Biennale di Venezia: Beatrice & Buscaroli nominati curatori del Padiglione Italia

E beh, se lui lo vede cosi' bene, perche' perde tempo con una rivista? Che vendesse tutto e comprasse millemila quadri di quelli che "si vedono che vanno" ed e' a posto... :D

C'e' poco da fare, a quelli di Flashart & Co non è proprio andata giù la nomina di Beatrice al Padiglione Italia. E' stata una grossa falla nel sistema (dell'arte contemporanea). Anche perchè, se ritieni che una mostra sia brutta, le fai una recensione negativa e passi oltre. Non ne fai 4/5/6 recensioni negative e poi ancora:eek:

E poi - ha! ha! ha! - Flashart che taccia qualcuno di uso personalistico e propagandistico della stampa:D questa è da incorniciare:D:p
 
Una nota di colore ai margini della Biennale di Venezia.​

Ho sfogliato casulamente la rivista "Chi" e vi era un servizio dedicato a Briatore e alla Gregoracci fotografati con vari ospiti a Venezia per la Mostra Internazionale del Cinema.

In una foto a piena pagina in un salone dello yacht sono ben visibili tre Opere d'Arte:

2 quadri di medio formato di Omar Ronda ( crackin art )
1 scultura di Arman ( un multiplo l'orma"famoso" violino sezionato )

Da quel che si vede ultimamente Briatore nell'Arte come negli affari è un pò in crisi....


Discorso diverso merita invece l'ex-Ferrari Jean Todt che con umiltà e sapendo ascoltare negli anni trascorsi a Modena con "amici Galleristi" si è fatto una meravigliosa ( dicono ) Collezione d'Opere d'Ate contemporanee.
 
facile capire la differenza
a Modena ci sono stati e ci sono tuttora collezionisti e gallerie coi fiocchi
in costa smeralda girano tutt'altre bandane....
 
Ricevo e pubblico volentieri.

c o m u n i c a t o s t a m p a I i n v i t o​


mappatura del cosmo
mostra d'arte contemporanea

dal 27.09 al 02.10.2009​


Dal 27 settembre al 02 ottobre, a Venezia, torna il gruppo Materia Prima.

Domenica 27 settembre alle ore 11.00, presso la Galleria S. Eufemia, alla Giudecca, Venezia, si apre la mostra d'arte contemporanea Mappatura del cosmo. Vi esporranno gli artisti del gruppo Materia Prima: Guido Baldessari, Stefano Momentè, Giuliano Negretto, Bruno Pagliaro e Stefano Zanus. Alla vernice dell'esposizione, evento collaterale del Premio Nardi 2009, interverranno Luigi Giordani, Presidente del Centro Culturale R. Nardi, e Pierantonio Belcaro, Assessore all'Ambiente del Comune di Venezia.

Il Gruppo Materia Prima nasce nel 1982 a Venezia.
Nel corso degli anni sviluppa, con molteplici interventi sia nel territorio che all'estero, le proprie caratteristiche rivolte alla ricerca ed alla valorizzazione dell'arte contemporanea, coinvolgendo anche altri artisti che si aggregano come ospiti generando una sinergia con altre branche dell'arte, quali scultura, poesia, narrativa, musica e video facendo così di Materia Prima un vero movimento d'arte. In questa occasione Il Gruppo si presenta nella composizione "attiva" costituita da Guido Baldessari, Stefano Momentè, Giuliano Negretto, Bruno Pagliaro e Stefano Zanus, artisti che provengono da molteplici esperienze individuali, ma che in simbiosi hanno trovato quel linguaggio univoco che (generalmente attraverso spazi pubblici) li ha visti interpreti di vari happening nel territorio ed all'estero, tra cui la partecipazione alla 51. Esposizione internazionale d'arte Biennale di Venezia del 2005 ed, ancora, alla 53. edizione, in corso fino al 15 ottobre. Le attività espositive del Gruppo sono curate dal prof. Siro Perin.



