Christo Parte II

Caro Adriano ti hanno raccontato una bufala, risposta arrivata or ora:

Dear Matteo,


Christo denies this interpretation. The project was conceived in 1977, together with Jeanne-Claude, and long before she passed away.
Also, the project's title doesn't refer to the tomb, but rather to the geometric form, which was invented much earlier and means "bench".

Many greetings,
Matthias
 
Caro Adriano ti hanno raccontato una bufala, risposta arrivata or ora:

Dear Matteo,


Christo denies this interpretation. The project was conceived in 1977, together with Jeanne-Claude, and long before she passed away.
Also, the project's title doesn't refer to the tomb, but rather to the geometric form, which was invented much earlier and means "bench".

Many greetings,
Matthias
...vedo che la discussione si è sviluppata !

concordo con molte delle cose scritte da @Biagio
ma anche con le ipotesi di @mmt...

la risposta ottenuta da @mmt è certamente la
posizione “ufficiale” di Christo, sulla quale non
avevo molti dubbi, è coerente :yes:

più che una bufala, credo più che si sia trattato
di un qualchecosa estrapolato da una serie di
discorsi di Christo,
fatti più su un piano diciamo intimo, personale,
piuttosto che artistico vero e proprio...
infatti mi era rimasta come ricordo nei termini
che avevo scritto:
...pare che Christo consideri la Mastaba come un po’ il monumento funebre di Jeanne Claude...
 
Scusate ragazzi, ma era piuttosto evidente che non c'entrasse nulla...

A volte succede che uno entri in contatto con un artista, ci chiacchieri e poi si faccia in qualche modo suggestionare facendo 1+1 = 3. Poi matura in buona fede un convincimento e lo estende, lo fa girare magari anche con enfasi, anche se in realtà ha preso un po' fischi per fiaschi. Alcune idee suggestive fanno breccia verso altri appassionati e poi a un certo punto si tende a darle per assodate, a sommare gli "indizi"...
e ci si può confrontare all'infinito su opposizioni contrapposte.
E invece l'artista non ha mai avuto un dato intendimento.

Per fortuna in questo caso @mmt ha contattato il buon Matthias e abbiamo la conferma ufficiale che questo discorso non c'entra nulla (mi sembra un po' che abbia ribadito le stesse cose che ha scritto un certo Biagio del Fol... :D ).
Case closed. :)

PS. graze mmt per avere scritto allo Studio di Christo! OK!
 
Matthias è un buon amico, in questo momento è in Germania, credo sia il più importante collaboratore di Christo, quindi dubbi non ne abbiamo.
Ma Biagio abbiamo molte altre certezze circa il significato delle opere si Christo.
Quanto riferito da Adriano mi sembrava un filo esagerato e prima di sposare una interpretazione è sempre meglio verificare.
 
Si mmt, come dici tu Matthias è un collaboratore fondamentale: è sia il referente per le archiviazioni che curatore di mostre, ed è sempre gentilissimo e rapido.
Tra l'altro anche io lo ho sentito un paio di giorni fa :)
 
Tra i due progetti nell' asta di fine novembre ad Amsterdam preferisco quello con provenienza Orler … :)

Cattura.jpg
 
Ho casualmente trovato su internet questo post di @trafuoco: il party di "Performa" dedicato a Christo e JC è tra 24 ore...
Performa * Performa Gala 2018

'It's Without Safety Nets': Performa Will Honor the Invigorating, Arduous Process of Working With Christo and Jeanne-Claude | artnet News


Performa is thrilled to announce that we are honoring and celebrating
the work of the artists Christo and Jeanne-Claude
at our annual gala on November 1, 2018 with dinner and a lively overview of their life’s work to date,
a 50-year span of rarely-seen video documentation and tributes from friends and colleagues!



Cattura.jpg.jpg


"Non chiediamo a Christo di fare nulla", ha detto Goldberg ad artnet News.
"Piuttosto, invitiamo Christo ad essere felice, sorpreso e, spero, commosso dal modo in cui noi tutti lo onoreremo."


Goldberg first met Christo and Jeanne-Claude in 1972, when she was director of the Royal College of Art Gallery in London. She asked to exhibit documentation of their most recent project, Valley Curtain, staged Rifle, Colorado.“It was stunning and a wonderful beginning to a friendship,” Goldberg recalled. “In the early ’70s, their work had all the qualities of live performance; radical, outside of art-world expectations, layered with social and political critique … :) Over more than five decades later, I still view Christo and Jeanne-Claude that way.”It’s that same spirit she sees as a guiding principle for Performa. “When you’re involved in a project with Christo and Jeanne-Claude, it’s an extraordinary process without safety nets,” said Goldberg. “Similarly, at Performa we feel that each project involves total risk and total trust in the artists’ vision.”


