Filippo De Pisis

Hanno fatto in modo che il mercato delle arti si girasse altrove, verso le cosiddette avanguardie.
Peccato che sono avanguardie di cinquant'anni fa, e qualche volta neanche troppo significative.
Ma hanno spinto con forza, e con ogni mezzo, sulla leva della persuasione per convincerci che tutto il resto è passatismo.
Putt@n@te.
De Pisis oggi viene spernacchiato, deriso, umiliato da chi legge i testi di storia a singhiozzo, due righette si sottolineano con la fanfara e cento pagine si saltano, perchè sconvenienti.
Ma certa pittura non morirà mai, e mai sarà superata.
Vive nell'afflato empatico di chi è scevro dai pregiudizi.
E' immortale negli occhi di chi la sa guardare.

Saluti da Marte

Complimenti anche da parte mia sia per la forma che per la sostanza del tuo intervento:bow:
 
Il tocco astratto di De Pisis , con due o tre colori a volte , mi fa spesso riflettere ... non chiedetemi perché ma lo accosto a Turner . :mmmm:
 
Il tocco astratto di De Pisis , con due o tre colori a volte , mi fa spesso riflettere ... non chiedetemi perché ma lo accosto a Turner . :mmmm:

Accostamento pertinente. C'è anche un omaggio a Turner realizzato da de Pisis durante il suo lungo soggiorno a Parigi.
 
Accostamento pertinente. C'è anche un omaggio a Turner realizzato da de Pisis durante il suo lungo soggiorno a Parigi.

Ti ringrazio , non sapevo ; forse leggo un po' inconsciamente una vena di ' romantica tristezza ' , o altre sensazioni pittoriche sebbene non facili da decifrare mi portano a collegarli talvolta . Un saluto Non Omnis .OK!
 
Ti ringrazio , non sapevo ; forse leggo un po' inconsciamente una vena di ' romantica tristezza ' , o altre sensazioni pittoriche sebbene non facili da decifrare mi portano a collegarli talvolta . Un saluto Non Omnis .OK!

vero anche a me suscita malinconia ... mi viene in mente la Signora Felicita di Gozzano.. insomma quelle sensazioni li!
come se celebrasse la fine di un'epoca pittorica ... una vena malinconica di presa di coscienza della fine di un mondo!
 
vero anche a me suscita malinconia ... mi viene in mente la Signora Felicita di Gozzano.. insomma quelle sensazioni li!
come se celebrasse la fine di un'epoca pittorica ... una vena malinconica di presa di coscienza della fine di un mondo!

Deliziosa sottolineatura, prova di grande sensibilità. Avvertiva, de Pisis, la fine di un mondo e l'inesorabile crescendo delle inquietudini che affollavano la sua anima. La "romantica tristezza", alla quale giustamente allude Klee, è aura costante in tutte le sue stagioni artistiche e umane, prima del doloroso e fatale epilogo di Brugherio.
Montale una volta disse: "Fossi stato pittore avrei voluto dipingere come de Pisis".
In alcune edizioni di "Ossi di seppia" e de "La bufera" chiese e ottenne, in copertina, riproduzioni di celebri dipinti di de Pisis.
Marte, in modo impareggiabile, ci ha spiegato perchè, con Brixia e Menzio, siamo in pochi, qui, a tenerne desto il ricordo.
 
“In linea di principio non siamo tra coloro che diffidano dei pittori che scrivono o dei letterati che dipingono».

Le parole di Eugenio Montale in una recensione sul “Corriere della Sera” nel 1954 per la ristampa del volume di Poesie di Filippo de Pisis (Vallecchi, 1954), rappresentano il punto di partenza per una riflessione sui rapporti tra la pittura di Filippo de Pisis e la poesia di Eugenio Montale o tra la poesia del pittore e la pittura del poeta.
I due, coetanei del 1896, si conobbero nel 1920, a Genova, e da allora in poi mantennero rapporti d’amicizia, scandita negli anni da attestazioni di reciproca stima.
 
Buongiorno a tutti!
Mi fa piacere vedere questo 3D spesso a inizio pagina.
Ho una curiosità: qualcuno di voi ha un'opera di De Pisis in collezione o è concretamente interessato a comprarne una?
 
Buongiorno a tutti!
Mi fa piacere vedere questo 3D spesso a inizio pagina.
Ho una curiosità: qualcuno di voi ha un'opera di De Pisis in collezione o è concretamente interessato a comprarne una?