nome _ mappatura del cosmo
sede _ galleria sant'eufemia, giudecca 597, venezia
periodo _ 27_09 > 02_10_09
vernice _ domenica 27 settembre > ore 11.00
artisti _ guido baldessari | stefano momentè | giuliano negretto | bruno pagliaro | stefano zanus
per arrivare _ da piazzale roma, linee actv 2 e 41; da san marco linee actv 2 e 42



http://www.materia-prima.info/index.htm
 
Parto per la Biennale...altri 5 giorno lontano dal Forum..

Carissimi "Amici dell'Arte",

parto per Venezia dove mi fermerò qualche giorno per visitare la Biennale di Venezia, ci risentiamo:bye: da Venerdì per un resoconto diretto di quello che Beatrice & Beatrice hanno "secondo me" realmente fatto:D..:D

A presto.

investart
 
Sottovoce

Ieri sera da Marzullo c'erano Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli.
 
La mia Biennale

Carissimi “Amici dell’Arte”,

Eccomi nuovamente tra voi dopo una intensa tre giorni passata a Venezia per visitare la Biennale 2009.

Innanzitutto vi devo dire del mio stupore nell’essere riuscito a vedere seppur con al presso una bambina di 20 mesi tutto quello che mi ero prefissato di vedere ad esclusione del Padiglione Inglese dove era veramente impossibile tenere ferma la bimba per i 30’ della durata del video di Steve Mc Queen.

Il Padiglione che personalmente più ho gradito è stato quello Finlandese perchè l’Artista Jussi Kivi ha esposto tra l’altro 30 manifesti anni 50 recuperati in un bunker Atomico estone con le indicazioni da seguire dopo un esplosione atomica. Ho trovato meravigliosi quei “pezzi di storia” e le sensazioni ed emozioni che trasmettono.

Come secondo Padiglione metterei quello della Romania dove nel visitarlo mi è tornato alla mente il grandissimo Emilio Villa quando diceva che la vita è come un viaggio in autobus se c’è qualche persona che non ti và bene nessun problema perché prima o poi uno dei due scende.

Il Padiglione dell’Ungheria con Péter Forgács riesce a parlare di Olocausto senza essere banale e ripetitivo e soprattutto senza “speculare” sull’argomento.

Trovo poi interessanti quelli di Francia, Giappone, Serbia ( il preferito da mia moglie ) ed Australia ( quello che la bimba ha "gradito" di più ).

Per quanto riguarda il Palazzo delle Esposizioni trovo che l’installazione di Tomas Saraceno “paghi da sola” il biglietto d’ingresso mentre devo purtroppo constatare che Alessandro Pessoli o è impazzito oppure che ha perso l’ispirazione.
Trovo i suoi 30 disegni con i quali ha “riempito” la sua sala di nessun valore storico-artistico.
Se proprio non aveva le capacità di realizzare grandi Opere su tela poteva almeno ricomperarsi quelle grandi carte anni ‘90 che Emilio Mazzoli ha ancora e che sono per me “il vero Pessoli” per adornare la sua stanza.

Per quanto riguarda invece il Padiglione Italia, devo premettere che ahimè anche il Lavoro di Marco Lodola non è brutto…Meno male che è lui stesso che non vuole essere chiamato Artista…
Trovo però assolutamente OUT Sissi, Roberto Floreali, Manfredi Bennati.

Non credo però che gli altri Padiglioni Nazionali abbiano a mio avviso "dato" quel tanto di più che noi italiani non abbiamo fatto, anzi tra tutti i Padiglioni, quello Italiano è stato a mio avviso la cosa che un non addetto ai Lavori si aspetta di trovarsi in una Mostra d'Arte, ovvero tanta pittura & colore.

