E' possibile impoverirsi con gli immobili ? Storie vere e spunti di riflessione.

Cause di impoverimento per colpa degli immobili

  • acquisto negli anni 2008-2009

    Voti: 32 42,1%
  • spese condominiali esose

    Voti: 7 9,2%
  • ho dovuto svendere ad un prezzo inferiore per cause personali

    Voti: 5 6,6%
  • calo demografico

    Voti: 11 14,5%
  • la zona non piace più

    Voti: 5 6,6%
  • esplosione \terremoto\danni circostanti

    Voti: 2 2,6%
  • morosita' costanti (piu di due) dell'inquilino

    Voti: 0 0,0%
  • divorzio

    Voti: 7 9,2%
  • all.in o l'affare della vita

    Voti: 4 5,3%
  • cause ereditarie da frazionamenti

    Voti: 3 3,9%

  • Votanti
    76
IN un ottica di lungo periodo però aquistare una casa a Milano per uno giovane (25-30) potrebbe essere comunque un vantaggio; se l'orizzonte temporale è 40 50 anni ci saranno altri cicli e non si corre il rischio di comprare male. Nel senso che se i prezzi sono tornati ai livelli del 2008 chi ha acquistato male e ha preso gli affitti se rivende adesso ci ha guadagnato.

Cmq l'acquisto della prima casa e' quasi sempre consigliato rispetto a pagare affitto, salvo che l'affitto sia veramente basso e non si abbia stabilita'.

Chiaramente dipende dai prezzi e dalla capacita' economica.

Che capacita' economica puo' avere uno che guadagna 1600 euro al mese? Mutuo di 400 euro al mese?
Che ci comperi a Milano con una rata del genere? che anche la fetida periferia con abdul vicino di casa costa 4000 euro al mq?
 
Chi non ha un lavoro con un certo margine di guadagno e sicurezza a mio modesto parere non dovrebbe comprare casa.

Se poi trattasi di statale con stipendio sopra i 2000 euro al mese allora è un altro discorso.
 
Chi non ha un lavoro con un certo margine di guadagno e sicurezza a mio modesto parere non dovrebbe comprare casa.

Se poi trattasi di statale con stipendio sopra i 2000 euro al mese allora è un altro discorso.

Quasi tutti coloro che sono entrati nel mondo del lavoro negli ultimi 10-15 anni, senza paratie famigliari o statali, non hanno sicurezza.

E i guadagni basta leggere le statistiche per farsi un'idea della miseria degli stipendi netti.

A milano media 1600 euro al mese netti. Ed e' la citta' con gli stipendi piu alti d'Italia.

Con questi parametri, sicurezza e margine di guadagno, sono pochi quelli che possono acquistare casa ai prezzi folli che ci sono oggi, sia a milano, sia in proporzione in provincia.
 
Quasi tutti coloro che sono entrati nel mondo del lavoro negli ultimi 10-15 anni, senza paratie famigliari o statali, non hanno sicurezza.

E i guadagni basta leggere le statistiche per farsi un'idea della miseria degli stipendi netti.

A milano media 1600 euro al mese netti. Ed e' la citta' con gli stipendi piu alti d'Italia.

Con questi parametri, sicurezza e margine di guadagno, sono pochi quelli che possono acquistare casa ai prezzi folli che ci sono oggi, sia a milano, sia in proporzione in provincia.

però i prezzi a Milano continuano a salire almeno da quello che leggo qui.
 
però i prezzi a Milano continuano a salire almeno da quello che leggo qui.

Il 60% e' dovuto alla facilita' di erogazione mutuo odierna e ai tassi bassissimi.

Il restante 40% dai soldi e garanzie della famiglia.

Mercato dopato, mercato scellerato.
 

Caso "estremo" direi, hai fatto benissimo a condividerlo comunque.
In tutti quei comuni che non hanno opportunità di lavoro serie e manca una vocazione turistica mi sa che le case in vendita passano a rogito a prezzi veramente minimi perché mancano proprio i compratori, compra qualcuno perché può avvantaggiarsi avendo una situazione personale compatibile con il fatto di vivere in quel luogo.
E intanto le Imu si pagano...
 
Chi non ha un lavoro con un certo margine di guadagno e sicurezza a mio modesto parere non dovrebbe comprare casa.