Fonte: Performa * Performa 2018 Gala

 
Ho casualmente trovato su internet questo post di @trafuoco: il party di "Performa" dedicato a Christo e JC è tra 24 ore...
Performa * Performa Gala 2018

OK! E' certamente questo uno dei motivi per cui dovremmo cercare di mantenere pulito questo thread. Per intenderci: quello che viene scritto qui, prima o poi … accadrà! :)





*

Cattura.jpg



Scherzi a parte, per tornare in tema [ Performa * Performa Gala 2018 ] , sapevo che prima o poi avresti postato questa notizia… infatti ero (anzi sono) certo che sei uno dei pochi (qua dentro) che conosce l'importanza di questa * fotografia! Che sa dove è stata scattata e perché proprio questa foto è stata scelta per la locandina di questo gala.
:mmmm: Am I right?

Buona giornata! :)
 
così mi piaci tfef:
 

Allegati

  • Schermata 2018-10-31 alle 13.22.57.jpg
    Schermata 2018-10-31 alle 13.22.57.jpg
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Avendola scattata io, ricordo perfettamente luogo e situazione... :D
Cmq la cosa incredibile @trafuoco è che veramente ho trovato il tuo post (di luglio!!!) in modo del tutto casuale facendo delle mie ricerche su internet. Le cose nascono dalla necessità E dal caso (A.B.)!

PS. che strano... ieri nel mio post con la citazione del post di @trafuoco l'immagine c'era, mentre ora non è visibile. La re-inserisco manualmente!!! ;)

PPS. ieri ho fatto una piccola scoperta... magari più tardi la condivido :)
 
Molto probabilmente il fol viene letto anche in Costa Azzurra … :)
E' proprio così come dici - parafrasando Boetti: le cose nascono dalla necessità e dal caso - molto spesso alcuni post vengono collocati di default tra le prime pagine dei risultati di ricerca.



:bow: Bravo! mmt OK! Stanley Bard, Who Ran Chelsea Hotel as a Bohemian Sanctuary, Dies at 82 - The New York Times



La storica foto è stata scattata da Ugo Mulas nel celebre Chelsea Hotel - come ha scritto qualcuno "è stato una specie di Torre di Babele della creatività e delle cattive abitudini e che alcuni dei cervelli più sballati e autodistruttivi del mondo, almeno una volta, hanno chiamato 'casa' " - :yes: fu lì, nei confini della loro piccola stanza d'albergo, che costruì (rubando la maniglia della porta) il suo primo Store Front (Green Store Front).

Christo: "This is the corridor of the Storefront, a very long corridor but closed, so you cannot go inside".
Jeanne-Claude: "You walk, walk and walk and you reach a door, but the door is locked and beyond the door you see a big, big space with electricity, very big, white, beautiful, but you cannot go inside. At the end of that big empty room in which you cannot go, there is a door that is slightly open and you wonder what is in there beyond that second door"


Christo: "Storefront is from 1963-67 and Over the River returns to that"

Molto sinteticamente: in quella stanza di quel famoso hotel sono nati gli Store Fronts - che segnano un importante cambiamento nell'interesse creativo dell'artista - e cioè il passaggio da piccoli oggetti avvolti alla creazione di intere stanze e infine ambienti, come Valley Curtain (1970-72, Rifle, Colorado) e The Gates (1979-2005, Central Park). Sono appunto importanti perché segnano l'incipit di un percorso che si svilupperà nelle loro grandi installazioni, dove come dice lo stesso Christo c'è la continuazione di quello spazio interno da esplorare e indagare in uno spazio sempre più grande. Christo mostra la foto:" questo è il corridoio dello Store Front, un corridoio molto lungo ma chiuso, quindi non puoi entrarci dentro".
Jeanne-Claude:" Cammini, cammini e cammini e raggiungi una porta, ma la porta è chiusa e oltre la porta vedi un grande, grande spazio illuminato, molto grande, bianco, bellissimo, ma non puoi entrarci dentro. Alla fine di quella grande stanza vuota in cui non puoi andare, c'è una porta che è leggermente aperta e ti chiedi cosa ci sia oltre quella seconda porta.

Quello spazio interiore è già in 'The Umbrellas', vai sotto gli ombrelli e vedi quello spazio interno, o lo vedi nel progetto Over the River, puoi andare dentro e fuori, puoi vedere il progetto da una barca."

Jeanne- Claude: "L'idea esisteva già nella Store Front [Documenta, 1967], lì era già una negazione di uno spazio interno, era l'uso di uno spazio interno che veniva negato semplicemente mettendo una tenda nella finestra. C'è un interno, c'è una luce, sai che c'è un interno, ma non puoi vederlo. The inside/outside concern was already there."