Dei “nostri Artisti” ho trovato perfettoMarco Cingolani con il “Battesimo di Sherlock Holmes” e di Daniele Galliano devo dire che con i suoi Lavori mi sembra di rivedere nella cronologia della sua produzione il film “Trainspotting” che inizia con “lo sballo” dei suoi protagonisti ( le Opere di Galliano anni ’90 ) per arrivare alla scena finale del film quando il protagonista col suo piccolo bottino sogna anche lui di cambiare pagina, di iniziare una nuova vita: proprio quella che deprecava all'inizio del film ( e ci vedo/inserisco il Quadro di Galliano con il ragazzo che fotografa la mucca ).

Voglio concludere citando le parole con cui il Curatore del Padiglione Italia, Luca Beatrice conclude il suo articolo su “Il Domenicale” di Sabato 6 Giugno 2009 :

"…Intanto l’Artista più giovane invitato a Collaudi, il piemontese Valerio Berruti inscena un delizioso disegno animato ispirato alla parabola di Isacco, protagonista una bambina che sale e scende da una sedia. E forse è proprio questa l’immagine più rappresentativa del Padiglione italia 2009. Un immagine che sa di domani, che sa di futuro."


Ho voluto concludere con quelle parole perché trascorsi già 4 giorni dalla visione di tale “disegno animato” la mia bimba mi chiede ancora in continuazione di disegnarli la “bimba sulla sedia” quindi il messaggio di Berruti/Beatrice per “il futuro” mi sembra indovinatissimo.


P.S. : consiglio di alloggiare all’ Hotel All’Angelo ( 4 stelle ) vicinissimo Piazza S.Marco e “realmente” 4 stelle…


Pronto ai vostri giudizi/critiche sono però contento di avervi portato la mia personalissima testimonianza diretta dell'evento.

P.S.: non ho modificato sostanzialmente il testo ma ho solo corretto qualche carattere che mi era rimasto "nella penna", capirete, la bimba di 20 mesi è sempre vicina al papà e sono sempre di fretta:D...
 
Ultima modifica:
Il Padiglione che personalmente più ho gradito è stato quello Finlandese perchè l’Artista Jussi Kivi ha esposto tra l’altro 30 manifesti anni 50 recuperati in un bunker Atomico estone con le indicazioni da seguire dopo un esplosione atomica. Ho trovato meravigliosi quei “pezzi di storia” e le sensazioni ed emozioni che trasmettono.

Carissimi "Amici dell'Arte",

potete aiutarmi è in vendita a vostro avviso un Catalogo del Padiglione Finlandese, io ho guardato qui http://www.frame-fund.fi/ nel loro sito arrivandoci da qui: http://www.connessomagazine.it/even...fire-rescue-museum-padiglione-della-finlandia ma non sono arrivato a capo di nulla:( sarà forse sciocco per voi ma qui poster "post-bellici" sono veramente fantastici:yes:
 
Investart, amico mio, sei un grande!:yes::clap:OK!
 
Ronald Victor Kastelic

Carissimi “Amici dell’Arte”,

Eccomi nuovamente tra voi dopo una intensa tre giorni passata a Venezia per visitare la Biennale 2009.

Innanzitutto vi devo dire del mio stupore nell’essere riuscito a vedere seppur con al presso una bambina di 20 mesi tutto quello che mi ero prefissato di vedere ad esclusione del Padiglione Inglese dove era veramente impossibile tenere ferma la bimba per i 30’ della durata del video di Steve Mc Queen.

Il Padiglione che personalmente più ho gradito è stato quello Finlandese perchè l’Artista Jussi Kivi ha esposto tra l’altro 30 manifesti anni 50 recuperati in un bunker Atomico estone con le indicazioni da seguire dopo un esplosione atomica. Ho trovato meravigliosi quei “pezzi di storia” e le sensazioni ed emozioni che trasmettono.

Come secondo Padiglione metterei quello della Romania dove nel visitarlo mi è tornato alla mente il grandissimo Emilio Villa quando diceva che la vita è come un viaggio in autobus se c’è qualche persona che non ti và bene nessun problema perché prima o poi uno dei due scende.

