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Sicuramente di mercato non so parlare.... ho sempre evitato questo discorso, la parola investimento è sempre stata lontano da me... certo che tutto questo mi ha sempre fatto pensare.
Forse perché siamo abituati in un’Italia con tanta bellezza? Ci siamo troppo abituati? Eppure grandi capitali europee... la fanno proprio rendere....
artisti, scrittori, fotografi, dotti di varia natura e scienza, borgo o metropoli che sia, siamo attorniati di eterna bellezza e cultura, fuori dall’Italia tutti lo sanno.... e i musei americani (ad esempio), hanno le nostre opere, l’arte mondiale ha come base l’arte italiana, le capitali del consumismo e del mercato hanno la loro Venezia!
Ma hanno i loro artisti? Sicuramente si! Ma è davvero tutta farina del loro sacco?
Noi abbiamo artisti di un’eccellenza inaudita! E noi ne dobbiamo parlare, con i giusti contributi storici e artistici.
Poi che l’arte sia ciclica o meno poco importa, rischieremo di ricadere sulla questione mercato! In questi anni si è parlato tanto della Pittura Analitica, la sua riscoperta, i grandi risultati d’asta, la rigogliosa critica dagli anni 70 ai giorni nostri, il premio del MiArt come migliore progetto scientifico promosso da una nota Galleria di Milano.... e tanto altro... ora quasi tutto in discesa... eppure da quest’anno la Pittura Analitica è entrata a far parte dei libri di testo per gli istituti di istruzione! Ma se questi testi sono autorizzati da un Ministero, attingerà da qualcuno queste informazioni o no?
È compito delle istituzioni, aver rispetto e soprattutto tenere stretta l’arte italiana.
Non amo gli USA, ma per quanto riguarda la questione "mercato dell'arte" e "valorizzazione degli artisti", penso che dovremmo imparare da loro.
Purtroppo in Italia non abbiamo un mercato che si possa definire tale e non sappiamo/vogliamo valorizzare i nostri artisti!
A noi italiani piace guardare a quello che fanno all'estero, considerando che quello che facciamo noi è peggio rispetto a questo o quell'altro Paese e che di là si vive meglio, si guadagna di più, si spende meno.
Da sempre sento dire, su qualsiasi argomento, che c'è un esempio migliore dell'Italia, evidentemente quello che una volta veniva chiamato il Bel Paese, adesso dev'essere una sorta di Inferno dantesco! Come dico spesso, del Belpaese è rimasto il formaggio.
Siamo esterofili all'inverosimile e ci ricordiamo dell'Italia solo quando ci sono i mondiali di calcio e quando si avvicinano le elezioni politiche.
Dovremmo essere noi, non gli altri, a valorizzare i nostri artisti, sia dal punto di vista culturale che da quello del mercato.
Due esempi, tornando a parlare di Poesia Visiva, al MoMa di New York, basta andare sul loro sito, vi sono NOVE opere di Giuseppe Chiari e DUE di Ketty La Rocca, forse loro hanno pensato che la Poesia Visiva abbia una certa importanza dal punto di vista artistico? Forse vedono più lontano di noi? Riflettiamoci.
Lato collezionista non si studia abbastanza, non c'è abbastanza passione, le mostre ci sono ma non c'è la cultura del collezionismo...c'è troppo l'ossessione del mercato, la paura del comprare alto, del perdere soldi, la mania del dover comprare per rivendere...la mitica parola "investimento" in arte che è stata ed è la vasellina per eccellenza.
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Leggiamo, continuiamo a leggere.... e acquistiamo solo il giusto criterio.
Conosciamo gli artisti, i loro percorso che si sono intrecciati con la storia, chiediamoci che è successo in quegli anni, cosa accadeva nel mondo, chi erano gli artisti in quel periodo.
L’investimento? Sempre la solita orrenda parola!
Fareste un investimento comprando Fontana o Burri? No.... avrete appagato solo un desiderio..... che nn vorrei chiamare venale.... un acquisto di un autore eccellente, di un certo prezzo, e tutto finisce lì..... con tutto rispetto per la storia dell’arte e degli artisti citati....