Se poi trattasi di statale con stipendio sopra i 2000 euro al mese allora è un altro discorso.

Vedrai che fine fanno gli statali appena arriva l'inflazione vera...
 
Caso "estremo" direi, hai fatto benissimo a condividerlo comunque.
In tutti quei comuni che non hanno opportunità di lavoro serie e manca una vocazione turistica mi sa che le case in vendita passano a rogito a prezzi veramente minimi perché mancano proprio i compratori, compra qualcuno perché può avvantaggiarsi avendo una situazione personale compatibile con il fatto di vivere in quel luogo.
E intanto le Imu si pagano...
Non è tanto estremo visto che in giro per l'italia è pieno di queste proprietà:
Vendita Villa bifamiliare Talmassons. Da ristrutturare, posto auto, terrazza, 111 mq, rif. 88155499
Vendita Rustico in via trento trieste 58 Vedelago. Da ristrutturare, 191 mq, rif. 91357572
Senza contare che secondo me molti rinunciano proprio a mettere l'annuncio se non sono disperati.
Se neanche con i bonus edilizi si riescono a vendere...
Ci vorrebbe una sorta di sismabonus 110 per i comuni sotto un tot di abitanti...
 
Non è tanto estremo visto che in giro per l'italia è pieno di queste proprietà:
Vendita Villa bifamiliare Talmassons. Da ristrutturare, posto auto, terrazza, 111 mq, rif. 88155499
Vendita Rustico in via trento trieste 58 Vedelago. Da ristrutturare, 191 mq, rif. 91357572
Senza contare che secondo me molti rinunciano proprio a mettere l'annuncio se non sono disperati.
Se neanche con i bonus edilizi si riescono a vendere...
Ci vorrebbe una sorta di sismabonus 110 per i comuni sotto un tot di abitanti...

Più che altro bisogna fare i conti con la realtà: questi immobili non hanno mercato e bisogna abbattere e ripristinare il terreno naturale.
Ci vorrebbe una legge per ridurre le cubature: se il comune abbatte e ripristina il terreno per 100 metri cubi puoi rilasciare permessi di edificazione per 90 metri cubi, metri cubi eventualmente vendibili ad altri comuni in Italia.
Qualcosa del genere insomma, altrimenti queste migliaia di immobili rimarranno li a marcire, un spettacolo indegno
 
Ma il problema di quelle abitazioni non è la location. Sono ruderi da abbattere completamente. Non credo siano neanche agibili.
 
Salve a tutti,

mi sono imbattuto nei risultati del sondaggio, al primo posto c'è chi ha comprato in quel periodo. Eccomi qua, sono uno uno dei tanti. A tal proposito, stavo giusto cercando di calcolare a quanto ammonta questo impoverimento, dato che da pochissimo quell'immobile non è più la mia abitazione. Qualche dato:

a) classico trilocale anni 60
b) acquisto 140000 nel 2010, ad oggi una valutazione realistica (Monza e Brianza, senza che specifichi il comune) parla di 100000.
c) causa mutuo 105%, ad oggi mi rimangono da pagare ancora circa 110000 fino al 2040 con un variabile con cap al 5.5% e spread 1.95% (si capisce che è inutile parlare di surroga, il mutuo è questo e me lo tengo)
d) tra mutuo, tasse, spese condominiali, ecc ecc, e un canone ragionevole e sensato mi salta fuori cashflow negativo, se tutto va come previsto si tratta di smenarci circa 1500 all'anno.
e) tra l'altro considerando appena il minimo indispensabile per una manutenzione di piccola entità, grosse spese straordinarie non le sto considerando
f) ci sono altri fattori che meritano di essere presi in considerazione ma dato che non riguardano la fredda sfera dei numeri, me li tengo per me.

Ho un'offerta a 110000. Mi chiedo se non mi convenga accettare.

Facendo due conti, se domani vendo tutto e metto 500 al mese fino al 2040, in qualcosa che mi rendesse mediamente un 2% netti , mi rimangono circa 140000 euro. Anzi, rimangono ai miei figli questi soldi.