Il Padiglione dell’Ungheria con Péter Forgács riesce a parlare di Olocausto senza essere banale e ripetitivo e soprattutto senza “speculare” sull’argomento.

Trovo poi interessanti quelli di Francia, Giappone, Serbia ( il preferito da mia moglie ) ed Australia ( quello che la bimba ha "gradito" di più ).

Per quanto riguarda il Palazzo delle Esposizioni trovo che l’installazione di Tomas Saraceno “paghi da sola” il biglietto d’ingresso mentre devo purtroppo constatare che Alessandro Pessoli o è impazzito oppure che ha perso l’ispirazione.
Trovo i suoi 30 disegni con i quali ha “riempito” la sua sala di nessun valore storico-artistico.
Se proprio non aveva le capacità di realizzare grandi Opere su tela poteva almeno ricomperarsi quelle grandi carte anni ‘90 che Emilio Mazzoli ha ancora e che sono per me “il vero Pessoli” per adornare la sua stanza.

Per quanto riguarda invece il Padiglione Italia, devo premettere che ahimè anche il Lavoro di Marco Lodola non è brutto…Meno male che è lui stesso che non vuole essere chiamato Artista…
Trovo però assolutamente OUT Sissi, Roberto Floreali, Manfredi Bennati.

Non credo però che gli altri Padiglioni Nazionali abbiano a mio avviso "dato" quel tanto di più che noi italiani non abbiamo fatto, anzi tra tutti i Padiglioni, quello Italiano è stato a mio avviso la cosa che un non addetto ai Lavori si aspetta di trovarsi in una Mostra d'Arte, ovvero tanta pittura & colore.

Dei “nostri Artisti” mi aspettavo sinceramente di più da Marco Cingolani ( perfetto però con il “Battesimo di Sherlock Holmes” ) e da Daniele Galliano anche se per quest’ultimo devo dire che con i suoi Lavori mi sembra di rivedere nella cronologia della sua produzione il film “Trainspotting” che inizia con “lo sballo” dei suoi protagonisti ( le Opere di Galliano anni ’90 ) per arrivare alla scena finale del film quando il protagonista col suo piccolo bottino sogna anche lui di cambiare pagina, di iniziare una nuova vita: proprio quella che deprecava all'inizio del film ( e ci vedo/inserisco il Quadro di Galliano con il ragazzo che fotografa la mucca ).

Voglio concludere citando le parole con cui il Curatore del Padiglione Italia, Luca Beatrice conclude il suo articolo su “Il Domenicale” di Sabato 6 Giugno 2009 :

"…Intanto l’Artista più giovane invitato a Collaudi, il piemontese Valerio Berruti inscena un delizioso disegno animato ispirato alla parabola di Isacco, protagonista una bambina che sale e scende da una sedia. E forse è proprio questa l’immagine più rappresentativa del Padiglione italia 2009. Un immagine che sa di domani, che sa di futuro."


Ho voluto concludere con quelle parole perché trascorsi già 4 giorni dalla visione di tale “disegno animato” la mia bimba mi chiede ancora in continuazione di disegnarli la “bimba sulla sedia” quindi il messaggio di Berruti/Beatrice per “il futuro” mi sembra indovinatissimo.


P.S. : consiglio di alloggiare all’ Hotel All’Angelo ( 4 stelle ) vicinissimo Piazza S.Marco e “realmente” 4 stelle…


Pronto ai vostri giudizi/critiche sono però contento di avervi portato la mia personalissima testimonianza diretta dell'evento.

P.S.: non ho modificato sostanzialmente il testo ma ho solo corretto qualche carattere che mi era rimasto "nella penna", capirete, la bimba di 20 mesi è sempre vicina al papà e sono sempre di fretta:D...

