Domande su fisco e tassazione trading in generale

Per quel che ho sempre saputo io...
si paga il 26% sui guadagni...

comunque se hai domande specifiche magari chiedi a questi...
magari ti rispondono esattamente.

Il Blog di Know How | Trading Online: 10 domande sulla tassazione delle plusvalenze

So che la tassazione è al 26% i dubbi che ho sono quelli che ho scritto sopra su come vengono considerati i prezzi di carico per chi non fa speculazione sulle opzioni ma le usa in connessione con l'acquisto del sottostante.
Immagino/spero che qualcun altro su FOL usi le opzioni in questa modalità.
 
Aggiungo un ultima domanda un più complessa sulle opzioni. Strumento che ho iniziato a utilizzare quest'anno e per il quale non mi sono chiare le modalità di calcolo di minus e plus:

Caso 1 - PUT
Vendo 2 opzioni put con date di scadenza diverse.
La prima scade senza essere esercitata.
La seconda viene esercitata e vengo assegnato le azioni.
Quale sarÃ* il prezzo di carico in IB?
Strike - premio opzione 2?
o
Strike - premio opzione 1 - premio opzione 2?

Caso 2 - PUT
Vendo 2 opzioni put con date di scadenza diverse.
La prima viene esercitata e vengo assegnato le azioni.
La seconda scade senza essere esercitata.
Quale sarÃ* il prezzo di carico?
Strike - premio opzione 1?
o
Strike - premio opzione 1 - premio opzione 2?

Caso 3 - CALL
Se acquisto un'opzione call e la esercito il prezzo di carico sarÃ* strike + premio dell'opzione, corretto?

Caso 4 - CALL
Se vendo un'opzione call per delle azioni che possiedo e non viene esercitata, diminuirÃ* il prezzo di carico per queste azioni?
Oppure realizzerò una plus (e pagherò le tasse) quando l'opzione scadrÃ*?

Caso 5 - CALL
Se vendo un'opzione call per delle azioni che possiedo e viene esercitata, il prezzo di vendita per tale azione sarÃ*:
Prezzo di esercizio + premio dell'opzione?
Oppure vedrò due plus diverse/divide una le azioni (prezzo di esercizio - prezzo di addebito) e una per l'opzione (premio)? (sembra una domanda che non ha senso ma per la mia situazione fiscale lo ha)

Caso 6 - PUT
Se vendo una opzione put per una azienda per cui possiedo giÃ* azioni e l'ozpione non viene senza essere esercitata realizzo una plusvalenza o viene diminuito il prezzo di carico delle azioni che ho in portafoglio?

Stanco di avere un'azienda???

Lasci perdere se vuoi mantenerla...
ho conosciuto uno che si chiamava Francesco...
in un giorno perse 6 miliardi di lire con le opzioni.
Storie vere del borsino mio...
mica favole.

A buon intenditor poche parole.

Una risposta a queste domande te le puo dare solo il broker. Ma come la teoria e bella e tutto... Per imparare i meccanismi di questi strumenti complessi devi fare pratica e per dare una risposta a tutte le tue domande senza rischiare tanto , al massimo perdere meno di € 1000 se il sottostante ING fa default entro la scadenza del 15 di LUGLIO e va a zero. Cosa difficile ma la probabilità c'è sempre, su questa azione come qualsiasi altra azione.

