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Btp, spread in salita? Goldman Sachs è pessimista sui titoli italiani
Si annuncia una nuova estate calda per i Btp italiani? Al momento non ce ne sono i segnali e il 24 maggio, a fine seduta, il differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund tedeschi si avvia a chiudere pressoché invariato rispetto alle sedute precedenti, intorno a quota 185, con un rendimento di circa il 4,35%. Tuttavia una ricerca della banca d’affari americana Goldman Sachs ipotizza che lo scenario nel corso dei prossimi mesi potrebbe cambiare e, secondo la banca americana, è possibile che il differenziale di rendimento Btp Bund possa salire fino a 235 punti base entro la fine del 2023. Un valore già toccato nello scorso ottobre e seguito da un lento calo nel corso dei mesi successivi.
Le cause
Per la banca Usa, infatti, è «improbabile che si rafforzi la congiuntura favorevole che ha sostenuto» il credito sovrano e in particolare quello dell’Italia. Goldman Sachs prevede che «aumenti il controllo sull’attuazione del Recovery Fund da parte dell’Italia» il che «potrebbe iniziare a pesare sulle aspettative di crescita» del nostro paese. Inoltre i Btp potrebbero essere messi sotto pressione dall’accelerazione del quantitative tightening a giugno — vale a dire il rallentamento del rinnovo del ritmo degli acquisti dei titoli di Stato italiani (e non solo) in scadenza da parte della Bce, oltre che per gli ulteriori rialzi dei tassi da parte della Bce.
L’indicazione: «Acquistare Bonos»
Di qui il suggerimento di puntare sui «bonoos», i titoli di Stato di Madrid, che «potrebbero beneficiare della sovraperformance della Spagna, grazie a migliori prospettive di crescita, nonché di solidi progressi rispetto agli obiettivi di finanziamento». Il suggerimento di Goldman Sachs è di «andare corti» sui Btp - vale a dire liquidare le proprie posizioni sui Btp italiani, per acquistare appunto le emissioni del debito pubblico spagnolo.