Visto che questa Biennale è coincisa con il 100° del Manifesto del Movimento Futurista di Marinetti sarebbe stata bella a mio avviso la presenza dell'Artista Italo-Americano ( italo "d'addozione" ) Ronald Victor Kastelic:cool:.

Premettendo che non ho in collezione e/o da vendere sue Opere:no:, ritengo personalmente i suoi Lavori "futuristici" perchè l'occhio dello spettatore non riesce mai a star fermo su un punto del quadro ma "si muove" continuamente, dando un idea di movimento della scena:eek:...Altro che Marco Lodola e il suo "Nuovo Futurismo" degli anni '80:p.......

Purtroppo dopo un ottimo avvio all'inizio degli anni'90 anche di Kastelic si sente oggi poco parlare:'(, e posso proporvi dal web solo questa immagine dalla Collezione Borroni Brothrer's: http://www.borronibrothers.com/ronald_v_kastelic.html
che non dà il giusto onore all'Artista e a quello che tento di spiegarvi.
 

Allegati

  • ronald victor kastelic.png
    ronald victor kastelic.png
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Dal corriere del 30 settembre 2009

Quando l' arte contemporanea stupisce senza inventare niente
Sistema rete In città c' è un' idea caricaturale delle manifestazioni tentate nei primi anni Settanta dalla stessa Biennale Nuovi linguaggi.
Dopo più di un secolo di attività, una rassegna tanto vasta come quella veneziana forse è uno strumento inutilizzabile
Gregotti: «La Biennale è un luna park, una soap opera Bisogna rifondarla sulla base di una critica che escluda»

Ma dov' è l' avanti se non c' è più strada? Da che parte cercare l' avanti perduto? E così il desiderio di andare avanti divenne la nevrosi dei pittori; correvano tutti in direzioni diverse ed intanto si incrociavano continuamente come la folla che gira qua e là la stessa piazza. Volevano distinguersi l' uno dall' altro ed ognuno riscopriva una scoperta già scoperta da altri». ...

Clicka qui sotto per leggere l'articolo:
http://archiviostorico.corriere.it/...emporanea_stupisce_senza_co_9_090930054.shtml
 
Quando l' arte contemporanea stupisce senza inventare niente
Sistema rete In città c' è un' idea caricaturale delle manifestazioni tentate nei primi anni Settanta dalla stessa Biennale Nuovi linguaggi.
Dopo più di un secolo di attività, una rassegna tanto vasta come quella veneziana forse è uno strumento inutilizzabile
Gregotti: «La Biennale è un luna park, una soap opera Bisogna rifondarla sulla base di una critica che escluda»

Ma dov' è l' avanti se non c' è più strada? Da che parte cercare l' avanti perduto? E così il desiderio di andare avanti divenne la nevrosi dei pittori; correvano tutti in direzioni diverse ed intanto si incrociavano continuamente come la folla che gira qua e là la stessa piazza. Volevano distinguersi l' uno dall' altro ed ognuno riscopriva una scoperta già scoperta da altri». ...

Clicka qui sotto per leggere l'articolo:
http://archiviostorico.corriere.it/...emporanea_stupisce_senza_co_9_090930054.shtml


Come ha scritto STEFANO ZECCHI non è l'Artista che fà grande la Biennale ma è VENEZIA che fà grandi gli Artisti.
 
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Carissimi “Amici dell’Arte”,

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Innanzitutto vi devo dire del mio stupore nell’essere riuscito a vedere seppur con al presso una bambina di 20 mesi tutto quello che mi ero prefissato di vedere ad esclusione del Padiglione Inglese dove era veramente impossibile tenere ferma la bimba per i 30’ della durata del video di Steve Mc Queen.

