jump st. man
sparate sul pianista
- Registrato
- 17/5/01
- Messaggi
- 10.808
- Punti reazioni
- 1.226
Tratti maschili li troviamo in ogni donna, così come tratti femminili in ogni uomo. Nella vita privata, in forme visibili, abbastanza equilibrate. Nella vita pubblica, invece, il carattere maschile appare dominante. Donne alfa rappresentano la norma. E più si sale in alto nella gerarchia della posizione, più il carattere maschile diventa totalitario. Una vera disgrazia, dal momento che il potere maschile viene esercitato dalla donna in forme ancora più aggressive.
In tal modo, il contrappeso femminile al sistema di potere maschile non viene più messo in campo, determinando addirittura un surplus di potere aggressivo, che la donna alfa esercita per accreditarsi in quanto donna di potere.
Lo vediamo costantemente negli atti di questo governo: la donna al potere mostra i muscoli, esercita il potere in forme quasi militari, sulla guerra nutre posizioni allineate alle peggiori caratteristiche maschili.
Nel mondo del potere e della competizione, la parità di genere la si è ottenuta, uniformando l'anima femminile alle caratteristiche maschili del potere, rinunciando a dare forza al lato intimo, sentimentale e caldo della vita.
Ne viene un mondo freddo, calcolatore, cinico, dentro cui ogni generosità si dissolve, sterilizzata dalla tecnocrazia delle decisioni, dalla razionalità estrema dei comportamenti e delle analisi.
La donna, tristemente, scompare. Lascia il campo ad un simulacro maschile, attraverso cui esercita il proprio riscatto, senza rendersi conto che quel riscatto è solo la sua resa, la sua drammatica sconfitta
In tal modo, il contrappeso femminile al sistema di potere maschile non viene più messo in campo, determinando addirittura un surplus di potere aggressivo, che la donna alfa esercita per accreditarsi in quanto donna di potere.
Lo vediamo costantemente negli atti di questo governo: la donna al potere mostra i muscoli, esercita il potere in forme quasi militari, sulla guerra nutre posizioni allineate alle peggiori caratteristiche maschili.
Nel mondo del potere e della competizione, la parità di genere la si è ottenuta, uniformando l'anima femminile alle caratteristiche maschili del potere, rinunciando a dare forza al lato intimo, sentimentale e caldo della vita.
Ne viene un mondo freddo, calcolatore, cinico, dentro cui ogni generosità si dissolve, sterilizzata dalla tecnocrazia delle decisioni, dalla razionalità estrema dei comportamenti e delle analisi.
La donna, tristemente, scompare. Lascia il campo ad un simulacro maschile, attraverso cui esercita il proprio riscatto, senza rendersi conto che quel riscatto è solo la sua resa, la sua drammatica sconfitta