Donne alfa

Una leader con approccio Tipicamente femminile è stata Angela Merkel. Direi anche di successo.
E' comunque una dura tuttavia, hai detto bene, è stata. Oggi lo sarebbe diventata allo stesso modo?
 
è vero, l'avevo rimossa
ha reso la Germania quel che era prima di sto coso amorfo
E se ci pensi bene, stiamo precipitando verso la terza guerra mondiale proprio perché per l'appunto abbiamo questi soggetti, in Europa come in USA. E l'uomo orso russo ha difficoltà a rispettarli. Già ci fosse stato solo Trump, cor capzo che avrebbe invaso l'Ucraina e cor capzo che saremmo finiti così :wall::wall::wall::wall::wall:
 
Non sono affatto d'accordo con questa valutazione perché il doping di Stato operato dalla DDR è stato una delle più orrende manipolazioni farmacologiche, spesso all'insaputa delle atlete e delle loro famiglie o accettato per ottenere qualche beneficio. I bimbi erano divisi in fasce in base al livello agonistico. Le atlete di seconda fascia erano cavie oggetto di vere e proprie sperimentazioni trasferite alle leader se davano risultati. Trattamenti massicci con steroidi tipo Turinabol hanno portato alterazioni ormonali con cambiamento delle caratteristiche fisiche delle ragazze, irsutismo, cambiamento nella voce, malattie, conseguenze irreversibili fino al cambiamento di sesso come ha evidenziato il noto processo . Del resto bastava visitare Karl Marx Stadt per avere la dimensione dei centri universitari/ospedalieri/sperimentali realizzate per allevare generazioni di atleti oppure Lipsia. Non diversamente in Russia e molti tecnici furono ingaggiati poi dalla Cina.
Non vincenti alla fine, solo vittime. Lessi addirittura di input per gravidanze funzionali a disporre di sangue "arricchito" in occasione delle gare più importanti, atlete fatte poi abortire. Il tema mi è sempre stato particolarmente a cuore.

La stessa Merkel, la sua gestione fu per me a luci ed ombre, si è trovata al posto giusto al momento giusto. Era Schauble l'erede designato di Kohl, fu l'attentato nei suoi confronti che aprì la strada all'ascesa di Merkel nella CDU prima, al cancellierato poi. Non fu quindi un'affermazione solo grazie alle qualità individuali ma anche a circostanze a lei favorevoli.
innanzi tutto, ringrazio molto per la tua dotta analisi. probabilmente, mi sono espresso in modo approssimativo. volevo sottolineare il fatto che il regime comunista ha offerto alla donna condizioni di vita molto più simili a quelle dell'uomo, molto prima che la stessa cosa avvenisse nel mondo occidentale. anche la vita sessuale nei regimi comunisti non era affatto così rigida come nelle società cattoliche del dopoguerra (almeno fino agli anni '60, che sono lo spartiacque per tutti i processi di emancipazione)
 
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E se ci pensi bene, stiamo precipitando verso la terza guerra mondiale proprio perché per l'appunto abbiamo questi soggetti, in Europa come in USA. E l'uomo orso russo ha difficoltà a rispettarli. Già ci fosse stato solo Trump, cor capzo che avrebbe invaso l'Ucraina e cor capzo che saremmo finiti così :wall::wall::wall::wall::wall:

qui in sostanza la NATO ha scommesso che la Russia non userà l'atomica
ma la cosa assurda è che i guerrafondai più spregiudicati confinano con la Russia, capisco che usare latomica dietro casa non sia il massimo, ma questi sono i paesi che ci hanno perso di più via della dipendenza energetica.

il tutto perchè gli tirava il kiulo fare delle regioni a statuto speciale com'è da noi il trentino :wall::wall::wall::wall::wall:
con Trump si trovava ovviamente una mediazione, ma i DEM avevano già dichiarato le proprie intenzioni con le 2@@ assurde che avevano fatto per Navalny ancora prima dell'insediamento di Biden.
 