Facciamo finta che il prezzo di ING rimanga fermo 9,779.
1.Vendi una neked put d'ING ITM (sopra il valore del sottostante) che ha un costo di assegnazione di € 1030 perché ricevi 103 azioni al prezzo di 10 € e ricevi un di premio di 0,47 che porta il tuo prezzo di pareggio per azione a 10,00 - 0,47 = 9,53 .
Il tuo guadagno è il valore temporale 9,779 - 9,53 = 0,249 per azione × 103 azione = 25,647 ( € 25,65 )
Essendo sopra il prezzo del sottostante l'opzione sarà esercitata in qualsiasi momento o entro scadenza il sottostante sarà sotto €10 sarà esercitata dalla borsa in automatico.
Se l'azione va sopra € 10 e non viene esercitata, ti va meglio ancora ti tieni l'intero premio che hai ricevuto e devi ripetere l'operazione fino a quando venga esercitata.
2. Sei è stato esercitato e ti trovi con 103 azioni , a questo punto vendi una call ITM ( sotto il prezzo del sottostante) per essere esercitato subito e guadagnare il valore temporale e uscire subito delle azioni.
Vendi la call a 9,54 e ricevi un premio di 0,47 per azione : il tuo prezzo di pareggio è : 9,779 Prezzo dell'azione - 0,47 del premio = 9,309 Prezzo di pareggio.
Il tuo guadagno del valore temporale è : 9,54 il prezzo al quale ti sei obbligato a vendere - 9,309 il prezzo di pareggio = 0,231 di guadagno per azione × 103 azioni = 23,793 ( € 23,79 Tu guadagno) .
Se l'azione va sotto il valore del tuo strike 9,54 entro la scadenza te tieni l'intero premio ma hai una perdita sul sottostante e devi ripetere l'operazione di vendita della call e puoi optare per mantenere lo stesso stike o vendere un'altra call ITM per abbassare il tuo prezzo di pareggio .

Anche se il prezzo del sottostante scende o sale c'è sempre un valore temporale . Tu devi restare il premio ricevuto meno il valore del sottostante , il risultato lo devi restare al valore dello strike il risultato è tuo guadagno .

Di solito tutti vendiamo opzioni neked put OTM perché non abbiamo intenzione di ricevere il sottostante e non sappiamo dare risposte alle tue domande.

La gente che perde con la vendita delle opzioni è perché non segue tre regole basiche :
1. Lasciare 50% di margine libero per evitare margin call in momenti avversi.
2. Chiudere le operazioni al 50% del premio per aumentare le possibilità di successo, chiudere sempre e comunque prima di 21 giorni della scadenza per evitare scherzi della volatilità implicita.
3. Fare roll alla scadenza del mese successivo se tocca il tuo punto di pareggio o strike per dare più tempo alla operazione e prendere ancora altro premio per aumentare il nostro valore temporale e abbassare il nostro prezzo di pareggio.
 

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Un altro motivo nel scegliere opzioni neket put OTM ( sotto il valore del sottostante) è la marginazione richiesta per vendere una put a 5 di enel ( 500 azioni a 5 euro) € 2500 di costo di assegnazione il broker mi richiede il 25% del controvalore ,sulla Put ITM che è sopra il valore del sottostante me richiede come minimo il 50% del controvalore. Dipende la diversificazione del mio portafoglio in questo secondo caso .
 
Un altro motivo nel scegliere opzioni neket put OTM ( sotto il valore del sottostante) è la marginazione richiesta per vendere una put a 5 di enel ( 500 azioni a 5 euro) € 2500 di costo di assegnazione il broker mi richiede il 25% del controvalore ,sulla Put ITM che è sopra il valore del sottostante me richiede come minimo il 50% del controvalore. Dipende la diversificazione del mio portafoglio in questo secondo caso .

Capisco. Io in genere spero che le PUT vengano esercitate e che il valore sia giusto sotto lo strike così da entrare a un -3/-5/-10% (a volte anche -20%) rispetto al prezzo del momento.
So già che in quel caso il prezzo di carico è strike - premium perché mi sono già entrate alcune put.
Gli altri casi invece non si sono ancora verificati.
Se qualcun altro opera in questo modalità (che so essere più da fondo che da retail) ditemi o contattatemi in privato
 
Aggiungo un ultima domanda un pò complessa sulle opzioni. Strumento che ho iniziato a utilizzare quest'anno e per il quale non mi sono chiare le modalità di calcolo di minus e plus:

Caso 1 - PUT
Vendo 2 opzioni put con date di scadenza diverse.
La prima scade senza essere esercitata.
La seconda viene esercitata e vengo assegnato le azioni.
Quale sarà il prezzo di carico in IB?
Strike - premio opzione 2?
o
Strike - premio opzione 1 - premio opzione 2?
Sono 2 contrati diversi non c'è nessuna relazione tra loro .
Il primo che non è stato assegnato scade senza valore e tieni l'intero premio
Il secondo come da te già detto , il PMC sarà strike meno premio


