Sì, sì.... tutta poesia
E bravo il Griffa che rammenta la Agnes Martin.
Qui molti consensi non ce ne sono stati, però:
Agnes Martin
e ricordiamo anche questa breve recensione:
“La lezione minimalista di Agnes Martin ha di certo pesantemente influito sul lavoro artistico delle generazioni successive.
Una tavolozza limitata e un vocabolario geometrico caratterizzano tutte le sue opere:
sono linee orizzontali e verticali, griglie su cui si librano delicati ed impalpabili gesti di colore.
Lei si considerava un’espressionista astratta in un’epoca che poco concesse alle donne, ma il suo lavoro era già proiettato verso la pura astrazione,
in uno spazio dominato dalla metafisica e dagli stati emotivi interiori.”
Peccato però che rispetto agli ottantenni dell’analitica nazionalpopolare, aggiungo pure il Guarneri, che è già trascorso mezzo secolo dalla sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1966,
la Signora
“
proprio mentre la sua arte guadagnava consensi, abbandonò la città e andò in cerca di solitudine e di silenzio”
Come son diversi gli artisti dai poeti, eh?
buona giornata