Se non ho capito male la tesi sostiene che, in fondo, esiste uno specifico femminile ricco di tante belle virtù che potrebbe fare da contraltare al maschile smussandone e riequilibrandone i tratti conflittuali aggressivi e competitivi se solo fosse lasciato libero di operare senza condizionamenti e non dovesse entrare a far parte dell'assetto di potere declinato al maschile.
Se è così, non lo credo affatto.
C'era una battuta, forse di Flaiano, che diceva: è sempre stato stron.zo, solo che prima non esercitava. Semplicemente le donne, con l'accesso ai posti di potere, si svelano per ciò che sono e vengono fuori al naturale: non sono meglio né peggio degli uomini. Alle femministe dico sempre: sgomitate meno, lasciateci l'illusione che almeno voi siate migliori, non abbiate fretta di deluderci. :D
io non credo che il problema possa risolversi solo con una buona battuta di spirito. il problema sta nella gestione dei conflitti (non solo quelli tra maschi e femmine, che non sono faccende da poco, ma anche quelli tra nazioni, che nascondono nelle loro dinamiche speculari conflitti psichici, da disinnescare il prima possibile). il problema, lo ripeto, sta in un ampliamento ed in un arricchimento delle relazioni di genere, prima che le caratteristiche più negative dell'essere umano nel suo complesso prendano drammaticamente il sopravvento. non dico che le donne siano migliori degli uomini, dico solo che la parte migliore dell'essere umano (che sta dentro all'uomo, così come sta dentro alla donna) dovrà uscire allo scoperto il prima possibile, prima cioè che la parte peggiore prenda troppo potere e rimuova dall'orizzonte della vita psichica la forza e la necessità del suo contrario
 
Tratti maschili li troviamo in ogni donna, così come tratti femminili in ogni uomo. Nella vita privata, in forme visibili, abbastanza equilibrate. Nella vita pubblica, invece, il carattere maschile appare dominante. Donne alfa rappresentano la norma. E più si sale in alto nella gerarchia della posizione, più il carattere maschile diventa totalitario. Una vera disgrazia, dal momento che il potere maschile viene esercitato dalla donna in forme ancora più aggressive.
In tal modo, il contrappeso femminile al sistema di potere maschile non viene più messo in campo, determinando addirittura un surplus di potere aggressivo, che la donna alfa esercita per accreditarsi in quanto donna di potere.
Lo vediamo costantemente negli atti di questo governo: la donna al potere mostra i muscoli, esercita il potere in forme quasi militari, sulla guerra nutre posizioni allineate alle peggiori caratteristiche maschili.
Nel mondo del potere e della competizione, la parità di genere la si è ottenuta, uniformando l'anima femminile alle caratteristiche maschili del potere, rinunciando a dare forza al lato intimo, sentimentale e caldo della vita.
Ne viene un mondo freddo, calcolatore, cinico, dentro cui ogni generosità si dissolve, sterilizzata dalla tecnocrazia delle decisioni, dalla razionalità estrema dei comportamenti e delle analisi.
La donna, tristemente, scompare. Lascia il campo ad un simulacro maschile, attraverso cui esercita il proprio riscatto, senza rendersi conto che quel riscatto è solo la sua resa, la sua drammatica sconfitta

Credo che il discorso non riguardi solo la politica ma la società nel suo complesso :o
 
Avete dimenticato il convitato di pietra, non ne sono stupito, come potrebbe il pesce parlare dell'acqua? Nessuno che abbia parlato del POTERE. E' da lì che nasce tutto, doveva essere un mezzo ed è diventato un fine. così come il linguaggio, da cui siamo plasmati. Lo stesso fa il potere, uomo o donna che sia, ti metti nella postura di esercitare il potere.
 
