui sotto alcuni brani del testo riportato sul catalogo di Sotheby's (qui lo trovate per intero https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2022/contemporary-auction-3/colonna).

La Colonna è anche espressione di un ulteriore Boetti, quello più divertente e più “gioioso”, come si definisce lui stesso ripensando a quella fase della sua carriera. L’idea di un lento e paziente giocare a impilare dei fogli di carta è infatti un recupero del tipico gesto infantile di un bambino che sperimenta e di cui lui stesso ha memoria, come racconta dicendo: “Nel 1948 strappai un grosso foglio di carta marrone e ottenni piccoli pezzi quadrangolari che ammucchiai e con cui eressi una colonna piuttosto instabile”. Il suo, per citare ancora una volta Celant è un “apprendimento immediato di ogni archetipo gestico, di ogni invenzione primitiva”.

Boetti fa un ulteriore passo in avanti, perché non si immerge da solo in questa azione ma invita anche il suo pubblico a intervenire in questo piacevole “gioco”, evocativo del goloso e gradevole universo della pasticceria. Agli spettatori chiede di scrivere brevi frasi e pensieri sui fogli di carta smerlata, dando vita a una interattiva e spiritosa pratica collettiva e rendendo lo spazio della galleria diventa un luogo partecipato dall’artista e dal suo pubblico. Quella di Colonna è un’Arte Povera impegnata con la contingenza, con l’evento, come descrive perfettamente la giornalista Letizia Paolotti in un articolo su Panorama: “Al vernissage c’erano gli artisti ma non le opere che sono nate sotto gli occhi del pubblico in tre giorni di happening”.

"Faceva cadere questi fogli uno ad uno...intanto io scattavo le foto. Gli chiesi perché facesse cadere i fogli di carta uno alla volta, quando avrebbe fatto prima se li avesse messi a blocchetto. Mi guardò e mi disse che non avevo capito nulla. "Ogni volta che faccio un gesto, penso. Penso alla mia vita, agli amici, a tante cose". (...) Quando uscii dalla galleria pensai che lì stava la differenza, un'operazione d'artista è un'altra cosa. Il fotografo guarda, coglie....l'artista invece sta dentro l'immagine, produce, entra nella materia."( - Mario Cresci, fotografo)

Vedi l'allegato 2860462

grazie Biagio. ;)
la Colonna è qualcosa di stupefacente...
 
Ciao a tutti,

quello che non capisco è "l'altalena" dei prezzi sui piccoli arazzi...

Quello di ieri venduto a 78000 e quello del giorno precedente (segnalato dall'altro utente del forum) a 120000

Ci sono 40k di differenza non sono pochi...

Sono opere d'arte, non bulloni.
 
Chi la ha venduta, dopo decenni ha portato a casa una plusvalenza incredbile (prezzo d'acquisto nel 1968 era di 250.000 lire, che riattualizzate ad oggi corrisponderebbero ad attuali 2.400 euro ;))

Per chi in chat non riusciva a trovare il passaggio in questione, vette altissime!
✈️ ✈️
 
Per chi in chat non riusciva a trovare il passaggio in questione, vette altissime!
✈️ ✈️

Hai postato sul FOL due messaggi in due mesi, di cui questo pregnantissimo post criptico indirizzato ai tuoi amichetti della chat.
Questa mi pare la vetta altissima: scrivere un messaggio per la chat qui invece che direttamente sulla vostra chat. Livello top :cool:
 
Ciao a tutti,

quello che non capisco è "l'altalena" dei prezzi sui piccoli arazzi...

Quello di ieri venduto a 78000 e quello del giorno precedente (segnalato dall'altro utente del forum) a 120000

Ci sono 40k di differenza non sono pochi...

Ciao Artix!

L'argomento è da leggere su piani differenti:

- le aggiudicazioni d'asta possono essere estremamente variabili, e ogni singolo risultato fa storia a sè. Basta che ci sia un offerente in meno o uno che si "incaponisce" e il risultato può essere la base d'asta o il record price. Quindi ogni risultato può essere commentato per il gusto di farlo, ma alla fine va messo in relazione ad una serie di altri risultati per ragionare su valori medi di un dato periodo. La medesima opera, in due aste diverse, potrebbe fare due aggiudicazioni diverse.