Ebbene si Biagio, rispondo affermativamente sia alla prima che alla seconda domanda. Dirai, ma allora sei incurabile! Ne hai già e vuoi anche prenderne altre! Probabilmente sarò un caso patologico e ho anche pensato spesso, più o meno con investimenti simili, di prendere artisti più di moda, di quelli per intenderci che spopolano anche qui, ma poi non riesco a far prevalere la mia parte razionale su quella "sentimentale" e così rimango nostalgicamente legato a De Pisis...
 
@menzio il tuo ragionamento ci sta tutto e lo condivido! E complimenti per il De Pisis in collezione! :bow:

Più in generale (quindi non solo su De Pisis), credo ci possano essere 3 approcci:
- l'estimatore (colui che riconosce il talento o l'importanza storica di un artista, ma che non è necessariamente un collezionista)
- il collezionista che già ha un'opera di quell'artista
- il "potenziale collezionista" che è attualmente un estimatore e ma che tiene in considerazione prima o poi di comprare.

Per questo ero un po' curioso di capire l'approccio di chi interviene qui.

Per quanto riguarda me, il mio sguardo cade più su opere di periodi più recenti, dagli anni 60 in avanti quindi con un'estetica lontana anni luce da De Pisis, ma in ogni caso rimango molto legato al fascino di certe opere di De Pisis, Campigli, Sironi, Music ecc forse perchè ne riconosco l'importanza con oggettività o forse perchè sono autori che sentimentalmente sono stati importanti per construire la mia passione per l'arte ai miei inizi.

Quindi mi sento per forza un estimatore di questa "pittura" e può essere che prima o poi mi tolga la soddisfazione di un De Pisis, un Campigli, un Sironi, un Music ecc, oltretutto ai prezzi attuali la tentazione è sempre dietro l'angolo e se si presentasse l'occasione giusta... ;)
 
Buongiorno a tutti!
Mi fa piacere vedere questo 3D spesso a inizio pagina.
Ho una curiosità: qualcuno di voi ha un'opera di De Pisis in collezione o è concretamente interessato a comprarne una?

Affermativo, ho in collezione De Pisis
Ancora affermativo, se dovesse capitare di trovare un bel pezzo, ci farei una riflessioneOK!
 
Riflettevo sul differente rapporto con l'omosessualità di Rosai e di de Pisis, vissuta proprio nel periodo di strenua e retorica difesa della virilità censurando quello che era ritenuto un vizio da correggere se non una malattia. Nel primo si risolse in una "semiclandestinità" tollerata, nel secondo in un'inconsueta libertà di costumi per cui venne mandato al confino come "perturbatore di moralità" in attesa dell'improbabile guarigione.

Trovo che il diverso "atteggiamento culturale" si rifletta anche nel ritrarre quei "ragazzi di vita", soggetto che accomuna i loro lavori, da un lato una sessualità esibita e quasi ostentata, con giovani corpi ritratti in un lezioso e appagato abbandono, dall'altra una fisicità cupa e sofferente, che nulla concede all'estetica e con un "linguaggio del corpo" di chiusura che rinvia a vergogna/senso di colpa, evidente nella ripresa di spalle o nella sessualità comunque nascosta dalla posa e dalle gambe ripiegate.
 
Riflettevo sul differente rapporto con l'omosessualità di Rosai e di de Pisis, vissuta proprio nel periodo di strenua e retorica difesa della virilità censurando quello che era ritenuto un vizio da correggere se non una malattia. Nel primo si risolse in una "semiclandestinità" tollerata, nel secondo in un'inconsueta libertà di costumi per cui venne mandato al confino come "perturbatore di moralità" in attesa dell'improbabile guarigione.

Trovo che il diverso "atteggiamento culturale" si rifletta anche nel ritrarre quei "ragazzi di vita", soggetto che accomuna i loro lavori, da un lato una sessualità esibita e quasi ostentata, con giovani corpi ritratti in un lezioso e appagato abbandono, dall'altra una fisicità cupa e sofferente, che nulla concede all'estetica e con un "linguaggio del corpo" di chiusura che rinvia a vergogna/senso di colpa, evidente nella ripresa di spalle o nella sessualità comunque nascosta dalla posa e dalle gambe ripiegate.

Cara Lory, estendi la riflessione con spunti fecondi e interessanti. Sarebbe utile, se Faccenda (che ti stima) ci legge, intervenisse con un suo contributo, in particolar modo su Rosai (circa il quale andrebbe aperto o "rinverdito" un 3d).
In ogni caso, trovo davvero apprezzabile - in termini generali - questi ultimi tentativi nel Fol di andare oltre le solite, steriche logiche (e illogiche) del mercato.
P.s. A Biagio. Ho 4 dipinti (dei vari decenni) e 5 acquerelli. Se capita un quadro di qualità (NON d'occasione), perché no?
 