Credo che il discorso non riguardi solo la politica ma la società nel suo complesso :o
La donna mascolinizzata e l'uomo femminilizzato costruiscono il passaggio fondamentale per giungere al transumanesimo che è l'obbiettivo perseguito e che si incardina nel nuovo ordine mondiale.
 
l'assunto, infatti, non è questo. la polarizzazione maschile/femminile è esattamente quella che deve essere superata. l'uomo e la donna devono mescolarsi, non polarizzarsi. è invece quello che vediamo nella pratica del potere, dove la componente maschile (che sta anche all'interno di ogni donna) sta prendendo il sopravvento

a mio modo di vedere il problema di fondo è che la donna a seguito delle legittime lotte per l'emancipazione e la parità di diritti e opportunità si è inserita in un modello ancora a matrice patriarcale e profondamente maschile che è quello dato dalla società dei poteri attuale. :o

L'organizzazione del potere ad oggi non è per nulla cambiata rispetto al passato rispettando il secolare modello patriarcale e maschilista. :o

Lo vediamo in piccolo nella situazione politica italiana: candidare una donna all'interno di un partito come il PD viene visto come un plus per attrarre consensi non come la normalità. Il lungo dibattito sul perchè sia stato prodotto un premier donna dalla vituperata destra mentre la sinistra non ha saputo proporre un candidato di sesso femminile è un dibattito che si impernia sul principio che il femminile viene strumentalizzato per dimostrare una diversità dallo status quo (la società maschile) e non vissuto come lo standard di un modello di riferimento. :o

Le donne che hanno raggiunto le proprie posizioni in questo modello si sono semplicemente inserite in uno schema preesistente senza però rivoluzionarlo in alcun modo. Ed ecco che quindi la donna di potere assume i connotati dell'uomo di potere perchè come il camaleonte deve assumere il colore della vegetazione per mimetizzarsi in questo modello. :o

Di fatto il femminismo altro non ha fatto che rivendicare un posto al sole per le donne in un modello di società a matrice maschile ma nessuno sforzo è stato fatto per rendere diversa questa società di poteri e potenziarla con le caratteristiche e l'ispirazione di un punto di vista femminile, materno più umano e meno maschio. :o

La rivoluzione si è quindi compiuta a metà e non assomiglia per nulla a un cambiamento ma una conservazione dello status quo. :o
 
a mio modo di vedere il problema di fondo è che la donna a seguito delle legittime lotte per l'emancipazione e la parità di diritti e opportunità si è inserita in un modello ancora a matrice patriarcale e profondamente maschile che è quello dato dalla società dei poteri attuale. :o

L'organizzazione del potere ad oggi non è per nulla cambiata rispetto al passato rispettando il secolare modello patriarcale e maschilista. :o

Lo vediamo in piccolo nella situazione politica italiana: candidare una donna all'interno di un partito come il PD viene visto come un plus per attrarre consensi non come la normalità. Il lungo dibattito sul perchè sia stato prodotto un premier donna dalla vituperata destra mentre la sinistra non ha saputo proporre un candidato di sesso femminile è un dibattito che si impernia sul principio che il femminile viene strumentalizzato per dimostrare una diversità dallo status quo (la società maschile) e non vissuto come lo standard di un modello di riferimento. :o

Le donne che hanno raggiunto le proprie posizioni in questo modello si sono semplicemente inserite in uno schema preesistente senza però rivoluzionarlo in alcun modo. Ed ecco che quindi la donna di potere assume i connotati dell'uomo di potere perchè come il camaleonte deve assumere il colore della vegetazione per mimetizzarsi in questo modello. :o

Di fatto il femminismo altro non ha fatto che rivendicare un posto al sole per le donne in un modello di società a matrice maschile ma nessuno sforzo è stato fatto per rendere diversa questa società di poteri e potenziarla con le caratteristiche e l'ispirazione di un punto di vista femminile, materno più umano e meno maschio. :o

La rivoluzione si è quindi compiuta a metà e non assomiglia per nulla a un cambiamento ma una conservazione dello status quo. :o
La rivoluzione si compirà allorquando, al posto della Meloni, sarà votata dal popolo italiano ed in particolar modo da quello femminile, una donna che sia un concentrato di femminilità, di fascino e di sensualità, ovviamente in possesso delle competenze necessarie nonché animata dalla passione politica. Aspetti, tutti, che non si escludono a vicenda. Ma non accadrà in quanto l'1% delle donne, giammai si affiderebbe ad una donna così. Ed anche molti uomini non la voterebbero, tutti quelli che difettano di neuroni.
 