Se rifiuto e mi tengo la casa, facendo una previsione sull'euribor che non so che valenza possa avere ma l'ho fatta come se crescesse linearmente da qui al 2040 fino ad un 3.5%, la affittassi sempre e con le stesse spese, corrette per ogni anno di un'inflazione al 2% (lo so, tutte assunzioni, un modello però la devo tirare fuori in qualche modo), mi ritroverei con 50000 euro in meno in tasca e una casa di 80 anni senza la benchè minima ristrutturazione importante eseguita ed un valore che, da qui ai prossimi 20 anni se vado a estrapolare la ciclicità del mercato immobiliare che è avvenuta dovrebbe portare i prezzi al livello del 2010, ovvero circa 140000 euro.

Morale della favola, svendo o non svendo 'sta casa secondo voi?
 
Salve a tutti,

mi sono imbattuto nei risultati del sondaggio, al primo posto c'è chi ha comprato in quel periodo. Eccomi qua, sono uno uno dei tanti. A tal proposito, stavo giusto cercando di calcolare a quanto ammonta questo impoverimento, dato che da pochissimo quell'immobile non è più la mia abitazione. Qualche dato:

a) classico trilocale anni 60
b) acquisto 140000 nel 2010, ad oggi una valutazione realistica (Monza e Brianza, senza che specifichi il comune) parla di 100000.
c) causa mutuo 105%, ad oggi mi rimangono da pagare ancora circa 110000 fino al 2040 con un variabile con cap al 5.5% e spread 1.95% (si capisce che è inutile parlare di surroga, il mutuo è questo e me lo tengo)
d) tra mutuo, tasse, spese condominiali, ecc ecc, e un canone ragionevole e sensato mi salta fuori cashflow negativo, se tutto va come previsto si tratta di smenarci circa 1500 all'anno.
e) tra l'altro considerando appena il minimo indispensabile per una manutenzione di piccola entità, grosse spese straordinarie non le sto considerando
f) ci sono altri fattori che meritano di essere presi in considerazione ma dato che non riguardano la fredda sfera dei numeri, me li tengo per me.

Ho un'offerta a 110000. Mi chiedo se non mi convenga accettare.

Facendo due conti, se domani vendo tutto e metto 500 al mese fino al 2040, in qualcosa che mi rendesse mediamente un 2% netti , mi rimangono circa 140000 euro. Anzi, rimangono ai miei figli questi soldi.

Se rifiuto e mi tengo la casa, facendo una previsione sull'euribor che non so che valenza possa avere ma l'ho fatta come se crescesse linearmente da qui al 2040 fino ad un 3.5%, la affittassi sempre e con le stesse spese, corrette per ogni anno di un'inflazione al 2% (lo so, tutte assunzioni, un modello però la devo tirare fuori in qualche modo), mi ritroverei con 50000 euro in meno in tasca e una casa di 80 anni senza la benchè minima ristrutturazione importante eseguita ed un valore che, da qui ai prossimi 20 anni se vado a estrapolare la ciclicità del mercato immobiliare che è avvenuta dovrebbe portare i prezzi al livello del 2010, ovvero circa 140000 euro.

Morale della favola, svendo o non svendo 'sta casa secondo voi?

Sei incastrato in un mutuo a tasso variabile, finora ti è andata anche bene che i tassi sono rimasti bassi, ti propongono un prezzo 10% sopra quello di mercato... io venderei a occhi chiusi: estingui il mutuo e fai un PAC da qui al 2040
 
Sei incastrato in un mutuo a tasso variabile, finora ti è andata anche bene che i tassi sono rimasti bassi, ti propongono un prezzo 10% sopra quello di mercato... io venderei a occhi chiusi: estingui il mutuo e fai un PAC da qui al 2040

E per fortuna ha il tasso variabile, mi ricordo quel caso di un altro utente con un appartamento a genova con mutuo superiore al valore di mercato e tasso fisso al 5% (o forse più)

Meglio vendere e chiudere la posizione, se ne guadagna in salute e tranquillità.
 
Vendere senza dubbio, offerta congrua e immobile anni 60, quindi con rischio spese grosse di manutenzione.
 
