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Pnrr, la partita digitale entra nel vivo: ecco i bandi per le imprese del futuro

Pnrr, la partita digitale entra nel vivo: ecco i bandi per le imprese del futuro​

di Andrea Frollà
Pnrr, la partita digitale entra nel vivo: ecco i bandi per le imprese del futuro

Dal piano Transizione 4.0 all’imprenditoria femminile, dall’innovazione della logistica alle politiche di filiera. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spicca il ruolo della Pa, ma non manca il sostegno al settore privato

22 DICEMBRE 2022AGGIORNATO ALLE 12:56


I contributi del piano Transizione 4.0, le politiche industriali di filiera e internazionalizzazione, gli interventi per l’innovazione del settore agricolo e alimentare, il sostegno alla digitalizzazione della logistica e ancora il supporto all’imprenditoria femminile e under 35. La macchina del Piano nazionale di ripresa e resilienza si è messa in moto da tempo, ma la partita dell’innovazione digitale del Sistema Italia è ancora tutta da giocare, soprattutto per il mondo delle imprese.

La digitalizzazione è uno dei pilastri del Pnrr, se non il pilastro con la P maiuscola assieme alla sostenibilità. Le iniziative introdotte sono numerose, anche se alcune spiccano sulle altre per dimensioni economiche e impatti potenziali. La prima è senza dubbio il Piano Transizione 4.0, che rappresenta l’evoluzione dell’originario Piano Industria 4.0 e del successivo Piano Impresa 4.0. Nell’ambito della Missione 1 - Componente 2 (“Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”) è stato previsto un investimento di oltre 13,3 miliardi di euro più altri 5,1 miliardi del Fondo complementare, con l’obiettivo di sostenere la trasformazione digitale delle imprese incentivando gli investimenti privati in beni e attività a sostegno della digitalizzazione attraverso il riconoscimento di crediti d’imposta. L’intervento è articolato nei seguenti sub-investimenti: credito d’imposta per i beni strumentali materiali e beni immateriali 4.0 e non solo, credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, e credito d’imposta per le attività di formazione.

Il credito d’imposta non è però l’unisco strumento previsto dal piano italiano. Si pensi ad esempio alle politiche industriali per le filiere e l’internazionalizzazione, che stanziano quasi 2 miliardi di euro a sostegno delle Pmi e dei sistemi industriali, da attivare con appositi contratti di sviluppo entro la fine del 2023. Altro esempio emblematico, seppur settoriale, è quello relativo agli interventi per l’innovazione di uno dei pilastri del Made in Italy, ossia il settore agricolo e alimentare. In questo caso l’obiettivo dichiarato, sostenuto da una dote di mezzo miliardo di euro, è promuovere la trasformazione del settore primario verso modelli di Agricoltura 4.0. Entro dicembre 2024 almeno 10mila imprese alimentari e agricole avranno un sostegno economico da investire nella digitalizzazione e innovazione dei macchinari, nella bio-economia e nell’economia circolare.


Di minor entità, ma altrettanto strategici, sono gli interventi per la digitalizzazione della catena logistica (250 milioni di euro per sostenere la dematerializzazione dei documenti, lo scambio in digitale di dati e informazioni attraverso la semplificazione delle procedure), gli investimenti sul sistema della proprietà industriale (30 milioni di euro per valorizzazione dei brevetti e dei titoli di proprietà intellettuale) o ancora il sostegno diretto all’imprenditori femminile e giovanile, tramite il Fondo Impresa Donna e il rafforzamento di alcune iniziative (tra cui Smart&Start, che sostiene startup e Pmi innovative). Contributi e incentivi accessibili partecipando gli avvisi pubblici e i bandi promossi dai soggetti attuatori (ad esempio, i ministeri competenti) o dalle amministrazioni centrali e locali. Oppure presentando istanze previste dai bandi e dalle normative (solo ed esclusivamente per via telematica tramite Spid, carta nazionale dei servizi e carta di identità elettronica).

Naturalmente è necessario il rispetto dei vari requisiti di finanziamento, che spaziano dal rispetto delle procedure di invio delle domande alla soddisfazione dei criteri selettivi, passando per la dimostrazione delle coperture. Le varie declinazioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono consultabili sul sito www.italiadomani.gov.it, dove è possibile accedere anche al dettaglio dei bandi con scadenze e altre info utili.
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250 mln in ballo.
La piccola Circle gioca al tavolo con ottime carte :)
 
E per finire, posto una notizia di qualche settimana fa...a questo punto molto interessante in ottica di rete di relazioni e acquisizione di potenziali clienti.