- aste Vs gallerie:
le aggiudicazioni d'asta (come quella a 78k), a seconda dei casi, possono essere più o meno lontane dalle richiesta di gallerie/mercanti/televendite (es. 120k), le quali possono poi eventualmente anche apririsi a trattative/sconti/permute parziali/dilazioni ecc. Non ci si può quindi aspettare che le opere in galleria abbiano i medesimi parametri delle aste. Può succedere, ma non è detto. Questo ovviamente vale per qualsiasi artista. Del resto, se uno vuole il prezzo d'asta, deve partecipare a quella specifica asta e rilanciare in quel momento.

- in ultimo, parlando in generale, ogni opera ha delle caratteristiche variabili rispetto alle altre, in termini di rarità, qualità, peculiarità, anche a parità di misura.
Per quanto riguarda gli arazzi di Boetti, ad esempio ce ne sono molti che per quanto simili, gli appassionati valutano in modo tra loro differente.
 
Hai postato sul FOL due messaggi in due mesi, di cui questo pregnantissimo post criptico indirizzato ai tuoi amichetti della chat.
Questa mi pare la vetta altissima: scrivere un messaggio per la chat qui invece che direttamente sulla vostra chat. Livello top :cool:

Disclaimer: i miei “amichetti della chat” sono il 90% di coloro che scrivevano qua con frequenza quotidiana e che soltanto grazie alla tua scellerata condotta censoria non ci scrivono più.
In ogni caso, grazie per il blast :bow:
 
Disclaimer: i miei “amichetti della chat” sono il 90% di coloro che scrivevano qua con frequenza quotidiana e che soltanto grazie alla tua scellerata condotta censoria non ci scrivono più.
In ogni caso, grazie per il blast :bow:

Imbarazzante, a dir poco.
Non so che problemi possa avere uno che se ne va dal forum e torna qui per scrivere un post riferito ad una chat nell'ottica che lo legga sul forum chi sta in quella chat.
Ad ogni modo buona vita... e nell'attesa di tuoi ulteriori imperdibili interventi top in cui scrivi qui riferendoti alla chat per poi avere argomenti di cui parlare in chat, ti saluto
 
Ciao Artix!

L'argomento è da leggere su piani differenti:

- le aggiudicazioni d'asta possono essere estremamente variabili, e ogni singolo risultato fa storia a sè. Basta che ci sia un offerente in meno o uno che si "incaponisce" e il risultato può essere la base d'asta o il record price. Quindi ogni risultato può essere commentato per il gusto di farlo, ma alla fine va messo in relazione ad una serie di altri risultati per ragionare su valori medi di un dato periodo. La medesima opera, in due aste diverse, potrebbe fare due aggiudicazioni diverse.

- aste Vs gallerie:
le aggiudicazioni d'asta (come quella a 78k), a seconda dei casi, possono essere più o meno lontane dalle richiesta di gallerie/mercanti/televendite (es. 120k), le quali possono poi eventualmente anche apririsi a trattative/sconti/permute parziali/dilazioni ecc. Non ci si può quindi aspettare che le opere in galleria abbiano i medesimi parametri delle aste. Può succedere, ma non è detto. Questo ovviamente vale per qualsiasi artista. Del resto, se uno vuole il prezzo d'asta, deve partecipare a quella specifica asta e rilanciare in quel momento.

- in ultimo, parlando in generale, ogni opera ha delle caratteristiche variabili rispetto alle altre, in termini di rarità, qualità, peculiarità, anche a parità di misura.
Per quanto riguarda gli arazzi di Boetti, ad esempio ce ne sono molti che per quanto simili, gli appassionati valutano in modo tra loro differente.

Grazie Biagio
Come dicevo non volevo solo sapere irriverente; sono qui per imparare. Grazie ancora
 
Disclaimer: i miei “amichetti della chat” sono il 90% di coloro che scrivevano qua con frequenza quotidiana e che soltanto grazie alla tua scellerata condotta censoria non ci scrivono più.
In ogni caso, grazie per il blast :bow:

scrivevano, però continuano a leggere?
Misteri della psiche umana.
 
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