Caso 2 - PUT
Vendo 2 opzioni put con date di scadenza diverse.
La prima viene esercitata e vengo assegnato le azioni.
La seconda scade senza essere esercitata.
Quale sarà il prezzo di carico?
Strike - premio opzione 1?
o
Strike - premio opzione 1 - premio opzione 2?
la stessa risposta di prima

Caso 3 - CALL
Se acquisto un'opzione call e la esercito il prezzo di carico sarà strike + premio dell'opzione, corretto?
Corretto

Caso 4 - CALL
Se vendo un'opzione call per delle azioni che possiedo e non viene esercitata, diminuirà il prezzo di carico per queste azioni?
Oppure realizzerò una plus (e pagherò le tasse) quando l'opzione scadrà?
Il PMC delle azioni rimarrà quello che hai pagato al momento del acquisto. Paghi le plusvalenze sul premio del contratto di opzioni non esercitato che andrà in scadenza senza valore. ( Non ho esperienza in merito perché vendo put e seguo le regole elencate prima per evitare l'assegnazione)
Caso 5 - CALL
Se vendo un'opzione call per delle azioni che possiedo e viene esercitata, il prezzo di vendita per tale azione sarà:
Prezzo di esercizio + premio dell'opzione?
Oppure vedrò due plus diverse/divide una le azioni (prezzo di esercizio - prezzo di addebito) e una per l'opzione (premio)? (sembra una domanda che non ha senso ma per la mia situazione fiscale lo ha)
Come per la vendita di put il PMC è strike meno premio, il prezzo di vendita delle azioni deve essere strike + premio . ( Non ho esperienza in merito)


Caso 6 - PUT
Se vendo una opzione put per una azienda per cui possiedo già azioni e l'ozpione non viene senza essere esercitata realizzo una plusvalenza o viene diminuito il prezzo di carico delle azioni che ho in portafoglio?
Se vendi una put sei obbligato a comprare altre azioni della azienda che gia possiedi al prezzo di strike e non tiene niente a che fare con le azioni che già posiedi . Il PMC di quelle che hai in portafoglio rimarrà lo stesso
 
Realizzi una plusvalenza sul premio ricevuto.
 
Se sei arrivato alle azioni con la vendita di put , cosa aspetti a vendere le call ?
Vendi call OTM se vuoi prendere un dividendo extra e rimane con le azioni o vendi le call ITM se te ne vuoi separare .
 
Se sei arrivato alle azioni con la vendita di put , cosa aspetti a vendere le call ?
Vendi call OTM se vuoi prendere un dividendo extra e rimane con le azioni o vendi le call ITM se te ne vuoi separare .

Vendo le call solo quando penso che il valore intrinseco è più basso di quello di mercato. Le vendo al +5/10%, ovvero se sale ancora per me è sopravvalutata e sono disponibile a vendere. Se non sale prendo premio.
 
Se vendi una put sei obbligato a comprare altre azioni della azienda che gia possiedi al prezzo di strike e non tiene niente a che fare con le azioni che già posiedi . Il PMC di quelle che hai in portafoglio rimarrà lo stesso

Mille grazie per le risposte. Sono quelle che a logica davo anche io.
Se rollo una put cmq realizzo giusto?

Ovvero ammettiamo che ho una venduto una Put e che poche ore prima della scadenza è OTM se la rollo per estenderne la durata (sperando che venga esercitat) faccio un realizzo perché cmq si tratta di un nuovo contratto giusto?
 
Si. Sulla opzioni che chiudi guadagni la differenza tra il prezzo iniziale di vendita e il prezzo d'acquisto di chiusura. Quella della scadenza seguente che apri con la vendita è un nuovo contratto "Che se vuoi che te venga esercitata lo strike deve essere ITM sopra il valore del sottostante e guadagni il valore temporale = Strike - premio - valore del sottostante = Valore temporale. Io come non voglio essere assegnato mantengo lo stesso stike o lo abbasso per restare con lo opzioni con delta 30 ,in pratica sotto il 10% del valore del sottostante se è un ETF e sotto il 10% o 15% se è una azione singola.
 