Allora che investimento si è fatto?
Non vorrei questo mio pensiero fosse una critica a chi acquista Fontana o Burri.... anzi... tanto di cappello.... ma credo che la questione investimento.... oltre a delinearsi a lungo tempo.... abbia delle prerogative differenti... specialmente economiche.
Spesa del sabato pomeriggio al supermercato, arrivo alla cassa Tot 21.85 Euro, do alla ragazza 50 Euro da cambiare + 2 Euro di moneta visto che domani al mercatino mi fa comodo il piccolo taglio ma non ha il resto. Rinuncio allora ai miei 20 Euro in 2 da 5 + 1 da 10 chiedendo di ritornarmi i 50. Avendo già battuto lo scontrino vedo che tira fuori la calcolatrice al che le dico "mi vengono 15 centesimi" e mentre aspetto che verifichi aggiungo "noi vecchia generazione teniamo ancora botta perchè i conti li facevamo a mente". Una signora giovane dietro di me in coda mi dà ragione, al che aggiungo in modo scherzoso " sarà perchè ho una laurea tecnica!" e questa "anch'io se per questo ho una laurea tecnica ma sarei stata ugualmente in difficoltà!![]()
Io invece vado "fuori tema" a proposito di cultura e dintorni un aneddoto vissuto fresco fresco o forse caldo, caldo viste le temperature!
Spesa del sabato pomeriggio al supermercato, arrivo alla cassa Tot 21.85 Euro, do alla ragazza 50 Euro da cambiare + 2 Euro di moneta visto che domani al mercatino mi fa comodo il piccolo taglio ma non ha il resto. Rinuncio allora ai miei 20 Euro in 2 da 5 + 1 da 10 chiedendo di ritornarmi i 50. Avendo già battuto lo scontrino vedo che tira fuori la calcolatrice al che le dico "mi vengono 15 centesimi" e mentre aspetto che verifichi aggiungo "noi vecchia generazione teniamo ancora botta perchè i conti li facevamo a mente". Una signora giovane dietro di me in coda mi dà ragione, al che aggiungo in modo scherzoso " sarà perchè ho una laurea tecnica!" e questa "anch'io se per questo ho una laurea tecnica ma sarei stata ugualmente in difficoltà!
Poi ci sorprendiamo di come si acquista l'arte quando mancano anche i minimi fondamentali, mi viene il dubbio che non si abbia non solo la percezione del "come" ma anche del "quanto" si spende. Sorry per l'OT ma mi sembrava un esempio indicativo!
Io invece vado "fuori tema" a proposito di cultura e dintorni un aneddoto vissuto fresco fresco o forse caldo, caldo viste le temperature!
Spesa del sabato pomeriggio al supermercato, arrivo alla cassa Tot 21.85 Euro, do alla ragazza 50 Euro da cambiare + 2 Euro di moneta visto che domani al mercatino mi fa comodo il piccolo taglio ma non ha il resto. Rinuncio allora ai miei 20 Euro in 2 da 5 + 1 da 10 chiedendo di ritornarmi i 50. Avendo già battuto lo scontrino vedo che tira fuori la calcolatrice al che le dico "mi vengono 15 centesimi" e mentre aspetto che verifichi aggiungo "noi vecchia generazione teniamo ancora botta perchè i conti li facevamo a mente". Una signora giovane dietro di me in coda mi dà ragione, al che aggiungo in modo scherzoso " sarà perchè ho una laurea tecnica!" e questa "anch'io se per questo ho una laurea tecnica ma sarei stata ugualmente in difficoltà!
Poi ci sorprendiamo di come si acquista l'arte quando mancano anche i minimi fondamentali, mi viene il dubbio che non si abbia non solo la percezione del "come" ma anche del "quanto" si spende. Sorry per l'OT ma mi sembrava un esempio indicativo!
Le avrei detto :"tenga il resto".....l'arte si acquista con la generosità.
Saper far di conto non ha nulla a che fare con l'arte, bah![]()