Christo: "La cosa importante da capire è come ci siamo davvero spostati nello spazio esterno".

Christo:"Tutto nel mondo è di proprietà di qualcuno: qualcuno ha progettato i marciapiedi, o le strade, persino l'autostrada, qualcuno ha persino progettato le vie aeree. 24 ore su 24, ci muoviamo in uno spazio altamente preciso progettato da politici, urbanisti e, naturalmente, che lo spazio è pieno di regolamenti, proprietà, giurisdizioni, significati. Amo questo spazio. Andiamo in quello spazio e creiamo lievi disturbi in quello spazio. Fondamentalmente, stiamo prendendo in prestito questo spazio e lo usiamo in modo complicato per un breve periodo" :)

:bye:
 
Ultima modifica:
Mi fa piacere condividere questa piccola - e anche questa... casuale - scoperta.
Niente di che, più che altro una curiosità.

Osservo un'etichetta a retro di un quadro, e non le dò particolare peso, trattandosi non dell'etichetta di una galleria ma di una ditta di spedizioni del tempo che fu.
Però vedo che è di NY, quindi quel quadro deve a un certo punto essere passato da quelle parti...
Allora metto il nome su Google, e con sorpresa vedo che si trova ancora qualche informazione e che la ditta ha una sua storia interessante.
Nello specifico, questa ditta di spedizioni aveva un grande spazio a Soho negli anni '60 e un certo punto una parte del suo spazio fu in condivisione con la prima galleria di Soho (dopo il trasferimento da Uptown) di un certo Leo Castelli!!!

Evidentemente questa ditta era piuttosto nota nell'ambiente, tanto da offrire in un'occasione dei trasporti gratuiti di opere d'arte vendute in beneficienza, e probabilmente da svolgere in parte una saltuaria attività di galleria, o magari (ipotizzo io) a farsi pagare le spedizioni dagli artisti direttamente in opere.

Nel momento in cui la ditta chiuse un ufficio, un tale Christo nel 1976 ne fece addirittura un progetto di Store Front ("Project for Old Hague Art Deliveries Inc. "), di cui un collage tra l'altro passato in asta da Sotheby's nel 2017 (immagine sotto).

Insomma, una di quelle piccole curiosità che possono aprire un piccolo spaccato su una NY dell'epoca... a partire da una semplice etichetta di una ditta di trasporti...

Screenshot_2018-10-31 img_3874 jpg (immagine JPEG, 682 × 1024 pixel).jpg
 
Mi fa piacere condividere questa piccola - e anche questa... casuale - scoperta.
Niente di che, più che altro una curiosità.

Osservo un'etichetta a retro di un quadro, e non le dò particolare peso, trattandosi non dell'etichetta di una galleria ma di una ditta di spedizioni del tempo che fu.
Però vedo che è di NY, quindi quel quadro deve a un certo punto essere passato da quelle parti...
Allora metto il nome su Google, e con sorpresa vedo che si trova ancora qualche informazione e che la ditta ha una sua storia interessante.
Nello specifico, questa ditta di spedizioni aveva un grande spazio a Soho negli anni '60 e un certo punto una parte del suo spazio fu in condivisione con la prima galleria di Soho (dopo il trasferimento da Uptown) di un certo Leo Castelli!!!

Evidentemente questa ditta era piuttosto nota nell'ambiente, tanto da offrire in un'occasione dei trasporti gratuiti di opere d'arte vendute in beneficienza, e probabilmente da svolgere in parte una saltuaria attività di galleria, o magari (ipotizzo io) a farsi pagare le spedizioni dagli artisti direttamente in opere.

Nel momento in cui la ditta chiuse un ufficio, un tale Christo nel 1976 ne fece addirittura un progetto di Store Front ("Project for Old Hague Art Deliveries Inc. "), di cui un collage tra l'altro passato in asta da Sotheby's nel 2017 (immagine sotto).

Insomma, una di quelle piccole curiosità che possono aprire un piccolo spaccato su una NY dell'epoca... a partire da una semplice etichetta di una ditta di trasporti...

Vedi l'allegato 2550372

Mi era sfuggito. Ottima scoperta! OK!
 
Grazie grazie grazie @trafuoco! :bow::bow::bow:

Avevo visto per caso stamattina su Instagram, dove la notizia ha avuto oltre 4.800 likes (per quel che può valere... ma cmq non pochi!!!)

Mi pare una cosa decisamente significativa. Decisamente :)
 
PS. Visto che la Pace ha iniziato questa collaborazione con Christo, si vocifera che l'archivio potrebbe gestirlo Gimmi Stefanini della Pace :D:rotfl:
 
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