Il Freight Leaders Council decolla con CargoStart | Air Cargo Italy

Il Freight Leaders Council, associazione nata a Milano nel 1991 tra aziende attive in ogni fase della supply chain, ha accolto tra i suoi soci Cargo Start, allargando così il suo raggio d’azione al settore delle spedizioni aeree.

Nata nel 2020 a Roma, la società offre soluzioni digitali per spedizionieri aerei, ground handler aeroportuali e vettori aerei e si propone come Cargo Community System (Ccs) in Italia. All’interno del Flc, Cargo Start sarà rappresentata da Giovanna Cardinali, nuovo Director Strategy & Business Development.

Tra le peculiarità dell’azienda c’è l’utilizzo del sistema CarbonCare, sistema per calcolare le emissioni di CO2 per tutte le modalità di trasporto merci – aerea, ferroviaria, stradale, marittima e fluviale – e l’impronta ecologica di un’intera flotta o di un singolo mezzo o tratta, in modo da elaborare le scelte di trasporto più sostenibili.
“Il Freight Leaders Council, da sempre aperto a tutte le modalità di trasporto in un’ottica di intermodalità sostenibile – ha dichiarato il suo presidente Massimo Marciani – è lieto di accogliere fra i propri soci la società Cargo Start, che sta sviluppando soluzioni in grado di aiutare gli operatori del settore aereo verso il complesso e sfidante percorso di decarbonizzazione in un settore, quello della logistica, definito da sempre come “hard to abate” in termini di emissioni”.
“Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’opportunità di entrare a far parte di Freight Leaders Council – ha commentato Emanuele Vurchio, Managing Director di Cargo Start, che poi ha aggiunto: “Siamo certi che, in questo contesto collaborativo, il nostro know-how di provider tecnologico possa contribuire a dare impulso alla transizione digitale in atto e a costruire un futuro più innovativo e più sostenibile per l’intera filiera.

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E chi c'è tra i soci?

I Soci – Freight Leaders Council


......
 
...e dopo enne contratti da 70k l'anno o giù di lì....ti sfornano un contratto da 650k....

Che fine anno...col botto!
 
...e gli altri primari operatori logistici stanno a guardare? Alternative serie per evolversi non mi pare ce ne siano poi molte altre... :mmmm:
Sensazione che anche in condizioni in via di normalizzazione la spesa sia così piccola e i vantaggi di visibilità così tangibili che potrebbe diventare uno standard.

Sempre in attesa di bandi PNRR, da dove dovrebbero arrivare le milionate... buon anno a tutti.
 
Già fatto?? :D

CIRCLE Group - gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan gestito da Borsa Italiana - comunica, in riferimento all’acquisizione del 51% di CARGO START, che è stato sottoscritto oggi l’Aumento di Capitale sociale a pagamento previsto per il closing dell’operazione (cfr. comunicato stampa diffuso in data 21 dicembre 2022).

Nello specifico, CIRCLE ha sottoscritto un Aumento di Capitale per nominali € 20.850,00 (ventimila ottocentocinquanta) e con sovrapprezzo di € 479.150,00 (quattrocentosettantanovemila e centocinquanta).

A seguito dell’operazione odierna, il capitale sociale di CARGO START risulta pari a un importo complessivo di € 40.850,00, con una partecipazione, da parte di CIRCLE, del 51% (la Partecipazione di Maggioranza), e il restante 49% in capo ai soci attuali di CARGO START
 
Altro contratto da 150k circa ....

Circle: contratto da 145.000 euro per automazione gate terminal tirrenico​

Fonte: MF Dow Jones (Italiano)




Circle Group ha siglato, attraverso la rete di impresa Log@Sea, un nuovo contratto per la fornitura delle soluzioni evolute di Gate Automation a un primario terminal multipurpose tirrenico.

"La commessa, il cui valore supera i 145.000 euro, prevede l'implementazione di un progetto completo delle componenti hardware specialistiche e software Milos per la gestione delle procedure di controllo degli accessi al varco di veicoli e unità di trasporto intermodale. Si confermano il momento topico e la fiducia del mercato nelle soluzioni alla base del nostro piano Connect 4 Agile Growth", ha spiegato il presidente & ceo della società attiva nei software per l'automazione e la digitalizzazione della supply chain, Luca Abatello.

Più in particolare, saranno installati un lettore per il riconoscimento del badge dell'autista e della tecnologia atta all'automazione dell'apertura/chiusura della sbarra al gate, e un totem in corsia; inoltre, la lettura delle targhe delle motrici e dei trailer avverrà grazie all'impiego della tecnologia Ocr.
 