Il Padiglione che personalmente più ho gradito è stato quello Finlandese perchè l’Artista Jussi Kivi ha esposto tra l’altro 30 manifesti anni 50 recuperati in un bunker Atomico estone con le indicazioni da seguire dopo un esplosione atomica. Ho trovato meravigliosi quei “pezzi di storia” e le sensazioni ed emozioni che trasmettono.
Come secondo Padiglione metterei quello della Romania dove nel visitarlo mi è tornato alla mente il grandissimo Emilio Villa quando diceva che la vita è come un viaggio in autobus se c’è qualche persona che non ti và bene nessun problema perché prima o poi uno dei due scende.

Il Padiglione dell’Ungheria con Péter Forgács riesce a parlare di Olocausto senza essere banale e ripetitivo e soprattutto senza “speculare” sull’argomento.

Trovo poi interessanti quelli di Francia, Giappone, Serbia ( il preferito da mia moglie ) ed Australia ( quello che la bimba ha "gradito" di più ).

Per quanto riguarda il Palazzo delle Esposizioni trovo che l’installazione di Tomas Saraceno “paghi da sola” il biglietto d’ingresso mentre devo purtroppo constatare che Alessandro Pessoli o è impazzito oppure che ha perso l’ispirazione.
Trovo i suoi 30 disegni con i quali ha “riempito” la sua sala di nessun valore storico-artistico.
Se proprio non aveva le capacità di realizzare grandi Opere su tela poteva almeno ricomperarsi quelle grandi carte anni ‘90 che Emilio Mazzoli ha ancora e che sono per me “il vero Pessoli” per adornare la sua stanza.

Per quanto riguarda invece il Padiglione Italia, devo premettere che ahimè anche il Lavoro di Marco Lodola non è brutto…Meno male che è lui stesso che non vuole essere chiamato Artista…
Trovo però assolutamente OUT Sissi, Roberto Floreali, Manfredi Bennati.

Non credo però che gli altri Padiglioni Nazionali abbiano a mio avviso "dato" quel tanto di più che noi italiani non abbiamo fatto, anzi tra tutti i Padiglioni, quello Italiano è stato a mio avviso la cosa che un non addetto ai Lavori si aspetta di trovarsi in una Mostra d'Arte, ovvero tanta pittura & colore.

Dei “nostri Artisti” mi aspettavo sinceramente di più da Marco Cingolani ( perfetto però con il “Battesimo di Sherlock Holmes” ) e da Daniele Galliano anche se per quest’ultimo devo dire che con i suoi Lavori mi sembra di rivedere nella cronologia della sua produzione il film “Trainspotting” che inizia con “lo sballo” dei suoi protagonisti ( le Opere di Galliano anni ’90 ) per arrivare alla scena finale del film quando il protagonista col suo piccolo bottino sogna anche lui di cambiare pagina, di iniziare una nuova vita: proprio quella che deprecava all'inizio del film ( e ci vedo/inserisco il Quadro di Galliano con il ragazzo che fotografa la mucca ).

Voglio concludere citando le parole con cui il Curatore del Padiglione Italia, Luca Beatrice conclude il suo articolo su “Il Domenicale” di Sabato 6 Giugno 2009 :

"…Intanto l’Artista più giovane invitato a Collaudi, il piemontese Valerio Berruti inscena un delizioso disegno animato ispirato alla parabola di Isacco, protagonista una bambina che sale e scende da una sedia. E forse è proprio questa l’immagine più rappresentativa del Padiglione italia 2009. Un immagine che sa di domani, che sa di futuro."


Ho voluto concludere con quelle parole perché trascorsi già 4 giorni dalla visione di tale “disegno animato” la mia bimba mi chiede ancora in continuazione di disegnarli la “bimba sulla sedia” quindi il messaggio di Berruti/Beatrice per “il futuro” mi sembra indovinatissimo.


P.S. : consiglio di alloggiare all’ Hotel All’Angelo ( 4 stelle ) vicinissimo Piazza S.Marco e “realmente” 4 stelle…


Pronto ai vostri giudizi/critiche sono però contento di avervi portato la mia personalissima testimonianza diretta dell'evento.

