Carissimi “Amici dell’Arte”,
Eccomi nuovamente tra voi dopo una intensa tre giorni passata a Venezia per visitare la Biennale 2009.
Innanzitutto vi devo dire del mio stupore nell’essere riuscito a vedere seppur con al presso una bambina di 20 mesi tutto quello che mi ero prefissato di vedere ad esclusione del
Padiglione Inglese dove era veramente impossibile tenere ferma la bimba per i 30’ della durata del video di
Steve Mc Queen.
Il Padiglione che personalmente più ho gradito è stato quello
Finlandese perchè l’Artista
Jussi Kivi ha esposto tra l’altro 30 manifesti anni 50 recuperati in un bunker Atomico estone con le indicazioni da seguire dopo un esplosione atomica. Ho trovato meravigliosi quei “pezzi di storia” e le sensazioni ed emozioni che trasmettono.
Come secondo Padiglione metterei quello della
Romania dove nel visitarlo mi è tornato alla mente il grandissimo
Emilio Villa quando diceva che la vita è come un viaggio in autobus se c’è qualche persona che non ti và bene nessun problema perché prima o poi uno dei due scende.
Il
Padiglione dell’Ungheria con
Péter Forgács riesce a parlare di Olocausto senza essere banale e ripetitivo e soprattutto senza “speculare” sull’argomento.
Trovo poi interessanti quelli di
Francia, Giappone, Serbia ( il preferito da mia moglie ) ed
Australia ( quello che la bimba ha "gradito" di più ).
Per quanto riguarda il
Palazzo delle Esposizioni trovo che l’installazione di
Tomas Saraceno “paghi da sola” il biglietto d’ingresso mentre devo purtroppo constatare che
Alessandro Pessoli o è impazzito oppure che ha perso l’ispirazione.
Trovo i suoi 30 disegni con i quali ha “riempito” la sua sala di nessun valore storico-artistico.
Se proprio non aveva le capacità di realizzare grandi Opere su tela poteva almeno ricomperarsi quelle grandi carte anni ‘90 che
Emilio Mazzoli ha ancora e che sono per me “il vero Pessoli” per adornare la sua stanza.
Per quanto riguarda invece il
Padiglione Italia, devo premettere che ahimè anche il Lavoro di
Marco Lodola non è brutto…Meno male che è lui stesso che non vuole essere chiamato Artista…
Trovo però assolutamente OUT
Sissi, Roberto Floreali, Manfredi Bennati.
Non credo però che gli altri Padiglioni Nazionali abbiano a mio avviso "dato" quel tanto di più che noi italiani non abbiamo fatto, anzi tra tutti i Padiglioni, quello Italiano è stato a mio avviso la cosa che un non addetto ai Lavori si aspetta di trovarsi in una Mostra d'Arte, ovvero tanta pittura & colore.
Dei “nostri Artisti” mi aspettavo sinceramente di più da
Marco Cingolani ( perfetto però con il “Battesimo di Sherlock Holmes” ) e da
Daniele Galliano anche se per quest’ultimo devo dire che con i suoi Lavori mi sembra di rivedere nella cronologia della sua produzione il film “Trainspotting” che inizia con “lo sballo” dei suoi protagonisti ( le Opere di Galliano anni ’90 ) per arrivare alla scena finale del film quando il protagonista col suo piccolo bottino sogna anche lui di cambiare pagina, di iniziare una nuova vita: proprio quella che deprecava all'inizio del film ( e ci vedo/inserisco il Quadro di Galliano con il ragazzo che fotografa la mucca ).
Voglio concludere citando le parole con cui il Curatore del
Padiglione Italia,
Luca Beatrice conclude il suo articolo su “Il Domenicale” di Sabato 6 Giugno 2009 :
"…Intanto l’Artista più giovane invitato a Collaudi, il piemontese
Valerio Berruti inscena un delizioso disegno animato ispirato alla parabola di Isacco, protagonista una bambina che sale e scende da una sedia. E forse è proprio questa l’immagine più rappresentativa del Padiglione italia 2009. Un immagine che sa di domani, che sa di futuro."
Ho voluto concludere con quelle parole perché trascorsi già 4 giorni dalla visione di tale “disegno animato” la mia bimba mi chiede ancora in continuazione di disegnarli la “bimba sulla sedia” quindi il messaggio di Berruti/Beatrice per “il futuro” mi sembra indovinatissimo.
P.S. : consiglio di alloggiare all’ Hotel All’Angelo ( 4 stelle ) vicinissimo Piazza S.Marco e “realmente” 4 stelle…
Pronto ai vostri giudizi/critiche sono però contento di avervi portato la mia personalissima testimonianza diretta dell'evento.
P.S.: non ho modificato sostanzialmente il testo ma ho solo corretto qualche carattere che mi era rimasto "nella penna", capirete, la bimba di 20 mesi è sempre vicina al papà e sono sempre di fretta
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