Anno partito con il piede sull'acceleratore...
 

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Visto i recenti contratti che dimostrano che l’azienda ha un prodotto decisamente valido e che è destinata a diventare leader in questa nicchia ho fatto oggi il mio primo ingresso sul titolo.
 
Per altro i contratti Milos dovrebbero essere quelli a marginalità più alta (>30%?), visto che gli investimenti per lo sviluppo sono già stati tutti fatti, e al netto di piccole personalizzazioni e aggiornamenti il software quello é e quello resta, che lo usino in tre o ottocento clienti non fa molta differenza.
 
Per altro i contratti Milos dovrebbero essere quelli a marginalità più alta (>30%?), visto che gli investimenti per lo sviluppo sono già stati tutti fatti, e al netto di piccole personalizzazioni e aggiornamenti il software quello é e quello resta, che lo usino in tre o ottocento clienti non fa molta differenza.
In 10 giorni ha fatto più contratti che nei due mesi precedenti.....
Ottimo inizio, veramente ottimo.
Senza PNRR.
 
Le parole di Abatello lasciano pochi dubbi...

Luca Abatello, Presidente & CEO di CIRCLE commenta: “Grazie a uno sforzo notevole e alle capacità distintive delle persone che lavorano per il gruppo, CIRCLE ha chiuso il 2022 e iniziato il 2023 in maniera brillante, con nuovi contratti molto significativi per valore economico, prestigio della collaborazione e qualità del lavoro che abbiamo l’onore di portare avanti per i nostri Clienti nel corso del 2023. Siamo davvero entusiasti del riconoscimento
raccolto dal mercato per le nostre soluzioni tecnologiche per la semplificazione, la
digitalizzazione federativa e la transizione ecologica della logistica multimodale”.
 
Scusate, qualcuno conosce la composizione dell'azionariato della società? E' già presente qualche fondo? Dagli scambi quotidiani degli ultimi mesi, il flottante pare davvero basso...
Comunque questa sfilza continua di comunicati e contratti ricalcano un pò quelli di Sciuker Frames del 2020-21, quando la società passò in pochi mesi da 1 a 7...fatte le debite proporzioni e distinguo, speriamo di seguirne le orme!
 
Scusate, qualcuno conosce la composizione dell'azionariato della società? E' già presente qualche fondo? Dagli scambi quotidiani degli ultimi mesi, il flottante pare davvero basso...
Comunque questa sfilza continua di comunicati e contratti ricalcano un pò quelli di Sciuker Frames del 2020-21, quando la società passò in pochi mesi da 1 a 7...fatte le debite proporzioni e distinguo, speriamo di seguirne le orme!
Il flottante reale è attorno al 40%, tutto fuorchè basso.
Di fondi ce n'erano due, Ligurcapital e Capitalimpresa, entrambi liguri, che hanno appoggiato Abatello nei primi anni entrando nel capitale sociale.
Sembra che ormai abbiano azzerato o quasi le rispettive partecipazioni...
Altri istituzionali ci saranno (cfr. CS aucap riservato) ma in quantità omeopatiche.
 
Fatto secondo ingresso
 
Il flottante reale è attorno al 40%, tutto fuorchè basso.
Di fondi ce n'erano due, Ligurcapital e Capitalimpresa, entrambi liguri, che hanno appoggiato Abatello nei primi anni entrando nel capitale sociale.
Sembra che ormai abbiano azzerato o quasi le rispettive partecipazioni...
Altri istituzionali ci saranno (cfr. CS aucap riservato) ma in quantità omeopatiche.
Grazie mille! Allora speriamo che gli ultimi comunicati convincano qualche fondo a salire a bordo e portino ad un aumento degli scambi giornalieri...visto il flottante, lo spazio non manca per entrambe le cose e visti i comunicati, la navigazione sembra procedere col vento in poppa.
 
Grazie mille! Allora speriamo che gli ultimi comunicati convincano qualche fondo a salire a bordo e portino ad un aumento degli scambi giornalieri...visto il flottante, lo spazio non manca per entrambe le cose e visti i comunicati, la navigazione sembra procedere col vento in poppa.
Più facile che se la compri APONTE di MSC.

I fondi difficilmente entrano in società così piccole con quantità rilevanti. L'unica possibilità è che convincano Abatello a mollare un 5/10%....ma non credo sia intenzionato, adesso, col business che tira alla grande, a monetizzare.
 
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