@brix e @nonOmnis :bow: complimenti!
@Lory interessanti spunti come al solito :bow:

PS. @nonOmnis quando ho scritto "occasione", intendevo "se sei presentasse l'occasione" (ossia l'opera con le caratteristiche per me giuste), ma non il "quadro d'occasione": come giustamente scrivi, la qualità è l'elemento determinante, altrimenti tanto vale lasciar perdere.
Mi piacerebbe molto un canale di Venezia.
Visto che hai citato il buon Faccenda, qualche mese fa ricordo la presentazione di un De Pisis molto particolare e di gran qualità, sarà stato un 70x50 (verticale) con un tavolo e un grande vaso di fiori in primo piano e sullo sfondo un salone con un divano (e forse un lampadario).
Per me era un quadro splendido: quello mi sarebbe molto piaciuto in collezione.
Purtroppo non ho fatto uno screenshot.
 
@brix e @nonOmnis :bow: complimenti!
@Lory interessanti spunti come al solito :bow:

PS. @nonOmnis quando ho scritto "occasione", intendevo "se sei presentasse l'occasione" (ossia l'opera con le caratteristiche per me giuste), ma non il "quadro d'occasione": come giustamente scrivi, la qualità è l'elemento determinante, altrimenti tanto vale lasciar perdere.
Mi piacerebbe molto un canale di Venezia.
Visto che hai citato il buon Faccenda, qualche mese fa ricordo la presentazione di un De Pisis molto particolare e di gran qualità, sarà stato un 70x50 (verticale) con un tavolo e un grande vaso di fiori in primo piano e sullo sfondo un salone con un divano (e forse un lampadario).
Per me era un quadro splendido: quello mi sarebbe molto piaciuto in collezione.

Purtroppo non ho fatto uno screenshot.

Ricordi benissimo (era solo 100x70 cm). Faccenda lo presentò benissimo, con ampie argomentazioni. Lo vendette e promise di pubblicarlo sul Catalogo dell'Arte Moderna, l'annuario Mondadori.
Da un mio conoscente, che ha comprato quel libro, ho visto che ha mantenuto la promessa.
Lo trovi in libreria, è il CAM n. 53. Un caro saluto, Biagio!
 
Grazie, caro Brixia! Ma non ritieni, in considerazione dell'importanza dell'artista, che sarebbe opportuno riunire il tutto in un 3d semplicemente intitolato "Ottone Rosai"? Credo si possa discutere anche e soprattutto di altro, e non soltanto di mercato e autentiche. Non trovi? Scusa l'OT!

Non Omnis Moriar anche sotto questo punto di vista sono in sintonia con te. Ottone Rosai meriterebbe un 3d a lui dedicato e soprattutto meriterebbe maggiore considerazione e quotazioni più adeguate. Proprio per questo, oltre che per il valore degli artisti, penso, come anche Biagio sosteneva, che il momento sia alquanto propizio per mettere in collezione artisti come De Pisis, Rosai, Campigli ma anche Sironi, Casorati, Carrà.

Tornando invece a De Pisis un aspetto che vorrei sottolineare e che lo differenzia da quasi tutti gli altri artisti è che De Pisis è stato De Pisis fino alla fine.
Magari dalla maggioranza può essere apprezzato di più il periodo di Parigi o quello di Venezia ma la qualità del suo lavoro è rimasta alta fino all'ultimo infatti ci sono opere (non tutte naturalmente) dell'ultimo periodo di Villa Fiorita e Villa Maggio di una struggente e poetica bellezza
 
@menzio :bow:
@nonOmnis grazie per la conferma. Era un quadrone, e vedo che non sono l'unico a ricordarlo! :cincin:
Non ricordavo che Faccenda avesse detto che l'avrebbe fatto pubblicare, ma spesso capita che lo dica davanti ad opere importanti, e sono certo che quando lo dice poi cerca sicuramente di farle pubblicare.
Buon weekend! :friend:
 
scusate l'intrusione ma vorrei chiedervi un informazione : potreste dirmi come posso attivare un nuovo argomento per quanto riguarda il problema fiscale degli artisti? magari suggerendo delle idee anche per dare un sistema di garanzia ai collezionisti o chi avuto " fregature" di falsi.
mi piacerebbe fare un confronto di idee che ho in testa e confrontarmi con altri per ampliare delle soluzioni che potrebbero aiutarmi se ci fosse la fattibilità e di cosa ne pensa il collezionista o l'artista.
ringrazio al momento
Cecilia Martinelli
 
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