E' comunque una dura tuttavia, hai detto bene, è stata. Oggi lo sarebbe diventata allo stesso modo?
Non lo so, comunque aveva un approccio razionale e fermo, non duro. La sua femminilità era nella calma e una certa comprensione umana dell'altro in maniera...misericordiosa?. Poteva essere competitiva, ma cercando di guardare il bene di tutti. Queste secondo me possono essere delle qualità femminili molto positive.
 
Avete dimenticato il convitato di pietra, non ne sono stupito, come potrebbe il pesce parlare dell'acqua? Nessuno che abbia parlato del POTERE. E' da lì che nasce tutto, doveva essere un mezzo ed è diventato un fine. così come il linguaggio, da cui siamo plasmati. Lo stesso fa il potere, uomo o donna che sia, ti metti nella postura di esercitare il potere.
ma, sai, potrei anche girare la frittata e dire che il potere è la proiezione di attitudini al comando della specie umana. attitudini al comando, che si esercitano per soddisfare speculari attitudini all'obbedienza. anche nelle relazioni interpersonali, le due polarità si compensano spesso a vicenda. insomma, il potere avrebbe a che fare con una specie di sindrome di Stoccolma, esercitata su tutti i livelli della vita associata. la politica non sarebbe altro che il metodo per far innamorare del potente di turno i suoi ostaggi.
in questo senso, vediamo attualmente in azione un potere aggressivo, poliziesco, in grado di mantenere in ostaggio i popoli, attraverso la paura e il controllo assiduo delle menti. in tal modo, le funzioni di comando e di obbedienza vengono esercitate al massimo livello di reciproca dipendenza.
è alla libertà che vengono a mancare tutti i riferimenti ed è a questo lato della vita che bisogna guardare con più fiducia. maschile o femminile che sia, la libertà è la sintesi dei due mondi, che al momento non riesce a far breccia in interpreti all'altezza. tutti gli interpreti se ne stanno presi dentro un fatale incantesimo d'illibertà, che diffusamente sta entrando negli uomini e impedisce alla luce di aprire le menti
 
Lo vediamo costantemente negli atti di questo governo: la donna al potere mostra i muscoli, esercita il potere in forme quasi militari, sulla guerra nutre posizioni allineate alle peggiori caratteristiche maschili.

Insomma, tutto l'intro sulla donna è per giustificare sta roba?
Meloni è semplicemente coerente con quello che ha sostanzialmente sempre detto e rappresentato, cosa c'entra il sesso?

Nel mondo del potere e della competizione, la parità di genere la si è ottenuta, uniformando l'anima femminile alle caratteristiche maschili del potere, rinunciando a dare forza al lato intimo, sentimentale e caldo della vita.

Ma in termini terreni cosa significa dare forza al lato sentimentale e caldo?

Ne viene un mondo freddo, calcolatore, cinico, dentro cui ogni generosità si dissolve, sterilizzata dalla tecnocrazia delle decisioni, dalla razionalità estrema dei comportamenti e delle analisi.

A me pare una visione più nostalgica che reale.

La donna, tristemente, scompare. Lascia il campo ad un simulacro maschile, attraverso cui esercita il proprio riscatto, senza rendersi conto che quel riscatto è solo la sua resa, la sua drammatica sconfitta

Ribaltando la prospettiva, come dovrebbe essere per rivelarsi invece vincitrice e non sconfitta?
 
angela merkel proveniva dalla germania comunista, dove la parità di genere era già stata sviluppata in forme fortemente competitive (si pensi alle atlete della DDR, completamente performate su un atletismo di genere, all'epoca addirittura scandaloso per gli stereotipi occidentali).