P.S.: non ho modificato sostanzialmente il testo ma ho solo corretto qualche carattere che mi era rimasto "nella penna", capirete, la bimba di 20 mesi è sempre vicina al papà e sono sempre di fretta:D...

Finlandese artista utilizza immagini apocalittiche dal bunker estone per la mostra della Biennale di Venezia

By Marko Leppänen

Un anno fa, nel mese di aprile è stata una giornata di sole abbagliante Sillamäe a est di Estonia, ma un vento gelido soffiava da nord, il Golfo di Finlandia. Artista finlandese Jussi Kivi appena notato il morso del freddo nella zona industriale della città remoto. Si è concentrato sulla messa a sua maschera di protezione, e verificare le batterie della torcia.
L'uomo stava attraversando alcuni dei luoghi Estonia straniero, alla ricerca di accendere le rovine ad alimentare le fiamme di ispirazione artistica. Il suo tour incluso abbandonato le basi militari e le fabbriche in disuso, così come deserti creati dalle cave di scisti bituminosi.
Di fronte a lui c'era qualcosa di affascinante ancora: i passi di una vecchia bomba rifugio sotterraneo. La porta era stato perso ladri rottami di metallo, e le misure sono state coperte con le foglie di autunni più, così come i detriti lasciati da vagabondi senza tetto. Tuttavia, il posto sembrava stranamente attraente.

In basso l'artista inciampato su qualcosa di più macabro di quello che avrebbe potuto immaginare. Non ci poteva vedere alcune delle più intense e più paranoici aspetti l'Unione Sovietica nello stato in cui era stata abbandonata 17 anni prima.
Il bunker era stato utilizzato per la formazione da parte dei servizi di soccorso. Sulle sue pareti c'era una mostra apocalittica poster, raffiguranti sia le attività di protezione civile, e dei compiti per i vigili del fuoco prima e dopo un attacco nucleare.
I poster diverso dalla tradizione occidentale di annunci di servizio pubblico, nel senso che le illustrazioni in realtà rivelato, in visioni Doomsday con colori brillanti. Funghi atomici si alzò e gli eserciti spettrali delle maschere a gas in fiamme città in rovina.
La natura bizzarra della scoperta non era certo sminuita dal fatto che era in Sillamäe che l'uranio per le armi atomiche prima dell 'impero sovietico è stata arricchita.

Tratto da: http://www.hs.fi/english/article/Fi...ker+for+Venice+Biennale+exhibit/1135245023430

Mi scuso fin da ora per gli errori di traduzione ma ho tradotto con il traduttore di Google.

I POSTER SONO TUTTI VISIBILI QUI:

http://fireandrescuemuseum.blogspot.com/2009/08/sillamae.html
 
Finlandese artista utilizza immagini apocalittiche dal bunker estone per la mostra della Biennale di Venezia

By Marko Leppänen

Un anno fa, nel mese di aprile è stata una giornata di sole abbagliante Sillamäe a est di Estonia, ma un vento gelido soffiava da nord, il Golfo di Finlandia. Artista finlandese Jussi Kivi appena notato il morso del freddo nella zona industriale della città remoto. Si è concentrato sulla messa a sua maschera di protezione, e verificare le batterie della torcia.
L'uomo stava attraversando alcuni dei luoghi Estonia straniero, alla ricerca di accendere le rovine ad alimentare le fiamme di ispirazione artistica. Il suo tour incluso abbandonato le basi militari e le fabbriche in disuso, così come deserti creati dalle cave di scisti bituminosi.
Di fronte a lui c'era qualcosa di affascinante ancora: i passi di una vecchia bomba rifugio sotterraneo. La porta era stato perso ladri rottami di metallo, e le misure sono state coperte con le foglie di autunni più, così come i detriti lasciati da vagabondi senza tetto. Tuttavia, il posto sembrava stranamente attraente.

