l'aumento dei consumi c'è ogni anno a dicembre e gennaio, aumento più o meno alto a seconda di quanto è mite l'inverno, ma non per questo ci sono rialzi dei prezzi del 50-100%. Basta vedere lo storico sul sito del GSE...
L'aumento della domanda d'inverno è già scontato dai mercati, dunque non influisce più di tanto.
può influire in caso di inverni eccezionalmente rigidi o miti ed economia che tira alla grande o va in recessione.
Quanto al clima, non possiamo prevederlo, ma tendenzialmente gli inverni sono sempre meno rigidi e più brevi ormai da 20 anni. Inoltre è ragionevole pensare che molti milioni di italiani cercheranno di ridurre i consumi tenendo 1-2 gradi in meno in casa, o sostituendo maggiormente il gas con pellet e legna.
Quanto ai consumi di gas industriali nonché per produrre elettricità è ragionevole ipotizzare che saranno molto più ridotti dell'anno scorso (per es. a settembre c'è stato un -22% su settembre 2021) per diversi motivi:
1) le aziende gasivore hanno ridotto la produzione perché a certi prezzi del gas producono in perdita; ora che il prezzo è tornato giù, pur sempre molto alto, torneranno a produrre, ma se il prezzo dovesse tornare a salire, in breve tempo i consumi industriali calerebbero di nuovo;
2) c'è una recessione globale in arrivo che frenerà consumi e quindi produzione in generale;
3) le aziende gasivore che possono farlo tecnicamente stanno sostituendo il gas con altri combustibili o con l'elettricità;
4) le aziende elettriche hanno potuto riattivare o prolungare le centrali a carbone per consumare meno gas;
5) quest'estate avevamo l'idroelettrico quasi fermo del tutto causa siccità, e questo ha limitato la riduzione dell'uso del gas per produrre energia elettrica; ma in autunno e inverno questo non dovrebbe succedere;
6) i consumi di elettricità son calati (-3,8%) e caleranno ancora causa recessione di cui al punto 2) nonché accelerazione da parte di aziende e privati nell'istallazione di pannelli fotovoltaici per produrre elettricità da autoconsumare sul posto;
7) una trentina di reattori nucleari francesi fermi da mesi, se non anni, per problemi di sicurezza, dovrebbero ripartire dopo lavori straordinari in dicembre ( fonte:
https://www.ilsussidiario.net/news/...alvano-le-centrali-nucleari-francesi/2427674/ ) e questo determinerà a livello europeo una minor domanda di gas (e ne beneficierà anche l'Italia, se non altro perché l'Italia compra energia elettrica dalla Francia prodotta col nucleare)
Lato offerta abbiamo sostituito quasi tutto il gas russo e quello che manca è, ad oggi, coperto dai minori consumi, tanto è vero che abbiamo gli stoccaggi pieni e abbiamo ricominciato ad esportare gas non sapendo più dove mettercelo.
Poi lato offerta l'imprevedibilità c'è per definizione...se saltasse per qualsiasi motivo il transmed che ci porta il gas algerino sarebbero guai grossi.