Scandaloso per il doping di stato mica per l'aspetto di genere.
 
il problema non è la parità di genere, ma il modello di potere, a cui quella parità si lega. il capitalismo è un sistema di potere maschile? avendo a che fare con il denaro, la proprietà e il patrimonio, ovviamente sì. se la parità s'inscrive in questo tipo di modello, pare ovvio che i correttivi saranno semplicemente di superficie. anzi, in un certo senso, alcuni squilibri nella struttura del potere verranno addirittura estremizzati. una volta inserite ai piani alti del tessuto produttivo, per scalare ancora altri piani, le donne non potranno fare altro che generare controfigure maschili, con attributi aggressivi ancora più accentuati. la società va polarizzandosi, e questo non è bene. urgono strumenti attivi di pacificazione, che nessuno scorge però all'orizzonte. per conto mio, vedo piuttosto una situazione in avvitamento, con spinte competitive sempre più distruttive, sempre più aggressive
Non è che il capitalismo sia un modello di potere maschile, semplicemente non esistono alternative reali allo stato attuale.
 
La donna mascolinizzata e l'uomo femminilizzato costruiscono il passaggio fondamentale per giungere al transumanesimo che è l'obbiettivo perseguito e che si incardina nel nuovo ordine mondiale.
Obiettivo di che tipo? Qual è il fine del nuovo ordine mondiale?
 
a mio modo di vedere il problema di fondo è che la donna a seguito delle legittime lotte per l'emancipazione e la parità di diritti e opportunità si è inserita in un modello ancora a matrice patriarcale e profondamente maschile che è quello dato dalla società dei poteri attuale. :o

L'organizzazione del potere ad oggi non è per nulla cambiata rispetto al passato rispettando il secolare modello patriarcale e maschilista. :o

Lo vediamo in piccolo nella situazione politica italiana: candidare una donna all'interno di un partito come il PD viene visto come un plus per attrarre consensi non come la normalità. Il lungo dibattito sul perchè sia stato prodotto un premier donna dalla vituperata destra mentre la sinistra non ha saputo proporre un candidato di sesso femminile è un dibattito che si impernia sul principio che il femminile viene strumentalizzato per dimostrare una diversità dallo status quo (la società maschile) e non vissuto come lo standard di un modello di riferimento. :o

Le donne che hanno raggiunto le proprie posizioni in questo modello si sono semplicemente inserite in uno schema preesistente senza però rivoluzionarlo in alcun modo. Ed ecco che quindi la donna di potere assume i connotati dell'uomo di potere perchè come il camaleonte deve assumere il colore della vegetazione per mimetizzarsi in questo modello. :o

Di fatto il femminismo altro non ha fatto che rivendicare un posto al sole per le donne in un modello di società a matrice maschile ma nessuno sforzo è stato fatto per rendere diversa questa società di poteri e potenziarla con le caratteristiche e l'ispirazione di un punto di vista femminile, materno più umano e meno maschio. :o

La rivoluzione si è quindi compiuta a metà e non assomiglia per nulla a un cambiamento ma una conservazione dello status quo. :o
Porello. Sei stato riprogrammato in un campo di rieducazione delle brigate internazionali del "movimento per la sottomissione del maschio?”
 
L'aspetto sorprendente è se vogliamo che si ragiona di ruoli di potere e nella società, quando persone che qui si esprimono mostrano, spero sempre sia trolleggio, tratti intrisi di maschilismo e una concezione della donna simil-medievale.
La società rilevante fatta di persone, il cambiamento necessario è quindi soprattutto culturale. Non in termini di protezione da "panda" tuttavia, con strumenti come le "quote rosa", bypassate tra l'altro non appena possibile.

Le pari opportunità si attuano creando strumenti reali, asili nido e servizi per la cura, non discriminazione sul lavoro, nelle PMI c'è ancora molto da fare, parità di stipendio e opportunità di carriera.
Le donne d'altra parte dovrebbero valrizzare le loro caratteristiche migliori, essere multitask e migliori nello studio, ordine, precisione e capacità analitica, tenacia e mediazione e invece di assumere atteggiamenti maschili, errore questo figlio di un femminismo d'antan.
 
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