Salve a tutti,

mi sono imbattuto nei risultati del sondaggio, al primo posto c'è chi ha comprato in quel periodo. Eccomi qua, sono uno uno dei tanti. A tal proposito, stavo giusto cercando di calcolare a quanto ammonta questo impoverimento, dato che da pochissimo quell'immobile non è più la mia abitazione. Qualche dato:

a) classico trilocale anni 60
b) acquisto 140000 nel 2010, ad oggi una valutazione realistica (Monza e Brianza, senza che specifichi il comune) parla di 100000.
c) causa mutuo 105%, ad oggi mi rimangono da pagare ancora circa 110000 fino al 2040 con un variabile con cap al 5.5% e spread 1.95% (si capisce che è inutile parlare di surroga, il mutuo è questo e me lo tengo)
d) tra mutuo, tasse, spese condominiali, ecc ecc, e un canone ragionevole e sensato mi salta fuori cashflow negativo, se tutto va come previsto si tratta di smenarci circa 1500 all'anno.
e) tra l'altro considerando appena il minimo indispensabile per una manutenzione di piccola entità, grosse spese straordinarie non le sto considerando
f) ci sono altri fattori che meritano di essere presi in considerazione ma dato che non riguardano la fredda sfera dei numeri, me li tengo per me.

Ho un'offerta a 110000. Mi chiedo se non mi convenga accettare.

Facendo due conti, se domani vendo tutto e metto 500 al mese fino al 2040, in qualcosa che mi rendesse mediamente un 2% netti , mi rimangono circa 140000 euro. Anzi, rimangono ai miei figli questi soldi.

Se rifiuto e mi tengo la casa, facendo una previsione sull'euribor che non so che valenza possa avere ma l'ho fatta come se crescesse linearmente da qui al 2040 fino ad un 3.5%, la affittassi sempre e con le stesse spese, corrette per ogni anno di un'inflazione al 2% (lo so, tutte assunzioni, un modello però la devo tirare fuori in qualche modo), mi ritroverei con 50000 euro in meno in tasca e una casa di 80 anni senza la benchè minima ristrutturazione importante eseguita ed un valore che, da qui ai prossimi 20 anni se vado a estrapolare la ciclicità del mercato immobiliare che è avvenuta dovrebbe portare i prezzi al livello del 2010, ovvero circa 140000 euro.

Morale della favola, svendo o non svendo 'sta casa secondo voi?

ciao, per quali ragioni il crollo in quella zona?

immigrazione, degrado, calo generalizzato di tutti gli immobili o ragioni specifiche dell'immobile?

Nel 2010 cosa ti ha spinto ad acquistare in quella zona?
 
Ultima modifica:
La ragione credo che sia semplicemente che ai tempi i prezzi erano gonfiati, tutti vendevano e compravano a quei prezzi e dunque alternative non ce ne erano. Lì come ovunque. Non mi ero minimamente interessato sull'andamento del mercato, l'inflazione, gli interessi, ecc ecc. Volevo prendere casa e l'ho presa, non mi sono fatto tante domande, avevo bisogno di una casa e l'unico chiodo fisso era non prendere una fregatura colossale. Non è accaduto niente di specifico in seguito, semplicemente i prezzi sono crollati in maniera generalizzata.

Ho comprato al prezzo giusto rispetto quell'epoca, dunque va bene così. E sono finito lì proprio perchè è stata la soluzione migliore che ho trovato a quei tempi. Avevo visionato decine di appartamenti, quello era il migliore che potevo permettermi e con i presupposti da cui partivo, credo di aver pure fatto fatto un miracolo.

Se non fosse per il mutuo che non posso surrogare, la casa me la terrei anche, magari. Se dividessi quanto messo fino ad oggi per il numero di mesi in cui ci ho abitato, verrebbe fuori un affitto perfettamente in linea con il mercato, guarda caso, dunque va bene così. Considerando che sono partito nel 2010 con 500 euro sul conto (ecco spiegato il motivo di un mutuo da 160000 per comprare a 140000 e ritrovarmi bloccato con la surroga), credo che mi sia già andata di lusso.

Oggi però le cose sono cambiate, sto solo valutando il da farsi.
 
Considerando che sono partito nel 2010 con 500 euro sul conto (ecco spiegato il motivo di un mutuo da 160000 per comprare a 140000 e ritrovarmi bloccato con la surroga), credo che mi sia già andata di lusso.
Come hanno fatto a concederti il mutuo a queste condizioni? Lavoro importante?
 
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