In basso l'artista inciampato su qualcosa di più macabro di quello che avrebbe potuto immaginare. Non ci poteva vedere alcune delle più intense e più paranoici aspetti l'Unione Sovietica nello stato in cui era stata abbandonata 17 anni prima.
Il bunker era stato utilizzato per la formazione da parte dei servizi di soccorso. Sulle sue pareti c'era una mostra apocalittica poster, raffiguranti sia le attività di protezione civile, e dei compiti per i vigili del fuoco prima e dopo un attacco nucleare.
I poster diverso dalla tradizione occidentale di annunci di servizio pubblico, nel senso che le illustrazioni in realtà rivelato, in visioni Doomsday con colori brillanti. Funghi atomici si alzò e gli eserciti spettrali delle maschere a gas in fiamme città in rovina.
La natura bizzarra della scoperta non era certo sminuita dal fatto che era in Sillamäe che l'uranio per le armi atomiche prima dell 'impero sovietico è stata arricchita.

Tratto da: http://www.hs.fi/english/article/Fi...ker+for+Venice+Biennale+exhibit/1135245023430

Mi scuso fin da ora per gli errori di traduzione ma ho tradotto con il traduttore di Google.

I POSTER SONO TUTTI VISIBILI QUI:

http://fireandrescuemuseum.blogspot.com/2009/08/sillamae.html

Carisismo varoon e "Amici dell'Arte" cosa ne pensate dei "manifesti nucleari" ???:confused:

Sono "esagerato" io ad averli così tanto apprezzati ???:mmmm:
 
Carisismo varoon e "Amici dell'Arte" cosa ne pensate dei "manifesti nucleari" ???:confused:

Sono "esagerato" io ad averli così tanto apprezzati ???:mmmm:

Sarà che quando ero piccolo ho un po' vissuto con terrore il rischio della guerra nucleare. Non so se vi ricordate quei documentari della rai su come sopravvivere ad un'esplosione nucleare: si partiva da una sopravvivenza di 3 minuti (sigillando porte e finestre) a 15 anni (col mitico bunker).
Per cui non riesco proprio ad apprezzare molto questo tema. Mi rendo conto: è una questione mia soggettiva.
 
Ultima modifica:
Sarà che quando ero piccolo ho un po' vissuto con terrore il rischio della guerra nucleare. Non so se vi ricordate quei documentari della rai su come sopravvivere ad un'esplosione nucleare: si partiva da una sopravvivenza di 3 minuti (sigillando porte e finestre) a 15 anni (col mitico bunker).
Per cui non riesco proprio ad apprezzare molto questo tema. Mi rendo conto: è una questione mia soggettiva.

Hai come al solito fatto centro Carissimo varoon,

Anch'io vengo dalla generazione terrorizzata dal film THE DAY AFTER, come dice l'Artista finlandese che caratterizza i manifesti come materiale simbolicamente deliziosi.

"Sono esotiche in una sorta di banale modo - una sorta di romanticismo nucleare, che unisce la rappresentazione di distruzione totale, con l'illusione della possibilità di sopravvivenza. L'artista ha preso pieno vantaggio del dramma.”

Lo stile è qualcosa tra i libri per bambini e di fumetti, un po 'come Tintin.

L'Artista ci ricorda che il mondo è ancora pieno di armi nucleari ( IRAQ a parte), cosa che sembra che ci siamo dimenticati...I nostri adolescenti lo sanno ???

Mi "commuovono" e li trovo "dolcissimi" quei poster, e mi fà sorridere "la semplicità" con cui l'ex URSS pensava di "sopravvivere" agli USA che, ed è qui la riflesione, con tutta la sua superiorità sarebbe comunque, alla pari degli avversari, uscita distrutta dalla guerra nucleare.

Se mai si combatterà la terza guerra mondiale con armi nucleari, la 4 si combatterà poi con le clave dicevano ai tempi della mia adolescenza....
 
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