L'avevo scritto: e' l'allocazione che fra tutte quelle che hanno un certo rendimento atteso, ha la volatilita (o rischio) minima.
Ok.. allora mi confermi Markowitz?
Se rispondi "NO" poi ti chiedo una spiegazione e se non rispondi significa "SI".. altre risposte, vedi te..
Non sono sicuro di capire la domanda. E' il 6/7% annuo per i prossimi 10 anni, naturalmente in media. Non e' che ogni anno fai il 6/7%, puoi anche fare il -20% o il +30%, ma alla fine dei 10 anni ti guardi dietro ed hai ottenuto un rendimento finale analogo a che se avessi fatto il 6% tutti gli anni.
Provo a far questa domanda così puoi rispondere meglio..
Se io, per ipotesi, investo oggi nel mercato USA 100.000 USD (lasciamo perdere spese e/o tasse).. fra 10 anni avrò un capitale compreso tra quanto e quanto? Con quale probabilità?
Eppure tu diresti "Occhio che se salti dal primo
.....
In ogni caso, discutendo di rendimenti finanziari, rischio e' sinonimo di volatilita e rappresenta l'indeterminazione del rendimento futuro.
Pertanto un investimento che certamente rende il -2% e' meno rischioso (infatti e' a rischio zero) di uno che non si sa se rende il 5% o il 10% o qualcosa li in mezzo.
A qualcuno puo sembrare strano perche e' cresciuto con l'idea che il rischio sia una cosa da evitare, ma razionalmente uno sceglierebbe sempre il secondo investimento e allora non riesce a conciliare le due cose.
Sono d'accordo con te per il concetto anche se penso che sia riduttivo mettere sotto la voce di rischio in finanza, soltanto la volatilità.
Riprendo il tuo concetto di
"rischio=volatilità" e " investimento che rende -2% a rischio zero (privo di rischio=volatilità zero) sia meno rischioso (volatile) di un investimento che non si sa se rende il +5% o il +10% o qualcosa lì in mezzo ...
Se è già un titolo privo di rischio non si dovrebbe usare l'aggettivo meno rischioso.. non ha rischio.. ma non è così..
La volatilità o Deviazione standard nell'acquisto di un singolo titolo/investimento rischioso indica il suo rischio specifico. Se però parliamo di titolo/investimento risk free (privo di rischio, rischio=zero), la volatilità può essere intesa come un indice della variazione del prezzo al variare dei tassi d'interesse, o meglio come Duration Finanziaria.
All'aumentare della Duration, aumenta la volatilità del prezzo in relazione all'andamento dei tassi d'interesse.
Mi sembra che il concetto di volatilità possa concordare anche con gli investimenti privi di rischio (risk free, rischio=zero), sei d'accordo su questo?
A questo punto, è ancora possibile affermare con certezza che un rendimento privo di rischio (free risk) con rendimento pari a -2% sia meno rischioso di un titolo che non si sa se rende il +5% o il +10%?
Grazie
Ciao