La gente che perde con la vendita delle opzioni è perché non segue tre regole basiche :
1. Lasciare 50% di margine libero per evitare margin call in momenti avversi.
2. Chiudere le operazioni al 50% del premio per aumentare le possibilità di successo, chiudere sempre e comunque prima di 21 giorni della scadenza per evitare scherzi della volatilità implicita.
3. Fare roll alla scadenza del mese successivo se tocca il tuo punto di pareggio o strike per dare più tempo alla operazione e prendere ancora altro premio per aumentare il nostro valore temporale e abbassare il nostro prezzo di pareggio.
Non condivido il punto 2 ed il punto 3.
Secondo me paghi solo più commissioni più spread bid/ask, perchè fai un numero maggiore di operazioni.
Io lascio arrivare a scadenza le short put e se qualche volta finisce male con l'esercizio finale dell'opzione, semplicemente trasformo la strategia short put in covered call writing, cioè all'assegnazione vendo call con lo stesso strike.
L' assegnazione in fondo è il metodo più economico per chiudere la posizione.
Se la put invece scade inoptata, semplicemente ne rivendo un'altra a strike eventualmente differente, secondo le quotazioni e bid/ask.
 
Facendo cosi come fai tu, tieni il margine occupato fino a scadenza dell'opzione e rischi che una opzione che è iniziato bene si trasforma in una assegnazione che poi per vendere le call devi comunque pagare le commisioni . Esempio vendi una neked put a 50 giorni alla scadenza con delta 30 e a 15 giorni dell'apertura il sottostante è andato così bene che hai già a raggiunto il 50% del premio . Vendi e fai roll alla scadenza del mese successivo con strike uguale o più basso e ricevi un altro credito o tiene il margine libero e aspetti l'aumento della volatilità implicita per vendere un'altra opzione per ricevere un premio più alto ancora .
La terza devo ammettere se può fare come dici tu , se tocca il mio prezzo di pareggio ,sto fermo che forse il titolo risale e non c'è bisogno di fare roll .
Ma come io non lo so se il titolo risale o scende ancora preferisco darle più tempo alla operazione finché riesco a prendo altro credito inoltre abbassa il mio prezzo di pareggio.
Se vengo assegnato se richiede più margine . Se vuole tutto il controvalore dell'opzione, invece più lontana mando l'opzione più basso è il margine richiesta.
In pratica anche il tuo è un modo di difendere l'operazione, ma per seguire la regola del margine al 50% è più semplice come faccio io .

Il Delta perché chi non lo sa misura la possibilità che una opzione venga esercitata.
Quando compri una singola azioni hai 50 % di possibilità di che scenda o che salga
Un delta 30 significa che chi compra l' opzione ha il 30% di probabilità di chiudere con successo. Per te che vendi questo significa che hai il 70% di probabilità che l'opzione non venga esercitata. Se tu chiudi al 50% del premio la tua probabilità di successo aumenta come ovvio e passa da 70% a 80% o 90% .
 
In pratica su 10 operazioni chiuse al 50% 8 o 9 vanno bene e quelle 2 o una che vanno male le difendi con il roll per chiudere anche quelle in successo mantenendo 50% di margine libero.
 
No Maracaibo, se io vengo esercitato con la short put pago una sola volta le commissioni, cioè quando vendo le call.
Invece tu rollando su scadenze più lunghe, devi ricomprare la tua put e rivenderne un'altra, quindi hai il doppio di operazioni e conseguentemente di costi, che incidono percentualmente in misura molto più significativa rispetto al trading azionario.
Riguardo al margine, esso si riduce (con il rischio) mentre la put va a morire; quindi è vero che perdo opportunità di ulteriore guadagno rinunciando a rollare la put, ma rischio anche meno su una put prossima a scadenza: a mercati efficienti le due scelte si equivalgono dal punto di vista rischio/rendimento, ma è la componente costi, soprattutto per lo spread bid/ask, che mi fa propendere per la soluzione più tranquilla ed anche più noiosa.
 
Ho capito. Abbiamo 2 modi diversi di lavorare le opzioni ,io evito la scadenza e l'assegnazione a tutti i costi perché non voglio immobilizzare altra liquidità mentre devo vendere la call . Il mio margine e principalmente garantito da ETF che loro funzione principale nel mio portafoglio è essere utilizzati come collaterali, la liquidità libera è su FCA BANK e BANCA SISTEMA su DeGiro cerco di non superare il minimo di 2500€ per non pagare interessi sulla liquidità libera.

