Arte Fiera 2017 Direttrice Vettese

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Jacob Hasimoto
Massimo Viale
Arcangelo Sassolino
Veronica Vasquez
Paolo Bini

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Grazie Guarapo. Splendido report fotografico. Come sempre. Qualche ragazzo interessante c'era in fiera. Magari difficile da trovare. Sicuramente in numero infinitesimale. Fiera lontana da Artissima e dalle fiere europee per non dire oltreoceano di più ampio respiro e ricerca. Ahimè.
 
Mario Schifano
Mario Schifano
Ross Bleckner
Petr Halley
Katarina JaneckovaIMG_20170126_165638.jpgIMG_20170126_165705.jpgIMG_20170126_181318.jpgIMG_20170126_132400.jpgIMG_20170126_155212.jpg
 
Pier Paolo Calzolari
Pier Paolo calzolari
Keith Tyson
Alighiero Boetti
Alighiero Boetti
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Stesa impressione che ho io, èbvero che qualcuno esagera ma molti galleristi hanno prezzi insolitamente umani per essere Bologna.
L'internazionalità se n'è andata da un pezzo, ma del resto è colpa di noi collezionisti...
Se mi fai un esempio di gallerie che applicano prezzi umani, o opere a prezzo umano, te ne sono grato. Mi basterebbe anche un 20-30% in più del reale prezzo di mercato....
 
Grazie Guarapo per il reportage :bow:
 
Grazie Guarapo per il reportage :):bow:
 
Quel che dici non fa una piega, ma resto dell'idea che se il collezionista italiano comprasse giovani artisti i galleristi porterebbero molti più giovani e farebbero molta più ricerca. Il dato di fatto è che le fiere costano (anche se meno rispetto agli standard europei) e i galleristi devono cercare di rientrare dei loro investimenti. Idem con patate per la mancanza di gallerie estere, se non hanno un riscontro economico in termini di vendite chi glie lo fa fare di venir in Italia? ( di questo non credo si possa incolpare chi organizza le fiere)

Ad Artissima si tratta prevalentemente il contemporaneo e non mi pare manchino visitatori/collezionisti.
 
Se davvero sei in grado di chiamarlo... quasi quasi ti chiedo il numero;):p, magari il Fol lo legge visto che non ha acquistato una delle "famose" palme che girano nelle televendite :D Scherzi a parte credo sia realmente un appassionato e buon conoscitore.

Mi ponevo una domanda forse provocatoria da chi non è mai stata ad una fiera quindi nemmeno a Bologna e forse non capisce. Qual è il target? Si lamenta infatti uno scarso tasso di internazionalizzazione in gallerie/opere esposte, ma questa è la prospettiva del collezionista. L'obiettivo di una fiera è in genere promuovere il prodotto "locale", quindi arte italiana" e attrarre i buyer stranieri, la domanda è "riusciamo a farlo"? :mmmm: Negli altri settori almeno funziona così.

La sensazione è che si tratti di una kermesse di eventi per rivitalizzare la città e creare un pò di movimento, con una valenza commerciale piuttosto circoscritta, una sorta di periodica "rimpatriata" tra vecchie conoscenzeo... :confused: Se non capisco, ditemi cosa sbaglio.

Scusa, ma non stiamo parlando della "sagra della piadina";)
 
Ad Artissima si tratta prevalentemente il contemporaneo e non mi pare manchino visitatori/collezionisti.

Certo ma se noti negli ultimi anni l'evoluzione è evidente, agli inizi c'erano solo contemporanei, quest'anno c'era una nutrita presenza di storicizzati... purtroppo gli obiettivi commerciali a volte superano le intenzioni curatoriali.
 
Certo ma se noti negli ultimi anni l'evoluzione è evidente, agli inizi c'erano solo contemporanei, quest'anno c'era una nutrita presenza di storicizzati... purtroppo gli obiettivi commerciali a volte superano le intenzioni curatoriali.

Back to the Future è da anni che c'è, non è una novità.
 
Scusa, ma non stiamo parlando della "sagra della piadina";)

Che battutona! Giusto per curiosità mi piacerebbe sapere tu che parola contrapporresti a "globale"... Magari avrei preferito qualche risposta nel merito, ma mi accontento perchè capisco che andare oltre la "faccina" rappresenta già un bello sforzo! :D:p
 
Che battutona! Giusto per curiosità mi piacerebbe sapere tu che parola contrapporresti a "globale"... Magari avrei preferito qualche risposta nel merito, ma mi accontento perchè capisco che andare oltre la "faccina" rappresenta già un bello sforzo! :D:p

Il problema non è il termine "locale" o "globale", ma "prodotto" in un contesto artistico.
Ce la cantiamo e ce la suoniamo noi, in un contesto artistico non funziona (magari va bene per le aspirapolvere).
Se Artebrixia posta delle Hoover o simili, lo banno a vita.:D
 
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