Esatto. Cosa ne pensi della comunicazione della lagarde? Eufemismo ..non mi pare un'aquila.
Quando c'è stato bisogno la bce è corsa ai ripari. Ad esempio quando a marzo20 lagarde disse che non era qui per chiudere gli spread. Oppure a giugno 2022 quando dovettero rassicurare i mercati con una nota fatta uscire pochi giorni dopo.
Ho letto che lane parla con le principali banche d'affari di nascosto alla lagarde per chiarire meglio i suoi comunicati.
Eppure stavolta il board è quasi tutto unito su due rialzi da 0,5 ed invece i mercati si comportano come se il presidente fosse Panetta !
Penso che la comunicazione sia essenziale nell'operato della BCE. Attraverso la comunicazione esprimi fermezza, unità di intenti, determinazione.
La comunicazione inoltre, oltre che coordinata, va dosata. Non deve essere in eccesso, né in difetto. In caso di difficoltà, spingi la leva verso il difetto. L'eccesso è dannoso quasi in ogni contesto.
Draghi a suo tempo fece cadere gli shortisti dalla sedia senza aver ancora intrapreso nessuna misura, ma solo annunciandole, con parole mirate, concise, col tono, lo sguardo e perfino la postura perfetta. Un'interpretazione magistrale.
Non a caso quelle parole sono oggi storia.
Così come il "non siamo qui a chiudere gli spread" ha avuto le conseguenze che ha avuto, senza necessità di ulteriori giudizi ad enfatizzare l'evidenza. Ed è anch'esso storia.
Su cosa fanno i mercati, le parole di Panetta sono l'innesco. È una voce in controtendenza, la valutazione politica italiana, diciamo, della linea da seguire. Il governo italiano si è già espresso, sull'ultimo rialzo (annunciatissimo) attraverso un giudizio politico più che puramente economico. Pare però evidente che quella di Panetta sia una posizione largamente in minoranza.
Ora il punto è che se fai trading, come dice El Trader, segui il mercato, fai surf sulle onde, aspetti 117 per shortare, come 6% o way, ecc. È inutile fare ragionamenti sui massimi sistemi dell'universo. Quindi se so che Panetta parla, può non essere sbagliato mettersi long.
Ma se fai cassetto, guardi la situazione generale, che va anche oltre le parole, valuti i fatti che consideri inevitabili, la situazione di quelli a cui vuoi prestare denaro, fissi un prezzo, e attendi senza guardare ora per ora. Laddove possibile, chiudi il contratto.
Diversamente, pur considerando l'inflazione, i tuoi soldi non sono kiwi che se non li piazzi vanno a male. Quindi ritengo sbagliato, da cassettista, seguire il mercato, le dichiarazioni e controdichiarazioni, le schermaglie di cui non capiamo molto e le oscillazioni dai motivi tanto guidati con precisione da chi di dovere quanto a noi oscuri.