Io con Degiro pago anche l'esercizio che costa un euro a contratto. Invece i contratti di opzioni costano 0,75 .
Tu non paghi l'esercizio?
Tu che scadenze utilizzi , mensili, settimanali ?
 
L'esercizio anche se lo paghi è una componente trascurabile rispetto allo spread bid/ask, che è ciò che penalizza maggiormente. Riguardo il margine mi sono trovato quest'anno costretto a lasciare come collaterale liquidità per via della situazione anomala dei mercati e conseguente penalizzazione delle quotazioni.
L' inconveniente è stato per me quello di avere distribuito su 5 conti distinti il mio patrimonio (e dei miei genitori che uso in sinergia), cosa avvenuta da quando BG Saxo ha smantellato la piattaforma Binck su cui unicamente operavo; forse la caduta generale dei mercati ha reso meno grave questa immobilizzazione di liquidità.
Progressivamente conto di comprare titoli di stato a medio breve scadenza così da avere un minimo di rendimento, ma per farlo mi occorre di ridistribuire meglio la liquidità mano a mano che sarà possibile.
Come scadenze quest'anno ho scelto di vendere i contratti a gennaio 2023, ma solo perché ho aperto nel 2022 il primo conto estero (IB) , così da non dover compilare il quadro RT l'anno prossimo, altrimenti avrei scelto scadenze a sei mesi/nove mesi purchè abbastanza liquide.

PS Una domanda più attinente al topic: per il calcolo del bollo sui titoli nel quadro RW, il valore negativo delle posizioni short put decurta conseguentemente il patrimonio imponibile?
Dai broker che avevo in amministrato (Binck, Directa) ho sempre verificato che deducevano il valore negativo delle posizioni corte per il calcolo del bollo titoli.
 
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Non ho capito perché ti preoccupi dallo spread bid/ask come venditore di put ?
Come venditore di put tu vendi volatilità . Vendi quando ci sono i cali sul mercato e cresce la volatilità e di conseguenza il prezzo delle put è alto ché quello che interessa a te, poi aspetti il ritorno alla media della volatilità per uscire della posizione.
Un'altra cosa che te volevo far notare che con molti broker è meno costoso a livelli di commissioni fare roll che farsi assegnare o esercitare.
Con Degiro la assegnazione costa 1 euro ma chiedere l'esercizio della opzione costa 10€ della trasmissione dell'ordine per email ,non è possibile fare autonomamente dal sito + 1euro del costo di esercizio. I costi di commissioni di Degiro è di 0,75 euro , in pratica aprire e chiudere costa 1,50 euro.
Su Testyworks costa $ 1,20 l'operazione compreso il roll , in pratica il roll è gratis . Costa 5 $ l'assegnazione e 5$ l'esecuzione.
Su Interative Broker non so i costi di commissioni ma da una guardata veloce sul sito ho capito che costa di più e per assegnazione/esecuzione non ho visto i costi ho solo letto che si paga.
Il mio è un processo meccanico. Apro opzione di 45 / 60 giorni della scadenza e chiudo a 50% o 21 giorni alla scadenza, quello che arriva prima .
Nel frattempo se l'opzione che ho aperto 30 o 20 giorni fa è arrivato al obiettivo. Chiudo e se la volatilità è bassa ( premio non soddisfacente) sto fermo perché o altre opzioni in portafoglio dove il Theta ( valorizzazione per decadimento) sta facendo il suo lavoro. E posso aspettare l'aumento della volatilità per conseguire premi più alti prima di aprire una nuova operazione.
Cosi è come si facesse opzioni mensili dal lato commissioni e valore del premio .
Spende molto di più chi fa l'opzioni settimanali in commissioni che io .
 
Non è che devi credere me , ti ho solo fatto notare costi e dati statistici !
 
PS Una domanda più attinente al topic: per il calcolo del bollo sui titoli nel quadro RW, il valore negativo delle posizioni short put decurta conseguentemente il patrimonio imponibile?
Dai broker che avevo in amministrato (Binck, Directa) ho sempre verificato che deducevano il valore negativo delle posizioni corte per il calcolo del bollo titoli.

Mi pare ovvio che sia cosi la posizione short, compare sul portafoglio con il segno negativo. Su dichiarativo o amministrato questo non può cambiare!
 
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